Artemide: Arte e cataloghi
Spazi umbri. Vedute e interni. Opere dalla Fondazione Marignoli di Montecorona
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2025
pagine: 120
La pittura di paesaggio, tema particolarmente aderente all’identità culturale e artistica dell’Umbria, è protagonista di questa esposizione, che presenta una selezione di circa trenta opere, molte delle quali inedite, della collezione Marignoli di Montecorona. Dipinti di autori di varia estrazione e provenienza, dal Sette al Novecento, propongono un petit tour tra luoghi celebrati e spettacolari – la Cascata delle Marmore, il Tempietto del Clitunno, la basilica di San Francesco ad Assisi – insieme a scorci inconsueti, a volte scomparsi, di città e interni. Sono testimonianze che invitano a riflettere sull’essenza stessa di un paesaggio che ha in sé molteplici “anime” – naturalistica, culturale, artistica, letteraria, religiosa, antropologica –, nella singolare relazione che in Umbria lega la varietà ambientale alle memorie del passato. Il paesaggio è sempre un prodotto culturale e la sua percezione è strettamente legata allo sguardo di chi lo osserva. La mostra è così un invito a interrogarsi su ciò che lo definisce e lo trasforma nel tempo, ma anche sulla sua conservazione e sul suo destino: l’itinerario espositivo guida a rileggere alcuni dei più suggestivi “spazi umbri” o a scoprire brani inediti di un territorio che, nel suo serrato dialogo con la storia, sollecita a calarsi più consapevolmente nel presente. Tra gli autori in mostra: Wilson, Châtelet, Chauvin, Bellermann, Poveda, Lucien Simon, Croatto, Prencipe, Parisani.
La regina della luna. Amalasunta, il fantasma, la memoria
Fabio Troncarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2025
pagine: 232
Se c’è nella storia una figura che ha tutti i requisiti per affascinare il lettore questa è Amalasunta: bella, giovane, intelligente, audace, vittima di un destino ingiusto e della crudeltà degli uomini, grande anche nella sconfitta, collocata dal destino nella posizione di chi sarà sempre rimpianta. Ma se c’è una figura che si rivela enigmatica e misteriosa, guardandola con più attenzione, questa è proprio la regina dei Goti, nonostante i fiumi d’inchiostro versati su di lei da storici, scrittori, artisti. Paragonata in vita alla Regina di Saba, ma poi uccisa ingiustamente come Beatrice Cenci; ammirata nel Quattrocento, come Giovanna d’Arco, ma temuta nel Seicento come Pentesilea, la più ardita delle Amazzoni; pianta nell’Ottocento come se fosse Ofelia, ma rievocata con accenti foschi alla fine del secolo, come se fosse Brunilde, la più tragica delle Valchirie. Le contraddizioni nell’esistenza della regina dei Goti e dei Romani si sommano a non poche contraddizioni delle fonti. L’oggetto principale di questo studio è cercare informazioni adeguate che ci permettano di comprendere meglio le questioni irrisolte, trovando fonti diverse da quelle tradizionali: una serie di tracce, segnali, indizi quasi invisibili che permettano di rileggere con maggior problematicità testimonianze che sembravano indiscutibili e non lo sono.
Papa Clemente XIII Rezzonico. Il ritratto di Anton Raphael Mengs. Ediz. italiana e inglese
Steffi Roettgen
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2025
pagine: 72
In questo volume, la grande studiosa tedesca Steffi Roettgen prende in esame – critico e storico artistico – il ritratto di papa Clemente XIII Rezzonico di Anton Raphael Mengs, (Il «più bel quadro forse mai dipinto da Mengs»), oggi in collezione Fondazione Marignoli di Montecorona, a Spoleto. Sin dal Cinquecento il ritratto del papa ricopre un ruolo essenziale ed eccellente nella percezione dell’autorità e dell’onnipresenza del successore di S. Pietro. Tuttora ne danno testimonianza i ritratti della quasi ininterrotta serie della basilica romana di San Paolo fuori le mura, basati su una tradizione iconografica risalente al Medioevo. Il ritratto ufficiale era un atto programmatico sia artistico che politico. Per merito di Raffaello e di Tiziano si affermò nel ’500 una tipologia per il ritratto ufficiale del pontefice che rimase valida per tutto il ’600 e il ’700 in modo tale da renderlo distinguibile da qualsiasi altro ritratto di un dignitario ecclesiastico o profano. Un ruolo decisivo nell’aggiornamento barocco del ritratto pontificio spetta a Diego Velázquez che nel 1650 ha immortalato Innocenzo X Pamphilj in un dipinto di straordinaria bellezza e bravura pittorica. Il famoso Anton Raphael Mengs, il nuovo Raffaello, fu chiamato dopo la metà del Settecento, a fare il ritratto ufficiale di papa Rezzonico, Clemente XIII.
Francesco Antonio Franzoni (1734-1818). Un artista carrarese alla corte dei Papi
Rosella Carloni
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2025
pagine: 472
Il volume ricostruisce il percorso di questo prolifico artista, che fu valente intagliatore, abile restauratore, profondo conoscitore dei materiali lapidei ed un vivace mercante di marmi e di antichità per restituire un’identità ad una figura spesso confinata nel marginale alveo di specialista di figure zoomorfe. Formatosi a Carrara, fu attivo nell’Urbe per gran parte della sua carriera che non conobbe sosta fino agli ultimi anni di vita, dividendosi tra Roma e la città d’origine. Raffinato decoratore delle dimore aristocratiche romane, fu stimato dai pontefici e dai principali interpreti della cultura e dell’arte del suo tempo, dai Visconti al Canova, divenendo sul finire del XVIII secolo e all’inizio del nuovo secolo un punto di riferimento per le vaste imprese di Pio VI e Pio VII. Il ritrovamento delle fonti, grazie ad accurate ricerche d’archivio, ha fatto emergere non solo nuove opere, ma l’articolato intreccio di relazioni e di affari con artisti e scavatori, italiani e stranieri, ed ha evidenziato un’efficace organizzazione del laboratorio che gli permise di rispondere alle crescenti richieste del mercato con una diversificata produzione che spaziava dall’intaglio degli arredi marmorei al restauro delle antichità ed ai pastiches, dove si incontravano insieme antico e moderno, con originali soluzioni che denotavano il gusto dell’epoca.
Une peinture vue de la scène. Un dipinto visto dal palco
Luciano Arcangeli
Libro
editore: Artemide
anno edizione: 2025
pagine: 56
Unus mundus. Bálint Horesnyi e Boglárka Sipos. Catalogo della mostra (Roma, 14-30 ottobre 2024)
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2025
pagine: 56
Molte sono le trame e le sottotrame, i rimandi testuali e simbolici, filosofici e culturali, i significati stratificati che possiamo rintracciare nel lavoro denso, a volte enigmatico, ma sempre di altissima qualità tecnica ed estetica, di Bálint Horesnyi e Boglárka Sipos, ma, tra tutto e nelle pieghe del tutto, il centro di gravità attorno al quale ruota la loro poetica è il rapporto con la storia e con il passato, la centralità di Roma come luogo del non-tempo o di tutti i tempi. Bálint Horesnyi e Boglárka Sipos, giovani artisti ungheresi attivi alla Accademia di Belle Arti di Roma, lavorano sia individualmente che in coppia, condividendo un progetto volto a declinare tutte le testimonianze del passato, di cui illuminano gli aspetti più reconditi: il linguaggio privilegiato dei loro lavori è quello della xilografia – insieme al frottage e alla serigrafia – ma non mancano anche immagini fotografiche, che spesso costituiscono la base di partenza per elaborazioni successive. Si tratta per lo più di opere di grande formato, stampate su carta e libere da cornici, o risultanti dall’assemblaggio di molteplici immagini, che assumono una valenza installativa e fortemente scenografica.
La Carta della Cultura Industriale. Architetture, archivi e ricerche 1945-1975
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2025
pagine: 208
Questo libro costituisce l’esito del progetto di ricerca CdCI – Carta della Cultura Industriale (www.culturaindustria.it), dedicato alle architetture industriali degli anni del miracolo economico in Italia e al patrimonio iconografico e documentario legato alla loro storia, con particolare riguardo alle realtà produttive del Lazio ancora in funzione. Articolato in più contributi, in rappresentanza delle diverse istituzioni coinvolte nell’indagine (Università degli Studi Roma Tre; Università di Roma Tor Vergata; CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche; Archivio centrale dello Stato di Roma) oltre che di ricercatori e professionisti esterni, il volume è corredato da una nutrita sezione di apparati, comprendente materiali d’archivio inediti e un reportage fotografico di nuova realizzazione. Contributi di Giorgia Aureli, Daniela Brignone, Gianluca Capurso, Francesca Castanò, Federica Causarano, Simonetta Ceglie, Pietro Cesari, Alberto Coppo, Antonio Di Cecco, Roberta Folgiero, Lorenzo Grieco, Tullia Iori, IT LogiX, Davide Maffei, Maddalena Scimemi, Marida Talamona, Antonio Tripodo, Alessandro Vasari.
Carisma & creatività
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2025
pagine: 304
Questo libro fa seguito al precedente volume "Dio non abita più qui? Dismissioni di luoghi di culto e gestione integrata dei beni culturali ecclesiastici" il volume presenta il panorama, finora in gran parte sconosciuto, del patrimonio architettonico e culturale delle Comunità conventuali in molti Paesi del mondo.
Atlante delle donne in architettura. Roma 1920-1975
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2025
pagine: 220
Questo volume nasce con l’obiettivo di riempire, almeno in parte, il vuoto culturale riguardante le progettiste nello scenario dell’architettura, raccogliere e documentare ciò che hanno lasciato lavorando spesso nell’ombra di personalità (compagni, mariti o professionisti) più celebri o in studi a forte prevalenza maschile. La sezione romana dell’Associazione Italiana Donne Ingegnere e Architette ha voluto dare un volto, una storia a coloro che hanno percorso per prime il difficile ambito della progettualità romana. L’obiettivo è quello di riscrivere la storia della città attraverso il lavoro delle donne che spesso sono state escluse dalla narrazione architettonica, figure presenti ma storicamente poste in secondo piano.
La cattedrale di Cosenza accenti internazionali sull’architettura della Val di Crati
Rinaldo D’Alessandro
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2025
pagine: 344
Il volume affronta la storia architettonica della cattedrale di Cosenza, con particolare riguardo alle sue fasi medioevali e alle interrelazioni che essa intrattiene con la coeva cultura artistica europea. Lo studio, grazie anche a un completo rilievo laser scanner e al reperimento di tutta la documentazione inedita sui restauri, ha consentito la riscoperta della morfologia originaria dell’edificio, oltre che l’identificazione e la datazione dei suoi principali momenti costruttivi. La consistenza medioevale della chiesa si è dimostrata frutto di continui interventi che hanno avuto origine in età normanna, culmine all’epoca di Federico II con la solenne dedicazione del 1222 e completamento nei decenni successivi. Vista l’importanza delle fasi indagate, la primaziale si è rivelata elemento chiave per la comprensione della storia architettonica dell’Italia meridionale, con particolare riguardo all’età federiciana. Le fonti inedite, le comparazioni e le ricostruzioni proposte hanno permesso la totale rilettura del duomo cosentino e la sua ritrovata contestualizzazione in ambito europeo.
Cento anni «magistrali» dell'Istituto Margherita di Savoia di Roma. 1923-2023
Alfonso Liparulo, Maria Luigia Menditto, Simona Nicolosi
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2024
pagine: 224
Questo volume nasce dalla ricerca di dottorato relativa alle trasformazioni e alla gestione degli edifici storici adibiti a istituti scolatici e portata avanti in parallelo presso due facoltà di “Sapienza Università” di Roma, quella di Disegno, Storia e Restauro dell’Architettura e quella di Statistica metodologica. Il libro, per la cui pubblicazione hanno contribuito diversi enti e archivi pubblici, si pone come obiettivo la ricostruzione delle principali vicende storiche del secondo Istituto per l’istruzione superiore femminile più antico di Roma, nato nel 1888 e poi dedicato alla prima regina d’Italia, Margherita di Savoia. Da allora fino a nostri giorni, passando per diverse riforme e due grandi guerre, questa istituzione ha sempre operato per diffondere il sapere e i principi di democrazia tra le giovani donne, favorendone l’emancipazione economica, sociale e, soprattutto, culturale. Dopo un breve periodo presso la sede temporanea di via Giovanni Lanza, la scuola trovava sede in uno dei bellissimi palazzi di piazza Vittorio Emanuele all’Esquilino. Solo nel 1940 otteneva una sede costruita ad hoc, quella attuale, in via Cerveteri, nel quartiere dell’Appio Latino, all’interno di un intero isolato pensato come polo educativo. L’edificio, progettato da Elena Luzzatto Valentini, la prima donna architetto in Italia, superando il “giudizio del tempo”, continua ancora oggi a svolgere egregiamente la sua funzione di sede di uno dei più importanti istituti d’istruzione superiore di Roma. Presentazione di Anna Paola Sabatini. Prefazione di Claudia Scipioni.
Combattere in un museo. Vaticano, Italia, Germania e il destino dell'arte in guerra (1943-1945)
Gabriele Rigano
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2024
pagine: 260
Si dice che il generale Mark Clark, comandante della V armata americana e liberatore di Roma nel giugno 1944, durante la campagna d’Italia ripetesse: “Fare la guerra in Italia è come combattere in un maledetto museo”. Un’espressione simile è attribuita al generale tedesco Albert Kesserling, comandante delle truppe tedesche in Italia: “Non immaginavo proprio che sarei stato chiamato un giorno a fare una guerra in un museo!”. Di fronte ai tragici pericoli derivanti dalla guerra e dai suoi inaspettati sviluppi, tra i bombardamenti alleati, la possibilità di asportazioni da parte dei tedeschi e gli irreparabili danni che la guerra guerreggiata sul territorio avrebbero causato, alcuni dirigenti dell’amministrazione dello Stato preposti alla tutela del patrimonio artistico, trovarono la forza di immaginare soluzioni ardite, progettando un piano che prevedeva lo spostamento delle opere d’arte mobili in territorio neutrale, nella Città del Vaticano, salvandone l’integrità materiale e il possesso giuridico delle autorità legittime nell’Italia spaccata in due e dilaniata dalla guerra civile. Fu una vicenda che vide collaborare tanti, anche su fronti opposti, soldati, storici dell’arte, sacerdoti, italiani e tedeschi (contro altri italiani e altri tedeschi), in nome di un patrimonio comune. Questo libro racconta una storia che non riguarda solo il passato, ma anche il nostro presente funestato da tanti conflitti.