Kalós
Couscous. Koinè culturale dei popoli
Mario Liberto
Libro
editore: Kalós
anno edizione: 2019
pagine: 152
Il couscous è il piatto che ha favorito la koinè storica e gastronomica del “continente mediterraneo”, cultura cosmopolita e flessibile che si muove sposando e adattandosi alle esigenze minime dell’uomo. Partendo dalle terre del Maghreb per arrivare alle regioni costiere della nostra penisola, l’autore propone un vero e proprio itinerario del couscous, in cui emergono per ogni territorio le caratteristiche di questa singolare ricetta che si intrecciano a ingredienti di altro genere, legati soprattutto alla sacralità, alla socialità e convivialità che una preparazione di questo tipo presuppone. Il couscous è la ricetta per tutti i gusti e per tutte le occasioni. Queste pagine raccontano i diversi modi di preparazione e il risultato è un piatto unico che recupera una parte di storia della millenaria e multiculturale cucina mediterranea.
Bellini nella musica delle carrozze
Lina Maria Ugolini
Libro: Libro in brossura
editore: Kalós
anno edizione: 2019
pagine: 80
Gli affetti, la formazione artistica, gli amori, i viaggi, le amicizie e le opere del grande compositore siciliano dagli occhi azzurri. Un ritratto di Vincenzo Bellini che da Catania parte seguendo la musica del tempo delle carrozze che lo hanno accompagnato in lungo e in largo nell’Ottocento per i teatri dello Stivale e Oltralpe, fino al ritorno a casa di un’ultima carrozza da Parigi… Pagine che ricreano la poesia di una vita densa e profonda, facendo letteralmente muovere, nell’animazione dei disegni, ruote e cavalli su pentagrammi di note volte a ricordare Bellini come cantore di melodie lunghe, struggenti e immortali.
Riscoprire Gennaro Pardo
David Camporeale
Libro
editore: Kalós
anno edizione: 2019
pagine: 80
Un viaggio appassionato alla riscoperta del pittore castelvetranese Gennaro Pardo, una delle personalità più affascinanti ed enigmatiche dell’arte italiana tra Ottocento e Novecento. L’indagine, arricchitasi durante il suo svolgimento di importanti acquisizioni inedite, restituisce un ritratto dell’artista estremamente variegato e suggestivo, gettando nuova luce non solo sul significato della sua produzione pittorica, ma anche sul valore della sua vicenda umana. Nel sottrarre il Pardo a un ingiustificato oblio, che rischiava di farne inesorabilmente perdere la memoria, l’autore offre una ricostruzione storico-critica rigorosa e completa, ma che ha quasi il sapore di una grande avventura spirituale, permettendo di esplorare l’universo di un artista autentico, e facendo ritrovare, attraverso le sue creazioni, la meraviglia di una terra ricca di contrasti, che pure conserva in molti aspetti intatto il suo primigenio splendore.
Embriologia sacra. L’opera di Francesco E. Cangiamila, una riflessione "bioetica" nella Sicilia del Settecento
Libro
editore: Kalós
anno edizione: 2019
pagine: 312
Alessandro Rovello ci guida alla lettura di Embriologia Sacra, l’opera di Francesco Emanuele Cangiamila (1751), il cui successo editoriale è da ricondurre non solo all’argomento trattato – che era uno di quelli più dibattuti al suo tempo –, cioè il destino eterno dei bambini morti in utero senza battesimo, ma anche all’originale soluzione che il Cangiamila offre. Il testo si pone in un universo culturale controverso, distinguendosi nettamente dalla trattatistica del tempo. La pubblicazione è rivolta infatti in primo luogo alla ricerca di soluzioni pratiche e realizzabili per far sì che anche i neonati in procinto di morire possano accedere alla visione beatifica. Per questo l’autore insegna agli stessi parroci a praticare il taglio cesareo post-mortem. Ma non è soltanto questo l’interesse del testo. Nel parlare dell’embrione, infatti, Cangiamila descrive con molta attenzione le fasi dello sviluppo intrauterino e collega le sue riflessioni a quelle di natura morale. Possiamo dunque ritenere che Embriologia Sacra costituisca il primo testo di bioetica o, quantomeno, la prima opera organicamente precorritrice di tale disciplina.
San Guglielmo. Il mistero di un eremita nelle Madonie
Salvino Leone
Libro
editore: Kalós
anno edizione: 2019
pagine: 104
Superando l’incertezza dei dati biografici e la difficoltà nel reperimento delle fonti relative alla vita del beato Guglielmo, questo denso saggio apporta un contributo necessario alla conoscenza di un personaggio finora poco noto eppure particolarmente significativo per costruire un altro tassello della storia e della cultura siciliane. Queste pagine potranno dunque servire a tanti per scoprire e riscoprire la figura di un uomo – Guglielmo Gnoffi – dedito alle “cose di Dio”, sia pure vissuto oltre sette secoli fa ma che può essere di stimolo e di esempio per l’odierna società, spesso poco dedita al silenzio e al raccoglimento, all’ascolto di sé stessi e del creato.
Con lo sguardo in su
Alessia Franco
Libro
editore: Kalós
anno edizione: 2019
pagine: 84
Josetta si è trasferita da poco a Palermo dalla Germania: il papà fa l’antiquario, e in Sicilia vede nuove opportunità di lavoro. Siamo nel periodo della Belle Époque, e sono molte le famiglie che, da tutta Europa, decidono di venire a vivere e lavorare su quest’isola colta, ricca, produttiva. Sisidda, invece, dal suo poverissimo quartiere non si è mai spostata se non per andare a servizio, proprio in casa della famiglia di antiquari, che abita una villa liberty immersa in un giardino rigoglioso. Un’amicizia, quella tra le due bambine, che nasce per caso e che porterà alla luce tante altre vite di loro coetanei: da quelli ricchi e privilegiati ai carusi, che si sfiniscono di lavoro e rischiano la vita nelle zolfare. Con il suo nuovo romanzo – scritto da un adulto con la voce dei bambini, una voce e, dunque, una scrittura che insieme alle protagoniste cresce pagina dopo pagina – l’autrice si immerge con grazia e delicatezza in un periodo storico affascinante costellato di luci e ombre, di cui recupera frammenti di vita, usanze, personaggi e luoghi noti o dimenticati, rivolgendosi tanto ai ragazzi quanto a un pubblico maturo. Dall’incontro di due realtà apparentemente inconciliabili nascono il rispetto, la conoscenza, il dialogo. In una parola, il diritto di ogni bambino di vivere “con lo sguardo in su”. Presentazione di Moni Ovadia.
Civiltà del Sole in Sicilia. Indicatori solstiziali ed equinoziali di presumibile epoca preistorica
Ferdinando Maurici, Vito Francesco Polcaro, Alberto Scuderi
Libro
editore: Kalós
anno edizione: 2019
pagine: 2018
Nella sua presentazione Elio Antonello, presidente della Società Italiana di Astronomia, mette in evidenza «l’importanza dell’osservazione del cielo quale sistema calendariale per l’agricoltura, un sistema che aveva bisogno di un punto di riferimento fisso, definito da uno dei solstizi, da cui iniziare il conto dei giorni dell’anno». Si può quindi presumere – continua – che ogni comunità preistorica in Sicilia avesse un suo proprio “calendario”. Da queste premesse prende avvio lo studio degli autori nel campo totalmente inesplorato dell’archeoastronomia siciliana, che li porterà a visitare significativi luoghi- simbolo per l’analisi dei manufatti e la raccolta delle testimonianze, in un cammino di ricerca preciso e appassionante che riserverà molte sorprese. In queste pagine, come suggerisce l’archeologo Jeremy Johns, prende corpo «l’attraente ipotesi in crescente aumento formulata dagli autori: e cioè che sembra esserci un numero veramente stupefacente di siti, sparsi per tutta l’isola, dove gli abitanti preistorici della Sicilia adattarono emergenze naturali del paesaggio per celebrare e annodare il legame fra il cielo e la terra su cui essi vivevano».
La sinagoga perduta di Palermo. Storia e nuove scoperte sull'impianto dell’antica Meschita
M. Eugenia Manzella
Libro
editore: Kalós
anno edizione: 2019
pagine: 164
Dall’osservazione di alcune preesistenze venute alla luce nel 2011 – in occasione della realizzazione di un intervento edilizio privato sul tessuto storico urbano – l’autrice, mettendo a frutto l’esperienza maturata sia sul territorio che presso gli archivi, su tali testimonianze di pietra e sul contesto in cui esse ricadevano ha effettuato studi approfonditi giungendo all’individuazione di significative tracce architettoniche riconducibili all’impianto dell’antico quartiere ebraico e della Sinagoga di Palermo distrutta dopo il 1492. La ricostruzione di un inedito assetto del cortile della Meschita e l’individuazione del sito dell’antica Sinagoga, cuore pulsante della comunità ebraica palermitana a partire dall’epoca normanna, offre un’immagine profondamente diversa di un quartiere di Palermo oggi alquanto trascurato, che vanta invece una storia antica meritevole di essere riproposta. Il quartiere ebraico ricadeva nel nuovo insediamento di espansione urbana denominato “quartiere della Moschea”, dove dopo l’allontanamento dei musulmani gli ebrei si espansero e fondarono la loro Sinagoga – la «più grande e bella» tra quelle conosciute – che letteralmente scomparve quando, a partire dal XVII secolo, il complesso conventuale degli Agostiniani vi fu sovrapposto e le trasformazioni urbanistiche legate all’apertura della via Maqueda cambiarono per sempre l’antico volto della città.
Il tesoro nella pignata. Storie di cucina meridionale
Rodo Santoro
Libro
editore: Kalós
anno edizione: 2019
pagine: 144
«Mi ha sempre incuriosito il nesso che può esistere fra un evento storico, o una testimonianza letteraria antica, e la nascita di una pietanza particolare o, ancora, la rivelazione che quella pietanza esisteva in una determinata epoca, magari in una sua forma originaria più semplice o diversa da come la conosciamo oggi. Per questo ho scelto, in parte, di scrivere questo libro ricorrendo a una forma narrativa che intreccia fra loro l’evoluzione storico-politica della nostra società meridionale e lo sviluppo delle nostre gastronomie regionali relative. La civiltà di un popolo la si può anche misurare dal cosa mangia e dal quanto mangia. Infatti un saggio ha potuto dire: Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. La nostra cucina “di tradizione” è antichissima. […] L’ambizione di questo libro è quella di coniugare la storia di questa tradizione culinaria con la storia sociale e politica di quello che fu il più antico e più grande Stato italiano pre-unitario, cioè il Regno delle Due Sicilie». Il viaggio gastronomico di Rodo Santoro – illustrato dall’autore stesso con delle tavole grafiche a tecnica mista che raffigurano alcune pietanze come appartenenti a un mondo di favola – parte dalla Sicilia, la più grande isola del Mediterraneo, e proseguirà poi con Napoli e il Meridione. La città del Vesuvio ebbe infatti – come ben raccontano le ricche e appetitose pagine di questo volume – la ventura, dalla seconda metà del Duecento in poi, di divenire il più grande crogiuolo urbano d’Italia nel quale si intrecciarono e si mescolarono tutte le tradizioni gastronomiche del Meridione d’Italia.
Ninuzza
Camille Guillon-Verne
Libro
editore: Kalós
anno edizione: 2019
pagine: 304
Nina è una giovane ragazza palermitana, appartenente a una famiglia povera e numerosa, costretta a subire le difficoltà della guerra nella Sicilia degli anni Quaranta. Sono gli anni in cui la protagonista conoscerà l'amore, e insieme a questo affronterà scelte difficili, come l'abbandono della casa paterna e della terra natia per un mondo lontano e sconosciuto, con l'unico desiderio di riscattare la vita dei suoi cari e garantire un futuro ai propri figli. A queste pagine fa da sfondo una cultura votata alla dimensione familiare, caratterizzata da valori, credenze e talvolta superstizioni, che accompagnerà i protagonisti anche durante la difficile prova vissuta lontano da casa. Ninuzza è una figura femminile capace di muoversi con determinazione e forza all'interno di un mondo patriarcale e maschilista, che riuscirà a vincere anche i pregiudizi più radicati conquistando, con silente discrezione, l'indipendenza e il rispetto per sé e la propria famiglia. La sua storia racconta le speranze e le paure legate al viaggio, quello di svolta, di uomini e donne che, nonostante tutto, non si arrendono.
Le catacombe dei Cappuccini. Guida storico-scientifica
Dario Piombino Mascali
Libro
editore: Kalós
anno edizione: 2019
pagine: 112
Come sono nate le catacombe dei Cappuccini di Palermo? Quali misteri custodiscono? Quali racconti contiene questo forziere unico al mondo, vero e proprio libro di una storia che si sviluppa lungo svariati secoli, ricchissimo di informazioni scientifiche, culturali, sociali? Che cosa è possibile fare per salvare un sito così importante dall’usura del tempo? In questa guida, Dario Piombino Mascali accompagna il lettore in un percorso affascinante, in cui nessun aspetto è trascurato. Con la precisione di un testo scientifico e la felicità di una scrittura ariosa e mai statica, l’autore ci conduce per i corridoi di una dimora eterna che ancora oggi ospita famiglie illustri (tra queste Del Bosco, Filangeri, Gravina, Moncada e Ventimiglia) ma anche artisti, patrioti, borghesi, nel senso più ampio del termine. Per la prima volta da quel lontano 1599, anno della loro fondazione, le catacombe si svelano sotto moltissimi aspetti: dalla storia del luogo alla sua formazione, dai provvedimenti igienici alle credenze e alle pratiche funerarie, fino ad arrivare alle testimonianze di donne e uomini di arte e di lettere che non seppero resistere al fascino della città sotterranea. Un percorso che catturerà anche il lettore, in cui il maggiore paleopatologo siciliano suggella il legame, apparentemente inconciliabile, tra scienza e letteratura. Presentazione di Sebastiano Tusa e prefazione di Mariarita Sgarlata.
Giochi e giocattoli. Storia ed evoluzione
Pietro Piraino Papoff
Libro
editore: Kalós
anno edizione: 2019
pagine: 112
I giochi e i giocattoli, come suggerisce Piero Longo nella sua presentazione, sono oggetti d’arte e strumenti della creatività e del lavoro umano che nella storia di ciascun uomo e in ogni tempo hanno contribuito ad alimentare i suoi sogni e la sua fantasia, ma anche l’intelligenza, la logicità e la razionalità che lo distinguono. Il volume, corredato delle fotografie delle straordinarie collezioni del Museo del Giocattolo e delle Cere di Bagheria, prende in particolare considerazione alcune caratteristiche che riguardano i giocattoli del Ventennio fascista, il giocattolo povero in Sicilia, le fabbriche italiane dei giocattoli metallici e soprattutto i materiali diversi che, nelle varie epoche, sono stati utilizzati prima dell’avvento dei giocattoli seriali e tecnologici, offrendo inoltre interessanti spunti sui problemi relativi al restauro, sugli aspetti pedagogici e su quelli che riguardano i musei e il loro valore didattico. In questo affascinante excursus, l’autore, citando il poeta Friedrich Schiller, riconduce alle radici illuministe e romantiche la nascita dei giocattoli che fino a ieri facevano sognare i bambini e li aiutavano a crescere. E proprio in quei giocattoli, anche la nuova umanità dell’era tecnologica non potrebbe fare a meno di riconoscersi perché «l’uomo è interamente tale soltanto quando gioca», e forse solo giocando si realizza la vera libertà e la poesia della vita.