Libri di Eugenia Casini Ropa
Uomini di teatro nel Settecento in Emilia e Romagna. Volume Vol. 2
Eugenia Casini Ropa
Libro
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 422
Uomini di teatro nel Settecento in Emilia e Romagna. Volume Vol. 1
Eugenia Casini Ropa
Libro
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2018
pagine: 318
La danza e l'agitprop. I teatri non-teatrali nella cultura tedesca del primo Novecento
Eugenia Casini Ropa
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2015
Nei primi decenni del Novecento la cultura di area tedesca vive di fermenti rivoluzionari, di eresie, di impeti e ansie di novità necessarie. Questo volume accosta due campi di attenzione entrambi ai limiti del teatro: la nascita della "nuova danza" (la danza moderna "espressionista"), che viene dall'ampio e variegato e complesso luogo espressivo della rivalutazione del corpo umano e delle sue potenzialità di espressione dinamica; e, ancora, i non lineari e non omogenei percorsi del teatro rivoluzionario operaio di agitazione e propaganda. Si parla - tra pedagogia e arte - di Émile Jaques-Dalcroze, fondatore della disciplina euritmica, di Rudolf von Laban padre della danza libera, di Mary Wigman, la più grande danzatrice di quella generazione. Si parla anche di Erwin Piscator, Béla Balázs, Friedrich Wolf, e altri intellettuali impegnati tra i numerosissimi dilettanti proletari. E in sostanza si parla di "originarietà". L'indagine e i quadri storici sono seguiti da un capitolo iconografico che ne ripropone suggestioni e conoscenze. Con una nuova postfazione dell'autrice.
La saggezza del danzatore
Dominique Dupuy
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 87
"La Sagesse du Danseur" è stato pubblicato in Francia nel 2011 dall'editore Jean-Claude Béhar all'interno della Collana "Saggezza di un mestiere": e se la pratica di un mestiere fosse anche un percorso iniziatico, un cammino verso la conoscenza di sé e del mondo? La saggezza del danzatore è un libro di danza scritto da un danzatore che, di pagina in pagina, si apre a un pubblico trasversale, non solo di addetti ai lavori, ma di tutti coloro capaci di entrare nelle pieghe delle parole. Leggerlo è un'esperienza corporea prima che mentale. Scritto nel "fiore" della vecchiaia, commuove per la capacità di trattare con candore e profondità ogni argomento affrontato. I ricordi del bambino e le riflessioni dell'adulto si succedono uno dopo l'altro, senza sosta, con un soffio lungo e ritmato, con silenzi e accelerazioni, con veemenza e con delicatezza. Un'occasione non solo per conoscere umanamente Dominique Dupuy, il suo essere danzatore, ma anche per accogliere una visione più ampia della danza, la sua trasmissibilità e pedagogia. È possibile, attraverso queste pagine, immaginare Dupuy all'opera. Perché, come egli dice, "si danza per essere guardati".