Youcanprint: FICTION / Generale

Il Cerchio: figura geometrica perfetta, simbolo universalmente riconosciuto e dal talento fiorentino di Giotto realizzato e prediletto a tema di un suo capolavoro, sta alla sagoma del cuore come gli anelli di Saturno allo stesso, in questo viaggio reale ed introspettivo nel cammino dell'individuo; che, nelle figure dei protagonisti ed attraverso le loro vicessitudini in una favola moderna, si scontra con le proprie paure, debolezze e fragilità alimentando la sua sete di vita, divenendone pieno fruitore consapevole della propria condizione umana di fallibile e definita esistenza: ma capace di reagire e risorgere dalle proprie ceneri come l'araba fenice e trionfare nel percorso della vita in sella al proprio amore, riappropriandosi della smarrita identità, chiudendo il cerchio e racchiudendovi passioni, emozioni ed un legame ritrovato e rafforzato con un lieto fine tutt'altro che scontato...

Ambientato durante il movimento dell'Onda in una città di provincia, Moleskine racconta i primi mesi dell'ultimo anno di liceo di un gruppo di ragazzi. I loro interessi, la musica, le serate, gli incontri, ma anche le manifestazioni, la politica, l'impegno. Gli addii e il ritrovarsi, il crescere assieme, il sognare un mondo diverso, il provare a costruirlo, il riuscirci e il fallire. Fra i dialoghi e le riflessioni, traspare un modo di percepire, immaginare e, soprattutto, vivere il mondo in maniera diversa. Il tutto raccontato attraverso le pagine dell'agenda di Rosso come un susseguirsi, non sempre ordinato, di ricordi, impressioni, appunti. La scrittura diverrà, per i protagonisti del romanzo, uno strumento di liberazione ed emancipazione dalla condizione di impotenza in cui sembra essere rinchiusa un'intera generazione. L'implosione del movimento segnerà la fine non solo di un'esperienza ma di tutto il loro mondo. I protagonisti si troveranno affacciati sul baratro di una nuova vita, con le loro paure e le loro incertezze, ma anche con la voglia di riprovare e con l'entusiasmo di continuare a battersi per un mondo migliore.

Seguendo il viaggio intrapreso con il primo volume, Emilio Pilliu cambia direzione proponendo un secondo libro interamente a colori. Le sue scimmie, un tempo nude e spogliate di ogni inibizione, hanno raggiunto la loro meta, a conclusione di un percorso evolutivo rappresentato da un'esplosione cromatica quasi psichedelica.

Perché scrivere un libro quando non si è scrittori? Perché in base alla mia esperienza, ho imparato a trasformare il dolore o la felicità in lettere, in parole, per conoscere se stessi e le proprie paure attraverso l'arte dello scrivere come fosse un teatro scenografico. Nel libro si raccontano stralci della mia vita, esprimendo i più profondi sentimenti che appartengono alla nostra "esistenza". Come Ezio Bosso grande musicista, e uomo di  animo nobile, ha saputo trasformare le ansie della sua grave malattia in opportunità, attraverso la passione della musica. Io ho trasformato in opportunità tutte le difficoltà della vita elaborandole con  la passione della scrittura.

Anna racconta la storia di un'insolita famiglia, durante il temporale, in attesa di una schiarita. Il romanzo mette a confronto tre generazioni, la cui vita s'intreccia con gli eventi storici e politici più significativi per la Sardegna e l'intera Italia: la seconda guerra mondiale, il dopoguerra, gli anni di piombo. I protagonisti del romanzo rivelano i loro drammi personali: gli amori proibiti, le scelte politiche ora ragionate, ora casuali. In un turbinio di sentimenti e di scelte coraggiose e irriverenti. In balia di un'esistenza tempestosa.

Deciso a lasciarsi alle spalle una gioventù di frustrazioni e di stenti, un ragazzino impacciato e disarmonico intraprende un pellegrinaggio all'inseguimento di quelle lucciole svolazzanti nella sua mente: potere, gloria, ricchezze e carnali consolazioni. La meta è un luogo leggendario, della cui esistenza non ci sono prove, un paradiso terrestre dove i sogni diventano realtà facilmente modellabile. Questa esperienza permetterà al giovane pedicelloso di far luce sul suo passato dimenticato, sepolto tra le pagine del prequel "Scusa se esisto".

Il ritrovamento casuale di un diario riesce a svelare sentimenti spesso custoditi gelosamente nel proprio intimo.

Ognuno dentro di sé ha un'avversione verso qualcuno. Chi la propria madre, chi il proprio padre... Il protagonista di questo romanzo di formazione possiede una avversione profonda, quasi per tutto il mondo. Riuscirà a liberarsi da tale? Sicuramente solo dopo un lungo e vorticoso psicologico viaggio interiore riuscirà a farlo, ma nella vita ci sono ostacoli da affrontare e sfide da superare: la vita è una battaglia ogni giorno.

"Ho scritto questo libro, basandomi sugli insegnamenti degli ultimi mesi, e derivano dal profondo del mio cuore. Vorrei poter essere un esempio per tutti quelli che hanno attraversato il mio stesso periodo. Tutti possiamo creare la nostra vita, seguendo i nostri sogni. Il destino non è scritto. Ho voluto intraprendere questo nuovo obiettivo, perché il messaggio che voglio inviare è: occupate del tempo per voi, staccate un attimo dal mondo esterno, dai pensieri ossessivi e da tutto ciò che vi circonda. La vera pace, la soluzione a tutti i problemi, è interiore. Ho scritto questo libro, per aiutare e motivarvi a risvegliare la felicità che risiede dentro di voi, perché tutti siamo alla ricerca della felicità. Il vero e unico obiettivo dell'essere umano, è la felicità. Sono immensamente grata alla vita, per il dono che ho ricevuto. Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro". 

Le realizzazioni importanti richiedono tempo ed affondano le radici nella cultura della comunità. La cultura in questo caso sta a significare un complesso di istituzioni sociali, politiche ed economiche, di attività artistiche e scientifiche, di manifestazioni spirituali e religiose che caratterizzano la vita di una determinata società. Il tempo condiziona e produce Il processo culturale che è la genesi di future iniziative. La storia della Fondazione "Paolino Massignan-Dopo di Noi" non fa eccezione a questa regola e quindi per capire bisogna andare indietro nel tempo. È quello che ho provato a fare scrivendo questo libretto, tanto sollecitato dal Sig. Paolino Massignan, estremamente convinto che le parole contano, ma gli scritti rimangono. Inevitabilmente sono presenti note autobiografiche dal momento che ho vissuto gli antecedenti di questa concretizzazione. Nello stesso tempo il risultato è l'insieme di tante storie e di tanti attori, che non sempre sono elencati e citati doverosamente nelle pagine seguenti. 

Mirabolanti piccole storie di personaggi genuini e simpatici. Storie di fantasia, rispettose del contesto in cui si svolgono, descrivono un mondo agreste oggi scomparso. Si ricordano i giorni della Liberazione e l'arrivo delle truppe alleate, le lotte per il lavoro in una grande fabbrica metallurgica. Il tutto descritto con un tratto leggero che non tralascia di cogliere i momenti comici presenti in ogni circostanza della vita.

"Quando una giovane studentessa d'arte arriva in una città che risplende e profuma di bellezza, un piccolo regno posto in una posizione dominante, culla di cultura e arte, è come se aprisse la porta di un mondo dove potrà scoprire le espressioni artistiche in tutte le loro sfaccettature. L'atmosfera di Urbino mi ha coinvolta e avvolta, tra vecchi vicoli e tetti del centro storico, cuore pulsante della città, dove ogni giorno studenti, turisti e abitanti si ritrovavano, chi per ammirare le bellezze di quelle vie, chi per frequentare lezioni di diversi indirizzi artistico-culturali, o chi semplicemente per passeggiare. Qui ho compiuto il mio percorso di studi, iniziando con grande timidezza e ingenuità in un ambiente variegato dove convivono insieme studio, amicizia, divertimento e amori. Ho imparato a esprimermi mediante la tecnica e la grafica, attraverso le quali ho creato i miei lavori, secondo la mia sensibilità e la mia preparazione, qualità che ho affinato nel corso del tempo".