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Vita e Pensiero

Vita e pensiero. Volume Vol. 3

Vita e pensiero. Volume Vol. 3

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 136

12,00

Un haiku per la giustizia. Un modello di stile per «parole giuste»

Un haiku per la giustizia. Un modello di stile per «parole giuste»

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 176

L'Alta Scuola "Federico Stella" sulla Giustizia Penale (ASGP) dell'Università Cattolica ha invitato le studentesse e gli studenti di alcuni corsi di giurisprudenza a trasfondere in un haiku il pensiero suscitato dalla parola 'giustizia'. Ne è nato così un esercizio didattico per provare quanto la cura della giustizia passi anche attraverso l'attenzione riposta alle sue forme espressive. Questo volume raccoglie attorno agli haiku degli studenti le riflessioni di giuristi, linguisti e letterati che esplorano la forza espressiva di questa forma poetica, la cui rigida struttura formale esalta tanto la musicalità delle parole scelte, quanto il valore delle pause di silenzio 'pensoso' soffermandosi su essenziali questioni e principi del diritto.
18,00

La sfida dello Sviluppo Umano e Integrale nei Paesi a Basso Reddito. Il contributo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore

La sfida dello Sviluppo Umano e Integrale nei Paesi a Basso Reddito. Il contributo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 196

Il volume nasce dal Progetto di collaborazione multi-dipartimento D.3.2. dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, denominato VICSUS (Valutazione dell’Impatto delle innovazioni agro-tecnologiche del modello C3S sullo Sviluppo Umano e Sociale nei Paesi a Basso Reddito). Lo scopo del modello C3S è stato, fino ad oggi, principalmente dedicato all’aumento della produttività agricola e al superamento della sussistenza nella piccola azienda familiare nei contesti rurali dei Paesi a Basso Reddito (PBR). Tuttavia, in prospettiva, l’auspicio è che lo sviluppo si possa estendere all’intero sistema socioeconomico, diventando integrale, anche per creare nuove professioni (e imprese) tali da permettere l’affrancamento dalla ‘schiavitù della terra’, specialmente per i giovani istruiti, non essendo ipotizzabile che si continui ad avere più del 60% della popolazione nelle attuali condizioni dei contadini. I differenti capitoli presenti sono quindi una profonda riflessione sulle problematiche che affliggono i PBR, partendo da inquadramento storico e riflessioni teoriche, fino ad arrivare a valutazioni d’impatto pratico nei differenti contesti che l’Università, tramite il Progetto C3S, ha incontrato in oltre un decennio di attività.
18,00

L'esercizio del «giusto giudizio». Dialoghi manzoniani sull'idea di responsabilità e i fondamenti della giustizia

L'esercizio del «giusto giudizio». Dialoghi manzoniani sull'idea di responsabilità e i fondamenti della giustizia

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 504

Che cosa rende ‘giusto’ l’esercizio del ‘giudizio’? Quanto, come e perché il ‘giudicare’ non si lascia ridurre al semplice ‘spiegare’? Queste le domande che si dischiudono non appena si mette a tema il ‘giudizio’, tanto più in un contesto socio-culturale, oltre che giuridico-istituzionale, nel quale si assiste, a tutti i livelli, a un ‘infuriare’ di giudizi ‘sommari’, il cui assordante rumore di fondo sembra renderci orfani di giudizi veri e, appunto, giusti. Le opere letterarie prese in considerazione in questo volume lasciano intravedere spiragli di risposta a tali secolari quesiti dell’umanità. La Storia della colonna infame, che è il luogo del giudizio e del giudizio sul giudizio, ma anche I promessi sposi, dove il giudizio è più squisitamente narrativo, pongono le basi per scandagliare, con Alessandro Manzoni, la dimensione etica della vita e il delicato equilibrio tra giudizio e comprensione. Un interrogativo che si ripropone nel dialogo con Leonardo Sciascia e Primo Levi, ma anche con molti altri autori e pensatori, attualizzato, ad esempio, nella serrata discussione critica con la tendenza, espressione di una crescente ‘ansia punitiva’, a mal sopportare i tempi e i vincoli di garanzia dello stesso procedimento penale, in favore del ben più rapido, ed emotivo, ‘giudizio mediatico’. Congiungendo competenze teoriche e sensibilità applicative, esperienze giuridiche e prospettive filosofiche, sociologiche, psicologiche e criminologiche, il volume incoraggia il lettore, tanto più quello interessato al livello di civiltà giuridica (e, dunque, di civiltà tout court) della società in cui vive, a dipanare l’intreccio tra responsabilità, giudizio, riparazione e pena, «tutte categorie che evocano situazioni di sofferenza». La risposta alla perturbante domanda «Ma come rispondere diversamente?» sta nel prendere sulle spalle un «pezzetto della croce della società», aprendosi a un’idea di giustizia come ascolto e attenzione.
34,00

La cultura al plurale

La cultura al plurale

Michel de Certeau

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 204

La peculiarità del pensiero di Michel de Certeau è stata sempre l’attenzione a leggere la storia culturale e sociale intrecciando discipline e metodi diversi, dalla filosofia alla psicoanalisi, alla linguistica. E questo non per una sorta di comodo eclettismo o di sincretismo conciliante, ma per la volontà di reinserire ogni momento storico nella molteplicità delle sue componenti, anche nelle contraddizioni dei suoi conflitti. Egli diffidava fortemente delle griglie costruite sul passato per ritagliare i saperi e rifiutava l’idea di azione culturale come pioggia benefica di briciole cadute dalla tavola dei sapienti e dei potenti. Anche questo testo, che vede qui la sua prima traduzione italiana, è intriso della sua capacità di vedere sempre più lontano e in profondità, andando a scoprire le mille reti informali che permettono ai flussi di trasmissione culturale di circolare: unico modo per evitare che una società soffochi e muoia. Perché una cultura al singolare traduce sempre, dice de Certeau, il «singolare di un ambiente», imponendo la legge di un potere, mentre la cultura plurale è crea-zione, magari deperibile, magari conflittuale, ma sempre relativa a una comunità che cresce e sa cambiare e, alla fine, durare. Figlio del suo tempo (gli anni a ridosso del ’68 francese), il libro affronta argomenti ancora al centro delle nostre preoccupazioni: le forme del lavoro, la situazione nella scuola, la collocazione sociale degli intellettuali e degli scienziati, lo spazio di convivenza urbana, le minoranze, il ruolo delle istituzioni culturali… Tutti stimoli per riflettere anche sull’oggi adottando il ‘metodo de Certeau’, il suo sguardo che smaschera il simulacro di ciò che è stato e non è più, ma che allo stesso tempo conosce e valuta i limiti del gioco plurale. Una lezione di libertà, un desiderio attivo di creare possibilità, di allestire spazi concreti di movimento nella vita in comune.
20,00

La biblioteca di notte

La biblioteca di notte

Alberto Manguel

Libro: Libro rilegato

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 256

Biblioteche come cataloghi del mondo intero e biblioteche minuscole e private, biblioteche come strumenti di potere e biblioteche focolai di rivoluzione, biblioteche per dotti e per bambini, biblioteche da distruggere e biblioteche per preservare identità: di tutte queste forme e altre ancora si parla in questo libro, vera e propria ‘biblioteca delle biblioteche’. Nelle storie qui raccontate ciascuno di noi trova qualcosa di sé, nelle pietre disperse della biblioteca di Alessandria come sul dorso degli asinelli delle biblioteche itineranti della Colombia, tra il silenzio dei cataloghi digitali come nel profumo di carta e legno delle biblioteche monastiche. Tutte sono la prova della nostra fiducia in un ordine senza tempo e senza confini, e anche se sappiamo bene che una biblioteca, pur colossale nelle proporzioni e ambiziosa nell’intento, non potrà mai presentarci il mondo ‘reale’ di sofferenza e felicità, intuiamo che ci offre la possibilità di sperimentare una lettura aperta di quel mondo. Il punto di partenza – diremmo lo spirito guida – di questo viaggio nelle case dei libri è la biblioteca personale approntata tempo fa da Manguel in un casolare della campagna francese, ormai smantellata ma ancora viva nel suo grande progetto di «Espaço Atlântida» a Lisbona. Quella biblioteca, privata e ricchissima, nel buio notturno dei campi si stagliava come luogo illuminato di pace, un posto che nella notte si poteva chiamare casa, ma anche base per un viaggio di libertà in sé stessi e nel mondo. Chiosa Manguel: «La speranza che il nostro cosmo esploso e noi stessi, sua polvere di stelle, abbiamo un significato ineffabile; l’incanto di raccontare ancora una volta la metafora del mondo come libro che leggiamo e in cui anche noi veniamo letti… tutto questo trova la sua manifestazione materiale in quell’autoritratto che chiamiamo biblioteca».
24,00

Il potere e la gloria. Antropologie del realismo politico

Il potere e la gloria. Antropologie del realismo politico

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 248

Alla galleria del realismo politico possono essere ricondotti pensatori tra loro molto lontani, da Tucidide a Sant’Agostino, da Machiavelli a Max Weber, da Thomas Hobbes a Carl Schmitt. A contrassegnare questa tradizione sono soprattutto due elementi: l’idea che la “natura umana” rappresenti un dato costante e la convinzione che una simile “natura” renda gli esseri umani perennemente insoddisfatti della loro condizione e tra loro irrimediabilmente in conflitto. Proprio in virtù di tale antropologia negativa, i realisti ritengono così che gli esseri umani puntino sempre a perseguire la sicurezza, a estendere la loro ricchezza e a difendere il loro onore. Il volume intende invece esaminare più in profondità questo pessimismo antropologico. E, in particolare, si propone di mostrare come, dietro un’apparente coerenza, si nascondano divergenze piuttosto nette. L’obiettivo è dunque esplorare le molteplici antropologie del realismo politico, riconoscendo e distinguendo le diverse modalità con cui è stata rappresentata e spiegata quell’inquietante “natura” – più o meno invariante – che conduce gli esseri umani a desiderare il potere e a inseguire la gloria. Contributi di: Oro Tapia Luis René;Patapan Haig;Continisio Chiara;D'Andrea Dimitri;Castellin Luca G.;Raschi Francesco;Zambernardi Lorenzo;Stefanachi Corrado.
22,00

Vita e pensiero. Volume Vol. 2

Vita e pensiero. Volume Vol. 2

Libro: Fascicolo

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 132

Rivista culturale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
12,00

Le emozioni della teofania

Le emozioni della teofania

Pierangelo Sequeri

Libro: Libro rilegato

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 516

L’esaltazione dell’estetica della fede, che al tempo dei primi scritti raccolti in questo volume non esisteva proprio, nonostante Han Urs von Balthasar, è improvvisamente diventata di gran moda. L’improvvisazione non è sempre garanzia di creatività. Di fatto, la conversione teologica di massa alla bellezza che ci salva, che torna romanticamente a concentrarsi intorno alla spiritualità dell’arte, chiede di essere liberata da molti equivoci. Il filo della esplorazione dedicata alla radicalità dell’estetica teologica – non ancora conclusa – si dipana fin dall’inizio sulle tracce di una solida fenomenologia della sensibilità spirituale (di cui l’arte è soltanto uno degli effetti). Il suo obiettivo finale – decisamente in controtendenza – è l’approdo a un’ontologia dell’essere-spiritualmente-sensibile, che istituisce il misterioso piano del Reale che precede quello stesso dell’Essere assoluto. Questo Reale, oggetto estetico e drammatico del desiderio, è l’oggetto rivelato, della parola biblica della creazione di Dio (“dal nulla”) e della parola evangelica sulla generazione in Dio (“vita trinitaria”). La crisi attuale del pensiero occidentale è la crisi – finalmente arrivata! – di una metafisica perfettamente anaffettiva, incapace di estrarre pensiero e fede dalla bellezza, perché inadeguato all’estetica e alla drammatica dell’affezione di Dio e in Dio per l’umana creatura. Ricomporre nel grembo dell’ontologia affettiva l’esperienza della teofania (il sacramento cristiano) e l’immaginazione del sacro (l’arte religiosa) è oggi la sfida posta alla ricerca di un cristianesimo all’altezza della sua rivelazione.
35,00

La fabbrica delle donne

La fabbrica delle donne

Elisa Salerno

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 176

La Inchiesta sul lavoro delle donne di Elisa Salerno, apparsa tra il 1909 e il 1911 sulle pagine del suo giornale La Donna e il Lavoro, è pubblicata per la prima volta in un unico volume, che include una selezione di articoli che riguardano il settore tessile. La Inchiesta è un dettagliato ritratto delle condizioni del lavoro femminile nel pieno sviluppo industriale, ma rappresenta anche una delle prime ricerche sociologiche svolte sul lavoro delle donne in Italia. Elisa Salerno ricostruisce un quadro completo dei contratti, degli orari, del numero e delle caratteristiche delle lavoratrici e dei lavoratori per ogni mansione, delle condizioni ambientali, degli spazi, dei macchinari: le puntate dell’Inchiesta riportate in questo volume, dedicate all’industria serica, cotoniera e al lavoro delle sarte di città a Vicenza, così, permettono di riconoscere l’utilizzo di metodi e strumenti propri della ricerca sociale, prestando attenzione agli elementi materiali e immateriali che definiscono il lavoro, ma determinano anche i rapporti di potere che innervano le dinamiche lavorative e sociali.
15,00

Educare alla giustizia riparativa (0-6 anni). Prevenire il conflitto fin dalla prima infanzia

Educare alla giustizia riparativa (0-6 anni). Prevenire il conflitto fin dalla prima infanzia

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 136

Il modello della giustizia fondato sulla corrispettività dei comportamenti – per cui quando si valuta negativamente l’altro, rispetto a qualche aspetto del suo agire, risulterebbe giusto, per il proprio bene, agire altrettanto negativamente verso di lui, onde sopraffarlo – è estremamente diffuso nella nostra cultura, che lo esprime attraverso l’immagine della bilancia. Tale modello, utilizzato lungo i secoli dal diritto penale, è tuttavia soggiacente anche alla logica della guerra: superarlo, dunque, è ormai impellente, se si vuole evitare, dati gli strumenti bellici oggi disponibili, la distruzione stessa dell’umanità. Quel modello, del resto, offre sempre l’alibi per agire contro qualcuno, in quanto potrà sempre ravvisarsi, in ogni persona e in ogni realtà umana, qualcosa di negativo. Proprio nel diritto penale è andato, peraltro, sviluppandosi, da alcuni decenni, un concetto diverso della giustizia: quello secondo cui alle situazioni che reputiamo negative non si risponde in termini di ritorsione del negativo, ma in termini progettuali o, se si vuole, in termini pur sempre di bene (ancorché impegnativi), dinnanzi al male. Col fine di tornare a rendere giuste, per tutti i soggetti coinvolti, relazioni che non lo siano state. Che questo modello relazionale non più retributivo, noto nel mondo come restorative justice, possa diffondersi dipende, in misura nient’affatto marginale, dagli stessi criteri educativi che sappiamo coltivare rispetto alle nuove generazioni. Per cui il presente volume rappresenta un tentativo pionieristico di riflessione – un vero e proprio inedito – su come la giustizia riparativa possa essere proposta quale modello di comportamento fin dai primi sei anni di vita: offrendo alle/agli insegnanti delle scuole d’infanzia, ma anche alle famiglie, autorevoli riflessioni pedagogiche e metodologie praticabili.
13,00

Diritto costituzionale

Diritto costituzionale

Renato Balduzzi

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 864

In un'epoca in cui i sistemi democratici sono sottoposti a pressioni esterne e logoramenti interni, il manuale offre una trattazione scientifica delle forme e delle modalità attraverso cui le Costituzioni garantiscono i diritti fondamentali dei cittadini mediante un'adeguata organizzazione del potere. Finalizzato allo studio del Diritto costituzionale italiano, il volume è aggiornato ai più recenti sviluppi normativi e giurisprudenziali ed è arricchito da numerose finestre di approfondimento su questioni di attualità. Nella consapevolezza della crescente rilevanza delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione all'interno della sfera pubblica, il manuale offre altresì le coordinate costituzionali di riferimento e alcune chiavi di lettura meditate, in base alle quali il lettore potrà costruirsi una visione plurale e avvertita delle opportunità scaturenti dal web e dall'intelligenza artificiale e dei rischi della mancanza di adeguati limiti e regole ai nuovi poteri privati di portata globale. Contribuire alla formazione di un pensiero libero e democratico, del resto, è da sempre uno dei compiti dell'università.
58,00

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