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Effigie: Le zanzare

Bananopoli. Una dimentica memoria civica

Bananopoli. Una dimentica memoria civica

Giovanni Giovannetti

Libro: Libro in brossura

editore: Effigie

anno edizione: 2020

pagine: 160

In una ridente cittadina lombarda, qui elevata a paradigma politico-morale del Paese, per anni si è assistito ad un vero e proprio assalto dei beni comuni e ad un'altrettanto sistematica e occulta irrisione delle norme civili, a partire da quelle più elementari. Tutto questo inconsapevolmente suffragato dal laissez-faire dei media e di buona parte della società civile. Scarti minimi, come il mancato rispetto delle regole, o sotterranei, come la compra del consenso di giornali radio e tivù attraverso la pubblicità hanno elevato l'arbitrio a norma, incrinando il tessuto democratico, dandogli progressivamente scacco.
15,00

Sicherheits. I disperati del fascismo

Sicherheits. I disperati del fascismo

Marco Bonacossa

Libro: Copertina morbida

editore: Effigie

anno edizione: 2016

pagine: 154

All'inizio erano solo dodici. Senza divise né armi, con un solo grande progetto: diventare padroni assoluti del territorio. Nasce così in Oltrepò Pavese, durante l'occupazione, una "polizia speciale" agli ordini della Germania nazista: la Sicherheits Abteilung, il "reparto di sicurezza". Questa improvvisata banda, forte della qualifica di "soldati del Terzo Reich", godeva di impunità assoluta. Questi "tutori del caos" potevano incendiare intere frazioni, distruggere fattorie e cascine, arrestare ed incarcerare disertori e renitenti alla leva, antifascisti, partigiani e loro parenti, semplici cittadini incappati in una loro retata. Negli ultimi mesi di guerra, i "mesi del terrore", le verdi colline si colorarono del sangue delle centinaia di vittime della Sicherheits. Dalle cantine dell'Albergo Savoia di Brani, dalle sale del castello di Cigognola salivano le urla di dolore dei prigionieri torturati. La storia della Sicherheits Abteilung è specchio di quella del nostro Paese.
12,00

Pavia assediata

Pavia assediata

Luigi Casali

Libro

editore: Effigie

anno edizione: 2015

pagine: 160

12,00

Comandante Maino. Luchino Dal Verme si racconta

Comandante Maino. Luchino Dal Verme si racconta

Libro: Libro in brossura

editore: Effigie

anno edizione: 2013

8,00

Comprati e venduti. Ladroni a casa nostra. Il «sistema Pavia»

Comprati e venduti. Ladroni a casa nostra. Il «sistema Pavia»

Giovanni Giovannetti

Libro: Copertina morbida

editore: Effigie

anno edizione: 2013

pagine: 201

Nulla è più antipolitico della corruzione morale e materiale di quella classe dirigente locale e nazionale che, secondo la Corte dei Conti, costa al Paese non meno di 60 miliardi d'euro l'anno - una tassa occulta di 1.000 euro per ogni italiano, neonati inclusi. Una grave malattia, di cui Pavia è eloquente metastasi. Nella ridente cittadina lombarda, qui elevata a paradigma politico-morale del Paese, per anni si è assistito ad un vero e proprio assalto dei beni comuni e ad un'altrettanto sistematica e occulta irrisione delle norme civili, a partire da quelle più elementari. Tutto questo inconsapevolmente suffragato dal laissez-faire dei media e di buona parte della società civile. Scarti minimi, come il mancato rispetto delle regole, o sotterranei, come la compra del consenso di giornali radio e tivù attraverso la pubblicità hanno elevato l'arbitrio a norma, incrinando il tessuto democratico, dandogli progressivamente scacco.
12,00

Non economia. Tra economia ed ecologia in Italia

Non economia. Tra economia ed ecologia in Italia

Paolo Ferloni

Libro: Copertina morbida

editore: Effigie

anno edizione: 2013

pagine: 120

Una società che spreca risorse umane, materiali e immateriali, con un ritmo allegro ma non troppo, è destinata all'ignoranza e al declino, favorito anche da sprovveduti, stupidi e banditi. Gli esempi qui raccontati offrono spunti di riflessione e interrogativi su scelte politiche ed economiche di segno diverso, ma di rilevante portata per il Paese. S'inizia dai due grandi rifiuti di altri e alti costi: dal coraggio del Governo che ha respinto la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020, alla paura del popolo sovrano che col referendum ha cancellato le centrali elettronucleari. Si accenna alla tormentosa avventura dell'Expo di Milano 2015, dall'esito imprevedibile. Si affrontano alcuni nodi produttivi ed economici discutibili: cacciabombardieri F-35JAV, elettrodotti Terna. E ancora: un caso di spreco lombardo e l'eterno problema nazionale dei terremoti.
10,00

Cent'anni dopo. Ripensando al Risorgimento

Cent'anni dopo. Ripensando al Risorgimento

Giulio Guderzo

Libro: Copertina morbida

editore: Effigie

anno edizione: 2013

pagine: 35

Secondo il cancelliere austriaco principe von Metternich, l'Italia altro non era che "un'espressione geografica". Sbagliava. Ma 150 dopo cosa resta del luminoso collante linguistico-culturale a cui guardavano i "padri" della patria: da Mazzini a Garibaldi, da Vittorio Emanuele II al Cavour? In queste pagine Giulio Guderzo riflette su oltre un secolo di storia nazionale e su ciò che oggi lega il 17 marzo - anniversario dell'Unità - alle ricorrenze del 4 novembre (la fine vittoriosa della "Grande guerra", che per taluni è l'atto conclusivo della stagione risorgimentale) e del 25 aprile (la Liberazione dal nazifascismo). E lo fa in una prospettiva europeista, "in vista di quell'unione federale che già Cattaneo profeticamente additava come decisiva per lo stesso civile, pacifico, futuro del nostro continente".
8,00

Storia di Tundra. Vita avventurosa di Tiziano Marchesi

Storia di Tundra. Vita avventurosa di Tiziano Marchesi

Mino Milani

Libro: Copertina morbida

editore: Effigie

anno edizione: 2012

pagine: 114

Una vita vissuta avventurosamente tra mare e terre lontane. Il tiratore scelto della Marina militare Tiziano Marchesi da Lungavilla era "forte, resistente e cioè capace di sopportare senza lagna freddo, caldo, azione o ozio, magari anche fame e sete; capace di prenderle e di darle. E anche bello". Così lo descrive Mino Milani in questo racconto dell'uomo che - nei giorni della Resistenza - sarà Tundra, l'irriducibile comandante dell'omonima brigata. Perché questo nome? "La tundra, probabilmente, Tiziano non l'aveva mai vista; non c'è notizia che nei suoi viaggi, si sia spinto fino ad essa, il confine, il limite tra la terra che esprime ormai solo erba e piccoli fiori, e i grandi ghiacci polari ed eterni". Il partigiano Tundra oggi si fatica a ricordarlo. Sarà per quella sua ostentata autonomia; sarà perché l'unica sua bandiera rimarrà sempre il tricolore, emblema di libertà.
10,00

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