Phasar Edizioni

La schiusa di una diga sull'Appennino emiliano svela un terribile segreto tenuto nascosto per anni. In una casa di quello che era un antico borgo, sommerso dalle acque del lago, vengono ritrovati i resti di un uomo ucciso a colpi di coltello. Carabinieri e Procura di Bologna indagano, ma non riescono a dare un nome a quei resti. Dietro quell'omicidio si nascondono storie d'amore clandestine, liti furibonde e violenze di cui tutti in paese erano a conoscenza; ma anche segreti inconfessabili, storie misteriose ben protette dai protagonisti. Storie parallele che si incroceranno drammaticamente alla fine, quando nuovo sangue verrà versato. Il romanzo inizia con una confessione “rubata” da un bambino e allo stesso modo il cerchio si chiuderà, quando il bambino incontrerà nuovamente il personaggio del mistero. Un emozionante thriller incentrato su una grande storia d'amore vissuta tra Porretta Terme, Bologna e la valle del Dardagna con le sue bellissime cascate.

Lo strumentista è un creatore di suoni e in un certo senso un gestore di energia. L’atto del suonare è un’azione molto complessa che coinvolge diverse sfere. In esso v’è un intervento del corpo, una partecipazione psico-emotiva, la gestione di tecniche riferibili al funzionamento dello strumento, l’impiego di capacità cognitive quali l’uso di nozioni apprese, della memoria, dell’ascolto e del pensiero critico, dell’immaginazione creativa. Per tale motivo necessita di un lungo apprendistato ed implica la soluzione di varie problematiche. Questo libro tenta di fornire riflessioni che possano rendere la pratica flautistica consapevole e dunque più efficace; indica spunti su cui costruire la propria esercitazione.

Le strade e le piazze di Livorno dedicate a persone e avvenimenti del Risorgimento e della Resistenza ricordano singole storie che concorrono a costruire tutta la nostra Storia. Sono qui raccontate per far conoscere o ricordare, anche ai non professionisti della Storia, le premesse che oggi ci permettono di vivere in un paese libero e democratico. Particolare attenzione è stata rivolta alle molte biografie, seppur brevi, di patrioti livornesi protagonisti di entrambi i periodi; periodi tra i quali il libro può consentire anche un confronto.

L’importanza di imparare a conoscerci e di quanto sia Essenziale essere e rimanere fedeli a noi stessi. Un amore travolgente finito, dopo dieci lunghi anni, a causa di alcuni disagi emotivi, tra cui gli attacchi d’ansia; la provenienza da un Paese lontanissimo, la sua adozione grazie a una famiglia toscana straordinariamente amorevole. La disfunzionalità e la rinascita. L’amore per il suo primo cane Duccio, e per tutti i cani in genere, in cui lei trova e condivide sentimenti umani. La voglia di vivere, di essere al centro del mondo, di sentirsi necessaria agli altri. Il percorso formativo come Naturopata e, finalmente, lo studio dove accoglie i suoi pazienti e chi ama. Alla fine di ogni capitolo, Miriam Giovannetti inserisce cenni sulle essenze che profumano ambienti e spirito: chiudete gli occhi per un istante e vi sentirete meglio e in connessione con voi stessi. Non solo: troverete alcune pagine in cui potrete imprimere le vostre paure e i vostri desideri così che, come Miriam, possiate al termine sentirvi pronti per ripartire. Perché questo libro è anche un Diario per ricominciare a vivere.

Tutte le mattine per cinque intensi anni ho ricevuto da un caro amico una citazione alla quale rispondevo ogni volta scrivendo i miei pensieri e cercando di trasferirgli le mie emozioni. Un gioco, un’avventura, un impegno, un’occasione per confrontarmi con me stesso. I momenti e il loro potere sono ciò che da sempre mi affascina e mi anima. Non c’è mai fine finché ci prendiamo il tempo delle parole, delle sensazioni e delle riflessioni. Con la compagnia dei principi, della coscienza e dell’amore non ci sentiremo mai soli, non perderemo mai la strada e soprattutto non perderemo mai noi stessi.

Crediamo che il tempo possa rallentare, che il domani sia troppo lontano e che l’essere umano sia eterno, ma è proprio così? Viviamo come avvolti da un velo di Maya sottile che funge da filtro ai nostri occhi, ingannandoci giorno dopo giorno. È possibile aprire gli occhi, il cuore, la mente, liberarsi da ogni limite, svegliarsi da un sogno che ci porta a vivere nell’illusione che non arriveremo mai alla destinazione finale? Ebbene la risposta è sì: è possibile redimersi da questa utopia squarciando la tela, per conoscere il mondo e l’ampiezza delle sue possibilità. L’incontro tra Isabel e Manuel, la nascita di un legame indissolubile e trascendentale, vi condurranno verso una serie di battaglie personali, indagini spirituali che vi indicheranno la via per trovare il coraggio di osare e prendere quel treno che cambierà per sempre il loro e il vostro destino.

L’anima ha i suoi fardelli che accumula qui nel mondo della materia ed è sempre qui nel mondo della materia che può alleggerirli e intanto diventa esperta, poi saggia, poi forse sapiente se riesce a risvegliarsi al mondo dello Spirito. Compie il suo cammino, attraverso la sua biografia, con devozione, come per compiere un percorso iniziatico sacro, perché oggi nei nuovi misteri dell’umanità il cammino iniziatico e quello biografico coincidono ed in special modo la vera sede dei nuovi misteri di questo tempo sono l’incontro umano e le relazioni umane. L’anima “che sa” porta i suoi fardelli ma non li sente, perché sa e può iniziarsi da sola ai misteri della vita e della morte, ovvero ai misteri del Tempo, con i fardelli che le fanno da guida.

La tecnologia farà passi avanti e nei prossimi dieci anni ci aspettiamo cose incredibili, anche molto belle: mali incurabili che diventano curabili. Ci muoveremo in mezzo a droni e a intelligenze artificiali, ma le cose più preziose saranno quelle con l'etichetta "Made by Humans": sono sicura che torneremo a valorizzare le persone e quello che sanno fare. L'intelligenza artificiale può essere un aiuto a mettere in piedi i nostri sogni. Continuiamo a sognare.

Francesca è una pittrice, ha una galleria d’arte e, di tanto in tanto, ospita in stage i ragazzi dell’Accademia. Vive in uno splendido bilocale di Venezia, dalla cui terrazza ammira ogni giorno la sua laguna: di questo si nutre, oggi, la protagonista. Ma prima, in un’altra o nelle molte altre vite che ha vissuto nei precedenti sessant’anni, gliene sono successe di tutti i colori, per restare in tema con i suoi quadri. Ha convissuto con persone fragili, vittime di malattie mentali o succubi di gravi dipendenze; se n’è occupata in prima persona, andando spesso in pezzi ma ricomponendosi sempre. Per se stessa e per i suoi quattro insostituibili, amati, unici amori: i suoi figli. E mentre conversa con gli studenti, ci racconta tutto, ma proprio tutto, sulla vita e su come diventare artisti del colore e di sé stessi.

Cosa è diventato il futuro per noi esseri umani? Come dobbiamo pensare (e vivere) le tecnologie emergenti? Quale aiuto può dare la Psicologia nella comprensione dell'innovazione? Perché 1 km dal futuro? Domande dalle quali questo libro è nato e poi cresciuto diventando tre libri in uno. Un libro-laboratorio di esempi concreti, di applicazioni e di idee che ruotano intorno alle tecnologie emergenti; è un libro-mosaico dove il lettore compone liberamente la sua visione degli stimoli proposti, potendo partire da un qualsiasi punto del testo; ogni argomento è come una tessera con la quale comporre il proprio mosaico di riflessioni e significati. Infine, è un libro in cammino: quando si scrive di innovazione, è molto probabile che alcune invenzioni ritenute inedite o futuribili siano già state realizzate in qualche parte del mondo.