Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Agenzia X

Northern soul. Il culto dei giovani ribelli soul

Northern soul. Il culto dei giovani ribelli soul

Antonio Bacciocchi

Libro: Libro in brossura

editore: Agenzia X

anno edizione: 2022

pagine: 256

Finalmente un libro sulla più sconosciuta e seminale tra le sottoculture inglesi: il northern soul. Un fenomeno complesso e impossibile da definire, uno splendido mistero di passione, senso di appartenenza, identità, amore per la musica e la danza. La stesse due parole che lo connotano sono alquanto generiche, inventate dal giornalista e dj Dave Godin per descrivere i dischi a cui erano interessati i clienti del suo negozio che arrivavano prevalentemente dal nord dell’Inghilterra. La scena era formata in maggioranza da giovani maschi bianchi provenienti dalle famiglie della working class ma non c’era un’estetica unificante, persino la musica si poteva aprire a mille influenze o chiudere in ristretti canoni sonori. Difficile distinguere la differenza tra un raro e dimenticato singolo di soul (genericamente uscito tra il 1965 e il 1970) e una classica hit della Motown. Talvolta proprio il fatto che il brano non avesse avuto riscontro commerciale era la garanzia di una maggiore purezza artistica. In questo libro si è lasciato ampio spazio alle testimonianze di alcuni protagonisti per tessere una trama più esaustiva possibile e che si riassume alla perfezione nel classico motto: Keep the Faith! Contributi di: Enrico Camanzi, Carlo Campaiola, Fabio Conti, Marco Dall’Asta, Geno De Angelis, Alberto Folpo Zanini, Flavio Frezza, Filippo Frumento, Francesco Fulci Corsagni, Oskar Giammarinaro, Enrico Lazzeri, Clelia Lucchitta, Andrea Mattioni, Francesco Nucci, Stefano Oggiano, Marco Piaggesi, Niccolò Pozzoli, Soulful Jules, Renato Traffano, Paolo Zironi.
15,00

Ero una fanzine

Ero una fanzine

Mastica'zine

Libro: Copertina morbida

editore: Agenzia X

anno edizione: 2022

pagine: 184

Una raccolta di testimonianze di giovani che fanno uso di eroina. "Ero una fanzine" nasce nel 2020 come autoproduzione. Il progetto prende vita dall'urgenza di raccontare la realtà dell'eroina nell'Italia contemporanea. Dopo vent'anni di numeri in calo, la curva delle morti per overdose da eroina è tornata a piegare verso l'alto. C'è chi dice che sia "tornata", ma non è mai davvero sparita. È solo rimasta meno visibile, marginale, problema di quella fetta di popolazione che alla stampa non interessa. Oggi, invece, abita il quotidiano di sempre più persone. Eppure, mancano le parole per discuterne. Da un lato, il linguaggio utilizzato per narrare la sostanza è obsoleto, legato a scenari del secolo scorso che mal si adattano al presente. Dall'altro, i toni con cui viene narrata sono perlopiù scandalistici: "eroina" è diventata una parola mostruosa dietro cui si celano ignoranza e moralismi. "Ero una fanzine", senza pretese di natura analitica, si propone di tornare a ragionare su questa presenza, dando voce a chi vive la sostanza in prima persona. Attraverso una raccolta di diari, cronache, poesie e racconti, il libro narra la realtà dell'eroina e di tutto ciò che vi sta attorno: spaccio, consumo, dipendenza, astinenza, overdose. E, ancora, desideri, pregiudizi, sensi di colpa, paure e silenzi. Protagonisti delle storie qui raccontate sono giovani che vivono l'eroina a volte con leggerezza, altre con furore o pentimento. C'è chi ne è uscito, chi ci sta provando e chi non ci è mai davvero caduto. Ci sono i tossicodipendenti e le persone che stanno loro attorno: chi li ama, chi se ne prende cura, chi cerca di farlo e fallisce. E poi ci sono gli abissi, i varchi neri oltre i quali non c'è più un ritorno. "Ero una fanzine" è una lente d'ingrandimento su uno spaccato di realtà ignorato, taciuto o mal interpretato. Una storia frammentata e polifonica, scritta con la sincerità e l'empatia necessarie a disarticolare un tabù che da ormai troppo tempo ci impedisce di affrontare collettivamente e coscienziosamente il tema.
10,00

La fabbrica e il quartiere. Conflitti ambientali a Brescia

La fabbrica e il quartiere. Conflitti ambientali a Brescia

Filippo Zorzi

Libro: Libro in brossura

editore: Agenzia X

anno edizione: 2022

pagine: 160

Come nasce e si sviluppa una zona industriale altamente inquinante? La vicenda della ditta Caffaro di Brescia è un esempio da manuale di ingiustizia ambientale. Le città che nel secolo scorso si arricchirono grazie alla presenza delle grandi industrie oggi si trovano a fare i conti con gravi danni ambientali. Tra queste c’è Brescia, dove la zona ovest della città si è estesa gradualmente intorno alle fabbriche, fino a inglobarle. Qui si trova la Caffaro, uno stabilimento chimico che da più di un secolo costringe gli abitanti di alcuni quartieri a vivere in un territorio pesantemente contaminato. Nel tempo, quest’area ha perso la sua connotazione operaia e, come tante periferie italiane, è stata travolta da forme di impoverimento e abbandono, mentre più recentemente ha iniziato a fare i conti con nuovi progetti di rigenerazione, tentativi di gentrificazione, oltre che di innovazione sociale e culturale. A partire da una ricerca realizzata all’interno del sito inquinato, tra parchi e giardini contaminati, divieti, proteste, capannoni in rovina, coltivazioni sperimentali, questo libro racconta la storia dettagliata delle trasformazioni sociali e spaziali che sono seguite alla scoperta del disastro ambientale del sito Brescia-Caffaro. Prefazione di Luigi Pellizzoni
15,00

Natura corta

Natura corta

Diego Leandro Genna

Libro: Copertina morbida

editore: Agenzia X

anno edizione: 2022

pagine: 196

"Natura corta" si compone di quindici storie con animali o piante come protagonisti: un affresco di stranezze e singolarità, di conflitti e rapporti simbiotici, bizzarre abitudini alimentari e sessuali. Diego Leandro Genna ci trasporta in un mondo spietato di lotte per la sopravvivenza, intriso di cinismo e ferocia. Una grottesca mostra di atrocità del tutto naturale e al contempo familiare: la realtà che emerge dal marcio di queste storie, infatti, rispecchia in qualche modo la società che conosciamo, ne mette a nudo l'alveo di malizie e pregiudizi, gettando un'ombra di ironia sulla visione antropocentrica del mondo e della vita. Un esordio che s'inscrive nel secolare e intramontabile filone animalesco, quello che da Esopo, passando per i bestiari medievali e le metafore orwelliane, arriva ai nostri giorni, a Filelfo e Zannoni. Un omaggio alla natura, alla vita, alla diversità.
10,00

Killing me softly. Romanzo frocio

Killing me softly. Romanzo frocio

Nitx

Libro: Libro in brossura

editore: Agenzia X

anno edizione: 2022

pagine: 192

Sul movimento lgbtqia+ sono usciti molti libri, ma in pochx hanno provato a immergersi davvero nel sottosuolo di chi tenta di alzare la testa e organizzare la ribellione al patriarcato. Con “Killing me softly” siamo proprio nel mezzo del maremoto dell’attitudine controculturale, travoltx da un furore creativo e piratesco che in questi ultimi anni si è espresso in mille forme nelle piazze del mondo, ma che raramente è stato raccontato sulle pagine dal respiro lungo di un romanzo. Ambientato nell’ombra della periferia est di Roma nel folto muschio di frocie e pervertitx, l’opera di esordio di nitx narra la storia di Acab, un ragazzo transgender che con la sua compagna Ishtar sogna una famiglia. A caccia di sperma intrecciano il loro destino con Mr Pink e Biglia, una coppia gay dalla sessualità eccentrica e fuori dagli schemi. Ma costruire relazioni significative oltre la legge del padre e solo su basi d’amore non è un affare facile. Lxx protagonistx di questo romanzo lottano contro i fascisti e si confrontano con il sessismo e la transfobia della società italiana, ancora incapace di accogliere le diversità pluriformi che ormai la travolgono. Sullo sfondo le vicissitudini politiche, erotiche, familiari e magiche di una rete di artistx e attivistx queer e trans in una città tutta stelle brillarelle e buche infide.
15,00

Rime di pietra sui divieti. Poesia, musica e dissenso materiali dal Premio Dubito 2021

Rime di pietra sui divieti. Poesia, musica e dissenso materiali dal Premio Dubito 2021

Libro: Copertina morbida

editore: Agenzia X

anno edizione: 2022

pagine: 140

"Dubito" mi ha influenzato. Il coraggio del crollo lo devo a lui, così come gli devo la scoperta di avere un'anima molto più franosa di quanto pensassi. Vittorio Zollo, Osso Sacro Dieci anni fa ci lasciava Alberto "Dubito" Feltrin. Nella prefazione a "Erravamo giovani stranieri", la raccolta di suoi scritti postumi, avevamo scritto: "Abbiamo realizzato questo volume immediatamente, anche per cogliere il momento in cui il dolore ci mantiene tutti uniti, prima che la diaspora dei cammini divergenti riprenda il suo corso". In questi anni abbiamo camminato, altri sono partiti, ma la diaspora - pur portandoci in posti diversi - non ci ha davvero diviso. I percorsi si sono intrecciati in una comunità sempre in cambiamento, che però continua - ognuno e ognuna a suo modo - a cantare "storte rime e note sporche" come faceva Alberto. Il Premio Dubito ha letteralmente inventato una scena composta da centinaia e centinaia di persone, accogliendo proposte artistiche provenienti (e debordanti) dal mondo della poesia e della musica: spoken word, rap, slam, dub poetry, post-rock, musica popolare, sperimentale, cantautorale... Per ritrovarci, in occasione del decennale, abbiamo organizzato al Django di Treviso un festival di poesia performativa dissidente, "Rime di pietra sui divieti", una piazza di incontro su due giorni per un confronto aperto sul nostro drammatico e dispotico presente. Sempre alla ricerca di spazi interpretativi comuni, nel tentativo di porre un "dubito" sulle certezze e semplificazioni dominanti. Con i testi dei quattro finalisti dell'edizione 2021: Osso Sacro, MORA, San Giorgio Cibernetico, Catash. Il Premio Dubito è un concorso dedicato a poeti, musicisti, rapper e cantautori under 35. Da quest'anno ha aggiunto una sezione video (www.premiodubito.it).
12,00

Spazio comune. Città come commoning

Spazio comune. Città come commoning

Stavros Stavrides

Libro: Copertina morbida

editore: Agenzia X

anno edizione: 2022

pagine: 224

Lo spazio è tanto un prerequisito quanto un prodotto delle relazioni sociali, e in esso si gioca la possibilità di stimolare o impedire l'incontro con l'altro. Viviamo in un'epoca di recinzioni, in cui l'uso delle aree comuni è sempre più scoraggiato e limitato. Ma lo spazio pubblico è tutt'altro che morto. In questo libro che è ormai un piccolo classico contemporaneo, pubblicato in diverse nazioni con notevole successo, l'architetto greco Stavros Stavrides ci invita a rivisitare e reinventare la distinzione tra pubblico e privato, per dare forma a nuove relazioni sociali e rendere possibili esperienze condivise in nuovi spazi che si aprano a una dinamica di commoning, studiando variegate pratiche che includono le occupazioni abitative, l'autocostruzione, l'intervento artistico e festivo, e seguendo le tracce di attori quali rifugiati, venditori ambulanti, writer e artisti di strada... "Spazio comune" ci invita a guardare alla città come vero e proprio commons, rivelandone l'intrinseca politicità e il potenziale di emancipazione nascosto. Lo spazio, ci dice Stavrides, è tanto un prerequisito quanto un prodotto delle relazioni sociali, e in esso si gioca la possibilità tanto di stimolare o quanto di impedire l'incontro con l'altro. Per questo la trasformazione spaziale è una tappa fondamentale per la formazione di soggetti politicizzati in grado di costruire un potenziale di emancipazione nella vita metropolitana contemporanea.
15,00

Giovanni Fontana. Un classico dell'avanguardia

Giovanni Fontana. Un classico dell'avanguardia

Patrizio Peterlini, Lello Voce

Libro: Copertina morbida

editore: Agenzia X

anno edizione: 2022

pagine: 224

Giovanni Fontana è uno dei maestri internazionali della poesia sonora e visiva. Con le sue opere ha profondamente segnato gli sviluppi di poesia e arti visive degli ultimi quarant'anni. Le sue performance sonore e le opere visive sono state presentate in teatri e musei di tutto il mondo, collaborando con molti esponenti delle Nuove avanguardie e scrivendo per musicisti come Ennio Morricone e Roman Vlad. La sua opera è stata capace di fondere le acquisizioni delle avanguardie storiche e i generi letterari, spaziando dal romanzo alle installazioni visive, dalla poesia lineare a quella sonora, mantenendo sempre una sua cifra stilistica caratterizzata da uno sguardo originale sulla tradizione. Questo volume, introdotto da un fitto dialogo tra i curatori, propone un'antologia critica di testi inediti e prime traduzioni di alcuni degli studi più importanti che gli sono stati dedicati, sia da autori delle ultime generazioni sia da alcuni tra i maggiori critici, poeti e artisti della sperimentazione internazionale. Con scritti di: F. Aprile, J. Blaine, J. Pierre Bobillot, E. Brethless, M. Carlino, F. Cavallo, C. Rinne, H. Chopin, M. Ciaco, L. Cingolani, D. Di Stasi, S. Docimo, E. Escoffet, P.L. Ferro, P. Garnier, L. Giuliberti, P. Guzzi, B. Hedsieck, M. Lunetta, R. Manica, F. Muzzioli, G. Niccolai, M. Palladini, P. Peterlini, S. Pey, L. Pignotti, J. Prifti, A. Spatola, G. Stera, K. Thòt, L. Voce, J. Zhara, P. Zumthor.
15,00

Teatro di Oklahoma

Teatro di Oklahoma

Libro: Copertina morbida

editore: Agenzia X

anno edizione: 2022

pagine: 172

Ogni giorno che passa le bacheche dei social e le pagine online dei quotidiani si riempiono di battute d'agenzie, informazioni, numeri, eventi, grafici e annunci. Un bombardamento di quotidianità che assorda ogni voce volta ad oltrepassare l'istantaneo baluginio di notizie vecchie già alla loro pubblicazione. Un frastuono incessante che impedisce al pensiero di soffermarsi su ciò che è importante dire e non ci da il tempo di interrogarci sul come ci faccia sentire tutto questo rumore e - soprattutto - sul dove ci faccia andare. Oltre ad essere un segno dei tempi che corrono lo è anche di quanto corrano questi tempi. E di quanto perdano, in significato, nella loro corsa incessante. Teatro di Oklahoma è un esperimento che si propone come prisma del quotidiano per scomporlo nelle sue infinite sfaccettature, soppesarle e analizzarle nel loro significato più intenso. È un modo di approcciarsi ai fatti della quotidianità senza cadere nell'ansia giornalistica di in-formare de-formando gli eventi presentandoli solo nella loro esteriorità. Il tentativo implicito è quello di prendere gli avvenimenti dell'epoca che ci troviamo a vivere ed esplicitarli nella loro formazione storica e nella percezione individuale. Nel farlo non ci siamo fatti scrupoli nel saccheggiare ogni tipo di armamentario saggistico e narrativo attingendo ai mezzi che ci apparivano più utili di caso in caso. Un metodo di rinvigorimento dei saperi dell'accademia e delle lettere per farne uno strumento aperto di consapevolezza ed espressione. Questo numero cartaceo contiene una selezione dei migliori fra questi tentativi usciti nel primo anno di vita del blog e sono accompagnati da un vasto apparato iconografico di illustrazioni al quale ha collaborato, fra gli altri, anche Tullio-Altan.
16,00

Original London Style. Hip hop, sound systems & black british culture

Original London Style. Hip hop, sound systems & black british culture

U.net

Libro: Copertina morbida

editore: Agenzia X

anno edizione: 2022

pagine: 200

La cultura popolare inglese venne sconvolta il 6 dicembre 1982, quando il videoclip di "Buffalo Gals" di Malcolm McLaren & The World's Supreme Team fu trasmesso nel famoso programma televisivo "Top of the Pops". Di colpo i codici indecifrabili dell'ondata creativa del Bronx sembrarono rivelarsi in tutta la loro potenzialità. L'impatto fu devastante, benzina gettata sul fuoco, un incendio che fece esplodere l'immaginario ribelle dei giovani neri. Nacque così un movimento dirompente che aveva il suo fulcro nevralgico a Covent Garden, nel cuore di Londra, nella metropoli che più di ogni altra era stata in grado di far dialogare le diverse forme di espressione delle periferie. L'hip hop inglese, facilitato nella sua diffusione dalla cultura dei sound system, riuscì a miscelare le influenze caraibiche, afroamericane e africane in uno stile molto originale, mettendo l'esperienza black british al centro della diaspora atlantica. L'hip hop si inserì in Inghilterra in un momento in cui la musica era in uno stato di evoluzione continua: punk, new wave e synth pop, ma anche reggae, funk, R&B e rare groove. Nel frattempo le nuove tecnologie a basso costo come sintetizzatori, campionatori, sequencer e drum machine avevano dato la possibilità di produrre generi sempre più innovativi. Infatti, nel giro di dieci anni, nacquero altre controculture musicali destinate ad arrivare fino ai nostri giorni: jungle, house, D&B, dubstep e grime. Dalla penna infuocata di u.net, la storia della scena britannica raccontata attraverso una molteplicità di interviste, voci e aneddoti dei protagonisti, schede e approfondimenti sulle fasi salienti del suo sviluppo.
15,00

Milano emotiva. Diario illustrato di psicogeografia urlata

Milano emotiva. Diario illustrato di psicogeografia urlata

Holly Heuser

Libro: Copertina morbida

editore: Agenzia X

anno edizione: 2022

pagine: 192

Un diario lungo un anno e diviso per stagioni che racconta con un tratto compulsivo il vissuto elettrico della lotta per la sopravvivenza nella giungla meneghina. Pagine impregnate di sogni tragici, cuori spezzati, orrore, collera ed esperienze estatiche riflesse nel vetro di un grattacielo circolare. Attraverso un malato connubio di inchiostro, disegni, collage, testi allucinati, mappe cerebrali e foto strappate, Holly Heuser viaggia nei meandri dell'isteria quotidiana in città, tra pagine inondate di secrezioni acide, dettagli oscuri, grovigli spinosi incisi con precisione mortale. Un cut-up urlato su carta, un'urgenza espressiva senza confini sparata su prospettive deliranti di scale, tubi, cavi, vortici impazziti e ritratti urbani, osservati attraverso la lente della psichedelia distopica. "Questa Milano attraversata da Holly Heuser, da lei disegnata e raccontata, è un ventre accogliente o un incubo?" (dall'introduzione di Vanni Santoni)
15,00

L'autonomia di classe a Porto Marghera. Lotte e percorsi politici tra gli anni sessanta e settanta

L'autonomia di classe a Porto Marghera. Lotte e percorsi politici tra gli anni sessanta e settanta

Gianni Sbrogiò

Libro: Copertina morbida

editore: Agenzia X

anno edizione: 2022

pagine: 296

Un libro sulla storia del movimento operaio a Porto Marghera e sulle lotte che si susseguirono nel polo petrolchimico tra gli anni sessanta e settanta, lotte sostenute da lavoratori fortemente acculturati che per la prima volta si dotavano di forme autonome di organizzazione. Un volume che traccia attraverso documenti, volantini e testimonianze le principali tappe di uno dei più avanzati laboratori del conflitto tra capitale e lavoro. L'importanza delle riviste "Progresso Veneto" e "Quaderni Rossi", poi di "Classe Operaia", il successo ottenuto nel 1968 con la parola d'ordine delle 5.000 lire uguali per tutti/e, poi la riduzione dell'orario di lavoro, l'equiparazione dei precari, le proteste contro i reparti più malsani per i lavoratori e per l'ambiente della produzione chimica, il rifiuto del nuovo contratto del 1972 e la crescente diffusione delle lotte sul territorio: case occupate, scioperi d'affitto, autoriduzione delle bollette dell'elettricità e del gas. Infine la fase discendente nella seconda metà degli anni settanta e le ultime considerazioni su tutto ciò che è accaduto in seguito fino ad arrivare ai nostri giorni pandemici. Riduzione dell'orario in fabbrica, salario garantito, rifiuto del lavoro e reddito erano le parole d'ordine dei lavoratori al Petrochimico di Marghera. Sono questi i temi che dovranno essere ripresi per le lotte future.
15,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.