Edizioni Mediterranee: Opere di Julius Evola
Dal Mediterraneo al nord olimpico
Julius Evola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2025
pagine: 336
Articoli e conferenze (1920-1945) nella Mitteleuropa L’esposizione di risposte differenti (nella forma) eppure simili (nei contenuti) al problema della modernità dal punto di vista dell’Individuo, ma anche nella sua adattabilità nel momento in cui affronta detto problema dal punto di vista di Storia della civiltà. Una raccolta di testi che non ha mai visto la luce in lingua italiana che comprende sette conferenze e quarantacinque articoli pubblicati su varie testate in un periodo di venticinque anni, nonché un’appendice che propone i più significativi interventi (una cinquantina), sempre in lingua tedesca, sull’opera e il pensiero di Julius Evola. Prefazione Nuccio D'Anna.
Rivolta contro il mondo moderno (rist. anast. 1934)
Julius Evola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2024
pagine: 544
Ristampa anastatica autorizzata della prima edizione del 1934 di Hoepli. L’opera principale di Evola (scritta dopo i trent’anni e completata tra la fine del 1931 e l’inizio del 1932) in cui egli contrappone due tipi di civiltà, quella “tradizionale” e quella “moderna”: la prima basata su valori di spiritualità, di aristocrazia e di gerarchia; la seconda, radicata all’elemento puramente umano, materiale. Il filosofo propone un’interpretazione mitico-simbolica della storia, risalendo alle cause che hanno prodotto il mondo moderno, indicando i processi che hanno esercitato un’azione distruttiva su ogni valore, ideale e forma di organizzazione superiore. L’uomo deve tendere, invece, a una dimensione elevata, affrancarsi dalla limitatezza umana, in un mondo dominato dalla materia e dall’economia. Deve, in pratica, ribellarsi al mondo moderno. Saggi introduttivi di Andrea Scarabelli, Giovanni Sessa.
Raâga blanda. Composizioni 1916-1922 (rist. anast. 1969)
Julius Evola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2024
pagine: 112
Ristampa anastatica della prima edizione del 1969 di Vanni Scheiwiller. La celebre raccolta di poesie d’ispirazione futurista, simbolista e dadaista scritte dal filosofo romano tra il 1916 e il 1922, esistente ormai solo in un’edizione pirata. Il dato dominante delle composizioni è il dramma interiore presente in quasi tutti gli artisti europei dei primi del Novecento. Evola osservò nella sua autobiografia che “il tema fondamentale era quello della oscurità esistenziale”. Il giovane poeta avverte la labilità dell’esistenza, a tratti medita addirittura il suicidio, e ravvisa nell’arte astratta la possibilità di tentare con successo il superamento della realtà empirica, disperatamente rifiutata, avendo quale fine il raggiungimento di stati superiori dell’essere, di una dimensione metafisica nella quale lo spirito risulterebbe finalmente liberato. Saggio introduttivo di Giorgio Calcara. Postfazione di Giovanni Canonico.
Fuoco segreto. Lettere, interviste, documenti, testimonianze, inediti
Julius Evola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2024
pagine: 480
Una raccolta eterogenea di documenti rari o inediti, molti dei quali provenienti dagli archivi della Fondazione J. Evola, che integrano ciò che si sa della sua “biografia spirituale”: numerosi carteggi con personalità del Novecento, interviste dimenticate, saggi, lettere dedicate all’arte, bozzetti pubblicati per la prima volta, voci “magiche” bocciate dall’Enciclopedia Treccani, il “manifesto ideale” della rubrica Diorama Filosofico, due capitoli di Rivolta contro il mondo moderno espunti dall’autore nel corso degli anni, un racconto erotico, forse destinato a Playmen, e molto altro. Saggio introduttivo di Joscelyn Godwin.
La torre. Foglio di espressioni varie e Tradizione una
Julius Evola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2020
pagine: 480
Julius Evola non fu solo autore di articoli, saggi, libri, ma anche ideatore e direttore di due riviste: il mensile Ur/Krur (1927-1929) e il quindicinale La Torre nel 1930. La prima venne rifusa nei tre volumi di Introduzione alla magia, la seconda si presenta qui integralmente in edizione critica. Come è noto, Evola ha sempre detto che portata alle estreme conseguenze un’esperienza andava oltre. Come scrisse in una fondamentale lettera a Tristan Tzara nel novembre 1921, ritenne conclusa la sua fase artistica e, come dichiarò pubblicamente sull’ultimo fascicolo di Krur del dicembre 1929, considerò terminata anche la fase esoterica (almeno in senso iniziatico e organizzativo). Ma in che senso intendeva tutto questo? Nel senso che, avendo portato a termine le sue teorizzazioni, era il momento di passare a un altro campo, cioè a un intervento diretto e concreto: dalla filosofia alla magia prima, dalla magia alla politica e alla cultura poi. Insomma, passare dalla teoria alla pratica, dall’astratto al concreto (considerando i piani via via diversi). Senza soluzione di continuità rispetto a Krur, con la data del primo febbraio 1930 uscì il nuovo quindicinale che portò immediato scompiglio nell’ambito della cultura che si dovrebbe definire piuttosto che fascista, “squadrista”, secondo il termine usato dal filosofo (ma anche dagli stessi interessati). L’ultimo fascicolo, il decimo, porta la data del 15 giugno: visto di mal occhio dalle autorità (il n. 3 venne sequestrato), alla fine si proibì a tutte le tipografie romane di stamparlo. Alla testata collaborarono nomi prestigiosi del pensiero tradizionale di allora come Guido De Giorgio, Girolamo Comi, Arturo Onofri, Domenico Rudatis, Emilio Servadio e altri scrittori e giornalisti amici del filosofo, come Roberto Pavese, Carlo Rossi di Lauriano, Leonardo Grassi, Evelino Leonardi e Gino Ferretti (molti celati da pseudonimo), che trattavano dei più svariati argomenti politici, filosofici, culturali e scientifici, proponendo una visione e un’interpretazione alte e un punto di vista spirituale sia in tono propositivo che critico. Iniziativa fondamentale per comprendere le intenzioni e le strategie di Evola e del suo gruppo sui vari piani del sapere, la lettura della Torre oggi sorprende per il tono anticipatore e quasi profetico di certe analisi, che questa edizione mette in evidenza con un apparato critico di circa 500 note esplicative, biografiche e bibliografiche con cui si contestualizzano i testi, oltre che con vari saggi storici a introduzione della rivista.
Teoria e pratica dell'arte d'avanguardia. Manifesti, poesie, lettere, pittura
Julius Evola
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2019
pagine: 473
Il presente volume, frutto di anni di lavoro, cerca per la prima volta di fare il punto, non certo definitivo, ma quanto più possibile esaustivo, della fase iniziale (1916-1921) dell'impegno culturale e intellettuale di Julius Evola (1898-1974), riunendo tutta insieme la sua opera artistica come teorico dell'arte d'avanguardia, poeta e pittore, in modo da fornire ai semplici lettori, agli specialisti e ai critici italiani e stranieri quanto in precedenza era disperso e introvabile, offrendo così un'immagine finalmente completa e totale dell'Evola artista. Il volume è stato diviso in quattro sezioni. Dopo un'introduzione generale affidata a Carlo Fabrizio Carli, coordinatore del libro, la prima è dedicata ai manifesti e agli interventi critici anche d'occasione. La seconda parte è riservata alla sua produzione poetica con introduzione di Vitaldo Conte. La terza sezione comprende l'epistolario con Tristan Tzara, il fondatore e nume tutelare del dadaismo, fondamentale per capire il pensiero del giovane artista sino al superamento del dadaismo e il clima dell'epoca. La quarta e ultima parte di questo volume è infine dedicata alla sua opera pittorica con la riproduzione di una selezione dei suoi quadri sulla cui autenticità non ci sono dubbi. Un'appendice di Dalmazio Frau esamina un aspetto sempre ignorato dell'Evola artista, quello di grafico e creatore di copertine per i propri libri. Segue il catalogo-schedario curato da Carlo Fabrizio Carli e Francesco Tedeschi con tutte le informazioni necessarie per classificare e inquadrare le opere, tracciandone una sintetica storia e interpretazione. Il volume è arricchito da decine di fotografie, manifesti, copertine di libi e riviste. Introduzione di Carlo Fabrizio Carli.
Il cammino del cinabro
Julius Evola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2018
pagine: 464
Questo libro, che inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi "Il sentiero del cinabro" e che poi l'autore mutò in bozze ne "Il cammino del cinabro", con evidenti riferimenti simbolici ed ermetici, venne completato entro la metà del 1962 e pubblicato dall'editore Vanni Scheiwiller nel marzo 1963, con lo scopo di rispondere alle polemiche suscitate dall'intellighenzia italiana all'uscita di Cavalcare la tigre nel novembre 1961, in quanto si riteneva intollerabile che fosse stato stampato il saggio di un autore ancora messo all'indice. Julius Evola lo aveva scritto per farlo pubblicare dopo la sua morte, ma prevalse la richiesta del giovane editore milanese. Non si tratta di un'opera autobiografica precisa il filosofo, ma di una "guida attraverso i miei libri", anche se trattando, più che di vicende e fatti personali, di idee e di quei valori tradizionali che hanno caratterizzato tutta la sua vita, ben gli si adatta la definizione di "autobiografia spirituale". In quanto tale "Il cammino del cinabro" ha una importanza fondamentale ed è determinante non soltanto per ben comprendere il percorso delle tesi e della "visione del mondo" che mossero Julius Evola, ma soprattutto per constatare come ci sia un filo conduttore e una coerenza di fondo che legano tutte le sue opere e le posizioni che in esse vengono trasmesse. "Il cammino del cinabro" è dunque una lettura propedeutica necessaria a tutti gli altri libri di Julius Evola: per capirli meglio e non fraintendere quel che in essi si afferma. Sono le stesse parole del loro autore che, appunto, fanno da guida conducendoci dal dadaismo alla filosofia, dallo yoga alla morfologia della storia, dal neospiritualismo all'ermetismo, dal simbolismo del Graal agli sudi sulla razza, dalla dottrina politica alla metafisica del sesso e agli orientamenti esistenziali. Questa nuova edizione, che segue la terza uscita nel cinquantenario della prima, è arricchita da un vastissimo apparato di note non solo biografiche e bibliografiche, ma che approfondiscono, spiegano, chiariscono e, a volte, rettificano i ricordi dell'autore; da una ricca bibliografia orientativa per sviluppare le tematiche via via trattate e soprattutto da una importante appendice di documenti, in alcuni casi del tutto inediti o poco noti, che servono ad ampliare e spiegare meglio gli argomenti dei singoli capitoli. Un arricchimento utilissimo soprattutto per i lettori che si accostano per la prima volta al pensiero di un maestro del Novecento come Julius Evola. In questa nuova edizione critica "Il cammino del cinabro" diventa così un'indispensabile introduzione al pensiero e all'opera multiforme di uno dei tre grandi filosofi italiani del secolo scorso, insieme a Croce e Gentile, secondo quando affermava Franco Volpi. Quarta edizione corretta e aumentata con immagini e documenti inediti. Saggio introduttivo di Geminello Alvi.
L'individuo e il divenire del mondo
Julius Evola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2015
pagine: 160
Julius Evola, come si legge nell'ultima pagina del suo libro, concluse "Teoria e fenomenologia dell'Individuo assoluto" nel 1924: uscirà in due tomi solo tre e sei anni dopo, mentre il giovane pensatore si stava già da tempo occupando di altro. È il periodo intensissimo dei suoi scritti e delle sue polemiche in ambiente esoterico-occultistico, filosofico-accademico e religioso-protestante. Anche se sono apparsi diversi saggi su questi anni che vanno grosso modo dal 1924 al 1931 (diciamo dalla uscita della versione del "Tao tè ching" alla conclusione dell'esperienza del Gruppo di Ur), nonché siano state pubblicate alcune sue antologie di scritti dell'epoca, manca ancora uno studio organico specificatamente dedicato a questi tumultuosi cinque-sei anni ricchi di incontri e di scontri, di analisi e di polemiche, di conferme e ripensamenti. Un periodo decisivo per la formazione della "visione del mondo" del giovane pensatore, fra i 26 e i 33 anni. Adesso si aggiunge questo volume che inserisce un altro titolo nella collana delle sue "Opere". Nelle bibliografie evoliane, a cominciare da quelle compilate dallo stesso interessato, è sempre presente "L'individuo e il divenire del mondo", che in realtà vero e proprio "libro" non è, ma una piccola brochure di sole, ancorché densissime, 40 pagine, pubblicato nei primi mesi del 1926 dalla romana Libreria di Scienze e Lettere. Evidentemente, però, considerato di grande importanza dal suo autore...
L'uomo come potenza
Julius Evola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2010
pagine: XXIV-355
Alla fine del 1926 il ventottenne Julius Evola pubblicava, dopo averlo concordato con la casa editrice Atanòr, specializzata in testi di spiritualità, occultismo ed esoterismo, un saggio che, nel panorama della cultura italiana era un unicum poiché affrontava nell'ambito delle dottrine orientali un tema sino a quel momento del tutto sconosciuto, quello dei Tantra. Il volume s'intitolava "L'uomo come potenza" e aveva per sottotitolo "I Tantra nella loro metafisica e nei loro metodi di autorealizzazione magica". In seguito l'autore l'avrebbe considerata come un'opera in cui "persistevano certe fisime dovute a una cultura di cui non mi ero ancora del tutto sbarazzato" e, a metà degli anni Trenta, lo riscrisse in una forma molto diversa, tagliando alcune parti, aggiungendone altre, e ripubblicandolo però soltanto nel 1949 con un altro titolo: "Lo yoga della potenza". Dunque, due libri molto diversi fra loro, anche se il primo non è assolutamente da dimenticare, anzi per alcuni specialisti della materia, come il professor Pio Filippani-Ronconi nella introduzione alla ultima edizione de "Lo yoga della potenza" (1994), la fonte di questo, "L'uomo come potenza" appunto, è da molti punti di vista più importante, addirittura superiore. Il libro costituisce dunque un'opera di transizione, o meglio di "congiunzione" come lo definì lo stesso Evola, tra la fase speculativa del suo pensiero e la scoperta delle dottrine orientali. Con un saggio introduttivo di Marcello De Martino.
Cavalcare la tigre. Orientamenti esistenziali per un'epoca della dissoluzione
Julius Evola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2009
pagine: 232
Julius Evola tratta in quest'opera del problema dei comportamenti che per un tipo umano differenziato si addicono in un'epoca di dissoluzione, come l'attuale. E "orientamenti esistenziali per un'epoca della dissoluzione" è il sottotitolo esplicativo che l'autore stesso dettava per la prima edizione del 1961. Il libro, però, venne pensato all'inizio degli Anni Cinquanta - per poi essere adattato allo svilupparsi della situazione contingente una decina d'anni dopo - insieme a "Gli uomini e le rovine", che uscì nel 1953. I due saggi dunque, non devono essere considerati in contrapposizione, ma viceversa come complementari. Per essi è possibile adottare la definizione che Evola diede per i suoi due libri sulla sapienza orientale, "Lo yoga della potenza" e "La dottrina del risveglio": così, "Gli uomini e le rovine" è analogamente al primo l'indicazione della "via umida", cioè della affermazione e della realizzazione in atto; "Cavalcare la tigre" illustra come il secondo la "via secca", cioè quella intellettuale, interiore, personale. Partendo da una decisa opposizione a tutto ciò che è residuale civiltà e cultura borghese, viene cercato un senso dell'esistenza di là del punto-zero dei valori, del nichilismo, del mondo dove "Dio è morto".
Maschera e volto dello spiritualismo contemporaneo
Julius Evola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2008
pagine: 184
Pubblicato in origine nel 1932, riunendo saggi apparsi negli anni precedenti, e poi ristampato nel 1949 e nel 1971 con aggiornamenti, questo libro a tanta distanza dalla sua prima apparizione risulta di una sconvolgente attualità, tale da poter essere ancora oggi utilizzato come manuale per orientarsi nel babelico "spiritualismo contemporaneo" degli anni 2000 e per evitarne le trappole. Infatti, ancora oggi sono numerosi gli ambienti che si interessano al cosiddetto "sovrasensibile" e che riscoprono dottrine "occulte" ed esotiche, dandosi talvolta anche a pratiche evocatorie, cercando esperienze inusitate, votandosi a eccessi "contestativi".
Fenomenologia dell'individuo assoluto
Julius Evola
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2007
pagine: 277
"Teoria e fenomenologia dell'individuo assoluto", scritto da Julius Evola fra il 1917, quando venne richiamato in guerra, e il 1924, quando era a Roma e ormai si interessava giù ad altri temi (arte, dottrine orientali, esoterismo), era costituito da "300 facciate formato protocollo riempite per 4/5 in manoscritto". L'opera apparve presso Bocca in due tomi, prima la "Teoria" (1927), poi la "Fenomenologia" (1930). Dopo la seconda guerra mondiale, durante la sua permanenza nell'ospedale militare di Bologna (1948-1951), Julius Evola sintetizzò e aggiornò la Teoria, che venne pubblicata soltanto nel dicembre 1973 e in una edizione critica in questa collana nel 1998, ma non effettuò la medesima operazione per Fenomenologia che apparve nella stesura originaria all'inizio del 1974, pochi mesi prima della sua morte. Quella che qui si presenta è dunque sempre l'edizione del 1930, corretta nei refusi, aggiornata nella bibliografia e con vari apparati critici.