Campanotto: Le carte nascoste
Marco e Toni. Un racconto di formazione
Lucio Comar
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2021
pagine: 80
Valori veri ed eterni sono quelli che emergono dalla lettura di queste pagine, tenute in un cassetto per decenni, diventate quasi un testamento spirituale da tramandare alle nuove generazioni. Scritto in un lontano 1977, narra l'amicizia tra due persone, un anziano ed un bambino, una storia possibile a quel tempo, quasi anacronistica oggi, ma chissà, tutto è possibile.
La Plongée-L'immersione
Chetro De Carolis
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2014
pagine: 96
La luce di Venezia. Specchiate sembianze
Ileana Ruggeri
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2014
pagine: 64
Quello che ho disegnato non so se mi riguarda. So che ero emozionata mentre lo facevo perché c'erano loro: i modelli, che parlavano un'altra lingua nel loro silenzio, nella loro posa. Ora le tele, i disegni vengono visti, sono appoggiati, ma quel mentre era così dinamico, io non ero che in piedi o seduta, e per il resto esposta a loro, che erano esposti a me e mi insegnavano la grazia. "Scusi posso guardarla due ore negli occhi?" "Posso imparare esattamente quanto è curvo il tuo fianco?" Posso essere solo una che fa questa linea? Il suo ginocchio Guarda è di tre quarti e ha la ciocca dietro l'orecchio. Non dormire. Non posso essere che una, ma in una stanza con un modello posso essere ciò che mi attraversa gli occhi e le braccia sino all'impugnatura e poi diventa una metà di noi, l'incontro come voleva vedere Giacometti. Disegnare è il modo per vivere questo, e la regola ogni volta sono i suoi lineamenti, la tecnica la detta il suo incarnato, il segno i suoi spigoli.
Piccolo diario di un'artista con i suoi modelli
Francesca Bellati
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2014
pagine: 64
Quello che ho disegnato non so se mi riguarda. So che ero emozionata mentre lo facevo perché c'erano loro: i modelli, che parlavano un'altra lingua nel loro silenzio, nella loro posa. Ora le tele, i disegni vengono visti, sono appoggiati, ma quel mentre era così dinamico, io non ero che in piedi o seduta, e per il resto esposta a loro, che erano esposti a me e mi insegnavano la grazia. "Scusi posso guardarla due ore negli occhi?" "Posso imparare esattamente quanto è curvo il tuo fianco?" Posso essere solo una che fa questa linea? Il suo ginocchio Guarda è di tre quarti e ha la ciocca dietro l'orecchio. Non dormire. Non posso essere che una, ma in una stanza con un modello posso essere ciò che mi attraversa gli occhi e le braccia sino all'impugnatura e poi diventa una metà di noi, l'incontro come voleva vedere Giacometti. Disegnare è il modo per vivere questo, e la regola ogni volta sono i suoi lineamenti, la tecnica la detta il suo incarnato, il segno i suoi spigoli.
Disegnare la vita. Ediz. italiana e spagnola
Susanna Sulic
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2012
pagine: 160
Le immagini di Susana Sulic sono eredi di questi giochi dinamici e filosofici sull'immagine. Esse hanno due referenti diversi: da un lato, direttamente legate a vari tipi di sperimentazione, si riferiscono ai processi genetici di diffusione, ai loro indicatori di colore, alla verità del sapere scientifico. I Pixeles che costituiscono l'essenza delle sue immagini si basano sul principio della diffusione virale. Esse dicono che il caos è un ordine e che è esso stesso a stabilire le catene della casualità vitale.