Angolazioni: Universi paralleli

I primi giorni lontano da casa sembrano durare anni. È come preparare uno spettacolo teatrale: bisogna allestire le scene, studiare le ambientazioni, rinfrescare il testo. Un mondo di novità che i sensi non riescono a cogliere tutto: la strada, il colore del cielo, un universo sonoro fatto di una lingua diversa, di rumori inusuali. I rintocchi delle campane. I vuoti. Poi c'è quello che Camus chiama "l'apparato scenico interno": scrollarsi dalle abitudini, dimenticare giornali, televisore, i soliti passi e i soliti gesti, l'odore di casa. Uno sforzo continuo e inconsapevole, un sacrificio dolce venato di malinconia: l'essenza del viaggio. Camus lo definisce il senso dell'eternità e c'è qualcosa di vero in questo.

New York, anno 2193. Una notizia improvvisa e drammatica scuote i Cavalieri del Dipartimento per la Protezione delle Etnie e dei Gruppi Umani: gli italiani - o meglio, gli "italioti" - sono in via d'estinzione! L'unica possibilità per impedirne la scomparsa sembra essere contenuta in un libro scritto sul finire del XX secolo: "Due anni a Bassica". A Carlo Mazzi, Cavaliere di origine italiota, il Segretario Generale affida il compito di leggerlo e di prepararsi a una delicata missione nella sua terra di origine. Ma i fatti prenderanno una piega diversa.

Un inferno e un altro inferno: gli slums di Mumbai e le discariche della spazzatura di Città del Messico; e poi l'orrore del mondo occidentale, che si spinge in una violenza diabolica contro il nostro pianeta, contro gli occhi disperati e innocenti di Sita, Anna Carolina e Maria, le povere bambine che il protagonista incontra nella sua personale discesa agli inferi. Questo libro è la spietata resa dei conti di una generazione, un'Odissea del Male che ci coinvolge tutti e ci costringe a riflettere sulle ultime, reali possibilità di una salvezza. Prima del naufragio definitivo.