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Ilmondodisuk

La voce delle mani. Quattro donne in scena: Io e Giovanna-La moglie-Mi chiamo E.-Recita straordinaria

La voce delle mani. Quattro donne in scena: Io e Giovanna-La moglie-Mi chiamo E.-Recita straordinaria

Delia Morea

Libro

editore: Ilmondodisuk

anno edizione: 2012

pagine: 112

"La voce delle mani" - il titolo scelto per questa raccolta di testi teatrali - richiama alla gestualità del corpo, a un linguaggio che in teatro è fondamentale. Così le mani possono essere vettore d'inquietudine e rappresentare solitudine, disperazione ma anche voglia di riscatto come nel caso delle protagoniste delle quattro pièce. Eroine o donne come tutte le altre, le figure femminili che raccontano sono personaggi reinventati dalla storia o figure di pura fantasia. Connotate da rimorsi, sensi di colpa, abbandoni. "Storie di ethos e pathos, nonché d'eterodosso eros, si potrebbero dire. Di violente o tenere conversioni e resurrezioni. Di doppi o tripli specchi figurali, in cui la Donna si fa tale dalla comune Femmina e da Donna assurge poi a Persona, quando non anche a Mito o ad Archetipo sovratemporale, come accade, in queste scritture, a Giovanna d'Arco o a Eleonora Pimentel Fonseca o a Emma Hamilton. Dimostrandoci così che il principio di ogni rappresentazione e trasfigurazione è lì, in lei, nell'oscuro regno delle "Madri", per dirla con Jung, e non nell' "altro da lei" - nel maschio, o il padre, o il marito od il fratello. O, in altri termini, nell'Uomo. E che, anzi, quest'ultimo, è della Donna solo un'ombra surrettizia, una mera "mancanza all'essere". (Dalla prefazione di Enzo Moscato)
11,00

Canto stonato della sirena. Racconti di una città smarrita

Canto stonato della sirena. Racconti di una città smarrita

Monica Florio

Libro: Copertina morbida

editore: Ilmondodisuk

anno edizione: 2012

pagine: 144

Uno sguardo sull'emarginazione colta nelle sue molteplici cause: genetiche, sociali, sessuali. Protagonisti delle storie narrate sono, non a caso, eterni outsider di cui viene sottolineata non la diversità bensì la normalità, frutto di sogni e di aspirazioni comuni a tutti noi. Sono loro a prendersi una rivincita nei confronti di un'esistenza vissuta aggrappandosi a piccole illusioni nel tentativo di rovesciare la condizione di vittime di un destino in apparenza già segnato. Scenario di queste vicende di handicap, disadattamento e omosessualità è la Napoli dei nostri giorni che, nel suo irreversibile degrado, appare come una sirena dal canto stonato, svenduta da un ambiente culturale sempre più cinico e salottiero.
13,00

La buffa solitudine. Favola tragicomica

La buffa solitudine. Favola tragicomica

Angelo Otero

Libro

editore: Ilmondodisuk

anno edizione: 2011

pagine: 86

9,00

Per amore delle bionde. Uno scugnizzo a passeggio con i boss
13,00

Santuari. L'avventura umana di Gaetano Errico
12,00

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