Il Maestrale
Vita di Arturo Amavìs
Alessandro Serra
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2024
pagine: 240
Alghero, primi anni '90 del Novecento. Arturo Amavìs appartiene a una famosa famiglia di corallari. Nato con un polmone malato, è impedito alla pesca dei coralli a cui si dedicano i suoi parenti. È stato allevato da una madre superstiziosa e da un padre scontroso che mal sopporta i suoi problemi di salute: per questo Arturo confida nella saggezza del nonno Pedro, esule spagnolo scampato agli uomini di Franco, e lo erige a suo vero modello. Dal nonno proviene il legame con la famiglia D'Arriguez per il commercio del rubrum, collaborazione ormai compromessa dagli eredi di entrambe le famiglie. Ciò nonostante, Arturo stringe amicizia con Igor, giovane artista emancipato, ultimo rampollo dei D'Arriguez. Interessato agli angoli più bui dell'animo umano, a Igor basta poco per coinvolgere Arturo in un gioco fatto di seduzione intellettuale e continue provo-cazioni. Nello studio dell'amico, Arturo incontra Giuseppina, nipote di Anita Rajko, profuga giuliana di Fertilia. Inizia qui l'incrocio di vite fra i due giovani, con fili che si spezzano per poi intrecciarsi di nuovo, anni dopo, in un amore intenso ma osteggiato da ombre del passato e da un destino che cercherà di ripetersi.
Perché il vento era nero
Savina Dolores Massa
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2024
pagine: 656
Al centro esatto della costa occidentale della Sardegna, tra stagni, paludi, fiume e mare sorge la cittadina di Aristànis. Nelle campagne circostanti - in una villa seicentesca convertita ad orfanotrofio e appartenuta a Vandalino Casu - si svolgono le vite di un gruppo di suore e di orfani. Sono vite piegate a un destino incolore sotto lo sguardo vigile di un vescovo padrone; nascoste ai più ma talvolta esibite in cortei di orfani piangenti le spoglie dei passati a miglior vita. In un racconto che si dirama spezzando le barriere del tempo, la Grande Pianura del Campidano è testimone dello svolgersi di esistenze sospese tra verità, leggenda, cecità e visioni. Non ci si stupisca dunque di incontrare la Giudicessa Eleonora d'Arborea in insolite vesti nel '900 o il cavallo Ti Giuro il cui nome racchiude una promessa. E neppure di conoscere Gianmaria Esposito, macchinista ferroviere autore di una strage di bambini in fuga sui binari proprio di fronte alla villa seicentesca. Sarà mai esistita Suor Dolores degli Angeli, figlia di un luminare degli occhi e direttrice dell'orfanotrofio? Se sì o no, in questa storia lei prorompe come una manta di mare in cielo. Vola sopra la villa ancora respirante nonostante le sue macerie e la dimenticanza imperdonabile di una città intera. A Tomaso e Lisabè, i soli sopravvissuti alla strage del treno, col loro amore tortuoso ma necessario, l'onere di smascherare le cecità dei viventi, tra cardi selvatici, ombre acquatiche, fanghi sotterranei, intrighi nascosti nel passato, nell'indiscutibile incanto di un vento nero d'Isola.
Il peggiore
Gianni Usai
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2024
pagine: 288
In un futuro prossimo la tecnologia è in grado di leggere la memoria degli esseri umani e un algoritmo ne giudica la condotta per stabilire chi abbia diritto alle cure. Mentre Corrado Gremioli è in coma indotto a seguito di un misterioso incidente, viene sottoposto alla «procedura di estrazione» dei suoi ricordi. Corrado è un fotografo di fama internazionale sulla soglia dei sessant'anni, ha fatto della sua arte la principale ragione di vita, viaggiando per il mondo nel tentativo di fissare sulla pellicola la propria idea di umanità. Apprendiamo della sua esistenza dalle trascrizioni di un flusso memoriale quasi ininterrotto. Pagina dopo pagina si scopre la sua personalità complessa e ambigua; la curiosità verso l'imperfezione umana, a tratti morbosa, spesso cinica ma segnata da una sensibilità fuori dal comune; il rapporto con le donne, compromesso da quella stessa curiosità, dove il sesso diventa strumento di indagine e può essere arma di offesa o di ultima difesa; il freddo rapporto con la sua famiglia d'origine; l'idea distorta di giustizia. Chi è Corrado Gremioli? Una mente spregiudicata e in anticipo sui tempi, un provocatore, un genio della fotografia e della ritorsione morale? O un usurpatore, artista della vendetta, un giustiziere della società capace di portarne al massimo grado, soprattutto, i peccati? Ma può un algoritmo - ed è lecito - discriminare tra giusto e sbagliato, tra atto e intenzione, tra l'uomo e l'artista? E cosa sono perfidia, amore, genio e perversione, se non momenti di una sola ambizione? Il verdetto che deciderà della vita di Corrado è legato a queste domande, sebbene condanna e assoluzione non abbiano per tutti lo stesso significato.
Le due città
Marco Atzeni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2024
pagine: 352
Il protagonista si aggira nella Sassari ottocentesca, alternandosi tra rioni malfamati e rioni borghesi. Vive in una topaia fino al giorno in cui, nello studio notarile dove sgobba come scrivano, riceve la visita della ricca donna Musso. L'anziana gli fa un'offerta difficile da rifiutare: andare ad abitare in uno degli appartamenti di un palazzo maestoso da lei posseduto in una delle vie nobili della città. Pochi giorni dopo il trasloco, proprio nell'atrio del palazzo, l'uomo conosce una giovane dai modi contraddittori. Si chiama Ada e lei gli mente su molti argomenti. La ragazza e l'uomo, del resto, non si sarebbero neppure potuti conoscere se lui non fosse dotato di una soprannaturale e arcana sensibilità che gli rende la vita impossibile fin da bambino. Tra i due maturerà un rapporto di complice fiducia e da qui si dipartono anche le indagini su alcuni omicidi e sugli affari del barone, il signore più ricco e potente di Sassari. Sarà un susseguirsi di vicende in cui l'inseguitore diventa inseguito e di situazioni apparentemente slegate che si scoprono invece essere profondamente intrecciate. In una discesa nel sottosuolo, materiale e ideale, il protagonista affronta un conflitto morale che lo porterà, attraverso una strada lastricata di buone intenzioni, nell'inferno del rimorso.
Gramsci formidabile polemista di argomenti sociali e letterari
Rita Arca
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2024
pagine: 224
L'opera di Rita Arca, attraverso nuove ricerche d'archivio, inizia con l'offrire importanti scoperte relative ai docenti e ai compagni che Antonio Gramsci ebbe nei tre anni in cui frequentò il ginnasio Carta-Meloni di Santu Lussurgiu, consentendo una migliore conoscenza del periodo di formazione del grande intellettuale. Il discorso storico si apre a una più attenta cognizione del giovane Gramsci, a quella precoce capacità critica che si nutriva di forte verve polemica, alle motivazioni che l'hanno portato a diventare un «formidabile polemista», attivo soprattutto in campo letterario. Così si arriva anche a lumeggiare le cause che non gli consentirono di portare a termine la formazione accademica, ripercorrendo la sferzante polemica che condusse contro alcuni docenti universitari. La ricostruzione formulata da Arca è sostenuta da una nutrita documentazione anche fotografica: notizie e foto sul maestro che Gramsci ebbe in terza elementare; informazioni, foto e documenti sui docenti e i compagni del ginnasio lussurgese; il commento ai temi liceali; un excursus dei più interessanti articoli del Gramsci polemista. Come scrive Anna Maria Capraro nella Prefazione, nel libro di Arca, «in uno snodarsi di racconti, riflessioni accuratamente documentate, aneddoti, emozioni vivissime e ricordi personali tratti da fonti le più diverse, l'analisi costituisce un fondamentale punto di partenza per un'indagine a lungo respiro. E coglie, nell'immensa mappa fornita dall'intero corpus gramsciano, sollecitazioni filosofiche, cognitive, etiche e emozionali».
L'odore della città
Cosimo Filigheddu
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2024
pagine: 288
Mentre un’afa innaturale opprime una mai nominata cittadina di provincia – proiezione di innumerevoli altre ma in cui non è difficile scorgere Sassari – al secondo piano di un nobile palazzo, appena al di sopra dei tavolini affollati di un grande bar del centro, va rapidamente in decomposizione il cadavere di un morto ammazzato. L’assassino e i suoi quattro amici cercano di far scomparire i resti mentre si decompone anche la loro quotidianità di borghesi immorali, reciprocamente incatenati sin da ragazzi da un patto misterioso. Le vite morbose del commerciante assassino, del bancario infedele, del medico pigro e inetto, del giudice fallito e del deputato corrotto si intrecciano con quelle dei politici, dei poliziotti, del procuratore, dell’avvenente proprietaria del bar, dei suoi clienti e di altri, donne e uomini, che compongono un’umanità, al tempo stesso, arresa e combattiva, depravata e onesta. Una violenta e insensata ribellione travolgerà la città, e metterà ognuno davanti a un imprevisto destino.
Anime oneste
Grazia Deledda
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2024
pagine: 272
Uscendo sul finire del 1895 con la prefazione dell'esigente e autorevole Ruggero Bonghi, "Anime oneste" segna il vero inizio della celebrità di Grazia Deledda. Ha 23 anni la scrittrice in erba quando confeziona su commissione dell'editore Cogliati questo «romanzo famigliare» 'buonista': un libro di genere ma «nel suo genere - secondo il giudizio privato dell'autrice - molto più bello» del complementare La via del male (1896). E difatti Anime oneste, ritoccato da Deledda per l'edizione Treves del 1910 qui riprodotta, regge ancora bene a una lettura odierna. Quantomeno ha il pregio di rivelare la narratrice dalla voce già distinguibile che sviluppa, entro una trama lineare e robusta, alcuni dei temi e motivi portanti della futura opera romanzesca, fra potenza delle passioni, dramma e sacrificio.
La badante di Bucarest
Gianni Caria
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2024
pagine: 208
In un'Italia distopica ma non troppo, alle prese con una gravissima crisi economica, Maria perde il posto di insegnante di italiano e va a lavorare come badante in una famiglia di nuovi ricchi di Bucarest. Lascia a casa il marito, anche lui licenziato dal posto di dirigente di un ministero, e due figli adolescenti. Nella capitale romena trova una classica famiglia borghese composta da genitori e un figlio unico, con un nonno materno ormai allettato: è questo il suo incarico, assistere un vecchio professore, quasi in stato vegetativo ma col quale trova un modo originale di comunicare. Dovrà confrontarsi con Margareta, la figlia del professore, scoprendo come nella vita non ci sia nulla di scontato. La storia, pervasa di amara ironia, parla di un mondo rovesciato e possibile, di come sia spesso necessario riposizionarsi rispetto alla famiglia e alla società che ci circonda, quasi a ricordare che i privilegi non sono mai per sempre. Maria riflette sul senso di colpa, sulla finzione degli affetti nei confronti del marito e dei figli, su come la nuova ricchezza generi inevitabilmente forme di classismo e di razzismo verso chi non la può condividere.
La bambina del vetro
Elisa Pilia
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2024
pagine: 224
Due narrazioni costruite su due diverse linee temporali si alternano ne "La bambina del vetro". Entrambe hanno la voce di Étienne che, ora con gli occhi innocenti di un dodicenne e ora con il cuore pesante di un ventiseienne, racconta dell'invasione nazista della Francia nell'estate del 1940 e del cammino, intrapreso quattordici anni dopo, per ritrovare un'amica scomparsa nel caos della guerra. In quel caos che ha il lezzo di case bruciate e il suono di fucili e carrarmati per le strade, Étienne conosce una bambina a cui mancano le parole. Aili è ebrea, non ha più una famiglia ed è affetta da afasia. Costretta al silenzio, ha trovato modi nuovi per comunicare. Étienne imparerà da lei che con le sfumature del vetro si possono raccontare storie senza voce. Tempo dopo, nel 1954, la lettera lasciata da un soldato tedesco che aveva rischiato la propria vita per aiutare i due ragazzi, riapre un cassetto della memoria mai davvero chiuso. Fa scattare in Étienne l'impulso a una ricerca che si era ripromesso di non intraprendere. È l'inizio di un'indagine piena di sorprese, ritrovamenti e rivelazioni dove s'intrecciano i fili di legami misteriosi fra Aili e il soldato generoso, e dove saranno ancora le sfumature delle vetrate a dare senso a un passato che sembrava solo da dimenticare.
Jump
Angelo Mazza
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2024
pagine: 288
La famiglia La Gazza, marito e moglie prossimi alla terza età con due figli adulti, Angelina e Filomeno (voce narrante della storia), si trova a Milano, proveniente da una cittadina del centro Sardegna. Non è un viaggio di piacere. Il padre Guglielmo - grandi baffi e sguardo fulminante che ne rimarcano il vigore fisico e caratteriale - deve sottoporsi a un intervento che potrebbe risolvere il suo stato di salute o costargli la vita. Una neoplasia grande come una «risma di fogli A4» gli opprime l'addome. Quando Guglielmo è ormai nelle mani dei chirurghi, nel limbo sospeso fra speranze e paure, nel momento in cui la vita spinge al resoconto, Filomeno s'inoltra in soliloquio, prendendo per mano il lettore, verso altre terre di mezzo: fra visione e realtà, fra presente e passato. Il passato ha innanzitutto i lineamenti di papà Guglielmo nel ruolo di primo e più grande tifoso del figlio nell'avventura dell'atletica leggera, dove Filomeno era una grande promessa, specializzato nel salto in lungo, con una misura da provare a raggiungere e poi superare - 7 metri - presto diventata una vera ossessione numerologica. Ma dal passato rispunta anche quell'omone iroso di zio Tommaso, il fratello di Guglielmo che tanti anni prima, in un accesso di violenza dopo una banale discussione, ha spezzato l'idillio delle lunghe estati che vedevano riunirsi la famiglia nella grande casa non lontana dal mare. Da allora non si è fatto più vivo, eppure sembra proprio zio Tommaso l'uomo-orso che Filomeno vede affacciarsi fuori dall'ascensore che si apre sulla sala d'aspetto della clinica. È lì che inizia un duro confronto, non escluso quello con sé stessi, dilagante in recriminazioni e ondeggiante fra le occasioni colte e quelle mancate, in una commovente storia di formazione che prende forza dai successi come dai fallimenti.
Prigioniero del mio nome. Cronistoria di un doppio sequestro di persona
Riccardo Devoto, Michele Tatti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2024
pagine: 176
Riccardo Devoto - coadiuvato dal giornalista Michele Tatti - racconta le vicende umane e imprenditoriali, sue e della sua famiglia: protagonista della vita economica e civile di Nuoro per oltre un secolo, e purtroppo anche della fase più cruenta della lunga storia dei sequestri di persona a scopo di estorsione. Nel 2005 la società è costretta a modificare la propria ragione sociale per via della estenuante crisi seguita al rapimento dello zio di Riccardo, Gigino Devoto, nel 1985 prigioniero dei banditi per 203 giorni. Dopo una liberazione ‘costata’ 800 milioni di lire, l’impresa di famiglia deve abbandonare le storiche attività di torrefazione del caffè e rinascere come azienda immobiliare. Ma il dramma dei rapimenti inizia prima per i Devoto. Nel 1975 proprio Riccardo, allora quindicenne, sfugge a un primo tentativo di sequestro; un episodio che segna la sua vita già resa difficile fin da piccolo dal terrore dei rapitori, che imprigionava i Devoto, reclusi in casa. Prigioniero del mio nome ricostruisce tragedie umane personali, familiari e aziendali, moltiplicate spesso dalle incertezze degli apparati statali e accompagnate da crisi alimentate dalle banche.
Domani è un altro mondo. Dieci domande per la Sardegna che verrà
Bachisio Bandinu, Matteo Porru
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2024
pagine: 128
Questa intervista doppia a Bachisio Bandinu e Matteo Porru - uno scambio di vedute fra un ottantenne e un ventenne - è un confronto fra generazioni senza precedenti. Bandinu e Porru, rispondendo in simultanea a 10 domande, si confrontano su altrettanti temi-cardine legati alla Sardegna, dall'industrializzazione alla lingua sarda, dal futuro dei giovani all'emigrazione, dal folclore al matriarcato, dai problemi politici alle incombenze sociali. Gli autori scrutano il domani dell'Isola, per chiedersi in conclusione cosa augurare a un Sardo che deve ancora venire al mondo. Le 10 domande: 1. Che cosa significa e cosa comporta, oggi, essere sardi? 2. Perché parlare sardo? 3. L'industrializzazione e il turismo di massa hanno salvato l'isola o l'hanno condannata? 4. Come interpretare l'emigrazione? 5. Quali sono le prospettive di un giovane sardo? Globali o locali? 6. Identità e folclore si completano o si ostacolano? 7. In cosa è contemporaneo il matriarcato? 8. Di cosa ha paura un sardo? 9. I problemi strutturali della regione (sanità, servizi, trasporti) verranno mai sanati? E se sì, da chi? 10. Cosa augurare a un sardo che deve ancora venire al mondo?

