Editrice Aretina
Vocabolario aretino
Piero Benigni
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Aretina
anno edizione: 2010
pagine: 256
Si tratta di un dettagliato vocabolario del vernacolo aretino, articolato in circa 6.000 lemmi, con circa 75 tra foto e disegni che meglio spiegano il contenuto. Il testo è ricco di esempi applicativi, modi di dire, storpiature, latinismi, francesismi, neologismi e molti termini del glossario contadino. Dei verbi più significativi viene data la coniugazione completa. I frequenti riferimenti agli usi e abitudini, ai modi di vita, alle credenze e superstizioni completano il quadro esplicativo. In appendice vengono presentati circa 200 proverbi tipici aretini.
Note sul dialetto aretino
Silvio Pieri
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Aretina
anno edizione: 2009
pagine: 56
Ristampa anastatica della rara edizione di Pisa del 1886 presso la Tipografia Nistri. In questo saggio il grande glottologo esaminaalcuni scritti dell'epoca in dialetto aretino e ne analizza le particolarità, raffrontandole al perugino e ad altre parlate toscane.
La difesa di alquanti prodotti nazionali (1836)
Sebastiano Brillandi
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Aretina
anno edizione: 2009
pagine: 128
Ristampa anastatica del rarissimo volume che Sebastiano Brillandi di Castiglion Fiorentino (Arezzo) scrisse e pubblicò nel 1836 con i tipi del tipografo Angiolo Fumi di Montepulciano (Siena). L'autore esamina e descrive le varie coltivazioni dell'epoca, fornendo notizie preziose, in particolare, sulle varietà di grano allora in uso e sulle rispettive rese. Oltre che alle colture citate nel sottotitolo, si dedica con particolare attenzione ai vari vitigni, che vengono minutamente descritti, sulla loro denominazione nei vari luoghi, sul loro utilizzo per la vinificazione o per la tavola. Vengono spiegati composizione e procedimenti di cantina per i vini dell'epoca, divisi in "vini tosti", da tavola, passiti e liquorosi. Molto interessante anche la parte dedicata a ulivi, olive e olio.
Il catorcio di Anghiari
Federigo Nomi
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Aretina
anno edizione: 2009
pagine: 672
Ristampa anastatica della rara I ed. del poema del Nomi, stampata postuma a Firenze nel 1830 per i tipi del tipografo Daddi, con le note di Cesare Testi, che del manoscritto era in possesso. I due volumi, per complessive 672 pagine, sono riuniti in uno, con aggiunto un moderno indice. Il poema, chiamato anche "La catorceide", è di genere eroicomico e narra lotte e scaramucce di campanile tra gli abitanti di Anghiari e quelli di Sansepolcro, ambedue situati nella Valtiberina aretina: i secondi assaltano Anghiari e portano seco, come trofeo, un catorcio strappato ad una delle porte della città. L'opera è assai ben scritta, spiritosa, sorprendentemente attuale ed estremamente interessante per le numerose citazioni di famiglie Anghiaresi, Borghesi (cioè del Borgo Sansepolcro) e delle zone limitrofe. È importantissima la minuta descrizione che il Nomi fa della Giostra del Saracino, che già al suo tempo (la seconda metà del Seicento) si correva ad Arezzo, citando le famiglie importanti della città. L'opera, grazie anche alle note del Testi, è fondamentale per lo studio del dialetto aretino dell'epoca.