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Asterios: Countdown, studi sulla crisi

Countdown. Studi sulla crisi. Volume Vol. 5-6

Countdown. Studi sulla crisi. Volume Vol. 5-6

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2021

pagine: 336

Gli osservatori e gli accademici di varie tendenze in passato si sono precipitati a sciorinare esternazioni superficiali e sociologiche sul boom economico del dopoguerra che avrebbe portato ricchezza e benessere ai lavoratori senza preoccuparsi minimamente di verificare se tale benessere non sia stato semplicemente pagato dalla classe operaia come ogni merce o servizi forniti dal mercato. Ciò che mancava era un'analisi approfondita delle spese sociali, delle tasse pagate e dei contributi alle famiglie dei lavoratori, e una stima dei benefit netti ricevuti da queste ultime. Negli anni ‘80 ci siamo trovati di fronte ad una tendenza sempre più accentuata che porterà a tagli sempre più consistenti al welfare state grazie all’avvento dei governi conservatori negli USA, in Gran Bretagna e alle politiche neoliberiste dei paesi OCSE portate avanti anche da governi “progressisti”. Oggi in conseguenza della devastazione provocata da una pandemia globale gli “esperti” sono stati completamente spiazzati dallo stato delle cose e cercano in ogni modo di recuperare credibilità riproponendo un neo-keynesismo basato su una spesa statale mastodontica senza capire minimamente cosa significhi.
29,00

Il mistero del dragone. La dinamica economica della Cina

Il mistero del dragone. La dinamica economica della Cina

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2019

pagine: 300

Ciò che è accaduto in Cina dopo il 1978 ha le sue radici nel periodo precedente che ha preparato le condizioni ideali per una crescita a due cifre e uno sviluppo economico basato sull'esportazione che pesa sulle spalle di quella classe operaia tanto idealizzata dall'ideologia di un marxismo rozzo ed estremamente contraddittorio. I 3000 delegati all'Assemblea Nazionale del Popolo del 16 marzo 2007 hanno approvato a stragrande maggioranza l'introduzione nella Costituzione cinese della proprietà privata e nel 2018 al Congresso Nazionale del Popolo, che ha approvato una modifica della Costituzione che prevede la presidenza a vita del leader Xi Jinping, hanno votato 59 miliardari tra imprenditori, accademici e celebrità di vario genere, sui 104 ultra-paperoni che si godono la vita nella patria di Mao. Le imprese decisive dell'economia cinese organizzano la loro produzione secondo le leggi della concorrenza, in un mercato regolato dall'offerta e dalla domanda. Attualmente, secondo la Federazione delle industrie e del commercio cinesi, il 65% del PIL proviene dal settore privato. Come scrisse Marx nel 1875, in una società il diritto non può mai essere più avanzato della sua struttura economica e del suo corrispondente sviluppo culturale eppure esistono ancora delle persone che credono nell'esistenza di una "via cinese" alla crescita economica senza rendersi conto che un Paese arretrato come la Cina ha dovuto attraversare in un tempo estremamente ridotto tutte le tappe che hanno portato alla trasformazione dei Paesi in via di sviluppo in vere e proprie economie capitaliste moderne. Non esiste un modello economico cinese ma solo un modo di produzione capitalistico che ha ormai pervaso tutto il globo terrestre. Nonostante tutto ciò, i leader del PC cinese continuano a rivendicare il socialismo, mentre legittimano la proprietà privata dei mezzi di produzione ed invitano i capitalisti a unirsi al partito. Ci sono persino "teorici" al di fuori della Cina che dichiarano di essere "anti-capitalisti" (o addirittura "socialisti"), e che approvano una tale aberrazione.
30,00

La politica economica del nazionalsocialismo

La politica economica del nazionalsocialismo

Mark Harrison, Ulrich Herbert, Larry Liu, Otto Nathan, Peter Robinett

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2018

pagine: 266

Contrariamente a quanto accadeva nei maggiori paesi capitalisti dopo la Grande Depressione, in Germania il regime nazionalsocialista ha intrapreso una politica di prelievo fiscale e ha trasferito la proprietà statale e i servizi pubblici al settore privato per avere a disposizione le risorse necessarie al programma del Lebensraum ossia per la conquista dello spazio vitale verso est per il popolo tedesco. L'orientamento generale della politica economica dei nazionalsocialisti era l'esatto opposto di quella dei paesi dell'Unione Europea alla fine degli anni ‘90: considerando che le moderne privatizzazioni nell'UE avvenivano in parallelo con le politiche di liberalizzazione, nella Germania nazista le privatizzazioni sono state realizzate in un quadro di controllo crescente dello Stato su tutta l'economia attraverso la regolamentazione e le ingerenze politiche. Conoscere le dinamiche economiche e sociali del nazionalsocialismo è quindi utile ai fini di un ulteriore approfondimento relativo alla natura del totalitarismo così da eliminare qualsiasi paura, che viene diffusa regolarmente, di un ritorno al passato, a un periodo storico unico che non avrà mai alcuna possibilità di ripetersi.
30,00

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