Fuorilinea
Viola (non è una donna è il colore del mio moleskine)
Massimo Pedroni
Libro: Libro rilegato
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2017
pagine: 128
Si tratta di un “diario di versi” che si distende e si contrae, dove l’anelito per l’autenticità – scrive Renato Minore nell’introduzione – trasforma la lingua poetica in “una sorta di invisibile filo di ferro che riorganizza intorno a sé pensieri, passioni, emozioni”. Il precipitare nella “gabbia” di una patologia cronica cambia tutto nella vita di Massimo Pedroni. “Ero diventato molto più attento. Anche alle piccole sfumature. Magari di una frase orecchiata casualmente, o all’osservazione di qualcosa, o qualcuno, che avevo sempre avuto sotto gli occhi ma che solo ora compiutamente ‘vedevo’. Questo incremento di materiale emotivo, mi portò a ‘inciampare’ nella poesia. Quasi automaticamente. Con essa non si cade mai a terra. È un’inspiegabile, efficace, liturgia di pacificazione con il mondo. Tutto rimane sospeso, ma chiaro, di quella chiarezza che conduce a sciogliere i nodi dell’essenziale”. Pedroni – scrive ancora Minore – è consapevole che un “verso ti da una scossa, cioè la speranza di una risposta più che la risposta stessa. E quella speranza ha il senso celato e incessante di una tensione continua, il pathos di una domanda che vuole essere essenziale”.
Uomini condannati a sognare
Piero Gaffuri
Libro: Libro rilegato
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2017
pagine: 104
Il poeta non è uno con la testa tra le nuvole, ma un uomo o una donna che si misura con le nuvole nella testa. Accetta la sfida del pensiero e dei suoi turbamenti. Pensieri come visioni, frammenti di percorsi tentati e poi abbandonati, cogliendo gli aromi dell’estate e l’odore pungente della neve. Impronte sulla sabbia e nel fango, come a dire: io una volta ci sono stato/a, c’ero. Pochi segni, che lasciamo intorno, prima che il grande oblio, come un umido, impalpabile lenzuolo, ricopra i piccoli resti. Per questo abbiamo bisogno di guide, testimoni che hanno camminato sulla terra prima di noi: filosofi, pittori, scrittori, poeti, musicisti. I loro itinerari disegnano un universo geografico emotivo al quale non possiamo sottrarci, se siamo condannati a sognare. Anche gli uomini e le donne che accompagnano la nostra vita, per un istante o per lunghi tratti, sono compagni indiscreti del pensiero che diventa parola e la natura, gli animali, l’acqua, gli alberi, le foglie, le pietre. Un’infinità di attori che recitano sul palcoscenico dell’immaginario nutrendo le nostre visioni.
Lacrime e destino a Luckenwalde
Eliseo Tonani, Simone Ravara
Libro: Libro rilegato
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2017
pagine: 80
Questo libro narra le vicende di guerra del contadino nonché artigliere cremonese Eliseo Tonani, classe 1924. Un nuovo capitolo che si aggiunge alle ricerche sugli I.M.I. Internati Militari Italiani – quei soldati che, dopo l’armistizio dell’8 settembre ’43, preferirono la prigionia o la morte, piuttosto che porsi al servizio dei nazisti. Eppure su quei tanti soldati italiani calò un velo di oblio al quale, però, essi stessi contribuirono, alimentando, con il loro silenzio, la dimenticanza collettiva. Molteplici furono i motivi perché i soldati di questo “esercito di ombre” preferirono tacere: “per non rinnovare il dolore di vicende sofferte, per il rimpianto degli amici che non erano riusciti a sopravvivere, per il rammarico di una guerra perduta”. Eliseo dopo moltissimi anni ha voluto raccontare la sua storia come se – con la vecchiaia che rende saggi e distaccati – anche lui avvertisse la necessità di liberarsi di un peso, di far conoscere una parte della propria vita finora tenuta nascosta. "Mi chiamo Eliseo Tonani [...] il 30 maggio del 1943 fui arruolato. Ero un ragazzetto inesperto, mai andato fuori dal paese...". Prefazione di Giovanni Scotti.
Trieste vittoriana. Ritratti
Elisabetta D'Erme
Libro: Copertina rigida
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2017
pagine: 368
Trieste Vittoriana raccoglie i ritratti dei viaggiatori britannici che nel corso dell'800 vissero a Trieste o vi fecero tappa. Vittoriani più o meno famosi che hanno lasciato tracce del loro passaggio nella Trieste che era il principale porto dell'Impero austro-ungarico in travelogue, memorie, lettere o romanzi in cui descrivono le genti e i luoghi che andavano scoprendo. Tra le tante, il libro ripercorre le orme del cacciatore Robert Dunkin, dell'archeologo Sir John G. Wilkinson, del diplomatico Andrew A. Paton, di Emily A. Beaufort viscontessa Strangford, dell'architetto Sir Thomas G. Jackson e di coloro che lavorarono a Trieste, quali lo scrittore Charles J. Lever, l'esploratore Richard F. Burton, il musicista Michael W. Balfe e lo "scienziato", l'ineffabile (J.) Joyce. Questi ritratti tracciano un panorama storico-culturale di un momento cruciale della storia europea e offrono una occasione per scoprire Trieste ed il mondo che la circondava attraverso gli sguardi attenti e ironici di lungimiranti e spesso eccentrici vittoriani.
Troppo presto per andare altrove
Elisabetta Pasca
Libro: Libro in brossura
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2017
pagine: 192
Artemisia Ranni ha solo vent’anni quando scopre che la vita può diventare ancora più complicata di prima se si muore. Un volo dal quinto piano di un palazzo nel centro di Roma, invece di regalarle un presumibile oblio, la scaraventa in un orizzonte persino più frenetico e incasinato di quello consueto quotidiano trantran assegnato d’ufficio ai viventi. Nell’Aldiquà, intanto, la perdita di Artemisia scaverà un abisso dentro le persone a lei più vicine: tutti quanti sono devastati, ognuno a suo modo, da un interrogative crudele. Perché Artemisia si è suicidata? Bella domanda, non sa spiegarselo bene nemmeno la diretta interessata. Gli interrogativi e i dubbi, piuttosto che scomparire, si moltiplicano. “Alcuni giovani si affidano al web che offre ogni giorno possibilità nuove, unite al fascino di potersi esprimere in modo diverso, con poche parole e pochi rischi. Alcuni però non si accontentano. E dopo aver fatto queste esperienze sul web sentono il bisogno di scrivere di più e veramente, di scrivere un libro, ad esempio l’autrice Elisabetta Pasca, che pure si muove bene nei canali della multimedialità e ha un sacco di lettori, ad un certo punto cerca qualcuno che l’ascolti davvero”.
Conversazione a Teheran
Reza Gheissarieh
Libro: Copertina rigida
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2017
pagine: 112
Conversazione a Teheran, dell'affermato scrittore iraniano Reza Gheissarieh, classe 1947, e italianista fra i più importanti del suo Paese, prende la forma di un dialogo fra un padre e un figlio. È un confronto diretto, ironico e confidenziale, dove si inseriscono via via le voci di altri personaggi che contribuiscono a rendere articolato e sfaccettato il poliedrico quadro di una vicenda personale sì, ma anche collettiva, di una società oscillante tra un vicino e ancora palpitante passato e un presente che scorre veloce ed è irrimediabilmente proiettato al futuro. Si stagliano nette due generazioni, due Iran, si schiudono storie singole e personali che appartengono però a una più grande e onnicomprensiva storia, che non termina con la morte dei padri e che lascia nel lettore un sapore conosciuto che lo invoglia a superare i facili luoghi comuni, per conoscere di più e meglio l'Iran, la sua gente e le sue storie, per scoprire infine che sono anche le nostre storie. Gheissarieh ha scelto di pubblicare Conversazione a Teheran per la prima volta in assoluto in Italia. Paese dove, scrive, "ho trascorso gli anni migliori della mia gioventù, così felice e serena".
La fine del gatto-La fattoria degli umani
Ali Shams
Libro: Copertina rigida
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2017
pagine: 88
"La fattoria degli umani" e "La fine del gatto" hanno conferito ad Ali Shams la fama di figura di punta dell'ultima generazione di playwright iraniani d'avanguardia. "La fine del gatto" è lo specchio di un momento chiave nell'Iran di oggi; la storia di una generazione che scopre che non c'è nulla di peggio di non avere la possibilità di decidere, subendo senza appello le scelte fatte da chi l'ha preceduta. "La fattoria degli umani" tratta invece del rapporto tra oppresso e oppressore e di come gli esseri umani, in circostanze differenti, agiscano in maniera completamente differente e siano capaci di abituarsi alla normalizzazione del più disumano dei comportamenti. Sono due opere che entrano di diritto nel panorama del teatro postmoderno e aprono la collana Parlato Semplice che la casa editrice dedica al teatro e al cinema. Con presentazione del cineasta iraniano Ebrahim Golestan.
Sette riflessioni sulla religione
Mario Pollo
Libro: Libro rilegato
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2017
pagine: 200
Le riflessioni di questo percorso “autunnale” – compiuto da una persona che ha alle spalle la parte maggiore della sua vita e guarda con timore ma anche speranza la morte – tocca sette aspetti della religione: l’impossibilità dell’uomo di farsi un’immagine di Dio; il mistero del male; la secolarizzazione del sacro e l’affermarsi di un cristianesimo che rischia di far coincidere il religioso con il sociale; la rottura tra cristianesimo e ebraismo; l’interrogativo se Dio si è rivelato in una o in più e diverse religioni; la burocratizzazione dell’esperienza religiosa; il confine poroso tra il considerare la terra come un sistema vivente e la rinascita, sotto le vesti dell’ecologia profonda, del panteismo; e infine come ulteriore segno della rimozione del sacro, l’ostilità di parte della gerarchia ecclesiastica nei confronti di alcune apparizioni mariane. Un percorso, insomma, che parte da quella relativa alla difficoltà dell’uomo contemporaneo, a causa della desacralizzazione del cielo, di immaginare il luogo dove dimora Dio per giungere a quella che affronta l’interrogativo, angosciante, se dopo la morte vi sia la nullificazione dell’identità individuale oppure la sua sopravvivenza.
Il poeta e i pazzi. Episodi della vita di Gabriel Gale
Gilbert Keith Chesterton
Libro: Copertina rigida
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2016
pagine: 308
Straordinario romanzo in forma di racconti, "Il poeta e i pazzi" (1929) riformula le regole del poliziesco attraverso il personaggio di Gabriel Gale, pittore e poeta in grado di tracciare la personalità dei criminali come un modernissimo profiler. Gilbert Keith Chesterton, l'immaginifico creatore di personaggi come Padre Brown, inaugura la nascita del giallo psicologico. Il detective non è più un superuomo dotato di conoscenze e capacità incredibili, ma un "uomo più degli altri" che, scandagliando gli angoli bui del proprio animo, vi riconosce le zone d'ombra dove nascono i crimini. Ma Gabriel Gale spingerà le sue indagini molto più in là: non basta scoprire perché un uomo è morto, il detective filosofico deve farci intuire come restare vivi, conservando la sanità interiore in un mondo che pare averla smarrita. Questa prima edizione integrale presenta gli otto capitoli del ciclo narrativo di Gale in una nuovissima traduzione, arricchita da un apparato di note e un'introduzione indispensabili per comprendere il genio di Chesterton.
Pizzi, pizzi Trangola. Prima di facebook
Cosimo Quaratino
Libro: Libro rilegato
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2016
pagine: 416
Dopo una vita tra politica, impegno civile e “ostinata devozione” al lavoro, un funzionario dello Stato in pensione, Cosimo “Mimmo” Quaratino, mette insieme le storie prima di facebook, per consegnarle alla nipote. "Pizzi, pizzi Trangola" (incipit di una filastrocca in dialetto tarantino), scritto pensando a come lasciare una testimonianza a una adolescente spesso distratta dal sottofondo degli smartphone, whatsapp e social, è ciò che si definirebbe una biografia. Ma si capisce subito che è un reportage sull'Italia degli ultimi 60 anni che parte dal Sud e dalla cultura contadina per arrivare alla metropoli, alle rivoluzioni internazionaliste. Ci sono i mille volti dei coprotagonisti: non solo persone vicine a Mimmo ma anche i volti noti e meno noti di politici, giornalisti, intellettuali che hanno segnato la storia di questo Paese–maschere in grado di guidare il lettore in una riflessione su ciò che è diventata la politica privata degli ideali e dei sogni, e con essa l’individuo, la famiglia, le pulsioni e la società. Magari per riscoprire che la risposta è in un nuovo Umanesimo, tutto da costruire ma impossibile da realizzare senza un legame con l’Eredità dei padri. E dei nonni.
Nuove terzine
Ornella Spagnulo
Libro: Libro rilegato
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2016
pagine: 96
Un tessuto onirico che si svela sotto il costante ritmo dei tre versi. Citazioni tratte da canzoni e testi letterari fanno da commento insieme a stralci autobiografici. Il paradosso di queste nuove terzine sta nel fatto che l’evanescenza delle riflessioni teologiche ed esistenziali lascia costantemente il posto a frammenti più prosastici e quotidiani. Le terzine di Spagnulo commuovono per la capacità che hanno di punture lo sguardo sull'interiorità, sulla psicologia, sul mistero dell’uomo e anche sulla società, sulle diseguaglianze sessuali, sul mestiere della scrittura, sulle difficoltà tipiche di un rapporto amoroso, sull'amicizia e sulla fede. Le Nuove terzine registrano quindi il passaggio da un’infanzia vissuta con un irrazionale desiderio di morte all'appagamento dell’amore in età adulta, passando per un calvario di illusioni, delusioni, conflitti, disprezzo per il mondo circostante, inettitudine e isolamento. Le terzine di Spagnulo riservano delle particolari sorprese: i componimenti verbografici con cui l’autrice ha arricchito il testo e che stupiscono e commuovono il lettore. Riferimento esplicito di questo prosimetro, è "Il mondo salvato dai ragazzini" di Elsa Morante.
Nelle notti riflesse delle anime incendiate
Antonio Tentori Montalto
Libro: Libro rilegato
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2016
pagine: 92
A produrre il ‘poema’ non è solo il rilancio da una pagina all'altra di un tema o di un vocabolo (ad esempio l’“oriente”, la “tigre”…); è specialmente, e tenacemente, il divieto che Tentori impone a se stesso di ‘posarsi’, di ‘riposarsi’ a una qualsiasi delle stazioni del libro. Se non c’è punteggiatura, se nessun componimento ha un suo titolo specifico, ciò dipende dall'intenzione d’autore (quindi inconfutabile) di fornire di sé un’immagine ansiosa, quasi ansimante in perpetuo: dove si rinvia a qualcuno esplicitamente (Campana, già nel titolo ‘notturno’ e ‘incendiario’ che unifica i singoli pezzi) o magari allusivamente (Rimbaud con la sua «farfalla a maggio») il richiamo non tende a istituire una rassicurante complicità fra poeta a poeta, non a invocare la protezione lirica di un’eletta famiglia di auctores; no, qui ogni momento, ogni foglietto, risponde a un’ansia primaria, che può anche attraversare i campi della letteratura e della tradizione poetica ma non necessariamente e tanto meno programmaticamente.

