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Il Cavalier Elvio da Vidor è un cavaliere, un poco tontolone, che in un periodo imprecisato fra l'XI e il XII secolo parte dai suoi possedimenti per dare la caccia a una terribile strega. Durante la sua caccia troverà l'aiuto di un mago e di una maga; riuscirà a rintracciare la strega e alcuni successivi accadimenti gli cambieranno la vita. Salvo poi, alcuni anni dopo, ripartire dai suoi possedimenti per cercare di andare a farsi onore alle crociate. Non mancano i tradimenti a opera di personaggi infidi e ingordi, ma le disavventure gli permetteranno di fare emergere la sua vera natura e di scoprire il suo vero amore. Storia appassionante e divertente che attrae anche il lettore più esigente.

"Perché" è una delle prime parole che si apprendono. "Perché" è la domanda incessante che i bambini rivolgono agli adulti quando iniziano a capire il mondo che li circonda. Questa raccolta di racconti per l'infanzia non ha alcuna pretesa di trovare le giuste risposte, ma quella di far nascere molte domande, soprattutto negli adulti che troppo spesso si accontentano di poche repliche per pigrizia o poca curiosità. Il libro nasce dalle favole che inventavo per le mie bimbe nella divertente ricerca di costruire un ponte verso i loro meravigliosi "perché". La realtà è che, raccontandole e ascoltandole, siamo cresciuti insieme, trovando nell'amicizia, nel rispetto della natura, nella bellezza del tempo dedicato agli altri, nell'atteggiamento sempre pronto al cambiamento e nella cura della sensibilità, l'ispirazione per scrivere delle storie. Tante storie diverse che ci aiutano a crescere nella relazione, perché si può resistere a tutto tranne alla mancanza di amicizia. Età di lettura: da 6 anni.

Gisella Romano, insegnante di scuola media in pensione, palese alter ego dell'autrice, assume il ruolo di guida dell'ispettore Leonardo Consalvi, chiamato a far luce su una serie di morti misteriose. L'intreccio si snoda in un parco naturale, talmente interconnesso con le scuole del territorio da costituire con loro quasi un unico habitat. Si inizia con due casi rimasti irrisolti e si continua con eventi delittuosi e colpi di scena che si susseguono durante il corso delle indagini. Il parco diventa un teatro di morte e gli animali, selvatici e non, vengono usati e manipolati per profitto o per offesa. Nonostante gli eventi tragici e a volte raccapriccianti, l'autrice punta a dare alla storia una costante tinta umoristica, attraverso figure vivaci e fortemente caratterizzate per provocare ilarità, offrendo inoltre un panorama della realtà scolastica degli anni duemila, dominata dalla tendenza a una disinvolta applicazione della sperimentazione didattica.

Racconto per bambini e ragazzi. Età di lettura: da 6 anni.

Persone semplici che appartengono alla quotidianità di ciascuno di noi sono i protagonisti di questi racconti che prendono vita all'interno delle mura scolastiche per poi inoltrarsi nelle case e nelle vie del paese. La scuola è il fulcro di queste vicende; e a scuola conosciamo il maestro Raffuzzi che vive il suo ruolo ben oltre le quattro pareti dell'aula, abbattendo il confine tra professione e vita privata. È maestro oltre l'orario di lavoro, si occupa dei suoi allievi in ogni momento e partecipa alle vicende della loro vita ridendo e soffrendo con loro, perché così è la vita, con i suoi alti e bassi che si alternano come le gioie e i pianti. Lui c'è sempre e gli alunni lo ripagano con la loro riconoscenza e fiducia. Età di lettura: da 6 anni.

L'idea della raccolta, non premeditata, nasce dalla redazione dell'ultimo rigo. Pensati tra loro indipendenti, i racconti manifestano la presenza di un legame sottotraccia che si svolge tra le pagine, secondo la loro sequenza originaria: il tentativo d'imparare ad accogliere la vita per come essa si manifesta, circospetta o irruenta, con l'ausilio della sola saggezza di discernerne la componente modificabile da quella che, di fatto, si mostra inalterabile. Le eroine e gli eroi, loro malgrado, che si susseguono nella raccolta vivono questo bivio e, laddove possono, agiscono nel loro mondo: Nessuno, Ines, Leonid, Antoine, Minosse, Rike, Yukio, Anno e Jeffrey, con le loro esistenze segnate, rifiutano il cinismo coltivando la propria metà luminosa. Un invito a preservare la propria preziosa umanità.

In un contesto ormai mutato rispetto al passato, ma ancora di forte prospettiva, un giovane musicista emergente, ancora alla ricerca di una sua identità ben precisa, si trova a fronteggiare accadimenti e situazioni eccezionali, a volte anche di poco conto, proprio nella città dove è nato e cresciuto da bambino, e intende realizzare il suo sogno. Ma il desiderio di esibirsi in un talent televisivo forse lo porterà ad affrettare tempi e scelte, e spingerlo ad adottare tuttavia un drastico rimedio. In pagine incalzanti si apre al lettore lo scenario inquietante di oggi, specchio della nuova società contemporanea, di fenomeni strampalati, della loro normalità, della nuova frontiera, e dell'esagerazione a tutti i costi.

In questi cinque racconti, che toccano vari temi, i personaggi, maschili o femminili che siano, devono affrontare una prova che li renderà un po' cambiati rispetto a come erano. Alcune storie sono frutto di fantasia, mentre altre sono liberamente tratte da avvenimenti reali, vissuti dall'autore o da persone di sua conoscenza, le quali, a loro insaputa e con svariate modifiche, ne sono diventate protagoniste. Il titolo della raccolta, "Gocce di vita", nasce dal fatto che ciascuno di loro si trova a vivere una vicenda che ne mette in discussione i valori, le miserie e le paure. L'autore narra gli avvenimenti, ma cerca di evitare giudizi.

Bernardo Alighieri è uno dei più affermati e seguiti professori universitari, esperto indiscusso di letteratura medievale e della Divina Commedia di Dante, invitato nei maggiori atenei e teatri d'Italia per conferenze e simposi inerenti l'Opera Magna del divino poeta, dai più considerato avo di Bernardo. Durante una freddissima mattina di dicembre, di ritorno da Firenze, a bordo della sua vecchissima Fiat Punto, nel bel mezzo di una bufera di neve, Bernardo viene coinvolto in un maxi incidente stradale dal quale rimane gravemente ferito. È proprio lì che Bernardo ha una prima esperienza extrasensoriale incontrando il suo angelo custode e notando l'opera della "Nera Mietitrice", intenta ad amputare il filo della vita ai moribondi dell'incidente. Bernardo morirà in sala operatoria dell'ospedale di Firenze dove prende coscienza della vita dopo la morte. Grazie all'assistenza di Angelo, l'angelo custode, che lo accompagna nelle fasi del trapasso, vengono risposte a tutte le domande che ognuno di noi vorrebbe conoscere. Durante il tragitto verso il giudizio dinanzi a San Pietro, è vincitore della grande "Ruota del Destino", una sorta di lotteria delle anime che gli permetterà di poter visitare l'Inferno, Purgatorio e Paradiso, replicando l'esperienza di Dante. Un viaggio che ha dell'incredibile. Avvenimenti mozzafiato e carichi di suspense, dialoghi con divinità paradisiache, incontri eccellenti presso la cittadella amministrativa del Paradiso da dove ha inizio la prima visita programmata agli Inferi, dove Bernardo decide di seguire un suo proprio itinerario personale, e dove incontrerà personaggi da far accapponare la pelle. Primo libro di una trilogia; un romanzo che porterà il lettore a contatto con l'al di là in maniera anche simpatica e divertente.

"Futuro Anteriore" rappresenta una visione distopica sul futuro in cui si inserisce l'eterno antagonismo tra il bene e il male, che, come spesso accade, non riescono a delimitare in modo netto i loro confini. È anche una storia semplice di sentimenti umani che due fratelli, Jordan e Klizia, riscoprono nel momento più drammatico delle loro esistenze.

La narrazione nasce da esperienze dirette e coinvolgenti dell'autrice con i nipoti, e si traduce in un "vedere le cose con occhi bambini". Infatti è la voce del più grande a tracciare, iniziando dalla nascita del fratello, il percorso della loro vita, e ce ne fa ascoltare anche i suoni. È una "topografia infantile", un libro sui bambini e per i bambini, ma anche per gli adulti che si prendono cura di loro, una piccola guida nel cammino affascinante del pensiero infantile. Età di lettura: da 7 anni.

Le cinque sono l'ora di Lucifero, la stella del mattino: anch'essa - anch'egli - partecipa all'armonia celeste, per arricchirla di un timbro scuro; così appare raffigurato da Grünewald nel Polittico di Isenheim. I dodici racconti di questa raccolta sono nati, appunto, verso le cinque del mattino, alla fioca luce di Lucifero. Parlano di Homo: spaziano dalla scintilla iniziale dell'ominazione all'apocalittica estinzione dell'umanità; ma in tutti la morte sorride sullo sfondo, in paziente attesa. Il filo rosso che li lega, intrecciato al filo nero della morte, è la teodicea: il tentativo di dare una spiegazione al male di cui la creazione è intrisa e alla caducità di cui si nutre. Che è poi il filo rosso del sangue: scorre nelle vene per dare la vita ma a volte viene versato, purtroppo, per il vantaggio vero o presunto di altre vite. Se al termine della lettura il cosiddetto "problema del male" apparirà un po' meno un mistero, e un po' più una grazia, lo scopo sarà stato raggiunto.