Con la scrittura leggera e insieme pensosa che caratterizzava i racconti di Iancura - il libro dedicato alla sua esperienza d'insegnante in una scuola dell'isola di Salina - Paolo Casuscelli rende qui omaggio a un altro luogo dell'anima, il borgo marinaro di Scilla, nome denso di suggestioni mitiche che trasferiscono il periglioso intreccio di bellezza e mistero dalla bonaccia meridiana del mare eoliano all'epico varco dello Stretto di Messina: il grembo di Scilla, per l'appunto. Tumultuoso come il grembo di un'amante e rassicurante come il grembo di una madre, quello di Scilla diventa simbolo erotico, nel doppio senso dell'eros intellettuale e dell'eros sensuale. Di qui il sottotitolo: visioni e indiscrezioni. Visioni: come recupero memoriale di immagini dell'infanzia e della giovinezza, dove chiassose brigate d'amici s'alternano a solitarie spiagge marine, propizie alla contemplazione di lontananti orizzonti («il mare, si sa, non si distende, avvolge»). Indiscrezioni: come rievocazione nostalgica e a un tempo divertita dei primi amori e della prime avventure femminili (dove l'osé vagamente diderottiano dell'indiscrezione s'addolcisce nel distacco catartico della maturità). E da ogni pagina traspira un gioioso sentimento di gratitudine per Scilla. Perché lì, scrive l'Autore, «la vita andava, com'era giusto, come doveva. Ed era un piacere».
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Dal grembo di Scilla. Visioni e indiscrezioni
| Titolo | Dal grembo di Scilla. Visioni e indiscrezioni |
| Autore | Paolo Casuscelli |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | CapitoloUnico, 12 |
| Editore | Mucchi Editore |
| Formato |
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| Pagine | 187 |
| Pubblicazione | 06/2025 |
| ISBN | 9791281716506 |

