Edizioni Scientifiche Italiane: Quaderni di «Studi senesi»
La contrattualizzazione dei dati personali dei consumatori
Giuseppe Versaci
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 232
Muovendo dal fenomeno della commercializzazione dei dati personali dei consumatori, il lavoro analizza i formanti giuridici che intersecano il tema a livello nazionale ed europeo. Lo sguardo è rivolto principalmente alla disciplina in materia di protezione dei dati personali e agli istituti privatistici che possono essere invocati dinanzi alla crescente patrimonializzazione dei dati. Il cuore dell'indagine è dedicato ai modi in cui lo statuto contrattuale consumeristico può combinarsi con il sistema di data protection. In tale contesto, la maggior parte delle riflessioni sono ispirate dai rapporti tra il regolamento (Ue) 2016/679, ossia il regolamento generale per la protezione dei dati, e la direttiva 2019/770/Ue, relativa ai contratti di fornitura di contenuti e servizi digitali. Quest'ultima, infatti, giuridicizzando lo scambio «servizi/contenuti digitali contro dati personali» apre le porte ad una nuova stagione del diritto contrattuale, deputato a fronteggiare le sfide del «capitalismo della sorveglianza».
La funzione del part-time: tempi della persona e vincoli di sistema
Giovanni Calvellini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 352
Il libro affronta il tema della funzione attribuita dal diritto positivo al lavoro a tempo parziale per verificare la coerenza della relativa disciplina rispetto al canovaccio del dibattito pubblico che esalta il carattere astrattamente polivalente di quel sotto-tipo contrattuale e celebra la convergenza su di esso tanto dell'interesse del lavoratore al work-life balance, quanto dell'esigenza di flessibilità organizzativa del datore di lavoro. Nella convinzione che una tale ricerca non possa prescindere da una riflessione più generale sul tempo della persona che lavora, si dedica dapprima attenzione alla relazione tra tempo e lavoro, osservata sia da una prospettiva di storia socio-giuridica del lavoro che dal punto di vista giuslavoristico. L'analisi prosegue ricostruendo il quadro dei vincoli di sistema in cui l'intervento del legislatore italiano in materia di part-time è costretto a muoversi e dal quale vengono tratti i principi di volontarietà e di programmabilità, valorizzati quali paradigmi interpretativi del contemperamento realizzato a livello normativo tra gli interessi contrapposti.
Sulle nullità itinerari di uno studio
Stefano Pagliantini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 408
Il volume si ripromette di indagare lo stato dell'arte in cui versa l'odierna nullità, figura sì al plurale ma pure percorsa da un'erosione incipiente, e non più episodica, dei suoi attributi classici. Se l'obbiettivo, nell'ottica di preservare una razionalità del contratto, è quello di una giustizia inclusiva, una possibile messa a punto del discorso implica che si rifletta più corposamente tanto sulla curvatura funzionalistica di una nullità che, se «di protezione», incontra comunque il limite della buona fede, quanto che ci si interroghi funditus sulla resilienza di certe categorie cvilistiche, la cui «purezza» non può più, nel terzo millennio, costituire un tabù.
La collazione delle liberalità. Per una rilettura oltre le mitologie giuridiche dei moderni
Massimo Palazzo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 192
La ricerca propone una rilettura della collazione delle liberalità - attraverso un'interpretazione evolutiva e costituzionalmente orientata delle molteplici questioni poste dalla disciplina codicistica di questo istituto - finalizzata al tentativo di superare alcune soluzioni interpretative tradizionali, ormai inadeguate ai bisogni e agli interessi circolanti nella complessa società contemporanea. Specialmente nei casi di liberalità aventi ad oggetto beni produttivi. La temperie culturale del tempo postmoderno suggerisce, infatti, l'esigenza di privilegiare letture che, in luogo di schiacciare l'autonomia dei privati, la possano esaltare, riconoscendo in essa un indispensabile strumento per la realizzazione della personalità dell'individuo. In tale prospettiva sembra legittimo il superamento, per volontà del disponente, di taluni profili della disciplina legale della collazione, pur all'interno dei limiti costituzionali e di quelli posti inderogabilmente dalla legge ordinaria, che andranno tuttavia verificati caso per caso, con una attenta valutazione della meritevolezza degli interessi sottostanti.
La distruzione del testamento olografo nel quadro della teoria del negozio e dei comportamenti giuridici
Francesco Sangermano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 100
L'autore analizza il tema della distruzione del testamento olografo nel quadro della teoria generale del negozio e dei comportamenti giuridici. Il fascino irradiante della teorica di una caducazione dell'olografo realizzata a prescindere da una revocazione di tipo negoziale, seppur realizzata in forma tacita o per contegno concludente, consente lo studio critico di momenti e contributi fondamentali per la teoria generale e non solo per la branca del diritto delle successioni, in virtù di un'indagine incentrata su numerose e delicate questioni che vanno dalla stessa ammissibilità di una fattispecie di «revoca» tacita di una pregressa revoca manifestata in forma espressa del negozio mortis causa sino alla qualificazione del fenomeno principale di cui all'art. 684 c.c. in termini ad es. di vero e proprio negozio di attuazione (se si ritiene che tale categoria abbia una sua propria autonomia). In questo contesto, la distruzione del negozio testamentario (redatto nelle forme dell'olografo) viene focalizzata con un raffronto dialettico e costante tra la concezione programmatica e negoziale e quella di tipo attuoso e reale: l'operazione concreta che si attua e realizza nella soppressione documentale del testamento altro non è che un particolare atteggiarsi di una autoregolamentazione dei propri interessi che il testatore pone in essere con un atto lecito reale di distruzione dell'olografo. Ne risulta confermata la possibile sostenibilità di una proposta ricostruttiva nel quadro dei comportamenti giuridici che vede l'esistenza accanto ad una revoca espressa o per comportamento concludente (riconducibili all'area della negozialità) anche di un potere caducatorio del testatore direttamente legato all'atto soppressivo dell'olografo con importanti implicazioni di tipo sistematico ed ermeneutico.