Castelvecchi: Cristianesimo e secolarizzazione
L'eretico e il mago. Simone di Samaria e il dottor Faustus
Cora Presezzi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 412
Dalle prime generazioni di seguaci di Gesù, Simone di Samaria – meglio noto con il nome di Simon Mago – fu rappresentato come un individuo dotato di poteri inquietanti, minaccioso e demoniaco. Ma questo ritratto polemico, via via sempre più stratificato e ricco di dettagli, lascia intravedere anche l’ambigua prossimità di Simone con il carisma religioso rivendicato dalle comunità apostoliche: come accadeva per i samaritani nel periodo del Secondo Tempio, per i maghi in diverse culture del Mediterraneo tardoantico e per gli gnostici nei trattati degli eresiologi del II secolo. Nel corso della crisi religiosa che investì l’Europa del Cinquecento, le narrazioni sedimentate lungo i secoli attorno a Simon Mago si intrecciarono col groviglio di dicerie e leggende da cui emerse il mito di Faust. Questa indagine ricostruisce gli snodi della lunga traiettoria storica che rese possibile la connessione tra le metamorfosi leggendarie di uno dei più enigmatici personaggi della letteratura cristiana antica e le vicende del più famigerato dei maghi moderni.
Mysterium tremendum. Kierkegaard e il segreto
Ludovico Battista
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 784
"Timore e tremore" è forse lo scritto più affascinante e inquietante di Søren Kierkegaard. Enigmatico, paradossale nella sua stessa forma lirico-religiosa, esso prende a tema la scena sconvolgente del sacrificio di Isacco, concentrandosi in particolare sul silenzio di Abramo. Ludovico Battista fa luce sul significato più profondo dell’opera ricostruendone per la prima volta l’intero retroterra teologico: l’apocalisse cristologica di Paolo, restituita tramite la mediazione di Agostino, Lutero e Pascal. Diviene così possibile risalire alla scaturigine del tema chiave del segreto e del misterioso scarto dello stadio religioso della vita rispetto a quello etico, alla base di tutta la filosofia kierkegaardiana: il 'mysterium tremendum' della rivelazione di grazia. Solamente il pensiero della gratuità, fondato nell’annuncio paolino della croce come assurdo evento di dono, attingibile solo per fede e scandaloso per la ragione, permette infatti di comprendere la concezione 'pato'-logica e sacrificale del messaggio cristiano di Kierkegaard. Emerge così la singolare testimonianza kierkegaardiana della secolarizzazione come agonia e passione storica del cristianesimo: questo, auto-decostruendosi, si compie in un’apocalisse della metafisica e del politico, che li dischiude a un’impossibile, folle logica del sacrificio assoluto d’amore.