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Bonfirraro: Saggistica

Una fimmina calabrese. Così Lea Garofalo sfidò la 'ndrangeta

Una fimmina calabrese. Così Lea Garofalo sfidò la 'ndrangeta

Paolo De Chiara

Libro: Libro in brossura

editore: Bonfirraro

anno edizione: 2022

pagine: 304

Questa è la storia di Lea Garofalo, la donna-coraggio che si è ribellata alla 'ndrangheta, che ha tagliato i ponti con la criminalità organizzata. Nata in una famiglia mafiosa, ha visto morire suo padre, suo fratello, i suoi cugini, i suoi parenti, i suoi amici, i suoi conoscenti. Un vero e proprio sterminio compiuto da uomini senza cuore, attaccati al potere e illusi dal falso rispetto della prepotenza criminale. Lea ha conosciuto la 'ndrangheta da vicino: come tante donne, ha subìto la violenza brutale della mafia calabrese. Ha denunciato quello che ha visto, quello che ha sentito: una lunga serie di omicidi, droga, usura, minacce, violenze di ogni tipo. Ha raccontato la 'ndrangheta che uccide, che fa affari, che fa schifo! È stata uccisa perché si è contrapposta alla cultura mafiosa, che non perdona il tradimento - soprattutto - di una fimmina. A 36 anni è stata rapita a Milano per ordine del suo ex compagno, dopo un precedente tentativo di sequestro in Molise, a Campobasso. La sua colpa? Voler cambiare vita, insieme a Denise. Per la figlia si è messa contro il convivente, i parenti, il fratello Floriano. In questo Paese «senza memoria» lo Stato dovrebbe vergognarsi per come ha trattato e continua a trattare questi cittadini onesti, che hanno semplicemente fatto il proprio dovere. Gli esempi non possono essere accatastati. Devono poter sbocciare come candide rose, per inebriare le nostre menti delle loro passioni, della loro forza e del loro immenso coraggio. Senza dimenticare i familiari delle vittime, nemmeno loro possono essere lasciati soli. Le mafie, sino a oggi, hanno ucciso più di 150 donne. Solo grazie alle fimmine è possibile immaginare un futuro diverso per questo Paese, un futuro senza il puzzo opprimente di queste organizzazioni criminali, che possono tutto per la loro immensa potenza economica e militare. Per i loro legami secolari con la politica e le Istituzioni. Con Lea e con Denise non hanno potuto nulla. Prefazione di Sebastiano Ardita. Postfazione di Cesare Giuzzi.
22,00

C'era una volta... Montecitorio

C'era una volta... Montecitorio

Mauro Mellini

Libro: Copertina morbida

editore: Bonfirraro

anno edizione: 2018

pagine: 200

Il Parlamento visto dal di dentro da un "parlamentare" anomalo. La deformazione delle Istituzioni per il loro assoggettamento al sistema della "partitocrazia" e al contempo l'esaurirsi dei valori e delle ideologie che dei partiti erano stati la forza e la ragion d'essere. Un'osservazione spregiudicata dell'atmosfera della vita del Parlamento da parte di un deputato "fuori dal coro", mosso da una passione autentica per gli ideali di libertà. Attorno a lui personaggi grandi e piccoli. "Peones" e "caballeros", aspetti noti e meno noti della vita politica, episodi drammatici e grotteschi. E storia, critica e autocritica dell'avventura Radicale e del suo imprevedibile sbocco.
16,90

Attacco al potere comunista. Gli intrighi, le collusioni, gli omicidi di mafia utili alla sinistra

Attacco al potere comunista. Gli intrighi, le collusioni, gli omicidi di mafia utili alla sinistra

Gaetano Immè

Libro: Libro in brossura

editore: Bonfirraro

anno edizione: 2017

pagine: 320

Perché eventi "epocali" dell'ultima parte del Novecento, come la caduta del muro di Berlino, tangentopoli, i processi ad Andreotti e alla DC, la stagione stragista della mafia sono tra di loro così ravvicinati e quasi contigui? Quanti e quali nefandezze sono state oscurate, manipolate, nascoste da una stampa e da un'informazione organica, sottomessa, servile, spesso direttamente "a libro paga" del PCI? Dalla guerra fredda, al patto criminale degli anni '90 fra PCI e mafia. Un pamphlet politico forte, coraggioso, ipnotico che si scaglia contro quello che viene definito, senza colpo a ferire, "il sistema criminale, ordito dal vecchio PCI con la complicità della magistratura politicizzata, per trasformare la democrazia costituzionale italiana nella loro oligarchia che oggi domina il Paese". Un'analisi pedissequa di come si siano verificati i fatti negli ultimi sessant'anni di storia d'Italia, rivisitandoli sulla base di documenti probatori e del principio giuridico del cui prodest. Si arriva così a fornire plausibili, logiche e documentate risposte a tutte le precedenti domande e a molte altre.
18,90

La pornofotografa e il cardinale. Storia di una pentita celebre e di un processo infame nella Roma di Pio IX

La pornofotografa e il cardinale. Storia di una pentita celebre e di un processo infame nella Roma di Pio IX

Mauro Mellini

Libro: Libro in brossura

editore: Bonfirraro

anno edizione: 2017

pagine: 256

Nel 1982, un profetico e pragmatico Mauro Mellini riesuma il caso di Costanza Vaccari Diotallevi, la pornofotografa che diede scandalo nello Stato pontificio del 1862 con i suoi scatti osceni, e ne scrive il pamphlet storico Eminenza, la "pentita" ha parlato. Era un anno prima del caso Tortora e l'ex Radicale comincia già le sue riflessioni contro quello che definì "lo sciagurato e disinvolto ritorno al sistema dei pentiti". Si ribadiscono le sue tesi storiche, lucide e di un'attualità sconcertante, sul tritacarne di una certa giustizia malata affidata unicamente alle rivelazioni, vere o presunte, di centinaia di "collaboratori". Da Tortora, ai Buscetta di turno, passando per la caccia alle streghe delle Br, fino ad arrivare alle chiare menzogne - riconosciute su più livelli - dei quattro dibattimenti sulla strage di Via D'Amelio, si alza forte in questo libro il grido di condanna verso un fenomeno che ha finito per intossicare buona parte dei processi e ha portato lontana la scoperta di una già di per sé fragile verità.
16,90

Cuffaro tutta un'altra storia. La verità sul processo al presidente dei siciliani

Cuffaro tutta un'altra storia. La verità sul processo al presidente dei siciliani

Simone Nastasi

Libro: Libro rilegato

editore: Bonfirraro

anno edizione: 2015

pagine: 224

Di Cuffaro è stato raccontato tanto ma non è stato detto tutto. Non sono stati raccontati i provvedimenti che da presidente ha emanato per arginare le infiltrazioni mafiose nel sistema degli appalti; né il sostegno che Cuffaro, sempre da presidente, ha fornito a forze dell'ordine e magistratura. E ancora, non è stata raccontata la dignità con la quale un politico, ex parlamentare, ha saputo affrontare il dolore del carcere. Cinque anni di galera. Forse, l'unico caso in tutta la storia repubblicana, di detenzione così prolungata per un ex senatore. Totò Cuffaro è veramente colpevole di aver favorito la mafia? Lo scopo è quello di aiutare il lettore a farsi la propria opinione su una delle vicende più importanti della storia politica italiana degli ultimi vent'anni.
20,00

Mamma ti prego portami via! Viaggio nell'Italia dei figli di nessuno

Mamma ti prego portami via! Viaggio nell'Italia dei figli di nessuno

Gaetano Amoruso

Libro: Copertina morbida

editore: Bonfirraro

anno edizione: 2012

pagine: 192

In questo libro un solo termine ha annullato tutto il resto: "comprendere". Una parola gravida di difficoltà ma anche di speranze. Speranze di bambini che vogliono riabbracciare i propri genitori ma che la giustizia terrena, secondo logiche spesso immotivate e prive di scientificità sia legale che medica, sottrae al loro ambiente naturale per poterli garantire, tutelare... da chi o da cosa? Questo libro è un viaggio nell'Italia dei figli di nessuno che parte dall'ascolto di una straziante telefonata tra una mamma, Federica Puma, e la figlia di sette anni, alla scoperta di casi assurdi, paradossali e surreali risultato di inefficienze burocratiche e professionali, vuoti legislativi, segni scambiati per sintomi e dove tutti perdono. Soprattutto i bambini.
15,90

Tripisciano e Belli un siciliano per Roma. Storia di un monumento

Tripisciano e Belli un siciliano per Roma. Storia di un monumento

Salvatore Renna

Libro

editore: Bonfirraro

anno edizione: 2012

pagine: 80

Giuseppe Gioacchino Belli, il poeta del popolo e dei popolani romani, poeta "segreto", ebbe il suo monumento che lo ricorda in Trastevere, col quale la sua figura e l'opera sua grandiosa uscirono, si può dire, definitivamente dalla clandestinità e dall'ombra, per l'arte, appresa e coltivata in Roma di uno Scultore Siciliano, Michele Tripisciano (Caltanissetta, 1860-1913). È questa la storia di quel monumento, singolare anche per l'iniziativa popolare per la sua erezione sostenuta da una sottoscrizione pubblica cui concorsero cittadini d'ogni ceto della Capitale della nuova Italia. Attraverso le vicende di quel monumento, si intravede lo spaccato di un ambiente culturale, artistico e letterario, in cui spiccava il ruolo del giornalismo e della poesia dialettale di cui il Belli era ed è il simbolo. E campeggia la figura singolare del sindaco Nathan che favorì l'iniziativa e mirabilmente ne interpretò il significato culturale e politico. E poi il dramma dello Scultore, stroncato da una morte prematura quattro mesi dopo l'inaugurazione di quella che fu l'ultima sua opera.
13,90

Demagogistris. Rivoluzione o folklore?

Demagogistris. Rivoluzione o folklore?

Alessandro Iovino

Libro: Copertina morbida

editore: Bonfirraro

anno edizione: 2012

pagine: 80

Il 30 maggio 2011 il neosindaco di Napoli Luigi De Magistris, appena uscito vincitore dal ballottaggio con il candidato del centrodestra Gianni Lettieri, venne osannato da una folla consistente di suoi elettori ai quali esclamò: "Amm' scassat'!". Ad un anno esatto dalla sua elezione, è lecito chiedersi: cosa è cambiato a Napoli? Anche se alcuni dati autorevoli indicano Luigi De Magistris come uno dei sindaci più amati d'Italia, ci sono stati nel suo primo anno di attività seri campanelli d'allarme, ignorati dal suo entourage, che hanno chiaramente dimostrato le prime crepe di questo idillio tra i napoletani e il primo cittadino. L'autore ripercorre sinteticamente, ma con precisione e dovizia di particolari, i passi falsi compiuti dal sindaco in questo primo anno. Napoli oggi vive l'illusione di una rivoluzione che non ha prodotto ancora risultati significativi, anzi ha conosciuto la sua ennesima rappresentazione folkloristica, di cui De Magistris è stato principale interprete.
10,90

Il sistema Montante. L'ascesa e il declino degli apostoli dell'antimafia, uomini di Stato infedeli, servizi segreti deviati e giornalisti spregiudicati

Il sistema Montante. L'ascesa e il declino degli apostoli dell'antimafia, uomini di Stato infedeli, servizi segreti deviati e giornalisti spregiudicati

Salvatore Petrotto

Libro: Libro in brossura

editore: Bonfirraro

anno edizione: 2019

pagine: 286

Anno 2007, la mafia cambia pelle, indossa la maschera dell'antimafia e mette a segno un vero e proprio colpo di Stato. Gli ultimi professionisti dell'antimafia l'hanno combinata davvero grossa. Hanno inscenato la più solenne impostura che si ricordi, dai tempi dello sbarco anglo-americano a oggi... Prefazione di Mauro Mellini.
18,90

La vera via d'uscita

Patrik Banga

Libro: Libro in brossura

editore: Bonfirraro

anno edizione: 2025

Patrik Banga, giornalista, scrittore, musicista, informatico, ma anche auto meccanico, operatore di strada, volontario nei campi profughi del Kossovo e orgogliosamente rom, descrive la sua infanzia e adolescenza in una praga in trasformazione dopo la caduta del muro di Berlino. Descrive senza peli sulla lingua i tanti lati oscuri di questa transizione, di solito descritta nelle tinte rosa della libertà acquisita con la fine del regime comunista: l’intolleranza diffusa e l’esplosione di razzismo, la violenza gratuita e impunita della polizia, il dilagare e la sottovalutazione del movimento neonazista 'skinheads', gli scontri quotidiani e le vittime taciute di queste violenze, ma anche i giochi nei cortili dei palazzi di Praga, gli amori adolescenziali, l’esperienza di operatore di strada con i tossicodipendenti e di ragazzo capitato in un campo profughi del Kossovo più per caso che per convinzione, inseguendo il sogno di poter diventare giornalista. Žižkov è un quartiere centrale di Praga, sorto agli inizi del 1900. Da sempre abitato da bohemien e anarchici, vi trovarono alloggio negli anni ‘70 del secolo scorso anche molti rom provenienti dai miseri insediamenti rom slovacchi. Da qui parte la narrazione autobiografica dell’autore che ricorda con nostalgia l’enorme appartamento assegnato alla sua famiglia, il tempo trascorso nel vicinato, i parenti che abitavano nel quartiere, ma anche i disagi delle vecchie case, le prime monellerie, lo stadio della squadra locale e le prime esperienze, anche con la polizia. Poi il primo trasferimento, in un appartamento più moderno, nella frequentatissima zona I.P. Pavlov. niente più amici rom, ma i mercati di frutta e verdura, gli amici sportivi e la caduta della cortina di ferro. Un cambiamento epocale. A scuola l’intolleranza nei confronti dei rom si fa sempre più evidente. Gli zingari stanno diventando oggetto di violenze da parte delle “teste rasate”, della polizia, delle guardie giurate. Molti se ne vanno da Praga vendendo gli appartamenti sottocosto e finendo nei ghetti. Altri emigrano. Quale sarà la vera “via di uscita”? La musica, la scrittura, l’impegno sociale?
20,00

Ho sparato a Lenin

Valentino Appoloni

Libro: Libro in brossura

editore: Bonfirraro

anno edizione: 2025

Nel cuore delle rivoluzioni russe che sconvolsero l’inizio del Novecento, "Ho sparato a Lenin" di Valentino Appoloni ci trasporta nel mondo tumultuoso dei socialisti rivoluzionari, un gruppo tanto idealista quanto spietato, determinato a scuotere l’impero zarista con bombe e attentati. In un’epoca in cui la politica era intrisa di sangue e ideali assoluti, il romanzo segue le vicende di Michail Lermontov e dei suoi compagni, membri dell’organizzazione di combattimento incaricata di colpire le figure più odiate del potere. Con uno stile essenziale e tagliente, Appoloni scava nella psicologia dei suoi personaggi, mettendo in scena uomini e donne tormentati dal dubbio morale, divisi tra la necessità della lotta armata e il peso del sangue versato. Sullo sfondo si susseguono eventi storici cruciali: la repressione zarista, la Rivoluzione del 1905, la nascita dei 'soviet', la guerra civile, la pace di Brest-Litovsk e la caduta dell’assemblea costituente. Lermontov e gli altri protagonisti si muovono tra ideali socialisti e compromessi brutali, fra il desiderio di giustizia per il popolo contadino e la crescente consapevolezza che la violenza può divorare i suoi stessi artefici. Il libro mette in scena anche il drammatico passaggio da un vecchio ordine morente a un nuovo regime che si rivela presto altrettanto oppressivo. I protagonisti, che un tempo avevano combattuto lo zarismo, si trovano ora in lotta contro il potere bolscevico, incapace di mantenere le promesse di libertà e uguaglianza, e sempre più intollerante verso ogni dissidenza. In questo contesto, il ritorno in patria di Michail e dei suoi compagni segna l’inizio di una nuova resistenza, disperata e tragica, che non esita ad allearsi persino con i vecchi nemici pur di contrastare Lenin e la sua rivoluzione tradita. "Ho sparato a Lenin" è un romanzo potente, lucido, doloroso. Offre uno sguardo raro e originale sulla storia russa, raccontando non i vincitori ma gli sconfitti, i rivoluzionari dimenticati, quelli che non vollero piegarsi al dogma e finirono travolti dalla storia. È anche una riflessione profonda sulla natura della violenza politica e sull’illusione della purezza ideologica. Con la tensione del thriller e la profondità del saggio storico, Appoloni ci regala una narrazione incisiva e coinvolgente che parla al lettore contemporaneo, ricordandoci quanto possa essere fragile il confine tra giustizia e fanatismo.
20,00

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