Circolo culturale Ghislandi
L'eresiarca Dolcino, Margherita e il valcamonico Mènech
Pier Luigi Milani
Libro
editore: Circolo culturale Ghislandi
anno edizione: 2024
pagine: 220
Vita quotidiana di un signorotto dell'Ottocento
Giancarlo Maculotti
Libro
editore: Circolo culturale Ghislandi
anno edizione: 2024
pagine: 208
Dalla steppa russa ai lager nazisti. Diario e memorie
Andrea Rico Fedriga
Libro
editore: Circolo culturale Ghislandi
anno edizione: 2024
pagine: 450
Valcamonica preindustriale: cibo ed energia. Strategie di insegnamento/apprendimento e fonti documentarie per la ricerca e lo studio
Mario Martini, Alberto Bianchi, Giancarlo Maculotti
Libro
editore: Circolo culturale Ghislandi
anno edizione: 2023
pagine: 240
Originari o Originali? Vicinie di Pisogne, di Grignaghe e di Corna
Giancarlo Maculotti, Giovanni Ernesto Fenaroli, Paolo Dentella, Paola Trotti, Ivan Faiferri
Libro: Libro in brossura
editore: Circolo culturale Ghislandi
anno edizione: 2022
pagine: 256
A dimostrazione del fatto che il territorio camuno sia stato immerso pienamente nelle tensioni e nelle vicende più ampie, vi è la lunga presenza in Valle Camonica delle Vicinie, modalità di gestione dei paesi di montagna che prese forma probabilmente intorno all'anno Mille e venne esaurendo gran parte del proprio significato (e patrimonio) con le norme imposte in età napoleonica. Le Vicinie sopravvissute possono giocare ancora un ruolo nella società moderna? Sì, ma ad alcune condizioni irrinunciabili: 1) La piena coscienza della loro storia e dei motivi del loro tramonto in alcune epoche e in alcune condizioni; 2) La rinuncia a ruoli tradizionali ormai obsoleti; 3) La trasformazione di tali organismi in imprenditori moderni in campo turistico e agricolo.
Et Labora…! Nessuna elemosina è più preziosa di quella che si fa col frutto del proprio lavoro
Pier Luigi Milani
Libro: Libro in brossura
editore: Circolo culturale Ghislandi
anno edizione: 2022
pagine: 463
Perché questo romanzo? Chi furono questi Umiliati, chi Gioanì dei Pèrge e chi fra’ Filardo, Priore della domus di Santa Maria al Ponte? Quali relazioni intercorsero tra l’Ordine tripartito degli Umiliati, che permeò di sé le terre di Lombardia, e le tante eresie che le percorrevano? Quali i rapporti con l’ortodossia pontificia, le sue diramazioni vescovili e pievatiche? Quali quelli con le gerarchie nobiliari e l’Impero? E infine, quale ruolo assunsero gli Umiliati nell’invenzione della primigenia industria laniera? Il viaggio di Gioanì e Filardo dalla Valle Camonica a Brescia e ritorno è l’occasione per una coinvolgente rivisitazione dell’inquieto mondo italico all’inizio del XIII secolo, al quale l’”Ora et Labora”, la Regola benedettina fatta propria dagli Umiliati (con particolare attenzione al “Labora”), tenterà di dare ordine, dignità e futuro. Una propensione all’operare che ha forgiato la spiccata propensione manifatturiera delle genti lombarde e dell’intera area alpina e padana. “Et Labora…!” parla del passato, ma guarda al presente e al futuro, come ben può cogliere il Lettore.
Dal fronte alla prigionia. La Grande Guerra attraverso il diario di Fiorino Gheza
Paolo Dentella
Libro: Libro rilegato
editore: Circolo culturale Ghislandi
anno edizione: 2021
pagine: 221
"Dal fronte alla prigionia. La Grande Guerra attraverso il diario di Fiorino Gheza" è la vicenda storica di un sottufficiale della provincia di Bergamo durante la Prima Guerra Mondiale. Dalle pagine del suo diario emergono le descrizioni degli inizi sui monti dell'Adamello, passando per l'Isonzo e la Battaglia della Bainsizza, per poi arrivare, dopo Caporetto, alla dolorosa prigionia in Germania. La testimonianza di Gheza è integrata da altre voci di soldati e prigionieri che come lui ebbero percorsi e traversie simili, il più famoso dei quali fu Carlo Emilio Gadda.
Dal fronte alla prigionia. La Grande Guerra attraverso il diario di Fiorino Gheza
Paolo Dentella
Libro: Libro in brossura
editore: Circolo culturale Ghislandi
anno edizione: 2019
“Dal fronte alla prigionia. La Grande Guerra attraverso il diario di Fiorino Gheza” è la vicenda storica di un sottufficiale della provincia di Bergamo durante la prima guerra mondiale. Dalle pagine e dalle illustrazioni presenti nel diario emergono le descrizioni degli esordi bellici sui monti dell’Adamello, le traversie della truppa sull’Isonzo e la Battaglia della Bainsizza, fino allo sfondamento di Caporetto e alla dolorosa deportazione e prigionia in Germania. La testimonianza di Gheza è integrata da altre voci di soldati e prigionieri che, come lui, condivisero percorsi e sciagure analoghe, il più famoso dei quali fu Carlo Emilio Gadda.