Cahiers du Cinema: Maestri del cinema
Alfred Hitchcock
Bill Krohn
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2010
pagine: 103
Alfred Hitchcock(GB, 1899-1980) è senza dubbio il regista cinematografico più famoso al mondo. Il suo nome è sinonimo di cinema e ogni nuova generazione riscopre, con immutato piacere, i suoi film, veri capolavori del patrimonio artistico mondiale. L'avventura del cineasta, iniziata nel cinema muto inglese degli anni '20, culmina con il successo di thriller come L'uomo che sapeva troppo (1934), Sabotaggio (1936) e La signora scompare (1938). Hitchcock è già noto come il "giovane genio" quando approda a Hollywood, dove intraprende un rinnovamento della tradizione cinematografica, unendo classico e moderno in pellicole come La donna che visse due volte (1957), Intrigo internazionale (1959) e Gli uccelli (1963). Nei suoi film attori di talento come James Stewart e Cary Grant hanno interpretato ruoli indimenticabili di anti-eroi e attrici quali Grace Kelly, Kim Novak e Tippi Hedren hanno impresso il mito della "bionda" nell'immaginario collettivo.
Tim Burton
Aurélien Ferenczi
Libro: Copertina morbida
editore: Cahiers du Cinema
anno edizione: 2010
pagine: 103
Tim Burton (USA, 1958), il più giovane dei registi hollywoodiani di successo, ha la particolare capacità di realizzare film di grande richiamo, trasformando le sue opere in regni animati da tutte le stranezze dell'infanzia, senza mai perdere il contatto con il bambino che è dentro di lui e nel suo pubblico. Il suo talento di regista e narratore di storie emerge dopo aver lavorato come disegnatore alla Disney. In Johnny Depp, Burton rivede l'eroe dei suoi mondi immaginari, luoghi dove la paura si mescola al burlesco, la stravaganza è la norma e chi è al di fuori della "normalità", come in Edward mani di forbice (1990), deve essere difeso. Passato da Beetlejuice - Spiritello porcello (1988) a La fabbrica di cioccolato (2005), l'eterno fanciullo Burton, ormai cinquantenne, ricrea con Alice in Wonderland (2010) la sua personale visione del "paese delle meraviglie".