Sacco

Jvan Sica è tra gli autori che turba la memoria di una generazione passata a sottolineare i tempi che cambiano senza cambiare. L'unica cosa che è veramente cambiato in questo nostro paese è il borsello con il palmare. Credo che questo è proprio quel Totano Riflessivo che Jvan Sica mette a nudo in questa sua opera gridata nelle orecchie di una nazione sorda e conservatrice. Un libro tra testa e testo da leggere e rileggere perché tra le righe si nascondono messaggi profondi superiori alla letteratura che il grande mercato ci propone.

Non c'è niente di più grave che commettere un omicidio senza farlo, quello che si potrebbe definire il crimine in rosa. È questo il messaggio che Vittorio Giorgini rivolge agli intellettuali che hanno la grande responsabilità di educare e illuminare. Illuminare con quella luce che brilla nella mente dell'autore negata ai suoi occhi. Ma Giorgini vede molto più di tanti altri, ai quali, non è stata tolto questo prezioso dono e punta il dito contro quel crimine in rosa che uccide le menti e addormenta il pensiero, contro quelle macchine produttrici di ideologie etichettate come ideali, e accusa gli intellettuali perché essi sanno quello che lui sa, in quanto, intellettuali, e non fanno nulla per accusare i colpevoli di questo crimine rosa. Un libro importante da leggere a qualsiasi età come dice Ennio Montesi in prefazione: "Non so cosa darei perché da bambino... mi avessero dato da leggere "Le Religioni Plagiano".

La collana è dedicata a tutte quelle opere giudicate non valide, per il proprio catalogo, dai grandi e medi editori. Un diniego di regime che vale un'ammissione senza altri esami da parte di nessuno. Basta una di quelle tante letterine che accompagnano il manoscritto al mittente, per ottenere la pubblicazione della propria opera, in quanto, ha già percorso un iter editoriale che è nel principio di questo progetto di recupero di tutta quella letteratura che altrimenti andrebbe dispersa, vittima di questo sistema, testimonianza del nostro tempo.