Palingenia
Papà Snap e le sue storie stravaganti
Tomi Ungerer
Libro: Libro rilegato
editore: Palingenia
anno edizione: 2024
pagine: 44
C’è un signore che regala alla moglie uno schiacciasassi per il loro anniversario, e lei lo usa per stirare e stendere la pasta della pizza. C’è un adolescente che litiga con i genitori, scappa di casa e si porta via la vasca da bagno, che usa poi come barca, e quando è in mare prova la sua nuova fionda contro una nave militare. E c’è un signore golosissimo che non sa resistere al cibo e finisce per sfondare il pavimento dopo un’abbuffata. E c’è una coppia speciale, un lui cieco e una lei paralitica, che sono felici solo perché sono insieme. E c’è un aristocratico maialino in tight con la passione della botanica, che riesce ad addomesticare una pianta carnivora come se fosse un animale del circo! Sedici storie brevi o brevissime, ma dalla luminosità grande nei contenuti e nella potenza delle illustrazioni. I testi sono deliziosi distillati, i disegni hanno colori pieni, contorni netti e tanti dettagli. Storie stravaganti: nessuno svolgimento, nessuna morale, nessun happy ending. Solo poche righe, che però ritraggono passioni, emozioni, vite intere. I personaggi sono animali o hanno nomi bizzarri: solo uno il nome non ce l’ha, e la sua è una storia “solitaria”: tutti i giorni, con qualunque tempo, si siede su uno scoglio per leggere o guardare il mare. Ma è davvero così solo? Un libro per tutti, grandi e piccoli, da leggere e da rileggere e da continuare a sfogliare, per ammirare le illustrazioni e curiosare tra i dettagli dei disegni, ma anche per pensare – e per crescere pensando. O semplicemente per ridere insieme e anche imparare a ridere di sé. Età di lettura: da 5 anni.
Lo psicologo nel palazzo. Il caso Bechterev-Stalin. Con una novella di Lion Feuchtwanger
Luciano Mecacci
Libro: Libro rilegato
editore: Palingenia
anno edizione: 2024
pagine: 344
Dalla misteriosa scomparsa di un celebre scienziato alla vera causa della morte di Lenin, dalla presunta paranoia di Stalin alle tecniche di controllo dell’individuo e delle masse: come in una spy story, il volto segreto della Russia sovietica in un’indagine in cui si intrecciano storia e psicologia, politica e psichiatria. «Il potere rende stupidi » ha scritto Nietzsche, e l’opinione è condivisa dal protagonista della novella di Lion Feuchtwanger con cui si apre questo libro di Luciano Mecacci: lo spigoloso dott. Bl., « fisiologo del cervello » e scienziato di genio, che poco dopo un cruciale incontro con il dittatore che guida il suo Paese, per il quale svolge delicate mansioni, muore improvvisamente a causa di una misteriosa malattia. Feuchtwanger non ha mai precisato se il suo racconto, scritto nel 1931, si ispirasse a fatti e personaggi della realtà, ma certo non si può non rimanere impressionati dalle inquietanti analogie – osserva Mecacci – con uno dei casi più oscuri della Russia sovietica: quello di Vladimir Bechterev, autorevole neurologo, psichiatra e psicologo, che nel dicembre del 1927, il giorno dopo aver visitato Stalin al Cremlino, muore per avvelenamento «da cibo guasto ». Tra ricostruzione storica e indagine psicologica, e muovendo dal racconto della vita di Bechterev – che diventa un vivido affresco della Russia nel trapasso dall’epoca zarista a quella sovietica –, Mecacci esamina tutti gli aspetti della vicenda e le loro variegate implicazioni: dalla presunta diagnosi di Stalin come « paranoico », che sarebbe stata fatale allo scienziato, alle altre ipotesi sulla sua morte; dai suoi studi sulla suggestione, l’ipnosi e la telepatia all’uso della psicologia per il controllo degli individui e delle masse, anche mediante tecniche ispirate allo sciamanesimo siberiano e ad altre tradizioni esoteriche orientali – fino al tema capitale del rapporto tra Psiche e Potere. Si compone così un quadro in cui storia e psicologia, politica e psichiatria si intrecciano indissolubilmente. Con un’intervista inedita di Lion Feuchtwanger a Stalin.
«Un libro che divorerei». Pareri di lettura
Giuseppe Pontiggia
Libro: Libro rilegato
editore: Palingenia
anno edizione: 2024
pagine: 320
Lettore appassionato, vorace e onnivoro, pertinace bibliomane, Giuseppe Pontiggia era come fatalmente predestinato a quell'invisibile ruolo di consulente editoriale che, per decenni, affiancò alla pubblica attività di scrittore. Ma anche il «parere di lettura» assurge, in Pontiggia, al rango di vero e proprio genere letterario. Lo dimostra questo libro, dove per la prima volta si offre ampia testimonianza di una parte tutt'altro che secondaria della sua opera, relegata finora all'interno di fondi e archivi editoriali. Un Pontiggia inedito e 'privato' nel quale ritroveremo però tutti i suoi inconfondibili tratti: la scrittura sapientemente calibrata e la perentoria precisione di giudizio («Sono libri decorosamente didascalici, ma una pagina di Singer basta a cancellarli»); la contagiosa passione letteraria («...si impone senza enfasi e sottolineature, con la naturalezza serenamente sconvolgente dei classici»); la soave spietatezza di fronte a certi compiaciuti manierismi («È un grande scrittore mancato, un ectoplasma di Broch»); le personali, irriducibili inclinazioni («Il tema esercita su di me una seduzione erotica cui mi è difficile resistere e non mi sento sicuro nel giudizio»). Infine, la prodigiosa duttilità, che gli permette di spaziare con disinvoltura, e con la medesima competenza, dalla narrativa ai classici, dalla poesia alla saggistica. E, soprattutto, un rigore che non cede mai al dogmatismo: «La bellezza della scrittura sta nell'assenza delle regole».
Contemplazione. Testo tedesco a fronte
Franz Kafka
Libro: Libro rilegato
editore: Palingenia
anno edizione: 2024
pagine: 144
«Perché siamo come tronchi d’albero nella neve. In apparenza vi poggiano sopra, e con una piccola spinta si potrebbero spostare. No, non si può, perché sono saldamente congiunti al terreno. Ma guarda, persino questo è solo apparenza». Nel centenario della morte, il folgorante esordio letterario di Franz Kafka. Quando, nel dicembre 1912, appare Contemplazione, il primo libro del ventinovenne Franz Kafka, non è solo l’abnorme dimensione dei caratteri – voluta dall’autore – a impressionare i lettori come qualcosa di inusitato, perché le brevi, a volte brevissime prose che lo compongono, sottraendosi a qualsiasi definizione, sono come stranianti quadri poetici in cui c’è già tutta l’originalità e la potenza dell’opera di Kafka, condensata in una scrittura tesa, abbagliante. È una scrittura-confessione, una scrittura a suo modo impudica per troppo mettersi a nudo, una scrittura visionaria capace di scardinare sintassi, logica e l’idea stessa di letteratura, che pure in quegli anni si sta aprendo, con esiti anche dirompenti, allo sperimentale e alla rottura con la tradizione. Ma la voce di Kafka, già allora, brilla altissima nella sua unicità. Esordio letterario di Franz Kafka (1883-1924), Contemplazione (Betrachtung), raccolta di diciotto brevi prose – otto delle quali apparse in precedenza nella rivista «Hyperion» di Monaco –, uscì nel 1912 presso l’editore Rowohlt di Lipsia. Nella Nota al testo di questa edizione Roland Reuss, tra i massimi studiosi di Kafka, ricostruisce puntualmente la genesi del libro. «In Contemplazione … c’è qualcosa della coscienziosa malinconia con cui un pattinatore su ghiaccio esegue le sue lunghe giravolte e figure. C’è una grandissima padronanza artistica» (Robert Musil).
Anime farfuglianti nella notte
Francesco Permunian
Libro: Libro rilegato
editore: Palingenia
anno edizione: 2026
pagine: 240
Un autore raffinato e provocatorio va alla scoperta del mondo editoriale. Un romanzo sorprendente e spiazzante.
Keynes per i nostri tempi
Robert Skidelsky
Libro: Libro rilegato
editore: Palingenia
anno edizione: 2026
pagine: 220
Da uno dei maggiori studiosi di Keynes, un saggio che unisce attualità, teoria economica e filosofia politica.
Parmenides remastered. Ediz. italiana
Nanni Cagnone
Libro: Libro rilegato
editore: Palingenia
anno edizione: 2026
pagine: 96
Un'opera non classificabile tra filosofia, poesia e arte.

