Aipsa: Riquadri
Ho scavalcato il '900. Autobiografia di un cagliaritano
Tanino Marongiu
Libro
editore: Aipsa
anno edizione: 2021
pagine: 300
È un cagliaritano che racconta la sua vita fatta viva di ricordi e di esperienze, di personali conquiste e di dolorose ferite, di incontri e di abbandoni, di vittorie e di sconfitte, di forti sentimenti. È un raccontare il senso della vita propria e altrui con la lente della sincerità, del rispetto, dell’essere parte dell’umanità. È un raccontare con orgoglio e tenerezza, con graffiante ironia, con scherzosa ribalderia, con sfrontatezza e onestà, con rabbia e coraggio, con smarrimento e ritrovamento. È raccontare ieri e oggi. Il fluire del tempo scandito come il correre di un treno – l’infanzia, l’adolescenza, la gioventù, la maturità, l’invecchiare guardando il futuro – e le sue fermate – i luoghi, le persone, gli affetti e il culto della famiglia, le scoperte e le storie. È un raccontare perché, come dice Pietro Clemente: “una storia di vita ci fa assistere allo spettacolo meraviglioso di una cultura vista dall'interno di una vita, e di una vita vista all'interno di una cultura”.
Fermata al 58
Salvatore Pinna
Libro
editore: Aipsa
anno edizione: 2018
pagine: 224
Il racconto dei primi quattordici anni di vita nel quartiere Castello di Cagliari, dal 1944, quando il protagonista vi giunge ad appena un anno, fino al 1958 anno cruciale. Lo sguardo di un ragazzino “che vede”, allinea i fatti in un modo che fa intuire una comprensione del contesto sociale e del valore drammatico degli eventi. E perfino del modo in cui “il vento della storia” complica la vita delle persone a incominciare dalla sua. Il tutto è reso con il linguaggio del protagonista ragazzino, che non è necessariamente banale e infantile. L’osservazione attenta e allo stesso tempo sorpresa, assume in tutto il racconto degli autentici toni epici.
Le vie di Pirri. Dalla toponomastica la storia di un paese
M. Nella Caredda
Libro
editore: Aipsa
anno edizione: 2018
pagine: 176
Un piccolo volume che racconta le storie dei nomi cui sono intitolate le vie di Pirri, per fare omaggio alla sua collettività, affinché conservi la memoria di una propria antica Storia. Conoscere la propria storia è il primo grande passo per sentirsi cittadini del mondo, al di là di qualsiasi sentimento di chiuso localismo, che al contrario nasce dall'ignoranza, non certo dalla conoscenza e dalla consapevolezza della propria identità.
La lunga guerra
Giuseppe Dodero
Libro
editore: Aipsa
anno edizione: 2013
pagine: 184
"... i singoli racconti godono della più completa autonomia formale e concettuale. Essi, quindi, sono disomogenei e non vi è continuità narrativa tra di loro. Tuttavia, hanno la pretesa di dare una risposta (o una interpretazione, sia pure limitata e arbitraria) all'idea secondo la quale, nel susseguirsi delle vicende particolari della vita quotidiana, esistono i segnali - più o meno palesi - della persistenza delle singole guerre, apparentemente intervallate da periodi di pace. Senza che ce ne rendiamo conto, e senza il conforto dell'ufficialità e della memoria storica, viviamo, inconsapevolmente, in un'unica "lunga guerra", nel corso della quale si avvicendano episodi il cui diverso livello di pericolosità (o di conflittualità o di disagio) simula una apparente discontinuità e indipendenza di ogni conflitto. Gli effetti negativi, grandi o piccoli, sociali o individuali, di ognuno di essi si protraggono, si sovrappongono fino all'insorgere del conflitto successivo, come se l'umanità non tollerasse quello stato intermedio definito "pace"" (dalla Prefazione di Giuseppe Dodero).
Quei giorni a Fonsarda. Venti storie inventate, forse tutte vere
Franco Melis
Libro
editore: Aipsa
anno edizione: 2009
pagine: 240
A Fonsarda, una periferia immolata al dopoguerra palazzinaro, è sorto negli anni '70 e '80 un movimento che si è opposto con grande entusiasmo e impegno ai nefandi tentativi di cementificare gli spazi superstiti. L'autore, che ha preso parte a quella stagione, ha voluto illustrare la generosità dell'impegno collettivo che, al di là dei traguardi raggiunti, ha messo in discussione i costumi e la coscienza della piccola comunità. Con questo intento, ha preferito affidarsi, anziché alla rivisitazione degli avvenimenti, alla forza del vissuto raccontando le vicende e le passioni dei protagonisti, lasciando sullo sfondo i contenuti delle contese con le istituzioni, ma facendo emergere in tutta la loro vivezza le caratteristiche dei luoghi e la qualità dei rapporti umani.

