Azimut (Roma): Aión
Istruzioni per un addio
L. R. Carrino
Libro: Libro in brossura
editore: Azimut (Roma)
anno edizione: 2010
pagine: 155
C'è un tempo preciso che viene, un momento che è tardi e bisogna partire. E poi c'è un momento che ti sorprende, un tempo che avviene e toglie il fiato. Non esiste un buon modo per andare, un modo buono di restare. Sul quaderno dell'abbandono Carrino esegue i suoi esercizi dell'addio, in modo quasi scientifico. Ma anche provando a invertire l'ordine dei fattori il risultato non cambia: non basta una vita per imparare la parola più crudele della nostra lingua.
L'adolescenza del tempo
Renzo Rosso
Libro: Libro in brossura
editore: Azimut (Roma)
anno edizione: 2009
pagine: 128
Anche i cuori si consumano
Pedro Paixão
Libro: Libro in brossura
editore: Azimut (Roma)
anno edizione: 2008
pagine: 126
Anche i cuori si consumano è un libro di racconti, un'opera composta da 17 storie e indipendenti le une dalle altre. abbastanza lunghe da snodare una trama, altre soltanto flash, scatti fotografici. Ognuna è uno sguardo disincantato sul passato e sul futuro, ognuna è il tassello che partecipa a comporre il quadro della sensibilità sfaccettata di un autore che sente con la flessa intensità ogni aspetto, sia esso accanimento banale oppure evento determinante di un destino, di una realtà a volte surreale, a volte così ovvia da sembrare assurda. Presenza immancabile quel sentimento di disgregazione e di smarrimento di fronte ad una società ormai allo sbando. Pagine in cui una danza di:realtà trasognate e sogni disperati rapiscono il lettore con una scrittura scarna, sincopata, tra immagini di sensualità superba e l'ambiguità dolorosa del corpo femminile che torna protagonista insieme al miracolo della creazione.
Andel. L'incrocio dell'angelo
Jáchym Topol
Libro: Libro in brossura
editore: Azimut (Roma)
anno edizione: 2008
pagine: 149
Praga, dopo la rivoluzione di velluto, è un mondo di drogati, smarriti, prostitute, zingari, delinquenti, truffatori che cercano nel caos il modo più veloce per arricchirsi, personaggi che non trovano posto in superficie e trovano la propria via nei bassifondi, riemergendo di tanto in tanto intorno all'incrocio Andel, l'incrocio dell'Angelo. Un incrocio che per Jatek è il fulcro di allucinazioni terribili, un incrocio dove il cielo piove sangue rosso. Jatek, tossico la cui vita oscilla di continuo tra follia e delirio, nel mezzo di un universo popolato da personaggi in preda ai vizi e alle manie più disparati, e privi di qualsiasi forma di compassione e sentimento. Jatek che si sposta dai quartieri operai della periferia degradata di Praga al manicomio, che passa da una donna all'altra, dalla piccola malavita praghese alla galera parigina. In un mondo dove non c'è spazio che per la solitudine e la disperazione, Jatek incontra Ljuba. E, grazie a lei e con lei, tenta di risalire dal baratro in cui si trova, verso la redenzione. Ma i criminali praghesi lo perseguitano, vogliono la formula della droga della beatitudine, scoperta per caso da Jatek, a costo di fare del male a Ljuba, ora incinta.
Kaddish profano per il corpo perduto
Francesca Mazzucato
Libro: Libro in brossura
editore: Azimut (Roma)
anno edizione: 2008
pagine: 194
Budapest è una musica tzigana, una messinscena, un fondale da teatro. Budapest è una città lisergica e cangiante, è splendore e grumi di rabbia. Budapest brilla, ipnotizza e trabocca di incontri, di visi, di storie. Soprattutto quelle. Lei è una donna realizzata, benestante, occidentale, colta, che ha vissuto con furia, passione e fretta. Troppa fretta. A Budapest ci è andata per caso con un suo ex amante rimastole amico negli anni. È partita in un agosto troppo caldo per restare in città. A Budapest le accade qualcosa. A Budapest lei si ferma. Si ferma sul serio, capisce, si arrabbia, a Budapest fa i conti con cose che aveva lasciato in sospeso, e soprattutto col suo corpo. È obesa, lei è una donna obesa di mezza età. La vita le sta scorrendo come sabbia fra le dita, il tempo si accorcia. Lo capisce lì, lo dice, lo ripete, lo urla. Il suo corpo adesso pretende di essere visto, la mistificazione è finita. Il riflesso sulle vetrine la imbarazza, il riflesso è quello di un corpo spento, ingombrante, un corpo "perduto", grasso, diverso, infelice. Ha 42 anni e per tanto tempo ha portato maschere e offerto con abilità la sua carne. Si è sentita protetta da quei chili, da quella pancia, da quel seno enorme che ha usato per sedurre e catturare uomini. Uno dietro l'altro, l'aiutavano il tempo di una brutta notte in un motel.
Gli assediati
Margaret Oliphant
Libro: Libro in brossura
editore: Azimut (Roma)
anno edizione: 2007
pagine: 135
In un mattino di luglio, la cittadina di Semur viene improvvisamente avvolta da una terribile e inspiegabile oscurità: è il preludio al risveglio delle anime dei morti che cacceranno fuori dalle mura gli abitanti, meschini e materialisti, finché non avranno ritrovato le qualità necessarie per comprendere il vero significato della vita. Le testimonianze si susseguono affiancandosi l'una all'altra, aumentando il senso di incertezza e frammentarietà della vicenda, che si trasforma così in un caleidoscopio di impressioni e visioni personali.
The year the music changed
Diane Thomas
Libro
editore: Azimut (Roma)
anno edizione: 2007
pagine: 264
Dal manicomio di Mondragón. Testo spagnolo a fronte
Leopoldo M. Panero
Libro: Libro in brossura
editore: Azimut (Roma)
anno edizione: 2007
pagine: 99
L'opera di Leopoldo María Panero, forse il più grande e controverso poeta spagnolo degli ultimi settant'anni, occupa un luogo unico nel panorama della lirica europea. Il poeta si gioca la vita ad ogni verso, in un processo d'impossibile equilibrio tra la creazione e l'autodistruzione che lo ha condotto a esplorare i terreni di frontiera della pazzia e dell'orrore. Dopo la corsa al precipizio delle droghe, del sesso e dell'alcool, testimoniato da "Narciso nell'accordo estremo dei flauti" (Azimut, 2005), in queste poesie "Dal Manicomio di Mondragón", l'autore dà prova dell'inferno psichiatrico a cui è condannato. Con uno stile pieno di sofferta originalità e maledettismo, di radicalismo vitale e di disprezzo, sentimentale e spietato, trasgressore senza limiti, Leopoldo María Panero, tra i muri del manicomio basco di Mondragón o tra quelli dell'istituto psichiatrico canario di Las Palmas, prigioniero della "superstizione sociale della follia", come ama urlare ai giornalisti che lo intervistano, discende senza alcuna cautela fino ai limiti umani più estremi con la bellezza perturbata dei suoi versi lucidi, terribili, che non possono lasciare indifferente nessun lettore.
Il cimitero dei vivi
Alfonso H. De Lima Barreto
Libro: Libro in brossura
editore: Azimut (Roma)
anno edizione: 2007
pagine: 127
"Il cimitero dei vivi" è il titolo di un romanzo che Barreto aveva iniziato a scrivere (e mai terminato) e che voleva essere il racconto della sua follia vissuta in un manicomio. Oggi riunisce invece, in questo volume, le note intime che lo scrittore raccolse nei suoi diari, scritti a partire dal 1900 e fino agli ultimi mesi che precedono la sua morte, nel 1922: una rassegna di appunti minimi, di riflessioni, di piccole cronache di vita quotidiana all'interno di un ospedale psichiatrico. È una testimonianza di sofferenze ma è anche uno sguardo ampio e lucido, ironico e impietoso, sulle mediocrità e le ipocrisie della società. La disperazione, l'angoscia, il senso di diversità (era un meticcio) contro il quale ha lottato per tutta la sua breve vita, e l'alcool in cui si rifugiò e che lo portò fino alla follia e poi alla morte: questi sono i tratti principali di una vita che si confonde con l'opera e di un'opera che si confonde con la vita. Il cimitero dei vivi nasce dall'esperienza dolorosa di un uomo che, rinchiuso nella diversità e rinchiuso in un manicomio, sognava invece di "far parte della grande umanità".
Un passato intenso. 36 anni in RAI
Renzo Rosso
Libro: Libro in brossura
editore: Azimut (Roma)
anno edizione: 2007
pagine: 134
Renzo Rosso, in questa breve ma corposa autobiografia, ci svela i segreti di una vita, e la sua personale risposta all'ispirazione, alla forza del talento, alla chiamata del destino che al di là da tutto lo ha voluto scrittore. Nel memoriale, una galleria di personaggi e di episodi irripetibili: da Lucky Luciano, incontrato a Napoli, a Walter Veltroni tenuto a battesimo in un comizio a Piazza Campo dei Fiori a Roma, a Raffaele "Dudù" La Capria con cui divideva il lavoro in Rai, fino a Roberto Rossellini e alle sue imprevedibili produzioni. Passando attraverso i raccomandati e il mobbing ante litteram, i primi scioperi, le accuse di essere di sinistra in una struttura democristiana, gli screzi con i Direttori Generali sulle "scimmie" - cioè i primi abbonati del Sud Italia - fino al prepensionamento indotto dalla politica craxiana.