Aragno: Biblioteca Aragno
Roma perduta
Mario Praz
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
In "Roma perduta" sono raccolti gli articoli che Mario Praz pubblicò su Paese Sera negli anni Sessanta, offrendo uno sguardo lucido e sensibile sulla città eterna durante una fase di profonda trasformazione. Non la Roma dei monumenti celebrati, ma quella di silenzi, dimore segrete e piazze concepite come "sale a cielo scoperto", oggi spesso travolte dal traffico e dall'incuria. Praz restituisce una città stratificata, dove il tempo antico e la vita moderna si confrontano, invitando a leggere Roma come organismo vivo e fragile, la cui memoria sopravvive nella parola e nell'osservazione attenta di chi sa custodirla.
Italia
Lev Tolstoj
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
Tema unificante di questo volume, e da qui anche il titolo, è il riferimento all'Italia dei quattro testi di Tolstoj che vengono raccolti. Il primo presenta la versione integrale di un suo diario di viaggio in Piemonte e Val d'Aosta (quando ancora le due regioni appartenevano al Regno di Sardegna) nel giugno del 1857. Nei tre successivi scritti l'Italia ritorna non come meta di un viaggio ma come occasione per riflettere su temi, che anche oggi risultano di stretta attualità, come quello della pace e dell'antimilitarismo, e ciò a partire da alcuni episodi cruciali quali la disfatta di Adua (1896) e l'uccisione del re Umberto I (1900) che avrebbero finito per segnare la storia del Regno d'Italia.
L'idealismo tedesco. Carteggio 1794-1807
Friedrich W. Schelling
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
L'idealismo «è la più importante rivoluzione del sistema delle idee di tutta la Germania». G.W.F. Hegel «Tutto dipende dal fatto che dei giovani, decisi a osare e intraprendere ogni cosa, si uniscano per dar seguito, da prospettive diverse, alla stessa opera, attingendo l'obiettivo non in uno, ma in tanti i modi, e sopra tutto accordandosi all'azione comune; ciò garantisce la vittoria» F.W.J. Schelling «Indubbiamente, le lettere scambiate con Schelling formano il cuore dell'epistolario hegeliano. Tutti gli altri interlocutori di Hegel, persino il sommo poeta Hölderlin, arretrano di un passo rispetto a Schelling. La ragione elementare [...] è che questo breve carteggio [...] segna l'atto di nascita della corrente di pensiero più importante dell'Europa moderna, l'idealismo tedesco» G.Raciti
Thomas Hobbes
Pierre Bayle
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
Una delle più singolari voci del sesquipedale, fino pantagruelico Dizio-nario storico-critico di Pierre Bayle, è proprio quella su Thomas Hobbes. E almeno per tre ragioni. Primo: vi si discute la vertiginosa questione del «popolo», o sia quella fantasmatica, umbratile entità che tanto im-pegnerà e conturberà le menti moderne fino ai giorni nostri. Secundo: vi si affronta, e nitidamente, il problema (sinistro quanto il precedente) dell'inaggirabile naufragio di tutte le idee astratte, tostoché risolvano di calarsi, o inverarsi, nella pratica. Tertio: vi emerge, in chiusa, la paura d'acchito inesplicabile che Hobbes, autore perlappunto d'una sulfurea o (meglio) famigerata opera intitolata: Leviatano, aveva delle apparizioni demoniache. Tre ragioni che, a vero dire, potrebbero compendiarsi in un solo e disturbante rovello: quello degli spettri. Spettri della politica, della filosofia; spettri di Hobbes. Spettri a oggi (ma lo saranno mai?) non ancòra pacificati.
Genealogia del contemporaneo
Max Dvorák
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
pagine: 696
Max Dvořák (1874-1921), grande esponente della Scuola di Vienna, fu allievo e poi successore di Franz Wickhoff alla cattedra di storia dell'arte e di Alois Riegl alla carica di Conservatore generale della tutela austriaca. La sua notorietà si deve soprattutto al Catechismo per la tutela dei monumenti (1916), considerato la "Marsigliese della conservazione" e uno dei fondamenti della disciplina. Il suo contributo maggiore fu di gettare un ponte tra storia dell'arte e tutela: Dvořák ha riportato l'arte al centro della tutela, ma in un'accezione della prima talmente dilatata da comprendere il quadro urbano, territoriale e ambientale; della seconda come fattore propulsivo della tendenza dell'arte e dell'architettura contemporanea. Il volume raccoglie i manoscritti dei due cicli di Lezioni sulla tutela tenute nel 1906 e 1910; un articolato panorama dei cantieri di conservazione di importanti capitali culturali e artistiche; le attestazioni della considerazione dell'Italia come paese simbolo dell'arte; i profili istituzionali che rendono originale la tutela austriaca; pionieristici interventi su arte dei giardini, storia del restauro, conservazione alla scala urbana, tendenza architettonica e ricerca artistica contemporanea. Completano l'edizione un'antologia di saggi che traccia le coordinate critiche e spazio-temporali del recupero di questo capitolo della cultura europea.
Lettere di botanica
Jean-Jacques Rousseau
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
Questo volume raccoglie le Lettere elementari di botanica (1771-1774), le nove lettere coeve inviate a Monsieur de La Tourrette e il Dizionario di botanica, redatto nello stesso periodo. Rousseau ci rivela un lato meno noto del suo pensiero: quello del naturalista. Le lettere, scritte in uno stile narrativo e discorsivo, guidano il lettore nella comprensione dei caratteri delle piante secondo il sistema linneano e invitano all'osservazione diretta, trasformando lo studio botanico in un'esperienza estetica e quasi affettiva. Il dizionario completa l'opera, fornendo strumenti chiari per orientarsi nei termini e nei concetti fondamentali della disciplina. Il tono intimo e confidenziale delle lettere mira a risvegliare curiosità e meraviglia, mostrando come il sapere botanico, lungi dall'essere nozionistico, possa diventare un esercizio dello sguardo e dell'animo. Un contributo significativo alla storia della botanica del XVIII secolo e alla comprensione della particolare dimensione naturalistica del pensiero rousseauiano.
Perché abbiamo bisogno di una Dea
Donatella Signetti
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
La Grande Dea è stata la figura divina centrale della prima concezione mitologica del mondo. Archeologia e mitologia ne conservano ancora le tracce, ma a un certo punto culti e narrazioni cambiano contenuto, mettendo al bando la sua memoria. Le storie che raccontiamo o che occultiamo influenzano il nostro modo di essere e di stare al mondo. Non c'è nulla di meno innocuo di una storia: noi umani da sempre ci influenziamo l'un l'altro grazie alle narrazioni. La storia della Dea ha bisogno di essere rinarrata, per colmare una mancanza, per dare forma a una nuova mitologia femminile o forse addirittura dell'umano, che passi attraverso il recupero di qualcosa che c'era ed è andato perduto. Il significato di fondo del mito della Dea, presente come una costante in tutte le sue varianti, è la visione del mondo come unità vivente. La Grande Dea, ovunque la si trovi, testimonia la percezione dell'universo come un tutt'uno vivente e sacro, in cui ogni cosa è tenuta insieme in una rete cosmica, dove tutti gli ordini della vita manifesti o immanifesti sono in relazione, oltre ogni dicotomia. Con la prefazione di Edmondo Lupieri e la postfazione di Ludovica Eugenio.
Echi di memorie Pier Giorgio Frassati
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
pagine: 410
Pier Giorgio ha saputo unire al generoso servizio al Signore ed ai fratelli l'ammirazione per l'armonia del Creato, l'ammirazione di Dio stesso; attraverso l'ammirazione del visibile, l'ammirazione dell'invisibile. (Papa Giovanni Paolo II) La sua esistenza fu avvolta interamente dalla grazia e dall'amore di Dio e fu consumata, con serenità e gioia, nel servizio appassionato a Cristo e ai fratelli. (Papa Benedetto XVI) Un ragazzo "controcorrente", che portò un po' di benedetta tempesta nel suo mondo e anche nella sua famiglia, perché la santità è sempre rivoluzionaria. (Papa Francesco) La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. (Papa Leone XIV)
Le odi
John Keats
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
pagine: 100
A oltre due secoli dalla morte di Keats lo splendore delle Odi - uno dei vertici della poesia di tutti i tempi - permane intatto. Il contrasto tra l'eternità e il divenire, la nostalgia per il tempo delle origini e la desolazione di un mondo sconsacrato, l'impassibilità della bellezza e il vanire delle generazioni umane, nei versi disperatamente gioiosi del grande poeta inglese.
Vivian Grey
Benjamin Disraeli
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
Vivian Grey, un giovane dandy senza fortuna o antiche ascendenze, è animato dal desiderio di farsi strada nella politica e nell'alta società. Espulso dal college, dove ha dato corso ai primi esperimenti di leadership, convince il marchese di Carabas, un aristocratico mediocre e vanesio, ad organizzare un partito che lo sostenga nella corsa al premierato. L'inesperienza del marchese e il tradimento di una donna porteranno al fallimento del progetto. Esule dall'Inghilterra, Vivian Grey prosegue le sue avventure in Germania, dove si impegna in intricati giochi politici e tesse alleanze tra granduchi e principi mediatizzati.
La vita e l'opera scientifica di Francesco Ruffini
Gioele Solari
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
"Era nato nel Canavese, a Lessolo, il 10 aprile 1863 da famiglia oriunda da Andrate e discesa a Borgofranco d'Ivrea". Esordisce così La vita e l'opera scientifica di Francesco Ruffini, il profilo che Gioele Solari compose nell'estate del 1934 per la Rivista internazionale del diritto. Il collega nell'Università torinese, docente di Diritto ecclesiastico, fra i professori che non giurarono fedeltà al fascismo, era da poco scomparso, in marzo. Liberale, senatore del Regno, ministro dell'Istruzione pubblica nel governo Boselli (1916-1917). Tra le sue opere: Diritti di libertà (Gobetti editore), La libertà religiosa (un'edizione sarà curata da Jemolo, l'allievo prediletto), Studi sul giansenismo, La vita religiosa di Alessandro Manzoni, La giovinezza di Cavour. "Storico fu e volle essere il Ruffini - ricordava Gioele Solari - e dello storico ebbe in alto grado la passione, l'insoddisfazione, la pazienza della ricerca, l'ossessione del nuovo, lo scrupolo dell'oggettività, il disinteresse eroico".
Giallo azzurro bianco
Valéry Larbaud
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
Il Giallo, l'Azzurro e il Bianco che danno il titolo a quest'opera non sono soltanto i colori del nastrino che legava i manoscritti di articoli usciti in differenti riviste e in tempi differenti, ma anche quelli della bandiera personale dell'autore, che ha voluto così imprimere il suo marchio di fabbrica al volume. Perciò stesso questi diciotto testi vanno considerati come capitoli di un unico testo. Si tratta in fondo di una «scrittura di sé» attraverso il movimento nello spazio e nel tempo. Un andirivieni da un luogo a un altro, da un tempo a un altro, secondo le coordinate di un cosmopolitismo basato sul plurilinguismo e sullo spostamento.

