Ephemeria
Danza e rinascimento. Cultura coreica e «buone maniere» nella società di corte del XV secolo
Alessandro Pontremoli
Libro: Libro rilegato
editore: Ephemeria
anno edizione: 2011
pagine: 176
Nel corso del Quattrocento, la corte, complice la cultura umanistica, elabora una nuova forma del vivere e un gusto raffinato in tutte le arti. Accanto allo studio della retorica e della grammatica latina, l'aristocrazia pratica la musica e la danza. I nobili imparano la civiltà e le buone maniere per divenire uomini di potere e colti mecenati. All'interno dei vari momenti della festa rinascimentale e della vita di palazzo, la danza costituisce uno dei modi di espressione della cultura della corte, grazie alle funzioni di intrattenimento sociale e di forma spettacolare. L'affermarsi della figura di un maestro, nel contempo un teorico e un pratico del ballo, e l'introduzione del trattato di danza fanno sì che il ballare assurga al rango di vera e propria arte, diventando così una componente indispensabile della formazione dei prìncipi e degli aristocratici e un requisito fondamentale del cortigiano. Questo studio si propone di indagare processi di memorizzazione di corpi in azione, analizzare e studiare testi, manufatti e monumenti come traccia di una rete di condizioni, ricostruire le relazioni che qualificano la percezione e la presenza di azioni simboliche in un contesto.
Danzare oltre. Scritti per la danza
Dominique Dupuy
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Ephemeria
anno edizione: 2011
pagine: 272
“Si è soli quando si scrive, raramente soli quando si danza. Ho cominciato a scrivere per davvero allo stesso tempo in cui ho cominciato a realizzare i miei soli integrali, o poco dopo, come se il lavoro sui soli integrali avesse aperto la strada alla scrittura. Quando lavoro nello studio, solo, io non cesso di rivolgermi all'altro, all'assente, non per mostrargli la mia danza né per spiegargliela, ma per farla esistere in seno a quella solitudine in cui mi trovo e nella quale essa m'immerge”. “Io danzo come scrivo e scrivo come danzo. Ho scelto di consacrarmi alla scrittura. Tuttavia non mi va di dichiararmi scrittore. Mi piace dichiararmi danzatore, che mi sembra essere l'appellativo più adeguato agli atti che faccio. La gente di teatro ha la fortuna di avere per sé il bel titolo di uomo di teatro. Uomo di danza, ecco quello che vorrei essere”. Così si presenta Dominique Dupuy all'inizio di questa sua raccolta di scritti per la danza, in parte del tutto inediti e in parte tradotti per la prima volta in italiano. Danzare oltre copre una lacuna di conoscenza e rende almeno in parte giustizia a un vero “uomo di danza”, creatore, pensatore e maestro, dall'attività eclettica e dalle visioni singolari, la cui riflessione penetra e attraversa i principali ambiti della discussione contemporanea intorno all'arte della danza: il corpo, il movimento, la creazione, l'interpretazione, la trasmissione, la memoria. Dopo le presentazioni di Hubert Godard, Eugenia Casini Ropa e Cristina Negro, la prima parte del volume, “Scritti per la danza”, comprende una scelta meditata dei testi di Dupuy ritenuti tra i più rivelatori e significativi per il pubblico italiano. La seconda parte, “Il giro d'Italia”, segue il filo di un viaggio ideale, d'insegnamento e di apprendimento, da lui compiuto nel corso di trent'anni di frequentazione artistica e umana di luoghi e persone del nostro Paese, al termine del quale si snodano variegati i pensieri e i ricordi di decine di artisti italiani, cbe con lui hanno studiato e condiviso una danza votata a spingersi “oltre”, al di là della tecnica e del virtuosismo, verso la scoperta delle ali occulte del nostro corpo e verso il volo. Infine, il DVD allegato fa meglio conoscere l'autore attraverso una lunga intervista e propone la visione di uno dei suoi ultimi lavori coreografici, L'Estran, interpretato da Françoise Dupuy e Wu Zheng. Autore Jean-Dominique Dupuy (1930) danzatore e coreografo, creativamente erede delle rivoluzioni coreiche primo-novecentesche di Germania e Stati Uniti attraverso la frequentazione di artisti singolari come Jean Weidt e Jerome Andrews, nella sua lunga carriera ha contribuito in termini fondamentali alla creazione e diffusione della danza moderna in Francia. Con la compagna d'arte e di vita Françoise Michaud, ha costruito un sodalizio creativo e pedagogico d'eccezione, generando un gran numero di originali opere teatrali e plasmando ben più di una generazione di artisti e formatori della danza contemporanea. In Italia, in particolare, Dominique Dupuy ha viaggiato a lungo, orientando e fortificando con i suoi principi sul movimento e la danza molti nostri validi artisti. La sua passione per la scrittura, singolare per un danzatore, lo ha spinto negli ultimi decenni a tradurre in parole le domande e gli esiti nati dal suo instancabile lavoro di creazione, di studio e di ricerca, di promozione di laboratori, seminari e convegni anche transdisciplinari. Cofondatore del centro di cultura Mas de la Danse in Provenza, ha edito per anni la rivista «Marsyas» e ha pubblicato i volume Une danse à l'œuvre (2002) e Danse contemporaine, pratique et théorie. Marsyas, écrits pour la danse (2007).
Judson Dance theater. Danza e controcultura nell'America degli anni Sessanta
Rossella Mazzaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Ephemeria
anno edizione: 2010
pagine: 208
Dialogo. Sulle orme di Li Madou
G. Mario Maulo
Libro: Libro in brossura
editore: Ephemeria
anno edizione: 2010
pagine: 126
Un libro di arte e poesia ispirato ai grandi temi e ai valori di cui padre Matteo Ricci è stato ambasciatore in Cina e nel mondo per ricondurre la storia e la tradizione alla contemporaneità.
Danze plurali. L'altrove qui
Elisa Guzzo Vaccarino
Libro: Libro rilegato
editore: Ephemeria
anno edizione: 2009
pagine: 192
Nel terzo millennio gli equilibri geopolitici del globo sono in piena mutazione e anche quelli culturali ed estetici. Il che vale su tutti i fronti, arti del corpo e della scena comprese. Il nostro balletto classico e la nostra danza contemporanea finora tacitamente ritenuti le forme più elevate, esemplari, di espressione corporale codificata si confrontano oggi da vicino con le danze "altre", senza più tentazioni e fascinazioni esotiste, come nei secoli scorsi. Tutto convive oggi in tempo reale in una nuova dimensione di "altrove qui". Le migrazioni planetarie, autorizzate o clandestine, stanno modificando in tutta evidenza il profilo delle popolazioni in tutti i paesi del mondo. Il crogiolo multietnico USA, nei suoi aspetti premonitori positivi e negativi, ha fatto da battistrada agli infiniti incontri/scontri di civiltà religioni incluse - che oggi serpeggiano in Europa, senza contare gli effetti della caduta del muro di Berlino con le turbolenze in atto a Est, nei paesi postcomunisti, dalla Mitteleuropa fino ai confini dell'Asia. In questo panorama mobile, che si riflette in quello delle creatività più avvertite, alcune figure di prua della coreografia mondiale sono portatrici significative di un potenziale innovativo che nasce dalla fusione di più culture, tutte autenticamente possedute: Saburo Teshigawara, giapponese a Berlino, Shen Wei, cinese a New York, Akram Khan, indiano a Londra, Sidi Larbi Cherkaoui, marocchino fiammingo.
La danza moderna educativa
Rudolf Laban
Libro: Libro in brossura
editore: Ephemeria
anno edizione: 2009
pagine: 96
Pina Bausch. Le coreografie del viaggio
Roberto Giambrone, Francesco Carbone
Libro: Libro in brossura
editore: Ephemeria
anno edizione: 2008
pagine: 104
Danza, cultura e società nel Rinascimento italiano
Eugenia Casini Ropa, Francesca Bortoletto
Libro: Libro in brossura
editore: Ephemeria
anno edizione: 2007
pagine: 132
L'essere scenico: lo zen nella poetica e nella pedagogia della Compagnia Abbondanza/Bertoni
Valeria Morselli
Libro: Libro in brossura
editore: Ephemeria
anno edizione: 2007
pagine: 208
Con gli occhi di Cuba
Antonello Andreani
Libro: Libro rilegato
editore: Ephemeria
anno edizione: 2005
pagine: 75
È un racconto fotografico fatto dall’Arch. Antonello Andreani, fotografo e allievo di Italo Zannier durante il suo percorso di studi presso lo IUAV (Istituto Universitario di Achitettura di Venezia). Le immagini raccontano la vita autentica di Cuba e della sua popolazione, al di fuori dei circuiti turistici abituali. L'autore durante i suoi 40 giorni di permanenza nell'isola, affittata una vettura a noleggio, è andato in solitaria alla scoperta degli angoli più reconditi alla ricerca di modi e stili di vita non contaminati dal turismo. Tutte le foto sono state scattate con una macchina reflex e tre soli obiettivi: un 105mm, un 50mm e un 20mm e proprio con quest'ultimo, un grandangolare spinto, sono stati realizzati buona parte degli scatti più interessanti, fin anche alcuni ritratti ravvicinati o istantanee di situazioni di festa, a testimonianza che l'autore si è totalmente immerso nella realtà che di volta in volta andava ad incontrare. Altre molte zone dell'entroterra dell'Isola sono state attraversate anche le città di Bayamo, Santiago de Cuba, Trinidad, Sancti Spíritus, L'Avana e altri luoghi minori. Alcune foto riportate nel libro hanno vinto prestigiosi premi.
Il fiume scorre lento
Maria Marsili Patrignoni
Libro: Libro in brossura
editore: Ephemeria
anno edizione: 2005
pagine: 368
L'arte del movimento
Rudolf Laban
Libro: Libro rilegato
editore: Ephemeria
anno edizione: 1999
pagine: 200
La sorprendente struttura del corpo umano con le sue incredibili possibilità d'azione rappresenta uno dei maggiori miracoli dell'esistenza. Ogni fase del movimento, ogni minimo trasferimento di peso, ogni singolo gesto di qualsiasi parte del corpo rivela un aspetto della nostra vita interiore. Ogni movimento ha origine da una sollecitazione interna, causata da una impressione sensoriale immediata o da una complicata catena di impressioni sensoriali già esperite e fissate nella memoria. Questa stimolazione dà luogo a un volontario o involontario sforzo interiore o impulso al movimento.” “La varietà dei caratteri umani dipende dall'enorme numero di atteggiamenti possibili verso i fattori di movimento [peso, spazio, tempo, flusso] […] questi atteggiamenti interiori abituali costituiscono gli indizi basilari di ciò che chiamiamo carattere e temperamento. “La rappresentazione attraverso il movimento è una sintesi, ossia il processo unificante che culmina nella comprensione della personalità nel sempre mutevole flusso della vita.” Su questa visione complessiva e su una serie essenziale di principi di base, Laban sviluppa la sua teoria globale del movimento ed indica la via attiva per raggiungerne la padronanza sulla scena e nella vita attraverso un centinaio di esercizi pratici. “Il movimento ha una qualità che non è il suo aspetto utilitaristico o visibile, ma la sua sensazione. Si devono fare i movimenti, così come si devono ascoltare i suoni, per apprezzare pienamente il loro potere e il loro significato.” Autore L'ungherese Rudolf Laban (1879-1958), danzatore, coreografo e maestro, è stato il padre della danza moderna europea. Intellettuale e ricercatore, ha operato tra Germania e Inghilterra, sviluppando una delle più complete teorie del movimento umano legato all'espressione ed elaborando un metodo onnicomprensivo di notazione, oggi comunemente noto come Labanotation. La sua analisi del movimento umano, degli elementi fisici che lo compongono e degli impulsi interiori che lo generano, ha avuto applicazioni, oltre che in ambito teatrale, professionale e non, in campo educativo, terapeutico e nel lavoro industriale ed è oggi alla base del lavoro di migliaia di artisti e operatori nel mondo.