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Mucchi Editore

Il suono delle patrie. Musica e identità nazionali nell'età del Romanticismo

Giuseppe Franco Ferrari

Libro

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 116

La stagione del romanticismo si estende dal tempo delle rivoluzioni al primo conflitto mondiale, attraversando l'Europa come una lunga onda culturale che plasma sensibilità, arti e immaginari nazionali. Le sue premesse coincidono con la nascita delle culture nazionali moderne: non a caso romanticismo, nation-building e State formation procedono parallelamente. La musica, più di ogni altra arte, diventa voce e simbolo di questo processo: accompagna l'affermarsi delle identità collettive, fornisce talvolta inni ufficiali, più spesso una colonna sonora emotiva ai cambiamenti politici e istituzionali. In alcuni Paesi già consolidati lo slancio romantico rafforza tradizioni e sentimenti nazionali; in altri risveglia comunità latenti, contribuendo alla loro coesione culturale e preparando - in alcuni casi - la futura indipendenza. Nell'età degli Imperi, inoltre, la musica romantica dà forma ai primi segni di frattura interna, alimentando immaginari che favoriranno la disgregazione degli assetti sovranazionali. Nel complesso, la musica romantica agisce come parte essenziale dell'humus culturale (linguistico, letterario, artistico, filosofico) entro cui le nazioni europee diventano consapevoli di sé, definiscono i propri confini simbolici e consolidano la propria identità. È in questo intreccio di suoni e idee che l'Europa ottocentesca compone la sua "voce" nazionale.
16,00

Poetiche della ritraduzione. Le voci italiane di Camus

Poetiche della ritraduzione. Le voci italiane di Camus

Giulio Sanseverino

Libro: Libro in brossura

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 246

Quali metamorfosi vive la voce di un autore nell'alchimia delle sue traduzioni? E quali tracce imprime il gesto traduttivo nel dialogo fra pratiche linguistiche e orizzonti estetici che segnano epoche diverse? Questo volume prende in esame le due versioni italiane de La Peste di Albert Camus - la storica di Beniamino Dal Fabbro (1948) e la più recente di Yasmina Melaouah (2017) - per indagare la natura polifonica del tradurre. Lungo un percorso traduttologico che esplora le tensioni fra immaginario letterario e storia editoriale, Poetiche della ritraduzione si sofferma sulle strategie stilistiche e le isotopie narrative del romanzo, mostrando come ogni opzione rifletta una specifica postura discorsiva che ridisegna il timbro di Camus all'interno del canone letterario italiano. Perché tradurre significa dare voce, ritradurre vuol dire ascoltare di nuovo.
19,00

«Nell'antica luce delle maree». Paesaggi quasimodiani negli spazi del mito e della storia

«Nell'antica luce delle maree». Paesaggi quasimodiani negli spazi del mito e della storia

Novella Primo

Libro

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 138

È possibile considerare Quasimodo (1901-1968) un "poeta del paesaggio" alla stessa stregua di altri autori novecenteschi, come Zanzotto, a cui questa definizione viene attribuita unanimemente? In che modo i suoi versi esprimono una vibrante polarità tra la Sicilia, terra memoriale, e gli altri luoghi (dalla Lombardia alle mete dei tanti viaggi esteri) non meno importanti, che hanno scandito le tappe del tormentato percorso di vita e di scrittura del letterato insignito del Premio Nobel nel 1959? Il saggio, condotto prevalentemente nel solco degli studi critici paesaggistici, mira a rispondere ad alcuni quesiti di questo tipo, proponendo un attento e aggiornato attraversamento testuale di un'ampia campionatura della produzione poetica dello scrittore siciliano, riletta sovente in correlazione con i testi prosastici (lettere, articoli giornalistici e brevi saggi), tra cui alcuni inediti reperiti presso gli Archivi di Messina e Roccalumera. Dalle prime prove giovanili all'ultima silloge si assiste a una diversa articolazione poetica (e giornalistica) dello spazio rappresentato: da quello mediterraneo di matrice magnogreca, investito semanticamente di tratti edenici, a quello ferito e violato da catastrofi naturali e soprattutto storiche sino al confronto con l'alterità di itinerari più lontani e stranianti.
18,00

15. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana c (Plut. 90 inf. 26)

15. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana c (Plut. 90 inf. 26)

Libro: Libro in brossura

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 104

Sono qui offerte, secondo le finalità del progetto «INTAVULARE», una Descrizione e gli Indici (I. Indice dei componimenti per ordine di presenza nel manoscritto; II. Indice sommario degli autori per ordine di presenza nel manoscritto; III. Indice alfabetico degli autori; IV. Indice incipitario alfabetico) del canzoniere provenzale c (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 90 inf. 26), finora meno studiato di quanto meriterebbe: si tratta forse, difatti, della prima consistente testimonianza del rinato interesse per la lirica trobadorica fra gli umanisti italiani, tra la fine del XV e l'alba del XVI secolo. Un accuratissimo manoscritto di studioso, che ha probabilmente accesso a perduti esemplari antichi dei quali imita accuratamente le grafie e forse perfino la forma delle lettere, introducendo abbondanti "scorie gotiche" in una scrittura d'impianto umanistico. Con un'Appendice di Walter Meliga.
30,00

Carteggio (marzo 1878–gennaio 1907)

Carteggio (marzo 1878–gennaio 1907)

Giosuè Carducci, Filippo Salveraglio

Libro: Libro in brossura

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 322

Allievo di Carducci, Filippo Salveraglio fu bibliotecario, scrupoloso bibliografo e figura appartata, ma assai importante per la filologia pariniana di fine Ottocento. Dotato d'indiscutibile intraprendenza, fu l'unico, in quegli anni, ad avere accesso diretto alle carte autografe del poeta di Bosisio e, proprio per la sua abilità nel muoversi tra biblioteche e fondi d'archivio, divenne il principale punto di riferimento per le indagini pariniane del proprio maestro. Prezioso documento di un dialogo protrattosi per quasi trent'anni, il carteggio ci restituisce dunque una più nitida immagine degli attenti studi carducciani intorno a Parini e alla cultura letteraria milanese del Settecento. Di Salveraglio, per contro, delinea una figura senz'altro fragile e discontinua: di allievo devoto, infaticabile nel fornire informazioni di prima mano e puntuali indicazioni bibliografiche, ma anche filologo segnato da precarietà lavorativa e una certa dispersione di energie. Dopo aver pubblicato una notevole edizione delle Odi pariniane, si pose infatti a lavorare attorno al Giorno, senza mai riuscire ad offrirne il testo critico, nonostante le reiterate sollecitazioni di Carducci, sinceramente dispiaciuto per i suoi ritardi. Dal punto di vista umano, infine, lo scambio epistolare mostra come il legame tra i due si faccia sempre più affettuoso col passare degli anni, anche grazie alle vacanze estive spesso condivise e al fugace ma folgorante ingresso di Annie Vivanti nella vita del poeta.
38,00

Sulla sovranità monetaria. Oggi e domani

Sulla sovranità monetaria. Oggi e domani

Fabio Merusi

Libro

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 80

Dove c'è Stato c'è moneta e dove c'è moneta c'è Stato. Ma col passare del tempo anche i proverbi cambiano, ora, quasi ovunque, lo Stato non c'è più e la sovranità monetaria la esercitano le banche centrali. Mentre ci sono delle monete senza Stato, ma sempre con una banca centrale che governa la moneta. Ma non basta che la moneta abbia trovato un organo sovrano all'interno dello Stato o di un suo succedaneo, come è l'Unione Europea. La moneta sta sfuggendo di nuovo. È già sfuggita di nuovo o si progetta di cambiare le regole del gioco monetario. La moneta è quasi dovunque una moneta legale, cioè una moneta il cui valore è imposto dal sovrano monetario. Per rimanere nello spazio monetario europeo ci sono però nella componente monetaria due novità: il sistema dei pagamenti, nel quale la moneta è ridotta a misura di valore di rapporti di debito/credito, e una valuta non creata né imposta dalla Banca Centrale: le criptovalute. Le criptovalute sono un prodotto "alchemico" della rivoluzione informatica. Sono un prodotto privato di alchimisti privati. Sono però anche un equipollente monetario, la cui equipollenza è legittimata da una gestione d'affari in pro della Banca Centrale. Lo dimostra l'esistenza degli strumenti di conversione delle criptovalute in moneta legale (e viceversa) e l'uso ormai sempre più frequente delle criptovalute come mezzo di pagamento (anche al dettaglio). Di fronte al fenomeno reale risulta vano contrastare la loro natura di equipollenti monetari e invocare addirittura l'avvento di leggi repressive che ne vietino la produzione "alchemica". Piuttosto è il caso di invocare, anche per loro, il governo della moneta da parte della Banca Centrale, sia in sede di conversione di moneta legale, sia in sede di applicazione degli strumenti di governo della base monetaria, che oramai comprende anche le criptovalute in qualità di equipollente monetario. È questa la nuova "frontiera" della sovranità monetaria delle banche centrali. All'orizzonte si prospettano delle novità future per la sovranità monetaria: l'Euro digitale e i provvedimenti monetari creati dall'intelligenza artificiale. Entrambi presentano profili altamente problematici che il testo si sforza di evidenziare.
10,00

Scacco matto al rischio? Commento all'Accordo Stato-Regioni 17/04/2025. Dedicato alla formazione su salute e sicurezza del lavoro

Scacco matto al rischio? Commento all'Accordo Stato-Regioni 17/04/2025. Dedicato alla formazione su salute e sicurezza del lavoro

Alberto Zini

Libro: Libro in brossura

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 207

Il testo dell'Accordo Stato-Regioni qui presentato e commentato, «finalizzato alla individuazione della durata e dei contenuti minimi dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza», è assai più ricco di indicazioni di quanto non emerga dal titolo dell'atto (approvato in data 17 aprile 2025 dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano). La salvaguardia di salute e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro prevede una continuità nell'apprendimento che sollecita senza sosta il sistema formativo istituzionale e le aziende, chiamati a rispettare le disposizioni del decreto legislativo n. 81/2008. La materia è sempre più presente nell'offerta formativa delle scuole e delle università, anche per preparare gli studenti al mondo del lavoro, in una prospettiva di lifelong learning. L'approccio dell'apprendimento permanente, richiamato dall'Accordo del 17 aprile 2025, pone datori di lavoro, soggetti formatori e docenti davanti a nuove sfide e responsabilità: deve essere garantito non solo l'aggiornamento professionale su salute e sicurezza del lavoro dal punto di vista dei contenuti, ma la realizzazione di una didattica attiva, che preveda lo studio di casi, approfondimenti sulle novità legislative e un taglio operativo, incentrato sull'esposizione ai rischi specifici e calato nelle realtà produttive, siano esse in Italia o all'estero.
15,00

Sul

Sul "diritto sociale", tra fatto e valore. Un percorso tra filosofia, scienze sociali e dimensione normativa

Vincenzo Rapone

Libro: Libro in brossura

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 269

I contributi raccolti in questo volume ruotano intorno all'idea di "diritto sociale", approccio che promuove una concezione del diritto, in grado di articolarne organicamente la connessione alle forme di socialità, rivalutando la cogenza del nesso validità-efficacia. Se il formalismo giuridico ha, di fatto, considerato l'efficacia una variabile esogena all'ordinamento giuridico, quest'atteggiamento epistemico ha comportato l'impossibilità da parte della scienza giuridica di qualificare fattispecie concrete, legate a realtà sociali. Ad essere oggetto di interrogazione critica sono stati, volta per volta, il solidarismo giuridico, il rapporto tra dimensione simbolica e soggetto della modernità, la connessione disgiuntiva tra diritto sociale, giusnaturalismo da un lato e decisionismo dall'altro, così come la capacità che hanno le culture oggetto degli studi antropologici di interrogare le forme della storicità.
22,00

Un paltò per l'Onorevole. Gina Borellini, medaglia d'oro al valor militare

Un paltò per l'Onorevole. Gina Borellini, medaglia d'oro al valor militare

Caterina Liotti, Mariagiulia Sandonà

Libro

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 148

Il paltò è quello che le confezionarono le donne dell'Udi quando dovette recarsi a Roma come deputata nel primo Parlamento repubblicano e che Gina Borellini indossa sorridente in questa immagine che la ritrae al fianco di Arrigo Boldrini mentre entra a Montecitorio quale simbolo dell'antifascismo. La storia è quella di una vita una vita dura, diffcile, eroica per tanti versi. In Gina Borellini la donna, la moglie, la madre, la partigiana, la mondina, l'operaia, la militante, coincidono in una esperienza politica totalizzante. Protagonista indiscussa nella storia del Parlamento italiano per il suo lungo impegno per le politiche di emancipazione delle donne e delle categorie sociali più deboli (bambini, anziani, carcerati, disabili) Gina Borellini è stata una donna che, con il suo alto impegno civile, ha fatto proprio il concetto della partecipazione politica, acquisita da un'attiva esperienza nella guerra di Liberazione, da un'autentica formazione all'interno del Partito comunista italiano e dell'Unione donne italiane. Il "dovere della scelta" assunto senza compromessi, è il filo conduttore della sua vita e di un'intera generazione di donne e di uomini impegnati nella lotta contro il fascismo e il terrorismo.
16,00

Dal grembo di Scilla. Visioni e indiscrezioni

Dal grembo di Scilla. Visioni e indiscrezioni

Paolo Casuscelli

Libro: Libro in brossura

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 187

Con la scrittura leggera e insieme pensosa che caratterizzava i racconti di Iancura - il libro dedicato alla sua esperienza d'insegnante in una scuola dell'isola di Salina - Paolo Casuscelli rende qui omaggio a un altro luogo dell'anima, il borgo marinaro di Scilla, nome denso di suggestioni mitiche che trasferiscono il periglioso intreccio di bellezza e mistero dalla bonaccia meridiana del mare eoliano all'epico varco dello Stretto di Messina: il grembo di Scilla, per l'appunto. Tumultuoso come il grembo di un'amante e rassicurante come il grembo di una madre, quello di Scilla diventa simbolo erotico, nel doppio senso dell'eros intellettuale e dell'eros sensuale. Di qui il sottotitolo: visioni e indiscrezioni. Visioni: come recupero memoriale di immagini dell'infanzia e della giovinezza, dove chiassose brigate d'amici s'alternano a solitarie spiagge marine, propizie alla contemplazione di lontananti orizzonti («il mare, si sa, non si distende, avvolge»). Indiscrezioni: come rievocazione nostalgica e a un tempo divertita dei primi amori e della prime avventure femminili (dove l'osé vagamente diderottiano dell'indiscrezione s'addolcisce nel distacco catartico della maturità). E da ogni pagina traspira un gioioso sentimento di gratitudine per Scilla. Perché lì, scrive l'Autore, «la vita andava, com'era giusto, come doveva. Ed era un piacere».
15,00

Sensi obliqui. Tempi e modi del tradurre

Sensi obliqui. Tempi e modi del tradurre

Antonio Lavieri

Libro: Libro in brossura

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 126

Che cosa ci farà mai il gatto di Schrödinger in compagnia di Paul Valéry, Pierre Ménard e Teresa d'Avila? In che modo le esperienze di pensiero ci aiutano a ridefinire la ricerca traduttologica contemporanea? Come e quando i classici della traduzione diventano un «classico»? Lungo un percorso sospeso fra antichi dialoghi, manoscritti e processi di legittimazione sociale e autoriale, questa raccolta di saggi indaga i dispositivi retorici, estetici, poetici e ideologici attraverso i quali si esprimono le pratiche teoriche del tradurre in tempi, luoghi e testi diversi. Come l'antropologo, il traduttologo non scrive da un'isola metalinguistica da cui è possibile raccontare oggettivamente i fatti osservati e, come lui, deve fare attenzione non soltanto a essere attento, ma anche a distrarsi, a lasciarsi sorprendere dall'immaginario, dall'imprevisto, dal sogno. La storia della retorica e la storia della traduzione sono anche il racconto - inatteso, frammentario, poliedrico - della loro rappresentazione discorsiva. Con una prefazione di Franco Nasi
20,00

Destinazione imprevista

Destinazione imprevista

Massimo Bellini

Libro

editore: Mucchi Editore

anno edizione: 2025

pagine: 158

Avete mai intrapreso un viaggio verso una meta precisa - con uno scopo altrettanto preciso - per poi ritrovarvi altrove? L'orizzonte di Helen e Marco è una mutazione costante, in un percorso che disorienta, che spacca la realtà, le certezze e convinzioni, ma al contempo nutre e protegge. Se è vero che nessuna terra è come la nostra terra, è altrettanto vero che possiamo portare le nostre radici nei luoghi che più ci assomigliano, delineando un futuro inatteso. «Se era vero che l'amore ispirava la strada, dovevamo lasciarlo fare». «Insidiosa e spietata la paura mi stava mostrando la sua vera natura, la sua immensa potenza. Una tela elastica si dispiegava innanzi a noi e i nostri gesti, premendo su di essa, generavano forme mutevoli via via sempre più manifeste. Ciò che cominciava a delinearsi corrispondeva al futuro. Come crisalidi, la trasformazione procedeva prorompente e inarrestabile».
15,00

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