Edizioni Erasmo
Déathlon. Livorno in 18 specialità sportive
Libro
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2015
pagine: 181
Si sa che Livorno è la città che, con i suoi atleti, ha dato il maggior numero di medaglie olimpiche e di ori mondiali all'Italia. E del resto, basta una passeggiata sul lungomare per vedere mezza città che corre. Il laboratorio Qwerty, giunto alla settima antologia, prosegue nel suo progetto di "mappatura cittadina", e non poteva certo ignorare l'importanza dello sport per i livornesi. Ecco allora Déathlon, 18 racconti dove fatica e sudore, talento e allenamento sono i protagonisti di avvincenti storie. Gli autori sono i partecipanti al laboratorio di scrittura più famoso della città, oltre ad alcuni illustri ospiti.
Per il bene che ti voglio
Michele Cecchini
Libro
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2015
pagine: 360
Alla fine degli anni Venti, Antonio Bevilacqua parte dalla Lucchesia deciso a intraprendere la carriera di attore nel circuito dei teatri off-Broadway di San Francisco. Qui entra in contatto con l'ambiente artistico raccolto attorno, tra gli altri, a Lawrence Ferlinghetti. Elegante e degradata, gelida e solare, accogliente e crudele, San Francisco esalta e sottopone a cocenti delusioni i suoi figli e i suoi figliastri: tra questi ultimi i Dagos, gli emigrati di origine italiana. Per un periodo Antonio si trasferisce a Hollywood, dove viene scritturato in un film di Chaplin come 'controfigura schermatica'. Sul set, in pratica, ha il compito di sostituire Chaplin nella predisposizione delle scene. Sembra dunque avere trovato la sua 'Merica' nel 'muvinpicce': con questa espressione, storpiata dall'inglese 'moving pictures', Antonio indica il cinema. Lui e tutti gli altri Dagos parlano infatti una strana lingua, l'italiese, una goffa eppure poetica commistione Ad esempio uno dei suoi amici, Mario Peruzzi, lavora come spalatore della ferrovia. In inglese si indica con l'espressione "sheveller of the Railroad", che gli italiani storpiano in "sciabolatore di Re Erode". Nel linguaggio come nella vita Antonio Bevilacqua - nel frattempo 'divenuto' Tony Drinkwater abita una terra di mezzo, quella di chi non è ancora e allo stesso tempo non è più.
Ciakke, si gira! (Il caso Livorno58)
Simone Fulciniti
Libro
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2015
pagine: 112
"Ciakke si gira!" è infatti un volume in due parti che ruotano attorno allo stesso argomento: l'arrivo di una troupe cinematografica a Livorno per girare un film. Intorno agli anni Novanta, una troupe arriva da fuori per la realizzazione di una pellicola. La città si mobilita e Livorno diviene un set cinematografico, ma il film non vedrà mai la luce. Simone Fulciniti, che in quella pellicola aveva un ruolo di primo piano, ripercorre la vicenda avvalendosi dei suoi ricordi e delle testimonianze di coloro che condivisero con lui le ansie e le aspettative di quei giorni. Un articolo apparve sul Tirreno il 22 maggio 1997. Era l'annuncio ufficiale, una sorta di richiamo alle armi. In sostanza suonava così: "Attori e cittadini livornesi, accorrete numerosi. Ancora un film a Livorno. C'è gloria per tutti". Di fatti tutti accorsero. Questo fatto ha fornito lo spunto per la realizzazione della commedia vernacolare di cui viene riportato il testo. La location principale si immagina sia nello stabile popolare in cui abita la famiglia Citernesi e ciò fornisce lo spunto per una storia spassosa più volte messa in scena dall'autore.
Teilhard De Chardin e l'astrobiologia. Atti del Convegno (Livorno)
Libro
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2015
pagine: 160
Il convegno "Teilhard De Chardin e l'atrobiologia", tenutosi a Livorno presso l'industria Kayser Italia srl nel novembre del 2012, ha fatto il punto sulle ricerche in astrobiologia partendo dalle teorie e dalle intuizioni scientifiche di Teilhard de Chardin, universalmente noto per la sua sintesi di scienza e fede e per essere stato uno dei punti di riferimento teologici del Concilio Ecumenico Vaticano II. L'astrobiologia cerca forme di vita al di fuori della Terra e al di fuori del sistema solare. Per evitare di finire nella fantascienza, occorre dare un robusto contenuto scientifico a queste indagini. L'incontro che si è svolto a Livorno - città natale di Mario Ageno, che aveva a lungo lavorato sul tema dell'origine della vita che chiaramente è il tema fondamentale dell'astrobiologia - ha mirato a discutere quanto e come, nell'opera scientifica del paleontologo e gesuita francese, si possano trovare delle indicazioni utili per un progetto di ricerca in questa prospettiva. Pochi sanno però che Tihilard fu innanzitutto uno scienziato impegnato nei campi della paleontologia, della geologia e della paleoantropologia. Dette il proprio contributo alle teorie dell'evoluzione suggerendo lo studio delle leggi generali dell'evoluzione a livello di Biosfera. Per fare questo propose, a fianco della geofisica e della geochimica, la nascita anche della geobiologia e, poi, affiancò all'astrofisica e all'astrochimica anche l'astrobiologia.
Un barbone per amico
Luigi Bertoni
Libro
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2015
pagine: 104
Livorno, una mattina come tutte le altre. Un uomo si imbatte casualmente in un foglio di giornale in cui si descrive un fatto di sangue avvenuto in una città del Nord Italia: il ritrovamento del cadavere di un barbone, morto in circostanze misteriose. Per l'uomo si tratta di una notizia sconvolgente, che consentirà di rivivere il passato, dall'adolescenza trascorsa negli anni '50 in un rione di Livorno fino ai giorni nostri. Gli abitanti vengono descritti come membri di una vera e propria comunità ed accompagnano il personaggio con uno spirito di solidarietà e di buoni sentimenti.
Ecco lui! Un forestiero a Livorno
Anonimo piemontese
Libro
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2014
pagine: 112
Entrare in un bar vicino al porto e chiedere un croissant; provare un approccio galante con le ragazze; cercare di imbastire una conversazione con pescatori poco socievoli; beccarsi innumerevoli "puppa" dai colleghi; tentare di educare i vicini ad un maggiore rispetto della privacy. Questo e molto altro si racconta in "Ecco lui!", una sorta di piccolo diario di tragicomiche esperienze a Livorno vissute dall'autore, un piemontese di Alessandria. Ha trascorso i suoi primi 28 anni nella casa dei genitori sulle colline del Monferrato per poi trasferirsi a Torino, città nella quale ha iniziato a lavorare. Il protagonista di questo libro però non è lui, ma Livorno, la città in cui poi si è imbattuto per una serie di fortuite coincidenze. Il volume, articolato in una serie di capitoletti corrispondenti alle tragicomiche esperienze del protagonista, si configura dunque come una sorta di romanzo di formazione sui generis. Ettore Borzacchini, alla cui memoria il libro è dedicato, a margine della prefazione di Roberta Bancale, ha scritto: "Il confronto tra il truce livornese e il bencreato torinese assurge a repertorio pop di inciviltà in cui il piemontesino bello e garbato attinge stupore, scandalo e meraviglia non tanto dal lessico quanto dal comportarsi dell'homo labronicus semierectus". Prefazione di Roberta Bancale.
La camicia bianca
Hadergjonaj Hatmone, Franco Santini
Libro
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2014
pagine: 116
Kosovo, giugno 1998. Una cannonata colpisce la casa dove la famiglia Haderjonaj abita e lavora. Moni, in avanzato stato di gravidanza, fugge sulle montagne con il marito e le loro tre bambine. Non sanno dove andare né a chi chiedere aiuto. Oggi, a distanza di anni, Moni ha trovato la forza di ripercorrere e raccontare quei tragici eventi. Lo ha fatto una mattina in una scuola, in un incontro con i ragazzi organizzato da una professoressa che aveva visitato Mostar. Franco Santini, ascoltandone la testimonianza, ha sentito il dovere di raccogliere la storia di questa donna e metterla per scritto, in modo che non andasse perduta. Così, per diversi mesi, ha incontrato Moni nel salotto della casa di Cecina dove ora la famiglia Haderjonaj vive. Ne è nato un libro che non si propone di fare un'analisi storica ma, semplicemente, di raccontare una storia, ripercorrendo fedelmente quei tragici eventi per cui una famiglia, in un attimo, vede la propria vita sconvolta ed è costretta a riparare altrove. "È stato un percorso lungo scrive la stessa Moni in calce al racconto - in cui le parole mi si sono bloccate in gola, in cui ho soffocato qualche singhiozzo e fermato qualche lacrima, ma che sono felice di aver fatto per poter far capire che mai niente è perso, che si può ripartire anche non avendo più niente e soprattutto che siamo tutti uguali e che queste atrocità non dovrebbero più accadere".
Tashkent
Enrico Campanella
Libro
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2014
pagine: 316
Livorno, anni '30. I cantieri navali OTO si aggiudicano un'importante commessa: costruire per la flotta russa una classe di incrociatori caratterizzata da innovazioni tecnologiche della massima rilevanza. La progettazione e la direzione dei lavori vengono affidati all'ingegnere Achille Rougier, direttore del cantiere, considerato nel suo campo una delle intelligenze più vivaci e innovative a livello mondiale, tanto da destare sulla sua persona l'interesse di tutte le marine militari. Odessa, 1939. Alla vigila della seconda guerra mondiale, nel porto di Odessa viene consegnato alla marina sovietica l'incrociatore Tashkent, condotto da un equipaggio prevalentemente livornese che fa scuola alla Marina russa nel corso di esercitazioni che si svolgono nel mar Nero. Il Tashkent avrebbe dovuto essere capoclasse della serie di dodici navi previste, ma il programma viene sospeso a causa dello scoppio della guerra. Durante gli anni della progettazione e della realizzazione del Tashkent, soggiornò a Livorno una folta delegazione di tecnici sovietici con il compito di seguire passo passo i lavori nel cantiere. Ma l'interesse per questa nave, che per le prestazioni previste si presentava come il mezzo più veloce al mondo nella sua categoria, spinse a Livorno anche numerose spie provenienti dai servizi segreti di tutto il mondo; in particolare dalla Francia e dalla Gran Bretagna, preoccupate per gli equilibri del Mediterraneo, e dal Giappone...
In nome del popolo italiano. La sceneggiatura
Age, Furio Scarpelli
Libro
editore: Edizioni Erasmo
anno edizione: 2014
pagine: 312
"Di quale misteriosa essenza è portatrice quest'opera, sceneggiata dalla stessa coppia dei 'Soliti ignoti', Age e Scarpelli, e diretta da Dino Risi? Forse l'impedimento viene proprio dalla sua sostanza epocale - che del resto è ciò che la rende appetibile per un rifacimento - il suo precorrere, il suo rimanere avanguardia nell'indagare e nel giudicare la nostra società. Conosciamo la storia degli Stati Uniti prevalentemente grazie ai film che l'hanno raccontata. Conosciamo un po' meglio la storia d'Italia con l'aiuto di alcuni buoni film che hanno provato a descriverla e anche a farne satira. Dentro 'In nome del Popolo Italiano' era stato calato, fin dal 1971, molto, quasi tutto: il rapporto nascosto tra potere politico e potere finanziario, la corruzione morale del libero mercato, l'abusivismo edilizio, la questione dell'autonomia della magistratura, e poi il montare dell'inquinamento nel mare e nelle città, il traffico di ragazze sedotte dal miraggio di denaro e successo, e, persino, la degenerazione del tifo calcistico. Nel corso degli ultimi decenni nessuno dei problemi è stato risolto e forse è proprio per questo che non occorrerebbe un remake, basterebbe vedere o rivedere il film che di essi svelava la genesi, oppure leggere questo volume che ne contiene il testo, curato con passione e scrupolosità da Massimo Ghirlanda. In un'età in cui la preponderanza dei mass-media confeziona una visione falsata della realtà..." (Dalla Prefazione al volume di Giacomo Scarpelli)

