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Raccolta di poesie.

Qual era il rapporto tra la musica colta e il Fascismo? Cosa voleva dire essere un musicista durante il regime fascista? In questo saggio vengono illustrati gli interventi del Fascismo nel settore dell’educazione musicale, con particolare riferimento alla riforma dei conservatori, alla figura di Mussolini musicista e alla musica da camera di Ildebrando Pizzetti, analizzando i brani: “Tre canti” (1924), “Rapsodia di stettembre2 (1925), “La vita fugge e non s’arresta un’ora” (1923) e “Oscuro è il ciel” (1933).

"Come per gioco" è un libro che affronta vari problemi della vita con leggerezza, così come avviene nelle fiabe. Invita a saper vedere, con occhi limpidi e semplicità, la bellezza della natura nei suoi vari aspetti e la necessità di mantenerla viva. Fa scoprire che la diversità diventa reciprocità e accrescimento di tutti, che ogni creatura animata o inanimata collabora all'esistenza umana e che la fantasia permette di scoprire il senso della realtà e il suo valore… Età di lettura: da 10 anni.

Cinque storie ambientate nel west, tra vendette, sparatorie e colpi di scena. I nostri eroi rischiano la vita e hanno le armi cariche, perché il pericolo è sempre dietro l'angolo.

Cosa vediamo? Questo è un problema a cui chi fa il regista non può sottrarsi. Indipendentemente dalle parole che si scelgono di usare, l’immagine è ciò che perfora la mente dello spettatore. Che siano immagini-visione, immagini-scritte o immagini-suono, il libro si sceglie sempre dalla copertina. Si prenderà come caso di studio Carmelo Bene e, in particolare, Nostra Signora dei Turchi come opera che Bene ha utilizzato come cavallo di Troia attraverso i media del romanzo, del teatro, del cinema e nuovamente del teatro. Un’opera pensata per immagini che devono colpire direttamente la parte inconscia, la parte folle di ogni essere umano, e non la parte logica, ponderata, a cui tanto rassicurante teatro ha abituato un pubblico postbellico.

Età di lettura: da 12 anni.

Ogni cosa ha vita breve, le esistenze di tutti hanno un termine tranne quella di Angelica. Il fantasma del castello di Pulsano. Il mistero disegna i contorni del suo volto e lo svelamento di una scoperta dolorosa: quella di un piccolino sepolto in un terreno. Chi è la donna che lo ha partorito? E cosa ci fa nei sotterranei del castello la setta degli oscuri, spiriti capitanati dal malvagio Iberto? Il destino porrà una intuitiva giornalista sulla strada della Nona Madre. In un contesto di personaggi e di varie umanità del Sud si snodano intorno al castello le vicende di un amore materno incompiuto, amori superstizione e vendette. Il dazio da pagare per alcune vite sarà un’amara solitudine. E nel finale il mistero chiederà ad Angelica di giocare ancora …