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Astrolabio Ubaldini: Civiltà dell'Oriente

Come meditare sugli stadi del sentiero. Una guida al lamrim

Kathleen McDonald

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2025

pagine: 376

Nel buddhismo esistono diverse concezioni riguardo a come conseguire lo stato chiamato ‘illuminazione’, ‘risveglio’ o ‘buddhità’. Le pratiche richieste per raggiungere tale stato variano dall’essere un requisito indispensabile al non servire affatto, a seconda delle differenti dottrine. Da un lato ci sono visioni che sembrano paradossali, come quella della scuola zen, secondo cui l’illuminazione non è qualcosa di ottenibile, né di raggiungibile, e nessun mezzo può condurre a essa: consiste piuttosto nell’attuare in sé uno stato che è lì da sempre, che si ‘accende’ in un modo improvviso. L’illuminazione, quindi, sarebbe sempre presente, fin dall’inizio. Dall’altro lato, il buddhismo tibetano ha elaborato metodi precisi al fine di condurre il praticante all’obiettivo finale. Il lamrim, ad esempio, il ‘sentiero graduale’ o ‘gli stadi del sentiero’ verso l’illuminazione, è un percorso che spiega come progredire passo dopo passo dall’attuale stato non illuminato fino a raggiungere lo stato illuminato di un buddha. Numerosi testi di lamrim sono stati redatti in Tibet fin dall’XI secolo. Kathleen McDonald riprende tale tradizione e spiega dettagliatamente come meditare sugli stadi del sentiero, accompagnando il lettore con precisione, chiarezza ed entusiasmo in questo viaggio interiore, offrendo istruzioni pratiche, consigli e incoraggiamento a ogni tappa. Grazie alla sua lunga esperienza come praticante e insegnante, l’autrice riesce ad anticipare i dubbi e le difficoltà dei meditanti, con una presentazione che resta fedele alla tradizione ma è attenta alle esigenze attuali. Con la sua ricca introduzione e le oltre sessanta meditazioni guidate, il testo traccia una panoramica completa degli insegnamenti buddhisti nella tradizione tibetana ed è consigliato a chi vuole contemplarli in modo sistematico, nella pratica quotidiana o durante un ritiro, ma anche a chi si avvicina a loro con curiosità, desideroso di scoprire come possano contribuire al benessere proprio e altrui.
34,00

Il potere della mente. Trovare la libertà in ogni situazione

Il potere della mente. Trovare la libertà in ogni situazione

Khentrul Lodro (Rinpoche)

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2025

pagine: 296

Se la mente è inquieta, pace e felicità sono impossibili. Ecco perché il Buddha ha detto: “Doma la mente in modo completo”. Domare la mente è un processo: consiste nel coltivare pensieri ed emozioni positive e apprendere come ridurre i pensieri e le emozioni negative. Soltanto così è possibile mitigare le cause che generano la sofferenza e creare le condizioni che portano alla felicità. Con l’intento di diffondere un addestramento che sviluppi il pieno benessere della mente, Khentrul Lodrö Thayé presenta il celebre testo tibetano Sette punti chiave dell’addestramento mentale redigendo un ampio commento basato sulla tradizione orale delle istruzioni essenziali, che si sofferma in particolare su come praticare gli insegnamenti nella vita quotidiana. Da monaco tibetano vissuto a lungo in altri paesi per portare i precetti del Dharma, durante le sue lezioni egli ha spiegato questo testo più di ogni altro, arrivando a ritenere che l’addestramento mentale sia ciò di cui le persone hanno più bisogno. Il testo originario, o ‘testo radice’, è costituito da una serie di affermazioni concise, attribuite al grande studioso e maestro indiano Atiśa, vissuto nell’XI secolo. Ciascuna affermazione è enunciata singolarmente, seguita dalla spiegazione del suo significato e da una sezione che contiene istruzioni concrete per la pratica. L’autore spiega come applicare ogni affermazione basandosi sulla sua profonda conoscenza delle scritture buddhiste, sulle istruzioni ricevute dai suoi maestri e sulla sua esperienza di praticante esperto. Prefazione di Tsultrim Lodrö.
28,00

Scienza e filosofia nei classici buddhisti indiani. Volume Vol. 3

Scienza e filosofia nei classici buddhisti indiani. Volume Vol. 3

Gyatso Tenzin (Dalai Lama)

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2025

pagine: 490

Il terzo volume della serie concepita e redatta sotto la supervisione di Sua Santità il Dalai Lama, un’opera in quattro volumi che costituisce un compendio delle indagini scientifiche e filosofiche del buddhismo indiano sulla natura della realtà, presenta ed esamina approfonditamente i principi delle scuole di filosofia dell’India. Nel subcontinente indiano, già dal primo millennio, i proponenti delle varie scuole filosofiche scrivevano opere dossografiche esponendo una sorta di storia o enciclopedia della filosofia. Si elencavano le diverse posizioni dottrinali, in una gerarchia che culminava nel punto di vista della propria scuola di appartenenza, al fine di dimostrare come i propri principi fossero superiori a quelli degli altri. Secoli più tardi, anche il Tibet sviluppò la sua tradizione di opere dossografiche sui principi filosofici (grub mtha’), spesso centrate sulle quattro scuole classiche della filosofia buddhista. Quest’opera, che in tibetano è intitolata Compendio di filosofia, è redatta nel solco di tale tradizione, ma vi aggiunge un tocco di modernità. Espone i principi delle scuole hindu classiche Sāṅkhya, Yoga, Vaiśeṣika, Nyāya, Mīmāṃsā e Vedānta, della scuola Jaina, nonché i punti di vista della scuola materialista Lokāyata; passa poi alla presentazione delle principali scuole di pensiero buddhiste indiane Vaibhāṣika, Sautrāntika, Cittamātra (o Yogācāra) e Madhyamaka, ordinandole come gradini progressivi in una scala di comprensione che scende sempre più in profondità. Ma piuttosto che adottare una prospettiva polemica al pari dei suoi antichi predecessori, il compendio si propone di indagare ogni tradizione nel modo più autentico possibile, riferendosi e citando i testi sacri di ciascuna scuola in modo da concedere a ogni singola tradizione filosofica la possibilità di parlare di sé.
38,00

Appunti sullo yoga. L'eredità di Vanda Scaravelli

Appunti sullo yoga. L'eredità di Vanda Scaravelli

Diane Long, Sophy Hoare

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2025

pagine: 160

Vanda Scaravelli ha sviluppato un metodo radicalmente diverso dalla maggior parte delle forme di yoga insegnate oggi. Nell’arco di quarant’anni di pratica ha accolto un ristretto numero di allievi, tutti già insegnanti, seguendoli individualmente. Diane Long è stata la prima, e ha studiato insieme a lei per ventitré anni, Sophy Hoare ha incontrato Vanda più tardi, lavorando con lei due o tre volte all’anno. Dalla loro esperienza con Vanda Scaravelli nasce l’idea di questo libro. Consapevoli di quanto la natura non direttiva e sottile del suo insegnamento si prestasse a fraintendimenti, le autrici hanno voluto fornire ai praticanti uno strumento per interpretare più a fondo il lascito di Vanda Scaravelli. Intervallando ricordi personali a istruzioni sulle posizioni, rendono chiaro un concetto sfuggente: indagare gli āsana da una prospettiva radicalmente diversa, lasciando andare le convinzioni accumulate sullo yoga e procedendo per sottrazione, permette di aprirsi alla vera natura della pratica. È possibile imparare a lavorare insieme al corpo e cominciare a rendersi conto di quante abitudini disturbino la sua armonia innata. Esaminare, interrogare e decostruire le proprie abitudini è ben più interessante e fecondo rispetto alla mera esecuzione di istruzioni. Si impara a fidarsi dell’intelligenza del corpo mentre si esplorano nuove connessioni interne, in particolare quelle che conducono di nuovo alla colonna vertebrale. Le fotografie a corredo del volume mettono in luce come esplorare gli āsana, e piuttosto che fornire istruzioni sulle posizioni da mantenere, mostrano sequenze di movimenti che attraversano il corpo.
17,00

Oltre la mindfulness. Le infinite possibilità delle pratiche meditative

Oltre la mindfulness. Le infinite possibilità delle pratiche meditative

Andrew Holecek

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2025

pagine: 216

“A che serve la meditazione? A migliorare se stessi sfuggendo alla realtà? A inseguire la beatitudine degli stati celesti, mentre il resto del mondo se ne va all’inferno?”. Andrew Holecek ci avverte, bisogna stare attenti che la meditazione non diventi un’abile via di fuga, un ‘evitamento spirituale’ di fronte alle difficoltà della vita e a un mondo che va in fiamme. È necessario piuttosto fare un autentico passo indietro per lavorare su se stessi, prima di fare un passo avanti per aiutare gli altri. La mindfulness o ‘presenza mentale’ è l’infrastruttura su cui si fonda la maggior parte delle meditazioni qui presentate. Tali pratiche, frutto di una disciplina spirituale di tradizione buddhista e consacrata dal tempo, vogliono essere un antidoto: accanto alle tecnologie contemporanee, che l’essere umano così abilmente è stato in grado di volgere per danneggiare gli altri e sfruttare il pianeta, esistono ‘tecnologie meditative’ che sviluppano una vasta consapevolezza della mente e della realtà, e risultano certamente utili per imparare a usare la tecnologia convenzionale con un’intelligenza che sia pari alla sua potenza. Il testo di Holecek è un elogio alla pratica della meditazione di presenza mentale, per andare incontro agli altri e al fragile pianeta che condividiamo e di cui possiamo prenderci cura.
21,00

L'origine e il sentiero. Le quattro nobili verità e i dodici anelli dell’origine dipendente

L'origine e il sentiero. Le quattro nobili verità e i dodici anelli dell’origine dipendente

Thamthog (Rinpoche Lama)

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2024

pagine: 200

Thamthog Rinpoche illustra in questo volume i temi cardine della via buddhista alla liberazione. Con il suo stile semplice e diretto guida il lettore lungo un percorso meditativo fondato su solide basi ma immediatamente accessibile, affrontando il tema del primo insegnamento conferito dal Buddha ai suoi discepoli, relativo alla natura insoddisfacente dell'esistenza e alle chiavi per ottenere uno stato di pace interiore duraturo. A inscindibile corredo di queste istruzioni, Thamthog si dedica alla spiegazione del processo di morte e rinascita in un ciclo che si ripete continuamente, caratterizzato da dodici passaggi, o 'anelli'. Il maestro tibetano ha voluto unirla alla spiegazione delle quattro nobili verità per fornire una visione completa di come la sofferenza viene generata, e illustrare il cammino verso la felicità. Avvalendosi della sua profonda conoscenza della società occidentale e delle predisposizioni mentali dei suoi abitanti, maturata in oltre trent'anni di permanenza in Italia quale guida del centro Ghe Pel Ling di Milano, il lama dosa con sapienza i suoi insegnamenti, che fanno spesso riferimento ai più grandi maestri della tradizione buddhista, da Nagarjuna a Candrakirti fino ai più noti esponenti della scuola Kadampa, mantenendo una linearità e un'essenzialità che consente anche al lettore meno esperto di pervenire al cuore dell'insegnamento buddhista e di farlo proprio.
16,00

La meditazione chán. La pratica nel buddhismo cinese antico

La meditazione chán. La pratica nel buddhismo cinese antico

Aldo Tollini

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2024

pagine: 232

Nel buddhismo, il percorso che conduce alla liberazione è tradizionalmente centrato sul rispetto di regole morali e sull’esecuzione di rituali, oltre che sulla pratica meditativa. Oggi tuttavia, soprattutto nella visione moderna occidentale, la meditazione è considerata il fulcro dell’insegnamento buddhista, o addirittura una pratica che trascende il buddhismo stesso e ogni altra forma religiosa, in grado di condurre il meditante a conquistare una visione universale. Spesso è anche considerata uno strumento salutista o terapeutico, e praticata al fine di ottenere benefici psicofisici. Oppure è intesa come un metodo psicologico funzionale ad accedere ai recessi più profondi e inconsci della mente, e utile ad acquisire uno stato di acquietamento, o a controllare ed eliminare le dispersioni mentali e rafforzare la capacità di concentrazione. In questo volume, dedicato al Chán cinese, la meditazione è intesa nel senso tradizionale, cioè come pratica religiosa; il suo scopo è quello di favorire la conoscenza della realtà attraverso un’attività psicofisica regolamentata, puntando a far cogliere, e successivamente abbandonare, lo stato di ignoranza, confusione e dipendenza che genera la sofferenza e l’illusione, e condurre a stati di coscienza più elevati. L’autore presenta i testi delle varie scuole e dei maggiori maestri, traducendoli dagli originali cinesi, secondo uno sviluppo cronologico che consente di osservare l’evoluzione nello spazio e nel tempo della concezione e della forma di questa pratica. Pur senza pretese di esaustività, il percorso testuale proposto esamina i testi più rappresentativi del Chán, commentandoli e collocandoli nella loro dimensione specifica.
21,00

Tesori dal crinale del ginepro. Le profonde istruzioni-tesoro alla dākinī Yeshe Tsogyal

Tesori dal crinale del ginepro. Le profonde istruzioni-tesoro alla dākinī Yeshe Tsogyal

Padmasambhava

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2024

pagine: 180

Una raccolta di insegnamenti della tradizione dzogchen del buddhismo tibetano, così eccellenti da essere definiti terma o ‘tesori nascosti’. Queste istruzioni-tesoro contengono autentici punti chiave sul piano concettuale e istruzioni sulla pratica: la preziosità consiste nel fatto che nella loro completezza offrono l’essenza di molti altri insegnamenti. Per loro tramite Padmasambhava, insigne maestro buddhista dell’VIII secolo, trasmette tutta la sua saggezza e perfezione spirituale a Yeshe Tsogyal, sua discepola e compagna tantrica, considerata l’emanazione di un buddha femminile. In forma di dialogo, la ‘Regina del lago’ pone al ‘Nato dal loto’ (il racconto agiografico vuole che Padmasambhava sia nato con le sembianze di un bambino di otto anni da un fiore di loto galleggiante sul lago Dhanakośa, nel regno di Oḍḍiyāna) numerosi quesiti diretti a chiarire i metodi per liberare la mente da tutti gli ostacoli e gli oscuramenti interiori che determinano l’umana sofferenza e dunque il persistere dell’esistenza samsarica. Le risposte del maestro mostrano puntualmente come l’unica via che porta al risveglio della mente, per sua natura primordialmente pura e incontaminata, sia la visione della vacuità, da raggiungere attraverso la pratica meditativa. Tuttavia, la vacuità senza la compassione non è mai indicata come strada che conduce all’illuminazione. Per ottenere i migliori risultati, esorta Urgyen Rinpoche negli insegnamenti introduttivi, è bene unire alla comprensione della vacuità una genuina devozione e compassione, che sono come il calore estivo che scioglie i ghiacci dell’inverno, vale a dire i mezzi più efficaci. Queste, negli insegnamenti della Grande perfezione o dzogchen, diverranno devozione spontanea e compassione senza sforzi verso tutti gli esseri. Prefazione del traduttore dal tibetano di Erik Pema Kunsang. Insegnamenti introduttivi di Tulku Urgyen Rinpoche.
18,00

Il profumo del bene. Meditare è cambiare il mondo

Il profumo del bene. Meditare è cambiare il mondo

Corrado Pensa, Neva Papachristou

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2024

pagine: 312

La meditazione di consapevolezza è uno strumento fondamentale per imparare a riconoscere ciò che è veramente presente, perché genera un’importante comprensione: se si desidera un’esistenza più felice non c’è tempo da perdere, ma le risorse necessarie per conseguirla sono presenti in ciascuno di noi, e possono condurre verso una vita più autentica, che non proceda in balìa del caso e delle abitudini mentali ma tragga ispirazione dai propri talenti, mettendoli al servizio della comunità. Grazie alla pratica è possibile accorgersi della tendenza alla svalutazione di sé, alla rabbia, all’ingratitudine e al rimuginio e trasformarla in un’occasione di crescita. Ogni passo compiuto in direzione del bene allontana dal mare in tempesta degli inquinanti (l’attaccamento, l’avversione e la confusione) e avvicina alla serenità e alla chiarezza mentale. Corrado Pensa e Neva Papachristou affrontano in questo volume il percorso del cammino interiore e la sua urgenza, per poi concentrarsi sulla pratica come strumento di liberazione. A completare il testo, le meditazioni guidate sull’amore, sulla muditā e sull’umiltà forniscono uno strumento utile a capire che il praticante può portare un cambiamento concreto nella società in cui è immerso, e che la vita di ciascuno può essere una testimonianza del bene. Quando passeggiamo nella natura, dicono gli autori nell’Introduzione, veniamo abbracciati dal profumo dei fiori, e lo stesso avviene percorrendo le strade del Dharma: il profumo del bene pervade ogni cosa, e permette di diventare in prima persona il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.
26,00

I fondamenti del buddhismo

I fondamenti del buddhismo

Rupert Gethin

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2024

pagine: 312

Pubblicato per la prima volta nel 1998, questo volume di Rupert Gethin rappresenta ancora oggi un’insuperata introduzione al buddhismo. Molti sono i manuali che si propongono di fornire un orientamento alla tradizione buddhista, ma con questo lavoro uno dei maggiori studiosi del buddhismo antico è riuscito a offrire una vasta riflessione su temi estremamente ricchi e articolati, al fine di renderli chiari e comprensibili senza mai banalizzare la loro complessità, fornendo così al lettore una chiave di accesso a un mondo filosofico e religioso variegato. L’opera abbraccia una narrazione ragionata sulla figura del Buddha, argomenta ipotesi sulla formazione delle scritture tradizionali e degli ordini monastici, esaminando anche il rapporto di questi ultimi con il contesto laico, ed espone un’analisi critica degli insegnamenti fondamentali del buddhismo, fornendo un quadro diacronico chiaro della genesi delle varie scuole e tradizioni buddhiste diffuse in tutta l’Asia e oggi anche in Occidente. Contiene inoltre una sezione dedicata alle problematiche relative agli stati meditativi e all’Abhidharma, in cui viene illustrato anche il lessico tecnico impiegato. Insegnamenti dottrinali, ottenimenti meditativi e opere di riferimento sono sintetizzati magistralmente attraverso utili schemi. Benché possa essere considerato un testo accademico per competenza e accuratezza, lo stile chiaro ed esauriente che lo caratterizza lo rende accessibile a ogni lettore interessato all’argomento. Il volume è corredato anche da un cospicuo apparato bibliografico, tematico e generale, relativo a fonti primarie e di letteratura secondaria, che può essere usato come un prezioso strumento di studio e approfondimento.
30,00

La magia del Vajrayana

La magia del Vajrayana

Ken McLeod

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2024

pagine: 256

Le forme, le pratiche e i rituali del Vajrayāna, il ‘sentiero di diamante’ del buddhismo tibetano, hanno avuto origine dai culti religiosi e magici dell’India antica e poi del Tibet, dove sono stati trasmessi di generazione in generazione nel corso di più di un millennio. In Tibet, il Vajrayāna si è sviluppato con innumerevoli lignaggi e tradizioni, ciascuna con le proprie iniziazioni, testi di pratica, commenti, trattati filosofici e rituali. Che cosa significa vedere una persona vivente, il proprio maestro, come il Buddha? Qual è la relazione tra preghiera e meditazione? Come fa una divinità a provocare estasi, intuizione, compassione, saggezza o altre qualità spirituali? A che scopo tutte queste divinità e questi rituali? Basandosi sulla sua lunga esperienza di praticante e insegnante, e sulle trasmissioni ricevute da alcuni dei grandi maestri della tradizione buddhista tibetana, l’autore risponde a questi interrogativi e presenta con un linguaggio semplice ed evocativo, che mantiene lo stile dell’istruzione diretta da maestro a discepolo, alcune delle pratiche più importanti e complesse della tradizione vajrayāna: dalle meditazioni preliminari al guru yoga, dalla visualizzazione di Tārā all’evocazione del protettore Mahākāla, fino al rituale di offerta al fuoco. Il testo è un distillato della comprensione e dell’esperienza della pratica spirituale di questa antica tradizione tibetana. Ciascuna pratica viene descritta dettagliatamente nelle sue fasi progressive, seguendo le istruzioni contenute in diversi manuali tradizionali, qui tradotti e commentati per la prima volta per un pubblico più ampio.
24,00

La sintesi dello yoga. Volume Vol. 3

La sintesi dello yoga. Volume Vol. 3

Aurobindo (sri)

Libro: Libro in brossura

editore: Astrolabio Ubaldini

anno edizione: 2024

pagine: 296

In occasione del 150° anniversario della nascita di Sri Aurobindo vede la luce una nuova traduzione in tre volumi del suo capolavoro, condotta sull’ultima edizione inglese delle opere complete, “Collected Works of Sri Aurobindo (CWSA)”. Grazie al lavoro degli archivisti dell’Ashram di Pondicherry, molti refusi sono stati corretti e varie revisioni autografe ritrovate tra i manoscritti sono state vagliate e incorporate, finché si è giunti a un testo critico che può considerarsi definitivo. Questo terzo e ultimo volume della nuova edizione contiene la quarta parte dell’opera, intitolata Lo yoga della perfezione di sé. Mentre nelle prime tre parti Sri Aurobindo ripercorre ed espande in senso integrale il tradizionale trimārga o triplice sentiero dello yoga (karma yoga, jñāna yoga, bhakti yoga), qui dichiara fin dall’inizio di voler esaminare la “trasformazione della natura umana a immagine della natura divina”, di volere cioè esplorare un terreno di evoluzione e trasformazione generalmente ignorato dagli yoga tradizionali. “L’intera umanità pensante”, scrive Aurobindo, “è concorde sul fatto che l’essere umano è capace di evolversi e, se non altro, di avvicinarsi a una norma di perfezione ideale che la sua mente è in grado di concepire, di proporsi e di perseguire, anche se solo una minoranza sembra interessarsi a una tale possibilità come all’unico e più importante scopo della vita”. Lo yoga della perfezione integrale considera l’essere umano come un essere spirituale e divino involuto nella mente, nella vita e nel corpo; mira pertanto a liberare e a rendere perfetta la sua natura divina. L’apertura e l’unione con il Divino sovracosmico e universale sono condizioni essenziali di questa perfezione integrale, e comportano il conseguimento dell’unione con la mente universale, la forma universale e la vita universale, che sono i termini costanti dell’esistenza, con l’individuo quale canale dell’anima e suo strumento naturale.
28,00

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