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gran via

Mai e poi mai il fuoco

Mai e poi mai il fuoco

Diamela Eltit

Libro: Copertina morbida

editore: gran via

anno edizione: 2021

pagine: 158

All'inizio del nuovo millennio, nello spazio ridotto di una stanza, una coppia di ex militanti ripercorre il proprio passato e gli ideali rivoluzionari che ha condiviso, mentre entrambi assistono all'inesorabile declino dei loro corpi. Circondati da spettri del passato, logori compagni di viaggio divenuti anch'essi simbolo di rovina e decadenza, i due combattono tra loro per imporre un discorso politico alla comune, fallimentare esperienza rivoluzionaria. Ma è soprattutto la donna, senza nome, a dar voce a una storia di sconfitta e sopravvivenza, sopravvivenza alla lotta ideologica, alla militanza clandestina, al carcere, a un tempo - il nuovo secolo - che non è più il loro e perfino alla perdita di un figlio malato, sacrificato per non mettere in pericolo sé stessi e la cellula a cui appartenevano. Nel chiuso di una camera da letto, la lotta si sposta ora nello spazio intimo della coppia, lì dove i ricordi turbano e trascinano i due verso una prolungata insonnia. "Mai e poi mai il fuoco", il cui titolo è tratto da un enigmatico verso del poeta peruviano César Vallejo, è una potente metafora del fallimento collettivo dell'utopia rivoluzionaria che ha accompagnato un'intera generazione di giovani latinoamericani.
16,00

Aparecida

Aparecida

Marta Dillon

Libro: Libro in brossura

editore: gran via

anno edizione: 2021

pagine: 224

È il 30 settembre del 2010 quando Marta Dillon, in Europa con la compagna e il figlio, attraverso una telefonata apprende che l'Équipe Argentina di Antropologia Forense ha determinato l'identità di alcuni resti trovati in una fossa comune. Si tratta delle ossa della madre, l'avvocata e militante Marta Taboada, sequestrata nella sua casa di Moreno, provincia di Buenos Aires, il 28 ottobre del 1976 di fronte ai quattro figli e desaparecida fino a quel momento. È questo il punto di partenza di un testo potente e intimo, la storia della ricerca del corpo di una madre scomparsa e, a trentaquattro anni dal suo sequestro, finalmente aparecida. Come appropriarsi ora di quei pochi resti emersi dall'ombra? Che relazione rimane tra il ricordo di un abbraccio e l'oscurità di uno scheletro scomposto? Ma quelle ossa possono ancora raccontare molto, si mostrano capaci di ingrandire i labirinti della memoria e permettono alla figlia di ricostruire la figura e il carattere di una madre che ha vissuto soprattutto nell'assenza. "Tornando ai fatti, alle parole, ai gesti, ai silenzi di allora, illuminati per sempre dalla violenta falciatura" del corpo della madre, Marta Dillon narra di un ricongiungimento che sa di giustizia, lotta e resistenza, e che rappresenta anche una svolta nel racconto pubblico di quelle vite segnate dalla brutalità durante gli anni bui dell'ultima dittatura argentina.
16,00

Il problema dei tre corpi

Il problema dei tre corpi

Aniela Rodríguez

Libro

editore: gran via

anno edizione: 2021

pagine: 112

Sicari e prostitute, uomini perseguitati da povertà, malattia o disagio sono alcuni dei protagonisti di questo volume, funamboli alla ricerca di un difficile equilibrio, sempre compromesso da inevitabili passi falsi, che diventano emblemi di alcuni dei fenomeni sociali che caratterizzano il Messico contemporaneo: narcotraffico, religiosità popolare, cattive condizioni di lavoro. Illuminate dallo sguardo attento, spesso caustico, dell'autrice, le loro storie parlano di intima fragilità e disperazione endemica. Con questi racconti suggestivi e diretti, Aniela Rodríguez rende omaggio alla grande tradizione letteraria del suo Paese, rinnovandola attraverso uno stile vigoroso e personalissimo.
13,00

Guerre interne

Guerre interne

Joseph Zarate

Libro

editore: gran via

anno edizione: 2020

pagine: 160

Edwin Chota ha abbandonato la famiglia e le comodità cittadine per andare nel cuore della foresta, trasformarsi in un leader indigeno e combattere il disboscamento illegale presso la comunità di Saweto, vicino alla frontiera peruviana con il Brasile, fino a quando non è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco dai trafficanti di legno. Máxima Acuña, contadina tra le montagne e le lagune di Cajamarca, nelle Ande peruviane, si rifiuta tenacemente di abbandonare ciò che considera di sua proprietà, nonostante sulle sue terre incomba il progetto di una miniera per l'estrazione dell'oro. Osman Cuñachí, undici anni, membro della nazione indigena più numerosa della foresta settentrionale del Perù, è apparso in una foto che ha fatto il giro del mondo e che lo ritrae sporco di petrolio dopo aver recuperato il greggio, fuoriuscito da una conduttura, che ha inquinato il fiume del suo villaggio, lì dove la sua etnia ha da sempre nuotato e pescato. Joseph Zárate, uno dei più importanti esponenti del giornalismo narrativo in lingua spagnola, con questi tre profili racconta la storia di altrettanti materiali - il legno, l'oro e il petrolio - che hanno caratterizzato le vicende di un continente, il suo passato di terra di conquista e il suo presente neoimperialista, divenendo simboli del progresso, metafore "che parlano di conflitti umani provocati dalla collisione tra diverse visioni dello sviluppo".
15,00

Ricomporre amorevoli scheletri

Ricomporre amorevoli scheletri

Giovanna Rivero

Libro: Libro in brossura

editore: gran via

anno edizione: 2020

pagine: 286

Un mondo oscuro, il più delle volte sinistro e ostile, attraversato da creature ferite è quello che domina i racconti di Giovanna Rivero, figure inquiete sulla soglia dell'ignoto o di un orizzonte di cambiamento non sempre facile da decifrare. Le vulnerabilità, i più segreti desideri di questi personaggi sono indagati mediante una scrittura che non nasconde nulla, che sfiora la vertigine, che scandaglia implacabile ogni stato d'animo, ogni approssimarsi all'abisso, annullando qualsiasi ipotesi di innocenza, persino infantile. Ma sono anche racconti che, mescolando generi e tradizioni, risultano capaci di catturare le verità profonde di un Paese, la Bolivia del XXI secolo, attraverso metafore, talvolta distopiche, che si alimentano delle ansie e delle distorsioni del presente. Feroci e implacabili, eppure ammantati da un'atmosfera di delicata malinconia, questi quindici racconti, tra i più rappresentativi dell'autrice e raccolti in forma inedita in questa edizione, fanno conoscere al lettore italiano una delle voci più originali della letteratura latinoamericana contemporanea.
16,00

Heridas. Ventidue racconti dalla Colombia

Heridas. Ventidue racconti dalla Colombia

Libro: Libro in brossura

editore: gran via

anno edizione: 2019

pagine: 284

In questa selezione di storie ci sono alcuni de gli scrittori più interessanti e di talento della letteratura colombiana nati tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta. Alcuni di loro sono già consacrati, ampiamente pubblicati e tradotti, altri, giovanissimi, si stanno facendo conoscere per il loro stile originale, tutti ci offrono testi di qualità e rilevanza. Dopo le antologie dedicate al racconto messicano, cubano, cileno e boliviano, questo volume propone storie che sembrano distaccarsi dalla violenza metropolitana così popolarmente associata al Paese sudamericano, per affrontare tematiche intime e vicende private, conflitti umani e situazioni di marginalità sociale. Ma la violenza, "sepolta, velata, misteriosa ma inevitabile", è comunque un punto d'unione fra gli autori di questa raccolta, non più solo come rappresentazione bensì come momento di discussione, codificazione e riscrittura, confronto con una realtà ancora da decifrare.
16,00

Il posto dove muoiono gli uccelli

Il posto dove muoiono gli uccelli

Tomás Downey

Libro: Libro in brossura

editore: gran via

anno edizione: 2019

pagine: 114

I protagonisti di questi racconti vivono ai margini dell'abisso personale, quel luogo dove può accadere l'imprevedibile. In una campagna crepuscolare, tre giovani sorelle compiono un misterioso e macabro rito; un'anziana signora ossessionata dalla telenovela del pomeriggio comincia a sentire un brusio provenire dal televisore; un nonno autoritario rivela tutta la propria fragilità durante la visita mensile dal barbiere insieme al nipote; due bambine annoiate che passano l'estate con i loro genitori sulla costa trovano nel posto dove muoiono gli uccelli un'inquietante fonte di distrazione. Dieci racconti ipnotici, una prosa puntuale e tenace, una tensione sotterranea che esplode nell'inaspettato, nella sorpresa, nell'ossessione. Storie su equilibri sottili e rapporti, spesso famigliari, tesi all'estremo, Il posto dove muoiono gli uccelli mostra il rovescio inavvertitamente sinistro delle situazioni quotidiane più banali, trasformando il suo giovane autore in una delle voci più interessanti e riconoscibili dell'attuale panorama letterario argentino.
13,00

Fuenzalida

Fuenzalida

Nona Fernández

Libro: Libro in brossura

editore: gran via

anno edizione: 2019

pagine: 229

Comincia tutto con una fotografia, una vecchia polaroid che la narratrice trova per caso una sera, a terra, tra i rifiuti vicino al cancello di casa. È una foto sbiadita che ritrae un uomo con indosso un kimono nero, un praticante di kung fu. In quell'immagine consunta dagli anni la donna crede di riconoscere il padre, Fuenzalida, che non vede da quando era bambina e che ormai si è trasformato nel ricordo di un padre, privo di fattezze e lineamenti definiti. La donna inizia così a tessere la storia del suo rapporto col genitore scomparso, ricordi confusi, frammenti di memorie che affiorano e si mescolano alla tragedia della dittatura militare cilena, in un gioco di specchi e di finzioni nel tentativo di stabilire una "mitologia Fuenzalida" in cui credere, una "storia delle origini" che funga da mappa; questo mentre l'improvvisa e inspiegabile perdita di conoscenza del figlio piccolo non la costringerà a fare i conti con un presente irrisolto.
16,00

Calles. Tredici racconti dalla Bolivia

Calles. Tredici racconti dalla Bolivia

Libro: Libro in brossura

editore: gran via

anno edizione: 2018

pagine: 203

Fino a poco tempo fa quasi sconosciuta al lettore italiano, la narrativa boliviana sta vivendo un momento di improvvisa e forse inattesa fioritura grazie a un numero crescente di autori nati tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta che, accanto ad argomenti storici e politici, sviluppano nei rispettivi testi temi più personali e intimi, con varietà e vivacità formale sorprendenti. "Una generazione giovane dinanzi alla tradizione e vigorosa nel proprio tempo", dunque, che si sta facendo pian piano ineludibile, divenendo punto di riferimento per chiunque voglia avvicinarsi alla letteratura ispanoamericana di inizio secolo. Dopo le antologie incentrate sul racconto messicano, cubano e cileno, questa nuova selezione dedicata al paese andino propone contributi di scrittori che con le loro opere si stanno facendo ambasciatori della letteratura boliviana nel mondo.
15,00

La casa del dolore altrui

La casa del dolore altrui

Julián Herbert

Libro: Copertina morbida

editore: gran via

anno edizione: 2018

pagine: 314

All'inizio del XX secolo, sulla soglia della modernità e del progresso, una vicenda scuote la storia del Messico: tra il 13 e il 15 maggio del 1911, nella convulsa congiuntura che segue lo scoppio della Rivoluzione, parte della comunità cinese di La Laguna viene massacrata, in modo violento e arbitrario, dalle truppe degli insorti e da comuni abitanti della cittadina di Torreón, convertiti in turba incontrollata. Si tratta della più grande strage di orientali nel continente americano, una mattanza seguita prima da negazione e calunnia, e poi da minimizzazione e disprezzo, simboli di una xenofobia dilagante, indifferente alla barbarie. Oltre un secolo dopo, con la lente d'ingrandimento offerta dalla letteratura, Juliàn Herbert visita i luoghi del massacro, studia gli archivi che conservano quella memoria e ricorre a testimonianze orali offrendo al lettore una storia potente e audace che va oltre la descrizione di quei drammatici fatti. "La casa del dolore altrui" non è solo il racconto di un "piccolo genocidio" dimenticato o la ricerca di una verità storica, è soprattutto il tentativo di dare dignità a un gruppo di migranti.
17,00

Non spargere lacrime per chiunque viva in queste strade

Non spargere lacrime per chiunque viva in queste strade

Patricio Pron

Libro: Libro in brossura

editore: gran via

anno edizione: 2018

pagine: 344

Italia 1945: il Congresso degli Scrittori Fascisti, voluto dalla Repubblica di Salò, si tenne nell'aprile di quell'anno a Pinerolo, ma dei tre giorni previsti ne durò soltanto uno. Trent'anni dopo, quattro scrittori futuristi sopravvissuti a quell'evento sono chiamati a ricordare. Tra lucida ironia e disincanto, ripercorrono la parabola di un movimento che avrebbe dovuto rappresentare l'arte del fascismo al potere e sprofondò con esso, e rievocano la figura di Luca Borrello, autore minore di un'opera invisibile la cui morte portò alla fine anticipata del congresso. Ed è proprio quella morte misteriosa a innescare un racconto che attraversa alcuni momenti chiave della storia italiana. Chi era Borrello e in cosa credeva? Come si intreccia la sua vita a quella di un partigiano? E che legame c'è tra quest'ultimo e l'uomo che trentanni dopo intervista coloro che parteciparono al congresso? Romanzo poliedrico narrato a più voci, il primo di Patricio Pron ambientato in Italia, "Non spargere lacrime per chiunque viva in queste strade" è un'indagine su storia e arte, violenza e avanguardia. Un racconto su come a metà del XX secolo la letteratura si trasformò in politica e la politica in delitto.
17,00

La dimensione oscura

La dimensione oscura

Nona Fernández

Libro: Libro in brossura

editore: gran via

anno edizione: 2018

pagine: 213

Il 27 agosto del 1984, in piena dittatura cilena, un uomo alto, magro, moro, con folti baffi neri arriva negli uffici di una rivista di opposizione. È un agente dei servizi segreti. Voglio parlare, dice, e la giornalista accende il registratore per ascoltare il racconto agghiacciante e inedito di chi ha eseguito sequestri e sotterrato cadaveri, una testimonianza che aprirà la porta verso una dimensione fino ad allora sconosciuta. Messaggero dell'altro lato dello specchio, con la sua confessione l'"uomo delle torture" confermava e rendeva irrefutabile l'esistenza di un universo parallelo e invisibile dominato dall'orrore e dal sopruso del potere. Prendendo le mosse da questa scena reale, Nona Fernández entra nella vita dei protagonisti di quella sinistra testimonianza, recupera le storie di quanti negli anni Settanta e Ottanta furono vittime della dittatura e attiva i meccanismi dell'immaginazione per accedere là dove documenti e archivi non sono stati in grado di arrivare, perché a volte l'"immaginazione è più nitida della memoria". Tra cronaca, letteratura e diario personale, "La dimensione oscura" parla di colpa, pentimento e delle emozioni di un intero paese, il Cile, di fronte a un passato fosco e brutale.
16,00

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