Edizioni di Storia e Letteratura: Epistolari, carteggi e testimonianze
Carteggio. Volume Vol. 1
Giuseppe Prezzolini, Ardengo Soffici
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 1977
pagine: XXXVIII-348
Carteggio. Volume Vol. 3
Giovanni Boine
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 1977
pagine: 118
Carteggio. Volume Vol. 3
Romolo Murri
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 1977
pagine: XVIII-348
Lettere (1878-1928)
Giulio Salvadori
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 1976
pagine: 1106
Carteggio. Volume Vol. 1
Giovanni Boine
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 1972
pagine: 280
Carteggio. Volume Vol. 2
Giovanni Boine
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 1972
pagine: 260
Carteggio. Volume Vol. 2
Romolo Murri
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 1971
pagine: XXVIII-304
«La Vita Nova»
Romolo Murri
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 1971
pagine: XXXVI-504
Carteggio 1902-1914
Benedetto Croce, Giovanni Papini
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 344
Carteggio 1909-1915
Giuseppe Prezzolini, Scipio Slataper
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2011
pagine: 346
Il carteggio che Prezzolini e Slataper intrattennero negli anni della loro collaborazione alla "Voce", tra il 1909 e il 1913, è ancora in larga parte inedito. Nell'Epistolario di Slataper, curato da Giani Stuparich (Mondadori, Milano 1953), sono state pubblicate circa cinquanta lettere a Prezzolini. La corrispondenza di Prezzolini all'amico, che è custodita presso l'Archivio di Stato di Trieste, invece, non è mai stata pubblicata. Il carteggio è molto importante per chi sia interessato a ricostruire la vita, le vicende e il ruolo della "Voce" nel quadro della cultura del primo Novecento. Molte lettere di Prezzolini consentono, infatti, di chiarire le ragioni dei contrasti interni alla rivista e contribuiscono altresì a mettere in luce la complessa personalità del suo fondatore. Esse testimoniano, inoltre, il sentimento profondo di amicizia e di stima reciproca stabilitosi subito tra i due interlocutori, che spiega la confidenza e la schiettezza con cui Prezzolini parlava a Slataper, inusuale nei carteggi con altri collaboratori.
Carteggio 1913-1982
Biagio Marin, Giuseppe Prezzolini
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2011
pagine: 478
L'arrivo di Biagio Marin a Firenze risale al 1911, quando avrà modo di frequentare l'ambiente letterario de "La Voce", la più famosa rivista dell'epoca. È in questa occasione che Marin conosce Prezzolini ed inizia con lui quel sodalizio umano e culturale che durerà tutta la vita. "Non oso scriverti, perché temo di darti noia; ma ti ricordo sempre con grande affetto e ti dirò che fai parte del tessuto della mia vita e che stranamente ho finito per riconoscere che ho finito per diventare... completamente prezzoliniano". Queste affermazioni risalgono infatti alla fine del 1979: rappresentano una sorta di bilancio, quasi una confessione fatta a cuore aperto. Ma sono anche parole che ci fanno capire che lo scambio tra Marin e Prezzolini non si esaurisce nella comune esperienza vociana. I due continuano a mantenere vivo il loro rapporto fino al 1982, anno della morte di Prezzolini, e lo fanno, come dimostrano le lettere che vengono qui presentate, non attraverso gesti di circostanza o di cortesia, ma con l'intensità emotiva ed intellettuale di chi si dispone al dialogo.
Le lettere nell'Archivio del Museo di San Marino a Napoli. 1835-1847
Basilio Puoti
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2010
pagine: 194
Rivivono in questo testo momenti e aspetti vari della vita e dell'opera di uno dei più grandi intellettuali napoletani della prima metà dell'Ottocento. Oggetto del lavoro, infatti, è l'edizione di un cospicuo "corpus" di lettere inedite, provenienti da un Fondo Puoti del Museo San Martino di Napoli, inviate dal grande Maestro a destinatari di vario livello e operanti in diverse città d'Italia. Si tratta di 121 lettere, delle quali 112 del Puoti e 9 di suoi corrispondenti a lui, che permettono di arricchire i dati biografici già posseduti sul Puoti e insieme consentono una più approfondita intelligenza della cultura napoletana dell'epoca. Ritenuta per lo più estranea al gran moto rinnovatore che pervadeva il Paese, queste lettere ce la presentano animata dalle medesime problematiche che accompagnavano il formarsi della coscienza civile della borghesia intellettuale italiana.