MTS Edizioni

1268. Dopo la battaglia di Tagliacozzo, che segnò la fine dell’Impero svevo e dell’ideale universale di Federico II, un manipolo di venticinque cavalieri guidati da Alfonso di Baden intraprende un cammino silenzioso ma determinato attraverso gli Appennini, portando con sé feriti, dignità e memoria. Il capitano Alfonso di Baden guida venticinque sopravvissuti lungo una via segreta, la pista del Nord-Ovest, sfuggendo alla brutale repressione angioina. Rifugiatisi a Cavea, un villaggio montano, trovano protezione grazie all’intervento di un monaco e alla solidarietà delle genti locali. Tra paesaggi incantati, amori nati tra cavalieri e pastorelle, e un lento processo d’integrazione, gli esuli ricostruiscono la loro esistenza. Grazie al valore e alla saggezza di Alfonso, ottengono un salvacondotto reale e diventano difensori dei villaggi appenninici contro i briganti. Un racconto epico e toccante, fondato su documenti storici e memoria orale, che intreccia ideali cavallereschi, identità culturale e radici popolari. Da quella piccola comunità di esuli, sorgerà un agglomerato che oggi conta migliaia di discendenti, ancora legati a quella terra che offrì rifugio e speranza.

L’occasione per scrivere questo libro, “Le Suore a Latronico (1934-2024). Novant’anni di Storia e Storie di donne”, nasce dalla ricorrenza dei novant’anni della presenza ininterrotta a Latronico delle Suore Missionarie Catechiste del Sacro Cuore. Un evento importante per arricchire la memoria della comunità e per esprimere profonda gratitudine per il bene spirituale, materiale e sociale che le Suore hanno donato con umiltà, tenerezza e generosità. Il loro esempio ha lasciato un’impronta indelebile in diverse generazioni di latronichesi, seminando valori attraverso la semplicità e la ricchezza d’umanità. Ho sentito il dovere di raccogliere e raccontare questa storia per non lasciare che il bene ricevuto venga dimenticato, ma soprattutto per trasmettere alle nuove generazioni una memoria affettuosa e grata. La loro è una testimonianza viva di amore cristiano e servizio, che merita di essere custodita, condivisa e tramandata.

"Ordine ignoto" racconta la storia di una società organizzata attraverso il Sistema degli Ordini, dove ogni individuo, dopo aver sostenuto un test somministrato da un apparato informatico, viene collocato in uno dei 20 Ordini stabiliti dentro il quale lavorerà e vivrà con le limitazioni o i privilegi indicati. Il suffragio universale è stato abolito, così come lo sposarsi o l’accedere ai network ludici e di informazione, solo a pochi è concessa ogni cosa. Il limite temporale è stabilito in una annualità. A ogni inizio anno si sostiene il test e si riorganizza la vita. Il risultato del test prodotto dall’Apparato Informatico è inoppugnabile e accettato unanimemente, ma un giorno accade qualcosa che non era stato previsto.

La storia de "L’altra donna" è un viaggio emozionante e complesso attraverso le vite di Rita, Ava e Meredith, tre donne le cui esistenze si intrecciano in modi profondi e significativi. Attraverso flashback, momenti chiave e riflessioni interiori, il romanzo esplora temi universali come l’amore, la solitudine, il destino, la crescita personale e la ricerca della felicità. Ogni capitolo svela strati di emozioni, conflitti e trasformazioni, dipingendo un quadro vivido di come le scelte, le perdite e gli incontri possano plasmare il corso di una vita.

Quando un omicidio scuote l’élite artistica di Torino, l’ex ispettore Edoardo Lodovici si ritrova, suo malgrado, coinvolto nelle indagini. Un taccuino enigmatico, una rete di segreti nascosti sotto la superficie della città e un passato che torna a tormentarlo. Un gioco investigativo pericoloso, dove nulla è come sembra e ogni risposta porta solo a nuove domande. Tra inganni, alleanze in bilico e una verità sempre più sfuggente, Edoardo dovrà affrontare non solo il mistero, ma anche i fantasmi che pensava di aver lasciato indietro. La soluzione è più vicina di quanto creda… ma a quale prezzo?

Il complesso di Kurt non è un libro, ma un flusso di pensieri nati nei momenti più bui, quando scrivere era l’unico modo per sopravvivere. Giulia ha sempre creduto nella teoria del Complesso di Kurt Cobain: più profonda è la sofferenza, più potente è l’arte che ne nasce. In queste pagine non c’è una trama, solo parole che danno voce al dolore, alla rabbia, ma anche alla forza di chi non si è arreso. Non c’è un inizio né una fine, solo il bisogno di esprimere ciò che spesso resta imprigionato dentro. Giulia sapeva che il buio sarebbe passato, che il sole sarebbe tornato. E se queste parole riusciranno a toccare anche solo un’anima, a farle sentire che non è sola, allora tutto questo avrà avuto un senso.

Storie vere, di sesso, feticismi, fluidità, voglie matte... Storie raccolte da Claudia, tra gli spettatori dei suoi burlesque show veraci, delle sue nottate radiofoniche, del suo approdo su OnlyFans. Quello che gli italiani, ma anche le italiane, non dicono al bar, ma confessano ad una performer dalla prorompente carica erotica, ma anche ironica. Non ci sono spacconate machiste, ma confessioni intime, piaceri inseguiti in privato ma negati in pubblico. Ogni storia è come una rivelazione, una confessione: ardita, a luci rosse, pudica, spudorata, amorale, moralista. Claudia, abituata a mettersi a nudo, mette a nudo i suoi interlocutori, che poi, e non solo per l’anonimato delle storie, assomigliano a tutti noi, parlano dei nostri corpi e delle nostre anime, dei nostri desideri, delle nostre fantasie, messe in pratica e non. In questo libro nulla è normale e tutto è normale, la diversità e la libertà sono un valore assoluto, come il rispetto, degli altri e di se stessi. Un libro contro i pregiudizi, che ridà voce - alla Diderot - ai gioielli indiscreti. A qualsiasi sesso, orientamento, tribù sessuale appartengano.

Cristina ha diciassette anni quando, mentre sta andando al cinema con la scuola, viene colpita da un’emorragia cerebrale causata da una MAV. Ricoverata d’urgenza al Bambino Gesù di Roma, affronta tre interventi chirurgici, l’ultimo dei quali dura ben nove ore. La sua ripresa è lenta e complessa, ma sostenuta dall’amore incondizionato della sua famiglia. Per starle vicino e tenerle viva la speranza, la zia inizia a raccogliere e raccontarle storie: alcune di fantasia, altre drammaticamente reali, tutte cariche di emozioni. Tra queste, la fuga di una famiglia da un mondo devastato, le rinascite successive di una donna segnata da tre “morti” interiori, e il complesso rapporto tra una figlia e il padre ritrovato. Ogni racconto accompagna Cristina nel suo cammino, diventando un ponte tra il dolore e la possibilità di rinascere, ricordando quanto amore, immaginazione e legami autentici possano trasformare anche le prove più dure.

Riccardo Schicchi è stato una figura centrale nella trasformazione del costume italiano, spingendosi oltre i limiti imposti dal comune senso del pudore e dalla morale tradizionale. Pioniere della pornografia, ha dato il via a film, riviste e spettacoli a luci rosse, portando le videocassette hard in edicola e lanciando le carriere di pornostar iconiche come Ilona Staller e Moana Pozzi. Con il suo lavoro ha sghettizzato la pornografia, trasformandola in un fenomeno di largo consumo, e ha suscitato polemiche, scandali e riflessioni profonde sul rapporto tra sesso, amore e società. Per la prima volta, Schicchi racconta la sua vita, i retroscena del mondo dell’hard e il significato della sua “rivoluzione”, il cui obiettivo era abbattere tabù e barriere che soffocano la libertà sessuale e affettiva. In questa nuova edizione ripubblicata da MTS Edizioni a trent’anni di distanza, il libro si arricchisce dell’epilogo scritto da Eva Henger, che aggiunge una prospettiva inedita e personale su un’epoca e su un uomo che hanno lasciato un segno indelebile nel panorama culturale italiano.

"Questo libro nasce da una profonda riflessione su ciò che significa essere giovani in Italia oggi e dall’urgenza di mettere in luce le contraddizioni della nostra politica e della nostra società. Attraverso la mia esperienza personale e il racconto dei paradossi che ho incontrato lungo il mio cammino. Ho scritto questo libro per raccontare la mia storia, ma soprattutto per dare voce a una generazione spesso dimenticata, per chi, come me, prova rabbia e frustrazione verso un sistema che sembra non rappresentarci. La mia speranza è quella di ispirare altri a non restare in disparte, a credere che cambiare è possibile, e che il futuro dell’Italia possa ancora essere luminoso se tutti scegliamo di impegnarci con determinazione e passione. Il mio viaggio tra i paradossi della sinistra italiana non è solo una critica, ma un invito a guardare oltre le apparenze e a porci le domande giuste. Perché è solo con il coraggio di affrontare le nostre incoerenze che potremo costruire qualcosa di nuovo, per noi stessi e per le generazioni che verranno."

“Piccole Penne: una raccolta di racconti scritti da bambini” è un libro che nasce dalla voglia di esplorare nuove possibilità creative e dare voce alla fantasia dei più piccoli. In queste pagine troverete storie originali e sorprendenti, scritte con passione e impegno da giovani talenti che si sono cimentati in questa avventura letteraria. Ogni racconto è un piccolo gioiello, un’opera d’arte unica che ci emoziona e ci fa riflettere sulla magia della infanzia e sull’infinita capacità di immaginare e sognare. Con “Piccole Penne” ci avventuriamo in mondi fantastici e indimenticabili, guidati dalla penna di autori in erba che ci regalano una prospettiva fresca e genuina sulla vita e sulle emozioni. Questo libro è un omaggio alla creatività dei bambini, una testimonianza del potere della scrittura e della capacità di ispirare attraverso le parole; i racconti non sono stati corretti al fine di preservare l’unicità della scrittura dei bambini. La creatività e l’originalità dei loro pensieri sono state rispettate e valorizzate in ogni racconto. Età di lettura: da 6 anni.

"L'ultimo canto delle allodole" è un romanzo storico ambientato nella Polonia nazista, in particolare in un campo di concentramento. Dawid, il protagonista, nonostante le varie vicissitudini legate al suo ruolo di SS, riesce a sottrarsi al terribile processo di disumanizzazione cercando dentro di sé il coraggio di rifiutare metodi animaleschi che macchierebbero per sempre la sua anima. Un’altra componente importante è la scoperta della sua omosessualità che mette in rilievo tutte le contraddizioni concernenti l’olocausto. Dawid, nel lager nazista, riesce a provare emozioni nuove, una sorta di vitalità che gli fa riscoprire una fragilità che vale la pena esternare. Infatti, l’amore che prova per Javier e l’affetto per il piccolo Gabriel lo metteranno davanti a delle scelte che gli cambieranno la vita per sempre. Si tratta di un romanzo che affronta vari temi, come l’omosessualità, l’erotismo, l’abbandono, la persecuzione, lo struggimento, i conflitti interiori, la violenza, la perversione, ed il tutto è circoscritto in un contesto storico complesso, in cui il cambiamento è inevitabile.