LFA Publisher

“Universi diversi” è un romanzo fantasy indirizzato a una fascia young adult, il quale scopo è quello di sensibilizzare il lettore a un’immensità di temi, specialmente adolescenziali, che persistono sotto ai nostri occhi. Lluc Miller è il protagonista dell’opera, un ragazzo sensibile e diverso dalle aspettative della piccola cittadina in cui vive, Tencer, che sperduta nei boschi rimane ancorata a una mentalità chiusa caratterizzata dalla monotonia e dalla staticità. Lluc è un ragazzo piuttosto curioso, amante della lettura e della creatività, è legato alla sua fervida immaginazione.

Stereofonetica, segue la prima raccolta “Canzoniere per amanti in fuga” edita nel 2020 da Medinova; se la prima miscellanea aveva rappresentato il viaggio attraverso l’Africa, queste sono le poesie del ritorno a casa, intesa anche come casa del corpo, il luogo di appartenenza, la propria dimora, la dimensione intima della cura di sé. Il titolo si riferisce al suono e alla parola, considerando la musicalità plastica, l’unico verso da perseguire per restituire al significato un esercizio di stile. Queste poesie sono il mio corpo ma rappresentano anche i pezzi che mancano. Ritornare alle proprie radici rappresenta anche l’elaborazione delle proprie paure, delle perdite, della memoria procedurale, passando per la malattia e la guarigione.

Le Notti Fredde sono passate ed i Giorni Lunghi sono, finalmente, arrivati. Miko ha lavorato e prodotto le sue armi con la Pietra del Cielo, dal colore grigio, caduta una notte vicino alla sua caverna. Il cacciatore ha, quindi, disegnato sulle pareti della grotta, il suo sogno: Cacciare il Grandi Zanne… È così che l’arciere insieme al grande lupo nero, Nuba, suo inseparabile amico, danno inizio alla caccia all’immane mastodonte. Ma l’intervento di Hyra, unica donna guerriera del villaggio fa fallire l’impresa di Miko. Hyra chiede al cacciatore di recarsi dallo stregone Grimo.

Dall’atroce massacro nella piana delle Giare in Vietnam nel 1963, alla drammatica fine di Salvador Allende dieci anni più tardi in Cile ad opera di Pinochet, si dipana il filo della storia di Federico, una matricola universitaria di nome e di fatto che, sullo sfondo del suo amore tormentato per Roberta, confessa tutte le sue défaillances sentimentali, politiche, sociali e perfino religiose, ambientate in una Sardegna onirica ben celata sotto nomi di fantasia. E questo eterno studente che non riesce a schiodarsi dalla banalità di luoghi comuni asfittici a causa di una pertinace pigrizia di informazioni e di letture - all’inizio dell’anabasi la sua visione del mondo e delle cose della vita era quasi tutta contenuta nelle cronache di calcio del “Corriere dello Sport”; capace però a un certo punto di una serrata autocritica, riuscirà, spandendo sudore e sofferenza a trovare se stesso, il mondo e quel mitico amore tanto idealizzato, attraverso vicende velate da ironia, sberleffi amari camuffati perfino da umorismo, cui sottintende però vera e propria angoscia esistenziale e male di vivere.

“La venditrice di racconti” mette insieme generi letterari diversi. La “Venditrice di racconti” è la nostra autrice, Flora Fazzari, che, in momenti diversi, ha messo insieme racconti brevi, poesie, pensieri personali, storie tratte dal web, creando un insieme di Storie che, poi, in fondo, sono le storie della nostra vita, le storie di tutti. Non si tratta né di un racconto,né di un romanzo. L’autrice è andata oltre, dando vita ad una sorta di Diario personale sui generis nel quale far confluire il proprio sapere, arricchito da racconti, storie, poesie, facendo il verso a quella che è un po’ la vita, la vita di tutti noi, ricca di tutto e di niente. “Perché la vita è buffa. Non è né storta, né dritta”, (cit.)

Il Regno di Iridium è ormai nel caos dopo l’improvviso arresto di Victor Dufort. Sul giovane sovrano gravano le pesanti accuse di cospirazione e omicidio, ma nonostante tutte le prove siano a suo sfavore, lui si dichiara innocente e decide di chiedere di nascosto aiuto al cugino, il capitano Maximilien Dufort. Alcune guardie scoprono però la sua fuga e, al termine di un rocambolesco inseguimento, Victor rimane ferito. Il giovane viene quindi trasportato d’urgenza all’ospedale di Irid, dove Max riesce a raggiungerlo dopo varie peripezie.

“Tre pennellate di giallo” è il primo lavoro di Maria Grazia Innocenti che riflette in parte la sua passione per le arti visive. Cerca, in effetti, di “vedere” le scene e poi trovare le parole giuste per descriverle ai lettori. Il suo non è un genere “cruento”. Il protagonista dei tre racconti, Massimiliano Ferrari – Max per gli amici – è un giovane fotografo dal carattere burbero, ma ironico, molto conosciuto nella sua città di La Spezia. È una persona normale, con le sue fragilità, i suoi valori e la capacità di emozionarsi. Con la sua ironia, riesce però a ispirare un sorriso anche in circostanze poco simpatiche.

Dieci personaggi accomunati dal senso di solitudine che coglie coloro che percepiscono la propria non appartenenza al mondo, di cui sono consapevoli o meno, che vivono con indifferenza o con rassegnazione, che rivendicano con orgoglio o temono perdutamente, che in ogni caso li rende unici ma in cui non è impossibile identificarsi. Con un lirismo a tratti spiazzante, con pennellate accurate che fanno risaltare sullo sfondo spesso grigio dell’esistenza i colori vivi di cui sono dipinti i sogni, le speranze, le paure, i ricordi dei rispettivi protagonisti.

L’autore, da sempre attento e interessato all’espressione linguistica, anche in questo suo secondo libro di poesie dimostra grande attenzione a tematiche talvolta sottovalutate. Affascinato dai variegati e mutevoli aspetti della natura, anche nelle più minute sfaccettature, dimostra attrazione e ammirazione per la loro bellezza, trovando molti spunti per esprimere considerazioni e osservazioni. Anche mare e cielo, gli orizzonti sterminati, il fluire incessante del tempo sono costanti motivi d’ispirazione. In diverse composizioni, fa riferimento alle tematiche che assillano i nostri giorni complessi. Globalizzazione, esodi, guerre, squilibri epocali e progresso a volte unidirezionale sono spunti di riflessione e rielaborazione personale, tradotti poi in scrittura poetica.

Nel 2022 si sono compiuti cento anni dalla nascita di Ariodante Marianni (in arte Ario), poeta, traduttore e pittore. Versi per Ario, è l’iniziativa, voluta da un gruppo di amici, che, pur configurandosi come concorso letterario, si è posta principalmente l’obiettivo di rendere omaggio a Marianni poeta. Non una competizione, quindi, ma un luogo d’incontro che privilegiasse originalità, creatività, compiutezza di stile, memoria. Questa antologia raccoglie le poesie premiate e alcuni testi di Marianni. Testi di Antonella Alberghina, Diego Baldassarre, Americo Ceccucci, Rosa Di Martino, Valentina Ghelfi, Maria Lenti, Manrico Murzi, Mariagrazia Pelaia, Stefano Peressini, Vanni Pierini, Roberto Ripamonti.

Parlare attraverso lo sguardo di Saverio è tutt’altro che facile, non lascia nulla al caso. Le sue esperienze rasentano l’inverosimile, eppure i suoi occhi lacrimano, fugando ogni dubbio. Seppellire quella che per lui, anche se non biologicamente era sua madre, porta alla deriva ogni sua certezza. Anna lo aveva accolto nella sua vita al pari di Ludovico, suo figlio naturale. Quest’ultimo schiacciato dalla enormità dell’evento ha bisogno di tutto il sostegno dell’amico fraterno. Soli, affrontano dei giorni terribili, vittime del nemico più grande dell’animo, il denaro.

“L’esistenza tranquilla di un paese marinaro, nell’oziosa calura estiva, viene sconvolta da un nome. Due donne, Vic e Anna, da sempre legate da una profonda amicizia si ritrovano a dover affrontare un passato ormai sepolto. La storia d’amore con Paolo che aveva quasi distrutto la giovane vita di Vic si ripresenta come una maledizione. Il passato s’intreccia con il presente. Questa volta i protagonisti sono Ginny, figlia di Anna, Maurizio, figlio di Giangi, un ex delinquente arricchito. La trama della loro storia d’amore segue le orme di quella che aveva legato Vic a Paolo trent’anni prima. Amore, droga, soldi, un mix maledetto."