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Magog

Plastica

Plastica

Malcom de Chazal

Libro

editore: Magog

anno edizione: 2024

18,00

Trincee e segreti

Trincee e segreti

Francesco Semprini

Libro

editore: Magog

anno edizione: 2024

20,00

Matrix

Matrix

Dorothy Wellesley

Libro

editore: Magog

anno edizione: 2023

19,00

La tentazione della rima

La tentazione della rima

Rainer Maria Rilke

Libro

editore: Magog

anno edizione: 2023

16,00

Wrangel. Avventure siberiane

Wrangel. Avventure siberiane

John Muir

Libro

editore: Magog

anno edizione: 2023

16,00

Un raggio di oscurità

Un raggio di oscurità

Margiad Evans

Libro

editore: Magog

anno edizione: 2023

16,00

Upanishad. Nella versione di W. B. Yeats
16,00

Segretissimo. Una storia del Novecento da Kim a Le Carré
18,00

La banalità del bene

La banalità del bene

Claudio Chianese

Libro

editore: Magog

anno edizione: 2023

La banalità del bene rappresenta l’alba del nostro piccolo mondo. I pensieri crepuscolari di Claudio Chianese – divisi fra scritti esistenziali, bellici, metafisici – varano un progetto editoriale e culturale che orgogliosamente prende le mosse dal suo ricordo, celebrandone le note più intense. Nei meandri dei suoi testi si agitano conflitti concreti e ideali, in cui la filosofia incontra la scienza, l’epica la politica, la fantascienza la religione. Da Pascal a Gramsci, fino a Lovecraft e Tolkien, passando per Valery e Mauriac, i suoi scritti si confrontano con i grandi temi: la morte, il suicidio, l’aborto, la guerra – mentre le democrazie occidentali, in piena avaria spirituale, si abbandonano alla deriva, fra battaglie di genere e dittature del linguaggio –, restituendo una visione del mondo connaturata da uno spirito critico, mai retorico, caustico e inattuale, sempre altrove. Quell’altrove in cui oggi i nostri pensieri si incontrano.
16,00

Geishe. Canti minimi

Geishe. Canti minimi

Libro

editore: Magog

anno edizione: 2023

Secondo Kuki Shūzō (1888-1941), pensatore, dandy, amico di Martin Heidegger, le geishe rappresentano il vero genio del Giappone. Donne di incomparabile eleganza, eternate nelle stampe di Utamaro, tra fiori, kimoni leggiadri, sguardi impenetrabili che celano la vorace fugacità di eros, le geishe, preda della “recondita volontà del dio”, assegnano al piacere la profondità di un credo. Nei loro “canti minimi”, ko-uta – qui raccolti in una scelta mai così ampia in Italia –, risolti suonando lo shamisen, la civetteria si snebbia in mistica, l’attesa è una teologia di speranze perdute, il tradimento la chiave che complica il sentimento in vendetta. Alcuni segni ricorrenti – i fiori, la luna, i ventagli, la neve – ricordano che siamo futili effimere, perduti nodi di polvere nel “mondo fluttuante”. Così, l’abiezione diventa ascesi, pura scienza dello spirito, e questi canti, “componimenti di poche strofe le cui parole romantiche tendevano a creare un’atmosfera di complicità erotica con il cliente” – naturalmente messi al bando in epoche di rigidità morale – sono scaglie di filosofia cruda, insensata sapienza dei sensi: si conficcano nella coscia, facendoci sanguinare e sospirare.
22,00

La libertà e l'abisso

La libertà e l'abisso

Rudolf Kassner

Libro

editore: Magog

anno edizione: 2023

Per Rainer Maria Rilke, la scoperta dei libri di Rudolf Kassner (1873-1959) fu decisiva, gli avevano “trapassato l’anima, come un pugnale che venga affilato contro di te”. La lettura di Kassner fu in effetti una svolta per Rilke, che nel 1916 dona al filosofo il manoscritto delle “Poesie alla notte” e gli dedicherà una delle Elegie duinesi, l’ottava. Kassner sarà uno dei rari, estremi confidenti del poeta. Frequentavano entrambi il castello della principessa Marie von Thurn und Taxis, a Duino, a cui Rilke, a proposito di Kassner, scrisse “non è forse il più importante tra gli scrittori del nostro tempo?”. In effetti, candidato per tredici volte al Nobel per la letteratura, Rudolf Kassner è figura di primo piano del pensiero occidentale. Viaggiò molto – spesso in India e in Russia –, fu amico di Paul Valéry e di Marguerite Yourcenar. Lo dissero “il nuovo Nietzsche” ma lui replicò che non avevano capito nulla; T.S. Eliot lo descrisse come “un grande europeo”. Fece finta di nulla: era troppo vasto. In questo libro, si onora l’opera di un pensatore a lungo negletto in Italia, troppo “libero”. In appendice, è ricostruito il rapporto con Rilke tramite una silloge di lettere e poesie.
16,00

Ottanta poetesse per Cristina Campo

Ottanta poetesse per Cristina Campo

Libro

editore: Magog

anno edizione: 2023

Nel 1953, per Gherardo Casini Editore, Cristina Campo scrive una scheda editoriale che promuove “Il libro delle ottanta poetesse”. L’idea è formidabile e folle: costruire “una raccolta mai tentata finora delle più pure pagine vergate da mano femminile attraverso i tempi”. Il libro – che assembla le poesie del Giappone medioevale e le lettere delle viziate dame del Settecento francese, testi di ispirate in odore di santità e di aristocratiche perdute, versi della Grecia classica e dell’Italia rinascimentale – non verrà mai pubblicato. Resta una lista, disomogenea: in forma corsiva e illuminata C.C. assume, tra Saffo e Simone Weil, Anna Comnena e Caterina da Siena, Mademoiselle Aïssé, Gaspara Stampa, Jane Austen… Nella scelta allestita, la malizia non si discosta dalla mistica, la carne dalla sua rinuncia, il pettegolezzo dalla rivelazione, la melma dal settimo cielo. Sulla base di quel canone – aggiungendo, levigando – abbiamo costruito questo libro, una sorta di breviario, in omaggio a Cristina Campo, figura elusiva e ineluttabile della letteratura italiana. Era solita dire: “Credo pochissimo al visibile, credo molto all’invisibile ed è forse la cosa che mi interessa di più”.
18,00

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