Edizioni Il Saggio

Con questo libro, l’autore Antonio Gagliardi, ci regala una “pagina” importante di storia, quella che ha visto protagonista non solo i deceduti di Auletta della Seconda guerra mondiale, ma anche tutte le persone che a causa della guerra sono morte, di tutta l’Italia ed anche di altre Nazioni. Questo libro è un altro tassello importante per la storia di Auletta in quanto fa conoscere, anche se in minima parte, tanti aulettesi che hanno dato la vita per la Patria. Tutti eroi, tutti meritevoli di un riconoscimento. Morti perché sono stati obbligati a combattere un nemico che non era il loro. Antonio ha voluto dare un volto, non solo visivo ma anche anagrafico, a tutti quelli che sono partiti e mai più ritornati, fatta eccezione per qualcuno che è ritornato in una fredda “bara”.

“Il valore dell’invisibile” è un romanzo particolare, colmo di pensieri in cui si coglie lo spirito drammatico di un’epoca, quello dell’Italia dopo la Seconda guerra mondiale, e il vissuto dei protagonisti Carlo e Flora, tra la seconda metà del ventesimo e il primo quarto del ventunesimo secolo. Attraverso una serie di flashback o episodi in cui si ripercorrono le tappe fondamentali delle loro vite, per il protagonista Carlo, medico neurologico, emerge il peso dei legami familiari e delle amicizie, e come queste relazioni abbiano contribuito a plasmare la sua identità. Un focus speciale potrebbe essere posto su rapporti conflittuali o momenti di incomprensione, avuti con lo spirito delicato, romantico e tormentato di Flora, la protagonista femminile, una donna, imprigionata nella gabbia della storia.

Età di lettura: da 4 anni.

Questa non è una semplice raccolta di poesie. È un tesoro, custodito gelosamente dall’autore e di cui, ora, timidamente ma con puerile ingenuità ci fa dono. Montera spazia, tra le righe delle poesie, dalla terra al cielo, dagli stati d’animo alle estati del cuore. Questa raccolta poetica si configura come un viaggio nell’animo dell’autore, che, con una delicatezza senza eguali si fa spazio tra le lettere, tra le virgole e i punti, planando verso la sensibilità del lettore. Una sensibilità condivisa, che tocca le corde più profonde dell’animo, pur restando umile. Quella tra le pagine che seguiranno è una poesia morbida, ovattata, contornata da concetti carichi di semplicità, mai banali, ma al contempo mai spigolosi. La poesia di Montera è un inno alla semplicità, alla vita, alle cose belle e buone. Quelle un po’ assopite, accartocciate, strappate da un tempo troppo grigio e dinamico, da un’epoca troppo piena di vuoto per apprezzare, col cuore, come accadeva un tempo, la bellezza della genuinità. Un esercizio di empatia, di umiltà e di sensibilità. Un poeta, non per professione, ma per nobilitate animi, direbbero i latini.

Questo lavoro non si limita a essere una semplice raccolta di eventi né una mera cronaca militare. Si propone invece come un autentico scrigno di memorie vissute, un racconto intimo e umano della Seconda Guerra Mondiale. La narrazione avviene attraverso le esperienze di chi l’ha realmente vissuta, ossia soldati, vittime e gente comune. Non è la voce dei potenti o dei generali, che dirigevano guerre come partite a scacchi, ma quella delle “esistenze spezzate”, nascoste dietro ogni battaglia, ogni decisione, ogni fredda data impressa nei libri di storia. Quel conflitto resta una ferita aperta nella coscienza dell’umanità, simbolo negativo di ciò che accade quando il potere si allontana dall’etica, l’ideologia schiaccia l’individuo e l’odio diventa legge. Ricordare non è soltanto un dovere verso chi ha subito le conseguenze più drammatiche della guerra; è un impegno morale rivolto alle nuove generazioni, affinché possano interpretare il passato con spirito critico e affrontare il presente con una comprensione profonda.