Bollati Boringhieri: Nuova cultura
Dall'impero austro-ungarico alle foibe. Conflitti nell'area alto-adriatica
ALGOSTINO
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2009
pagine: 298
Nell'ottobre 2005, promosso e sostenuto dalla Scuola superiore di studi di storia contemporanea dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia e dalla Regione Piemonte, si è svolto a Torino un corso di formazione per insegnanti e formatori sulla storia della frontiera orientale. Da quelle giornate di lavoro nasce questa raccolta di saggi, costruita sulla base delle lezioni dei relatori. La vicenda della frontiera orientale vi è analizzata a partire dalle sue premesse storielle locali e contestualizzata in una diacronia di dimensione europea, mentre il saggio di chiusura tratta dal punto di vista giuridico la condizione della profuganza. In appendice è riportata la Relazione della Commissione storico-culturale ita-io-slovena, che sintetizza il lungo lavoro condotto - su incarico dei governi di Italia e Slovenia - da quattordici studiosi italiani e sloveni in merito ai rapporti intercorsi fra le due popolazioni dalla fine dell'Ottocento al 1956.
L'antimateria. La materia che risale il tempo
Gabriel Chardin
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2009
pagine: 118
Il mondo dell'antimateria è così vicino al nostro che è praticamente impossibile distinguerlo dal mondo della materia. Si tratta di una vicinanza paradossale in quanto l'incontro tra questi due mondi porterebbe a una conflagrazione di estrema violenza e alla completa eliminazione di almeno uno dei due: incontrando l'antimateria, la materia si annichilirebbe quasi istantaneamente in uno scatenamento di energia che in una frazione di secondo raggiungerebbe una temperatura di circa un miliardo di gradi. Questo scenario catastrofico, e fortunatamente irreale, permette di chiarire il fatto che l'antimateria può esistere nelle nostre vicinanze solo in scarsissime quantità e che l'asimmetria materia-antimateria è alla base della nostra stessa sopravvivenza. Eppure, agli albori dell'universo doveva esserci una pari quantità di materia e di antimateria: dov'è andata a finire tutta l'antimateria presente all'inizio dell'universo? Perché la natura si è presa la briga di creare un mondo specchio che oggi brilla per la sua assenza? Per cercare di rispondere a queste domande, Gabriel Chardin ripercorre qui la storia dell'universo, in particolare della sua tumultuosa giovinezza, e conduce il lettore alla ricerca dei mondi di antimateria, partendo dal sistema solare per risalire verso le galassie e le sue altre grandi strutture.
Illuminismo. Un vademecum
Gianni Paganini, Edoardo Tortarolo
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2008
pagine: 320
Un po' stropicciato dall'eccesso di manomissione mediatica, talora fatto oggetto di sintesi affrettate e semplificatrici, l'Illuminismo storico oggi appare sbiadito. Tuttavia, mentre conoscono una crescente fortuna divulgativa e polemica, e riecheggiano anche nel tormentato preambolo al progetto di Costituzione europea, le idee che presero forma in quei decenni cruciali per la civiltà occidentale assumono un nuovo profilo grazie agli ultimi studi specialistici. Un'intera costellazione di princìpi-guida si rivela tanto più duttile e attuale quanto più ne vengono indagate le linee di frattura, le affinità e le dissonanze, al di là degli appiattimenti ideologici di comodo. Il lemmario, ordinatore illuministico per eccellenza, torna a essere lo strumento che meglio si adatta a tali ricognizioni; oltre a costituire il criterio costruttivo di quest'opera collettiva, a cui hanno messo mano settecentisti di diversa competenza disciplinare, consente di sfatare usurate mitologie. Coppie concettuali, oppositive o asimmetriche, ridisegnano qui la trama delle idee di un secolo, dal dominio filosofico (ateismo e religione naturale, corpo e mente, critica e libero pensiero, piacere e dolore, ragione e senso comune) all'orizzonte storico-politico (cittadinanza e diritti dell'uomo, diritti e doveri dell'uomo, guerra e pace, monarchia e repubblica, pubblico e segreto, radicalismo e conservazione) all'antropologia della vita associata (amor proprio e virtù sociale, civile e selvaggio).
Storia sociale dei cani
Susan M. McHugh
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2008
pagine: 219
A caccia con i re, in trincea, nel boudoir, sul tavolo di un laboratorio: da millenni, i cani - levrieri, pastori tedeschi, barboncini o umili bastardi -accompagnano l'uomo nelle sue imprese quotidiane. E da millenni questi muti compagni vedono proiettate sul proprio corpo categorie fin troppo umane, come razza e nobiltà, coraggio e codardia, sacrificio ed egoismo. Attraverso una ricca selezione di esempi tratti dalla letteratura, dalla storia dell'arte, dal cinema e dalla pubblicità, "Storia sociale dei cani" ripercorre l'avventura condivisa di uomo e cane, per mostrare come, fatalmente, la sovrapposizione con modelli culturali umani sia sempre finalizzata all'esclusione e alla denigrazione del1'"altro", del diverso, dalla donna-cagna al bastardo-meticcio. Susan McHugh affronta un tema complesso, dalle mille sfaccettature, e per farlo adotta una prospettiva che non è mai puramente storica né descrittiva ma ci fa capire che, nonostante i tentativi umani di sfruttarlo per perpetuare meccanismi di oppressione sociale, il cane conserva sempre un potenziale eversivo capace di renderlo un formidabile strumento di critica e trasformazione.
Architettura italiana sotto il fascismo. L'orgoglio della modestia contro la retorica monumentale 1926-1945
Carlo Melograni
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2008
pagine: 329
Questo libro traccia il bilancio dell'architettura di un ventennio nell'Italia fascista. Dalle facoltà universitarie allora istituite escono giovani che aderiscono con convinzione al regime e reclamano che le opere pubbliche siano progettate con criteri che le distinguano nettamente da quelle realizzate dai governi precedenti. Nei contrasti vivacemente polemici che ne seguono, sono invece gli accademici ad avere la meglio, proponendo lo stile più aderente al "culto del littorio", che caratterizza fra l'altro gli sventramenti compiuti senza scrupoli in tanti centri storici. Quando tuttavia cade l'illusione di avere affidati grandi lavori, i nostri migliori architetti realizzano le loro opere più riuscite, senza pretese monumentali ma legate ai bisogni e ai desideri della vita di tutti i giorni. Esperienze che contribuiscono i a modificare le loro opinioni politiche, : a passare, nei confronti del fascismo, dall'adesione alla fronda, infine all'opposizione.
Clandestini. Animali e piante senza permesso di soggiorno
Marco Di Domenico
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2008
pagine: 204
Attraverso quarantacinque brevi ritratti, il libro presenta altrettante specie animali o vegetali "clandestine", che hanno colonizzato habitat naturali differenti da quelli di origine. Organismi grandi e piccoli, acquatici e terrestri, animali e vegetali, protisti e virus. Alcuni, come il gatto, la volpe, il coniglio, la capra domestica, il cervo, la carpa e il pino marittimo, sono noti a tutti; molti altri appartengono a faune e flore a noi lontane e sconosciute. Tutti hanno in comune storie di invasioni, più o meno drammatiche, hanno inventato fantasiosi sistemi di dispersione, sono stati protagonisti involontari di introduzioni azzardate da parte dell'uomo. Tutti in ogni caso sono arrivati lontano o lontanissimo, hanno stravolto gli ecosistemi che hanno trovato, quasi sempre colmando "vuoti ecologici", sostituendosi alle specie locali e riproducendosi con ritmi infinitamente più alti di quelli che avevano nei luoghi di origine. Caso emblematico è quello dell'introduzione nel lago Vittoria, in Africa, di giovani esemplari di perca del Nilo: questo gesto ha causato l'estinzione di centinaia di specie di pesci e una irreversibile catastrofe ambientale, ha stravolto per sempre il più grande ecosistema d'acqua dolce del mondo e la vita di intere popolazioni umane, che basavano la propria economia sulla pesca.
L'eredità del fascismo. Gli intellettuali, i giovani e la transizione al postfascismo (1943-1948)
Luca La Rovere
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2008
pagine: 377
Secondo una tradizione giornalistico-letteraria e storiografica, il 25 luglio 1943 gli italiani si sarebbero adattati con prontezza e disinvoltura al nuovo clima politico antifascista. Che fosse utilizzata per stigmatizzare l'eterno opportunismo italico o come prova della tenace avversione covata dalla società nei confronti della dittatura, quella narrazione ha avvalorato l'idea del completo fallimento dell'esperimento totalitario fascista. Indagando nelle pieghe più riposte della coscienza collettiva nazionale dell'immediato dopoguerra, l'autore porta alla luce la percezione affatto diversa che della dittatura e dei suoi lasciti ebbero i contemporanei, punto di partenza per ricostruire il rapporto intrattenuto dagli italiani con l'esperienza e la memoria del fascismo e per valutare l'impatto del progetto totalitario del regime e i suoi effetti di lungo periodo sulla società italiana. L'attenzione viene focalizzata sulla gioventù intellettuale che più di altri settori della popolazione era stata esposta all'azione di pedagogia totalitaria del fascismo, per rilevare i condizionamenti di quella formazione originaria, le linee di continuità e le fratture nel percorso di transizione al postfascismo. Ripercorrendo il "lungo viaggio" compiuto dai giovani intellettuali per liberarsi dalle suggestioni e dai miti del fascismo, il volume contribuisce alla conoscenza della riconversione alla democrazia di una parte della classe dirigente nazionale formata per servire lo "Stato nuovo" fascista.
La mia opera
Le Corbusier
Libro: Copertina rigida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2008
pagine: 312
La sorprendente autobiografia del grande architetto svizzero uscita (in tedesco, francese e italiano) nel 1961, alla vigilia della sua morte. Le Corbusier la scrisse, disegnò e corredò di materiale fotografico, dandole un'originale forma tipografica. Egli si presenta non solo come l'architetto che ha rivoluzionato più di ogni altro le nostre concezioni dell'abitazione, ma anche come disegnatore, pittore, scultore, autore. Tutte le stagioni importanti della sua vita - "avventure e difficoltà, catastrofi e a volte successi" - divengono chiare in confronti rivelatori. Il suo metodo della "ricerca paziente" è un processo creativo che si manifesta attraverso tutti i mezzi della sua opera artistica. Questo non è soltanto un volume di e su Le Corbusier: è Le Corbusier stesso. La penetrazione pedagogica del grande maestro, la sua formulazione breve ed efficace, ma prima di tutto l'impulso creativo che emana dalla sua opera, parlano attraverso le immagini e le parole di questa sua autobiografia. Dice Le Corbusier che alla fine i poeti hanno sempre ragione, e questo libro di confessioni mostra come sia egli stesso un poeta, nella forza visionaria delle sue formulazioni architettoniche e scultorie.
La metafora dello specchio. Lineamenti per una storia simbolica dell'immagine
Andrea Tagliapietra
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2008
pagine: 433
Nella storia del pensiero lo specchio non è una metafora come tutte le altre. All'adeguata duplicazione del mondo cui questo instrumentum philosophiae bisognerà aggiungere la sua funzione primaria, vale a dire quella di includere nel mondo l'osservatore stesso: colui che guarda può ora guardarsi. Dal suggerimento che invita a descrivere l'essenza degli specchi in relazione al mistero del linguaggio, del pensiero e dell'essere, muove l'indagine condotta in questo libro. A partire dai territori del mito greco, l'enigma dello specchio sarà, infatti, l'enigma dell'altro e dello stesso, l'enigma dell'identità e della differenza, della verità e dell'illusione, il luogo in cui si genera la tensione istitutrice del simbolo. Ripercorrendo i momenti cruciali della vicenda filosofica della nostra cultura si intende mostrare come l'oggetto riflettente sia stato, dagli inizi greci della riflessione scientifica fino al pensiero contemporaneo, la metafora della filosofia. Infatti, la figura dell'uomo che si guarda, con la vertiginosa fuga dell'autoreferenza, riassume, con la potenza che e propria dell'immagine, la ricorrente ambizione della filosofia per un sapere assoluto e senza resti, totalizzante e autofondato. Ma di fronte a questo sapere l'avventura figurale dello specchio racconta anche la storia, simmetrica e speculare di quel soggetto che, alla scuola del riflesso, diviene conoscitore di se stesso, ma anche, come suggeriva l'ultima saggezza di Nietzsche, carnefice di se stesso.
Vivere con i miti. L'iconografia dei sarcofagi romani
Paul Zanker, Björn C. Ewald
Libro: Copertina rigida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2008
pagine: 387
A partire dal Medioevo i sarcofagi romani hanno affascinato la posterità soprattutto per il contentato mitologico dei loro rilievi. Le classi dominanti hanno trasformato le arche di marmo in sontuose sepolture, così da potersi in qualche modo ammantare dell'aura dell'antica Roma. Gli artisti del Rinascimento hanno impiegato i rilievi come repertorio per una gestualità dal grande impatto emotivo. Se i simbolisti con tendenze misticheggianti hanno interpretato queste immagini come testimonianze di una profonda fede nell'aldilà da parte degli antichi, i positivisti, al contrario, vi hanno scorto soprattutto un riflesso di capolavori perduti della grecità e materiali per lo studio della mitografia. Oggi sono gli specialisti a occuparsi di questo multiforme universo iconografico. Lo scopo di questo volume è quello di far conoscere i rilievi dei sarcofagi a un pubblico più ampio, mostrando soprattutto quale fosse il ruolo centrale dell'iconografia mitica nell'esistenza dei contemporanei, quale messaggio quelle immagini comunicassero a chi visitava le sepolture, quale rappresentazione di sé, quale concezione della felicità e del piacere. Il testo offre, accanto a un'introduzione sistematica al significato delle immagini, un'analisi di alcuni sarcofagi, con una lettura dettagliata dei rispettivi miti e della loro iconografia.
Troppo belle per il Nobel. La metà femminile della scienza
Nicolas Witkowski
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2008
pagine: 164
Le donne menzionate nella storia della scienza, interamente scritta da uomini, si contano sulle dita di due mani. Nel tentativo di far emergere la componente femminile della scienza, Nicolas Witkowski ha incontrato non poche difficoltà: "per scrivere questo libro ho dovuto procedere a indagini delicate, rimbalzando da una biografia tronca a una nota criptata, e soprattutto rimuovere dai ritratti che sono riuscito a riportare alla luce la polvere di sufficienza maschile che i secoli vi avevano deposto". Dalla donna di Cro-Magnon a Dian Fossey, passando per Emile du Chatelet e Ada Lovelace, le eroine qui descritte rappresentano l'ignota onnipresenza delle donne nel cuore della scienza, a dispetto del mito sessista che le vuole geneticamente incapaci di rigore logico e di astrazione. Senza essere un pamphlet femminista, ma nemmeno una paternalistica valutazione sull'apporto scientifico delle donne, questa galleria di ritratti invita alla scoperta della metà femminile della scienza.
Maestri irregolari. Una lezione per il nostro presente
Filippo La Porta
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2007
pagine: 154
Perché parlare di maestri in un tempo in cui l'esperienza è così impoverita e accelerata da non essere quasi più trasmissibile? E chi è oggi maestro per un individuo adulto, cresciuto in una società senza padri? Che cosa può insegnargli davvero? Filippo la Porta si pone delle domande inattuali, e chiama a raccolta alcune grandi figure del Novecento - lontane ma non remote che sembrano scomparse dall'attuale orizzonte culturale, disinnescate da morte dopo essere state scomode o inassimilabili in vita: Nicola Chiaromonte, George Orwell, Simone Weil, Albert Camus, Ignazio Silone, Arthur Koestler, Carlo Levi, Hannah Arendt, Cristopher Lasch, Pier Paolo Pasolini, Ivan Illich. A ognuno riserva un profilo da cui emergono i tratti e le disposizioni comuni: criticano l'esistente per amore della realtà; sono radicalmente individui, schierati ma privi di appartenenza; la loro è una religiosità senza fede; praticano un saggismo divagante, senza lacci letterari.