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C’è un’Italia che resiste nei ricordi, nei profumi, nei gesti quotidiani. È l’Italia dei campi, delle scuole di paese, delle feste semplici e sincere, dove ogni parola aveva un peso e ogni silenzio un significato. In questa raccolta di racconti, Elisa Gaslini ci accompagna in un viaggio nel tempo e nella memoria, restituendo con dolcezza e precisione un mondo che non esiste più ma continua a parlare a chi sa ascoltare. Le sue pagine profumano di pane appena sfornato, di lettere spedite a mano, di stagioni che scandivano la vita come un respiro naturale. Con uno sguardo pieno di tenerezza e un linguaggio limpido, l’autrice intreccia autobiografia e racconto corale, ritraendo donne e uomini comuni con la forza della verità e la grazia della poesia. Un libro che commuove e consola, capace di riportare alla luce il valore delle radici, della memoria e delle piccole cose che danno senso al tempo che passa.

Non sono stata io a scegliere Gesù: è stato Lui a scegliere me, quando ero nel pieno di una battaglia che sembrava impossibile da vincere — contro il male, contro le ferite della vita, contro me stessa. Questo libro racconta la mia vera conversione: un cammino di cadute e rinascite, di oscurità che si aprono alla luce, di fede che si fa forza viva. Ma non è solo una testimonianza: è anche un piccolo manuale per difendersi dal male, per riconoscerne le trappole e ritrovare la libertà che viene dallo Spirito Santo. Un invito a chi cerca speranza, verità e consolazione: perché nessuna battaglia è troppo grande, quando è Cristo a combattere accanto a noi.

Un dialogo poetico tra Cinzia Milite e Lorenza Auguadra, dove la caduta libera e la città invivibile diventano simboli del vivere contemporaneo. Due voci si incontrano tra abisso e respiro, concretezza e trascendenza, per trasformare la fatica quotidiana in parola poetica. Un libro che si può leggere da entrambi i lati, in un continuo giro di scoperta e rinascita.

Un dialogo poetico tra Cinzia Milite e Lorenza Auguadra, dove la caduta libera e la città invivibile diventano simboli del vivere contemporaneo. Due voci si incontrano tra abisso e respiro, concretezza e trascendenza, per trasformare la fatica quotidiana in parola poetica. Un libro che si può leggere da entrambi i lati, in un continuo giro di scoperta e rinascita.

La silloge custodisce gli ultimi anni dell’autore Sergio Buttigè, pieni di cambiamenti sostanziali e di ostinazione verso il destino di dovere scrivere per sé e per gli altri, di colori nuovi, pieni di vita e di silenzi inascoltabili, di presenze necessarie e di assenze insostituibili. Le tre sezioni che si trovano all’interno del libro sono tre esperimenti differenti di sensibilità verso la scrittura: Verrà la Prosa esprime le future prospettive dell’autore, poesie che si affacciano sul mondo della prosa, appunto, banchi di prova verso uno stile più romanzato. Sorrisi strizza l’occhio ad una dimensione più intima, più carnale, più attaccata alla materia che alle idee, un modo di dire che la vita esulta anche quando sembra stia addormentata ad osservarci. Social Poetry racchiude tutti quei momenti di scrittura che, anche per pochi istanti, con fredde linee o con versi pieni di tepore, sono arrivati ai più attraverso i canali social. Momenti di condivisione …Occhi sul mondo… “Secondi che durano per sempre e per sempre che durano secondi.”

L'ultimo figlio di carta che Rossella ha prodotto "Breve Storia di un Viaggio" si muove nella direzione di una narrazione biografica che cammina per più di un secolo di Storia, quasi contraltare delle Giulaj, nascendo dalla vita vera di alcuni personaggi. Ma qui l'Autrice lascia libera la fantasia nelle vicende, che, pur prendendo spunto, come per le Giulaj, da un vissuto sofferto e reale, crea vissuti e soggetti del tutto nuovi: per tutti il destino tesserà storie complesse e non sempre facili da affrontare. Un fil rouge rappresentato da un narratore, che si nasconde spesso tra le pagine ed esce allo scoperto solo a conclusione delle vicende, fa pensare che l'Io narrante sia veramente Rossella che si riflette in un ritratto dipinto troppo tempo prima. Al lettore la scelta della soluzione!

Manuale progettato per insegnanti, educatori e genitori, offrendo attività divertenti e coinvolgenti per lo sviluppo motorio dei bambini dai 3 ai 6 anni.

Essere una Drag è la capacità di trasformarsi in una figura mitologica costituita da una parte umana e da un'altra di caos, scintillio e colore. È un viaggio durante il quale trasformare difetti in un superpotere nuovo. Cit. Scandal, nina's allieve.

La giovane Romi desidera fuggire dal mondo per una serie di eventi funesti, seppur non sia ancora giunto il momento di andarsene: prima urge scoprire cosa affliggeva la madre quando era in vita. Vorrebbe trovare conforto all’angoscia che la pervade tra le braccia di Alena, la sorella gemella, ma non può perché tra loro qualcosa si è spezzato. Romi non trova pace; forse è lei a essere sbagliata, asociale, diversa. A sbrogliare la matassa ci penserà qualcuno di inaspettato: il vecchio Josef Hastrman, un misterioso clochard che vive sulle sponde del fiume Rodano, capace di evocare la dimensione magica che va oltre l’essere umano.

Christine Harris è la giovane rampolla di una famiglia dell'alta borghesia romana. All'età di quattordici anni conosce Nathan, un ragazzo londinese dallo spirito indomito, cresciuto in una famiglia con uno stile di vita anticonformista, molto lontano dall'ambiente ovattato e stereotipato nel quale lei vive. La gabbia dorata in cui è costretta dalla madre, una donna avida e calcolatrice, la relega infatti ad un ruolo di ragazza aristocratica e perbene, attenta agli status symbol e alle convenzioni, snaturando in tal modo il suo essere. L'occasione di una vacanza in una località balneare nell'Hampshire con Nathan e i suoi parenti le permetterà di scoprire se stessa e la forza prorompente dell'amore. In un diario Christine ripercorre a ritroso i momenti salienti della sua vita, racconta dell'incontro con Nathan e di come esso ha determinato la sua stessa esistenza.

Una storia. Due vite che s'intersecano inestricabilmente in un unico destino. Salti temporali e flashback, sullo sfondo della tragica disfatta di Waterloo. Niente ha un inizio e nulla ha una fine, in questo racconto dai risvolti mistici...

Radici d’Onda è una raccolta poetica che esplora il Mediterraneo come luogo di profondi contrasti e connessioni ancestrali. Attraverso una raccolta di 23 poesie che si muovono tra mito e storia, passato e presente, l’opera invita il lettore a immergersi in un viaggio intimo e collettivo, in cui si intrecciano memorie, simboli e identità di popoli che hanno abitato e attraversato le sponde di questo mare. Il Mediterraneo, rappresentato qui come una forza viva e mutevole, diventa protagonista e custode di un’eredità fatta di contrasti. Tra onde e porti, tra civiltà perdute e frammenti d’eroi, la raccolta getta luce su una pluralità di storie che ci parlano di migrazioni, esili e ritorni. È un mare in cui si riflettono la bellezza e la crudezza della storia, popolato da figure mitologiche come Ulisse ed Enea che, lungi dall’essere simboli gloriosi, incarnano qui il dramma dell’essere umano, costantemente spinto verso un orizzonte che sembra allontanarsi.