Echos Edizioni

Bella e seducente, seppur schiva e riservata a livello caratteriale, Morena Grassi lavora ogni notte come barista in un anonimo locale di Roma. Dopo un’infanzia e un’adolescenza difficili, e tanti sacrifici, è riuscita a emanciparsi e a trent’anni vive finalmente in una condizione economica tutto sommato soddisfacente. Agli albori di un’estate che si prevede come sempre calda e faticosa, conosce e inizia a frequentare Alessio Fresi, un bel ragazzo poco più piccolo di lei che non ha ancora terminato gli studi universitari e che ambisce a diventare un grande produttore musicale. Per arrivare a fine mese, quest’ultimo arrotonda piazzando qua e là hashish e marijuana. Nel corso di una nottata trascorsa al bar della sua ragazza, Alessio conosce casualmente Domenico Iacobone, un tipo poco raccomandabile che poco prima dell’alba passa lì per scaricare prodotti alimentari di vario genere. Consumatore abituale di droghe, Domenico si accorda con Alessio per farsi consegnare un gran quantitativo di erba da fumare e spacciare. Poiché fuori per motivi di lavoro, il ragazzo delega la povera Morena per la chiusura dell’affare. Uno scenario tutt’altro che sicuro, da cui scaturirà l’inferno.

A buon diritto, possiamo annoverare il nostro generale tra gli autori della poesia della memoria. Temi e soluzioni inedite ma originali dettati da un evidente vissuto, anche nel gioco delle emozioni creative trattate con trasparente sottile umor. Versi che dicono tempo, natura e voglia di ritorni… Elogio alla pigrizia, Gustare Venezia, Panna sulla torta del cielo, esprimono una tensione, una voglia di un mondo di nuovo pulito dove bambù ondeggiante sussurra e farfalle tornano a volare. In questo modo sentimenti, riflessioni e forti immagini mostrano l’autore nella sua autentica tensione di una vita vissuta con vera serenità.

Questo testo vuole essere non solo una guida, ma un viaggio nell’adolescenza, affrontando temi come bullismo, ansia, e rapporti con genitori e insegnanti. Ogni capitolo esplora sfaccettature cruciali di questa età, dalla socializzazione nell’era digitale alla gestione dello stress e delle emozioni. Unico nel suo genere, il libro propone esercizi di coaching e PNL (programmazione neurolinguistica) per mettere in pratica le conoscenze acquisite e migliorare la comunicazione, l’ascolto e l’empatia. Pensiamo all’etimologia della parola adolescenza: che deriva dal latino e significa “colui che si sta nutrendo”, e non si riferisce solo al cibo, ma al sapere, alla conoscenza, all’energia e agli affetti. I ragazzi hanno il diritto, oltreché la necessità, di assorbire in modo autonomo e sereno ciò che di bello la vita può loro offrire. In questo testo ho raccolto ricerche ed esempi vividi che, come il disegno di un gatto sorridente che cambia la vita di un adolescente, rendono i concetti memorabili e dimostrano come piccole modifiche di prospettiva possano avere importanti impatti trasformativi.

La storia d’amore tra Cristina e il professor Greco dura due anni, poi inaspettatamente viene travolta da una tragedia che mette fine alla loro relazione. Cristina, piena di dolore e di rabbia, torna alla sua vita da sola. È diventata professoressa in un liceo, ha sempre l’amica Marta accanto e cerca di dimenticare il professore frequentando un nuovo ragazzo. Ma d’improvviso dopo un anno, il professor Greco arriva nella scuola dove lei insegna. Ora i ruoli sono diversi da una volta, ora sono colleghi. Cristina cerca di tenere le distanze, spaventata dall’idea di soffrire ancora, ma lavorare nella stessa scuola non aiuta. I due si trovano spesso in contrasto e il professor Greco non perde occasione per metterla in difficoltà anche adesso, come faceva ai tempi in cui lei era una sua alunna. Tra continui scontri e dispetti, una studentessa bisognosa d’aiuto che le somiglia così tanto nell’animo e nelle passioni e un intraprendente psicologo corteggiatore, Cristina sarà costretta a guardarsi dentro e a chiedersi se il sentimento verso il professore sia veramente sepolto o se la fiamma di quel poetico amore arda ancora. Ma soprattutto, nel cuore del professor Greco chi ci sarà adesso?

Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, è un’Organizzazione di Volontariato a vigilanza e difesa dei Diritti Umani nel campo della Salute Mentale, fondato in Italia nel 1979. Le attività del CCDU sono di fungere da organo di controllo, scoprendo e denunciando pubblicamente le violazioni dei Diritti Umani nel campo della Salute Mentale. Il CCDU è un’organizzazione indipendente, collegata ideologicamente al CCHR (Citizen Commission on Human Rights), che ha sede negli USA ed è stato fondato nel 1969 dalla Chiesa di Scientology e da Thomas Szasz, professore emerito di psichiatria all’Università di Syracuse, stato di New York, e autore di fama internazionale. Il CCHR è stato riconosciuto da uno Speciale Rapporto della Commissione dell’ONU per i Diritti Umani come fautore di molte riforme a tutela dei diritti umani nel campo della salute mentale. Tra le campagne condotte dal CCDU in Italia, ricordiamo quella sul consenso informato in relazione all’elettroshock, le ispezioni parlamentari effettuate nei residui manicomiali italiani nei primi anni ‘90, le attività d’informazione e sensibilizzazione sui temi dell’uso di psicofarmaci sui minori, e sul trattamento sanitario obbligatorio.

Nel corso di questi trent’anni di professione legale ho avuto il privilegio d’incontrare persone straordinarie, uomini e donne, che mi hanno permesso di entrare per qualche tempo nell’intimità delle loro vite, delle loro giornate. La sofferenza, le angosce, la solitudine che mi sono arrivate mi hanno toccato nel profondo, e spesso ho potuto percepire l’enorme peso che gravava sulle loro spalle. Li ho conosciuti, ne ho ammirato la forza, il coraggio, la dignità, il desiderio di tornare a vivere leggeri dopo tante sofferenze, per loro stessi e i loro affetti. In una professione come la mia, quella di avvocato, l’impresa più ardua ritengo sia quella di mantenersi saldi e integri fino in fondo.

Luchino, Melissa e Saverio sono tre adolescenti che non hanno avuto la fortuna di crescere in famiglie capaci di amarli: Melissa non è mai stata accettata dalla madre che ha perduto il primogenito dopo due settimane; Saverio subisce abusi sessuali dal padre; Luchino sviluppa una personalità fragile e malata perché non può sopportare di veder soffrire l’adorata madre per i vili tradimenti del marito. Queste situazioni familiari determinano una mancanza affettiva, e un vuoto interiore, così profondi da devastare in maniera irrimediabile i loro equilibri mentali. Si frequentano da sempre ma non sono amici, quello che li unisce è una specie di complicità violenta, un’intesa fondata su soprusi continui, praticati nei confronti di chi non può difendersi; solo in questo modo i tre ragazzi riescono a dimenticare la disperazione affettiva maturata all’interno delle rispettive famiglie. Quando decideranno di farla pagare cara a tutti quelli che hanno avvelenato le loro vite, i destini dei tre adolescenti rotoleranno insieme verso un finale assurdo e tragico.

Il bagliore dell’esplosione di Yarda 12 illumina il cielo di tutto il Sistema. Il lampo di luce è la conferma delle parole di Horus Deneb. E di Folcor che, tornato a casa in fin di vita, aveva parlato di questo evento come dell’inizio di una terribile sciagura per l’intera umanità. Lerthu e Selder partono alla ricerca del padre, e dei documenti che Folcor gli ha lasciato. Attraverso i deserti e le foreste della Terra di Lea raggiungono il regno di Bertel della Desolazione e consegnano a Deneb le ultime prove. Anna rimane con la gente della Desolazione. Durante una battuta di caccia al sylfridg, Hanna e Aeld approdano in un tratto di costa disabitato. Qui incontrano Juan Diego, un naufrago dell’incidente aereo, fuggito dalla Gemma. Lì Anna scopre che i Saggi che la governano sono molto interessati alle risposte che lei potrà dare sulla questione dell’Attesa, irrisolta da secoli. Sulla Terra la vicenda dell’aereo Milano-Vienna sembra essere dimenticata. In realtà una potente organizzazione sta lavorando a un progetto che permetta all’umanità di mettersi in contatto, grazie a quanto l’incidente aereo ha rivelato, con evolute civiltà non terrestri: la Missione Longinus.

Ricette inedite con scuola di cucina, una sezione tecnica, tre monografie su argomenti di nicchia, quattro capitoli discorsivi su temi come l’impiattamento, l’organizzazione del lavoro, le fasi dell’apprendimento: Il mestiere di cucinare è un trattato a 360°, sia per principianti sia per esperti, ricco di commenti e approfondimenti ed è corredato, qua e là, da piccoli aneddoti.

Lorenzo Alessandri nasce a Torino nel 1927. Dal 1965 sino alla morte (2000) vive e lavora a Giaveno (To). Autodidatta, a soli 13 anni incomincia a incidere il linoleum e a 15 realizza il suo primo dipinto a olio. A 18 anni, sul finire della guerra, fonda a Torino La Soffitta Macabra. Dal ‘47 al ‘50 è allievo del maestro ottocentista Giovanni Guarlotti. Nel 1954 fonda il piccolo periodico “La Candela” e, pochi anni più tardi, nel ‘59 dà inizio al periodo delle Bambole. Nel ‘64 lancia l’idea “Surfanta” e fonda la rivista omonima. Negli stessi anni inizia a viaggiare in Europa e soprattutto in Oriente incominciando a collezionare oggetti e opere d’arte della tradizione sino-tibetana. Dal ‘62 al ‘75 dipinge le tavolette ad olio su legno, Bestie e donne, e alcune grandi tavole tra cui le Doppie. Seguono i quadri Pascal, i Posti e le Camere. Le sue mostre sono state allestite in Italia e nei paesi di tutto il mondo (Brasile, California, New York, Olanda, Francia, Germania...) riscuotendo sempre un vasto successo di pubblico. Una parte della sua produzione (Donazione Foppa) è oggi esposta in modo permanente presso il Museo Alessandri costituito nel 2019 dalla Città di Giaveno.

Nel 1527, un lanzichenecco in fuga da Roma, dopo il sacco, ripara a Calcata, ma viene colto dalla peste e muore. Fa però in tempo a occultare, murandola, la preziosa reliquia del prepuzio di Gesù, rubata pochi giorni prima, che verrà per secoli venerata e onorata proprio a Calcata. Nel 2021, in tre posti diversi nel mondo, fra la povera gente, tre giovani con un tatuaggio a forma di pesce sul polso, sono protagonisti di tre strani eventi, che hanno del miracoloso. Lo sguardo si sposta a Filadelfia, dove, nel 1999, in gran segreto tre giovani donne accettano di venire ‘inseminate’ col materiale genetico proveniente dalla reliquia trafugata nel 1983, sotto la regia della massoneria americana. Nove mesi dopo partoriranno tre cloni perfetti di Gesù. Nulla trapelerà, fino al 2021, quando i miracoli scateneranno l’attenzione spasmodica del Vaticano che ha bisogno, come ha già fatto con le madri, di occultare quei cloni. Protestanti e Ortodossi, più intransigenti e determinati, sono di idee differenti, li vogliono eliminare. Si scatena la caccia ai cloni, che intanto continuano a fare prodigi. I tre vengono infine segregati in un convento e sembrano essere scampati ai complotti. Fino alla Pasqua del 2033… Prefazione di Massimo Tallone.

Fine d’inizio narra la storia recente di una famiglia del ceto medio romano, alle prese con la tossicodipendenza del figlio minore. È il racconto-cronaca di un padre sopravvissuto, che cerca di rimettere insieme i pezzi per tentare di capire, interpretare e offrire la sua esperienza affinché non accada ad altri ciò che è accaduto a lui. Furti, sparizioni, bocciature, pestaggi, isolamento, arresti e processi, case-famiglia e comunità, burocrazie e burocrati. Il tutto in un arco di tempo tremendamente breve. Lo stupore, di fronte ai comportamenti inspiegabili del loro figlio adorato, l’ingenuo ottimismo che si tratti solo di un brutto periodo, il disorientamento e l’incapacità di trovare una via d’uscita, mentre ci si avviluppa sempre di più in un gorgo senza uscita. Quando all’improvviso si riesce a intravedere qualcosa. Alla fine, dopo tanto dolore, si capirà che quello della dipendenza non è l’unico problema. Che la situazione è più complessa. E finalmente la cortina di nebbia si dipana… Fine d’inizio è un viaggio dal dolore alla speranza, di comuni esseri umani occidentali dei nostri tempi.