Helicon

“Gaetano & Vincenzo” è un’affascinante raccolta di filastrocche che celebra il mondo incantevole dell’Opera, con un focus sui personaggi indimenticabili di Donizetti e Bellini. Attraverso versi leggeri e giocosi, l’autrice ci guida in un viaggio tra melodie romantiche e situazioni divertenti, dando voce a protagonisti che si muovono tra amori, rivalità e sogni di gloria. Con un tocco di ironia e una profonda passione per il Belcanto, Azzoni riesce a rendere omaggio a due dei più grandi compositori della storia, invitando i lettori a sorridere e a riflettere. Un’opera che promette di incantare sia gli amanti dell’Opera che i neofiti, regalando un sorriso e un pizzico di indulgenza a chiunque si avventuri nel suo affascinante universo.

Norma Cossetto, una vita spezzata a 23 anni dalla barbarie di un branco di esseri ignobili. “Ho incontrato Norma” ripercorre gli ultimi anni della sua vita, proponendone una conoscenza più profonda per scoprire e descrivere la bella persona che è stata. La sua voglia di vivere e le sue sane ambizioni si sono infrante definitivamente nella notte fra il 4 ed il 5 ottobre del 1943 quando, dopo giorni di reiterate violenze e torture, è stata gettata viva in una foiba istriana dai partigiani titini. Il suo ricordo, a distanza di 78 anni dalla sua morte e dopo anni di silenzi, deve rimanere nella memoria di tutti.

L’anaconda è il più grande rettile vivente, potendo arrivare a venti metri di lunghezza. In quanto tale è l’immagine della forza, dell’agilità, della capacità di mimetizzarsi nel suo ambiente naturale e dell’astuzia tipica dei serpenti. Ingaggia lotte mortali anche con i grandi felini, uscendone quasi sempre vincitore e ingoiandoli interi subito dopo. Le inquietudini subentrano alla fine della lotta, quando la fatica sostenuta e lo sforzo di una digestione lunga e difficile la espongono ai maggiori rischi. I protagonisti del romanzo si trovano nella situazione di doversi muovere tra le intemperie della vita tanto meno vittoriosi quanto più in quel preciso momento pensano di essere forti. Le battaglie si susseguono e s’intersecano in un groviglio doloroso e nell’impotenza di trovare soluzioni, che anzi diventano spesso causa e origine di nuove sofferenze. Nel ciclo della vita l’alternarsi delle vicende umane è imprevedibile anche se causato spesso dall’uomo stesso.

Un viaggio avvincente attraverso la storia della Fede cristiana.

Giulia e Luigi sono anime gemelle, ma ancora non lo sanno. Lei è una inguaribile romantica e adora vivere con la sua splendida Maya, una simpatica cagnolona dorata, che la accompagna in tutto quello che fa. Proprio grazie a Maya, conosce Sofia, un'incantevole bambina che è rimasta senza la mamma e per questo profondamente triste, e suo padre Luigi; da quel momento iniziano a frequentarsi con regolarità, nei giardini vicino a casa. Gli anni passano e la loro amicizia si rafforza. Ancora non ne hanno preso coscienza ma il loro amore è senza eguali, è un amore scritto nelle stelle. Luigi decide di organizzare una straordinaria sorpresa di Natale per Giulia e per sua figlia Sofia e, proprio la magia delle feste natalizie, rende questo romanzo una bellissima storia di amicizia e d'amore attraverso un'appassionante caccia al tesoro in barca a vela, nella splendida cornice delle isole dell'arcipelago toscano, alla scoperta di un tesoro etrusco. La tensione sale quando Giulia scopre una microspia sullo scafo della loro imbarcazione fino al colpo di scena finale, che trasforma questo romanzo in una storia romantica che ognuno vorrebbe vivere.

Un campionato Italiano di Vela Classe Meteor, a cui l'appassionatissimo Commissario Mazzi non poteva mancare. La festa agonistica viene interrotta dal ritrovamento di un corpo senza vita ancorato al fondo del lago. Da questo momento in poi, Mazzi si vede coinvolto in una indagine fuori dalla sua giurisdizione, che lo porterà a dipanare un caso, apparentemente semplice, ma che porterà innumerevoli colpi di scena. Nella cornice maestosa del lago Trasimeno, tra il bellissimo borgo di Castiglione del Lago fino alla nobile città di Perugia, la vicenda scorrerà veloce tra le verdi colline Umbre e le sue rigogliose campagne.

Benjamin Serra, reduce da un matrimonio fallito e in crisi sentimentale, incrocia la sua vita professionale con Nabyla, figlia di un magnate arabo, comproprietario di una Holding economico-finanziaria che alla City di Londra chiamano la Famiglia. Benjamin non può che restare affascinato e poi sedotto dalla bellezza e dallo strapotere passionale di Nabyla e, inaspettatamente, una banale conoscenza si trasforma in una storia di amore, anche se, troppo sbilanciata per la diversità dei mondi da cui provengono. L'avventura si ingarbuglia quando Benjamin, amante da utilizzare a chiamata, viene persuaso da Nabyla a dare un piccolo aiuto in una spericolata operazione sotto copertura, per la vendita, a industrie aerospaziali mondiali, di missili di ultima generazione, che la Famiglia si è accaparrata in modo illegale e molto spregiudicato. (…)

«(…) D'altronde che "tutto il mondo è un palcoscenico ed ognuno recita nella vita più ruoli" lo diceva nel 1600 William Shakespeare; nei momenti tragici della vita come in un evento bellico, per sopravvivere, siamo costretti a trovarci un ruolo di convenienza spesso contrario al copione che siamo abituati a recitare. Per rendere più credibile ed efficace quel personaggio, che non ci appartiene, ricorriamo ad una maschera tragica o popolare, a quel punto siamo pronti a tutto, liberati dalla nostra coscienza perché consapevoli che stiamo solo recitando, riusciamo ad interpretare personaggi tragici o fantastici. Se ci pensiamo bene era quello accaduto durante la guerra dove solo uomini dal volto di mostro potevano macchiarsi di crimini come quelli accaduti (…)»

Una sofferenza verso le ingiustizie e una malinconia per qualcosa che non c’è più: un amore? Un ideale? Un desiderio? Oppure una malinconia dettata da qualcosa di cui è alla ricerca ma che l’autore sembra non aver ancora trovato. Sicuramente mi sembra di intravvedere, nel motivo ricorrente dell’ombra, della notte, del silenzio quella ricerca di serenità, di tranquillità che fa dannare tanti di noi, me compreso. L’ombra è la fuga dai riflettori, il silenzio è la fuga dal frastuono di rumori che ci ha disabituati ad ascoltare dell’altro da noi, la voce della terra e tantomeno quella di Dio.

"Ut aveva dieci anni quando l’ho conosciuto. Quindici quando se n’è andato. Il pomeriggio che lo incontrai, là sulla riva del mare, mi fissò con i suoi grandi occhi neri e mi disse: – Mi dai la mano? Devo attraversare la strada. – Quale strada? – chiesi io. – Questa. Non la vedi? – Ah, questa è una strada? – Sì, questa. Quale se no? – Certo. Era una lunga striscia, larga circa una spanna, tracciata sulla sabbia umida, vicino all’acqua. – Allora, mi aiuti ad attraversare? – E cosa devo fare? – Dammi la mano. Gliela porsi. Lui l’afferrò, la strinse forte e disse: – Adesso chiudi gli occhi. Li chiusi. – Dài, passiamo di là." In appendice: Il paese dei girasoli. Età di lettura: da 11 anni.

La morte improvvisa di Ida scatena nell’interiorità di Anna un varco temporale ed emotivo inaspettato. I vari livelli di passato si intersecano dentro di lei, mentre il presente scorre lentamente attraverso il fluire delle stagioni. Fra i vari gradi del passato di Anna ce n’è uno in primo piano che aggiunge un ulteriore prima e dopo lungo il racconto: la vita con Dino e la piccola Viola e quella successiva, dopo la separazione. I personaggi maggiori e minori, che ruotano intorno ad Anna, restano a lei ancorati dentro le storie, i ricordi e gli stretti legami affettivi, tutti impliciti nella cornice tipica del paesaggio toscano, descritto nella sua lussureggiante bellezza, in lungo ed in largo, staccandosi dalla terra ferma fino ad approdare all’Isola d’Elba. Vera protagonista di questo racconto è la memoria che diviene quasi mitologica, composta da echi, segni ed infinitesimali abitudini, attraverso cui è costruita la regia dei personaggi, mentre il profondo legame con Ida, a cui Anna si rivolge come in forma di dialogo, pagina dopo pagina, si conferma e trova il modo di raggiungerla attraverso fugaci segnali che si manifestano segretamente nella natura. (...)

In un’epoca segnata da grandi trasformazioni e avvenimenti storici, "L'ineffabile bellezza delle piccole cose" ci invita a esplorare il periodo dal 1930 al 1960 attraverso gli occhi di un uomo che ha vissuto l’Italia di quegli anni. L'autore, oggi novantaquattrenne, ripercorre i suoi ricordi biografici con la saggezza acquisita in una vita intera. Questi quindici racconti ci conducono in un viaggio intimo e nostalgico, rivelando come, nonostante i cambiamenti tumultuosi e le sfide dell'epoca, siano le piccole cose a rimanere indelebili nella memoria. Dall'infanzia all'età adulta, ogni storia cattura un momento, un dettaglio, un'emozione che ha segnato l’esistenza dell’autore.