Ephemeria: I libri dell'icosaedro
Marie Taglioni e Giselle in Italia. Migrazioni e traduzioni del balletto romantico nell'Ottocento
Elena Cervellati
Libro: Libro in brossura
editore: Ephemeria
anno edizione: 2024
pagine: 324
Marie Taglioni e Giselle: il nome di una danzatrice (Stoccolma 1804 - Marsiglia 1884) e il titolo di uno spettacolo (Parigi 1841) leggendari, ovvero due eterogenei oggetti culturali che identificano immediatamente il balletto ottocentesco, gli interpreti d'eccezione, il romanticismo in danza, il fantastico. Creature nate artisticamente in Francia, diventano celebri in tutta Europa attraverso un processo migratorio che da sempre appartiene al mondo dello spettacolo. Giungono in Italia e vi rimangono nel medesimo arco temporale, tra gli anni Quaranta e gli anni Sessanta del XIX secolo, subendo una necessaria traduzione interculturale che le trasforma, rispettivamente, in Maria e in Gisella. Sono quindi entrambe protagoniste di un processo complesso, che mette in campo temi ampi, come quelli dell'autorialità nell'ambito dello spettacolo dal vivo, della trasmissione della danza, dell'identità culturale e nazionale. Il volume attraversa quindi eventi, pratiche e pensieri che oggi emergono a partire da un approfondito confronto con documenti d'epoca (libretti, cronache, testimonianze, iconografia), per tratteggiare un vivo quadro della danza teatrale italiana intorno alla metà nell'Ottocento e del contesto culturale che la accoglie e la rende possibile.
Nel migliore dei mondi possibili. Intorno all'opera di Roberto Cstello
Valentina Valentini, Valeria Vannucci, Chiara Pirri Valentini
Libro: Libro rilegato
editore: Ephemeria
anno edizione: 2021
pagine: 240
Il volume curato da Valentina Valentini, Valeria Vannucci e Chiara Pirri Valentini si avvale della collaborazione di Roberto Castello, Graziano Graziani e Alessandra Moretti, nonché di diverse autrici e diversi autori che, attraversando quattro decenni di carriera, hanno affondato lo sguardo nella variegata vicenda del teatro di danza italiano, analizzando i diversi aspetti che compongono il percorso artistico di Roberto Castello/ALDES. Il volume si struttura intorno a tre nuclei principali: una conversazione con Roberto Castello e Alessandra Moretti, un secondo blocco è costituito dai saggi di Valentina Valentini, Eugenia Casini Ropa, Massimo Marino, Valeria Vannucci e Gabriele Rizza, che “guardano” alla pratica artistica di Roberto Castello da diverse prospettive, si aggiunge poi la ricostruzione del contesto storico fatta da Alessandro Pontremoli. Il terzo blocco include un prezioso apparato che organizza una esauriente teatrografia, videografia e bibliografia, strumenti preziosi per chi intenda analizzare le produzioni di Roberto Castello e di ALDES.
Danza educativa. Principi metodologici e tracce operative
Franca Zagatti
Libro: Libro rilegato
editore: Ephemeria
anno edizione: 2021
pagine: 172
Danza educativa è la riedizione di un testo che all’atto della sua apparizione, nel 2004, contribuì ad affermare un nuovo pensiero pedagogico e didattico nell’ambito dell’insegnamento della danza ai più giovani. Grazie al chiaro impianto metodologico e alla precisa ridefinizione di tempi, spazi e modi proposti dall’autrice, si può oggi guardare, anche in Italia, all’utilizzo della danza nel percorso scolastico come all’affermazione di un diritto: quello che ogni bambino ha di crescere attraverso esperienze corporee capaci di dar voce alla creatività, all’espressione e alla dimensione artistica del proprio movimento. In questo libro il lettore viene condotto lungo uno stimolante percorso conoscitivo sulla danza educativa: perché, dove, come, quando e in che modo fare danza a scuola, sono le domande che vengono affrontate adottando una prospettiva che coniuga l’organizzazione teorica della didattica con l’esperienza pratica. È un testo che si rivolge principalmente a quanti desiderano utilizzare la danza in contesti formativi di vario tipo (scuola, extrascuola, tempo libero), una sorta di manuale metodologico per gli insegnanti, da poter applicare nella pratica dell'insegnamento.
La danza in Italia nel Novecento e oltre: teorie, pratiche, identità
Libro: Libro in brossura
editore: Ephemeria
anno edizione: 2020
pagine: 304
Il volume raccoglie gli atti del convegno internazionale di studi 'La danza in Italia nel Novecento e oltre: teorie, pratiche, identità', che si è svolto presso il Dipartimento delle Arti dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna nel marzo 2019, nell’ambito delle attività organizzate dal Centro La Soffitta. L’evento intendeva interrogare alcuni snodi della storia della danza italiana nel secolo scorso e oggi, ponendosi al crocevia fra la dimensione delle teorie e quella delle pratiche artistiche e organizzative. Per questa ragione, agli interventi affidati a studiosi e critici il convegno ha affiancato contributi performativi di danzatori e coreografi, oltre a un momento di confronto con operatori attivi nel panorama attuale della danza italiana. Di tutte queste voci si vuole serbare una traccia in questo volume, nel quale le riflessioni di taglio storico, concentrate sul periodo compreso tra l’inizio del Novecento e gli anni Ottanta, dialogano quindi con gli studi sulla creatività e sulla memoria del contemporaneo, con le indagini legate alla critica e alla ricerca scientifica e, non da ultimo, con il discorso in prima persona di artisti e operatori.
In contatto con la realtà. Tango e Danza Movimento Terapia. Conversazioni con il maestro Rodolfo Dinzel
Angela Nicotra
Libro: Libro rilegato
editore: Ephemeria
anno edizione: 2018
pagine: 160
Angela Nicotra, danzaterapeuta a Berlino, individua e analizza in questo volume le relazioni tra il tango e la Danza Movimento Terapia, DMT, offrendo strumenti teorici e pratici volti ad arricchire l’efficacia terapeutica di entrambe le discipline. Nato da conversazioni, lezioni e scambi di competenze con il grande maestro argentino Rodolfo Dinzel, scomparso nel 2015, il testo offre una rigorosa indagine psicofisica ed emotiva del tango, filtrata attraverso i principi di analisi del movimento della DMT e di Rudolf Laban. Si rende così possibile spiegare gli effetti della danza sulla persona e proporre un contesto teorico per comprenderne i fenomeni emozionali, rendendo manifeste le potenzialità relazionali del tango. L’intento è descrivere il possibile sviluppo dell’ascolto, la consapevolezza e l’attenzione verso se stessi, il proprio compagno e l’ambiente circostante, ambiente inteso come spazio, musica e comunità. Se usato opportunamente come strumento terapeutico, il tango permette di esercitare e modificare coscientemente le diverse forme di comunicazione all’interno di una relazione essendo una danza di abbraccio.
Chiedi al tuo corpo. La ricerca di Adriana Borriello tra coreografia e pedagogia
Adriana Borriello, Ada D'Adamo, Francesca Beatrice Vista
Libro: Libro rilegato
editore: Ephemeria
anno edizione: 2017
pagine: 328
Che cosa spinge l’uomo a danzare? Che cos’è la coreografia? È possibile insegnare a coreografare senza fare dell’allievo un clone di se stessi? Con quali parole veicolare la trasmissione della conoscenza? Immergersi negli scritti di Adriana Borriello significa confrontarsi con queste e con tante altre domande, alle quali l'autrice cerca di rispondere mettendo in gioco un “sapere” che è costruito innanzitutto attraverso un “fare”. “Intendo la parola ‘metodo’ nel senso di cammino, via da percorrere, il cui tracciato funge da guida e conduce. Per ogni individuo che la percorre e per ogni volta che viene percorsa, l’esperienza e il risultato sono diversi. La sua ricchezza risiede proprio nell’essere una forma che, abitata e agita ripetutamente, produce molteplicità e si rigenera, tra ricorrenze e differenze”. Del proprio peculiare e articolato cammino nella danza Adriana Borriello svela e ripercorre le tracce, offrendo al lettore narrazione, analisi e riflessione di inconsueto e prezioso spessore. Prefazione di Alessandro Pontremoli.
Nutrimento dell'anima. La danza Buto. Aforismi e insegnamenti dei maestri
Kazuo Ono, Yoshito Ono
Libro: Libro rilegato
editore: Ephemeria
anno edizione: 2015
pagine: 256
Danza e rinascimento. Cultura coreica e «buone maniere» nella società di corte del XV secolo
Alessandro Pontremoli
Libro: Libro rilegato
editore: Ephemeria
anno edizione: 2011
pagine: 176
Nel corso del Quattrocento, la corte, complice la cultura umanistica, elabora una nuova forma del vivere e un gusto raffinato in tutte le arti. Accanto allo studio della retorica e della grammatica latina, l'aristocrazia pratica la musica e la danza. I nobili imparano la civiltà e le buone maniere per divenire uomini di potere e colti mecenati. All'interno dei vari momenti della festa rinascimentale e della vita di palazzo, la danza costituisce uno dei modi di espressione della cultura della corte, grazie alle funzioni di intrattenimento sociale e di forma spettacolare. L'affermarsi della figura di un maestro, nel contempo un teorico e un pratico del ballo, e l'introduzione del trattato di danza fanno sì che il ballare assurga al rango di vera e propria arte, diventando così una componente indispensabile della formazione dei prìncipi e degli aristocratici e un requisito fondamentale del cortigiano. Questo studio si propone di indagare processi di memorizzazione di corpi in azione, analizzare e studiare testi, manufatti e monumenti come traccia di una rete di condizioni, ricostruire le relazioni che qualificano la percezione e la presenza di azioni simboliche in un contesto.
Danzare oltre. Scritti per la danza
Dominique Dupuy
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Ephemeria
anno edizione: 2011
pagine: 272
“Si è soli quando si scrive, raramente soli quando si danza. Ho cominciato a scrivere per davvero allo stesso tempo in cui ho cominciato a realizzare i miei soli integrali, o poco dopo, come se il lavoro sui soli integrali avesse aperto la strada alla scrittura. Quando lavoro nello studio, solo, io non cesso di rivolgermi all'altro, all'assente, non per mostrargli la mia danza né per spiegargliela, ma per farla esistere in seno a quella solitudine in cui mi trovo e nella quale essa m'immerge”. “Io danzo come scrivo e scrivo come danzo. Ho scelto di consacrarmi alla scrittura. Tuttavia non mi va di dichiararmi scrittore. Mi piace dichiararmi danzatore, che mi sembra essere l'appellativo più adeguato agli atti che faccio. La gente di teatro ha la fortuna di avere per sé il bel titolo di uomo di teatro. Uomo di danza, ecco quello che vorrei essere”. Così si presenta Dominique Dupuy all'inizio di questa sua raccolta di scritti per la danza, in parte del tutto inediti e in parte tradotti per la prima volta in italiano. Danzare oltre copre una lacuna di conoscenza e rende almeno in parte giustizia a un vero “uomo di danza”, creatore, pensatore e maestro, dall'attività eclettica e dalle visioni singolari, la cui riflessione penetra e attraversa i principali ambiti della discussione contemporanea intorno all'arte della danza: il corpo, il movimento, la creazione, l'interpretazione, la trasmissione, la memoria. Dopo le presentazioni di Hubert Godard, Eugenia Casini Ropa e Cristina Negro, la prima parte del volume, “Scritti per la danza”, comprende una scelta meditata dei testi di Dupuy ritenuti tra i più rivelatori e significativi per il pubblico italiano. La seconda parte, “Il giro d'Italia”, segue il filo di un viaggio ideale, d'insegnamento e di apprendimento, da lui compiuto nel corso di trent'anni di frequentazione artistica e umana di luoghi e persone del nostro Paese, al termine del quale si snodano variegati i pensieri e i ricordi di decine di artisti italiani, cbe con lui hanno studiato e condiviso una danza votata a spingersi “oltre”, al di là della tecnica e del virtuosismo, verso la scoperta delle ali occulte del nostro corpo e verso il volo. Infine, il DVD allegato fa meglio conoscere l'autore attraverso una lunga intervista e propone la visione di uno dei suoi ultimi lavori coreografici, L'Estran, interpretato da Françoise Dupuy e Wu Zheng. Autore Jean-Dominique Dupuy (1930) danzatore e coreografo, creativamente erede delle rivoluzioni coreiche primo-novecentesche di Germania e Stati Uniti attraverso la frequentazione di artisti singolari come Jean Weidt e Jerome Andrews, nella sua lunga carriera ha contribuito in termini fondamentali alla creazione e diffusione della danza moderna in Francia. Con la compagna d'arte e di vita Françoise Michaud, ha costruito un sodalizio creativo e pedagogico d'eccezione, generando un gran numero di originali opere teatrali e plasmando ben più di una generazione di artisti e formatori della danza contemporanea. In Italia, in particolare, Dominique Dupuy ha viaggiato a lungo, orientando e fortificando con i suoi principi sul movimento e la danza molti nostri validi artisti. La sua passione per la scrittura, singolare per un danzatore, lo ha spinto negli ultimi decenni a tradurre in parole le domande e gli esiti nati dal suo instancabile lavoro di creazione, di studio e di ricerca, di promozione di laboratori, seminari e convegni anche transdisciplinari. Cofondatore del centro di cultura Mas de la Danse in Provenza, ha edito per anni la rivista «Marsyas» e ha pubblicato i volume Une danse à l'œuvre (2002) e Danse contemporaine, pratique et théorie. Marsyas, écrits pour la danse (2007).
Judson Dance theater. Danza e controcultura nell'America degli anni Sessanta
Rossella Mazzaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Ephemeria
anno edizione: 2010
pagine: 208
Danze plurali. L'altrove qui
Elisa Guzzo Vaccarino
Libro: Libro rilegato
editore: Ephemeria
anno edizione: 2009
pagine: 192
Nel terzo millennio gli equilibri geopolitici del globo sono in piena mutazione e anche quelli culturali ed estetici. Il che vale su tutti i fronti, arti del corpo e della scena comprese. Il nostro balletto classico e la nostra danza contemporanea finora tacitamente ritenuti le forme più elevate, esemplari, di espressione corporale codificata si confrontano oggi da vicino con le danze "altre", senza più tentazioni e fascinazioni esotiste, come nei secoli scorsi. Tutto convive oggi in tempo reale in una nuova dimensione di "altrove qui". Le migrazioni planetarie, autorizzate o clandestine, stanno modificando in tutta evidenza il profilo delle popolazioni in tutti i paesi del mondo. Il crogiolo multietnico USA, nei suoi aspetti premonitori positivi e negativi, ha fatto da battistrada agli infiniti incontri/scontri di civiltà religioni incluse - che oggi serpeggiano in Europa, senza contare gli effetti della caduta del muro di Berlino con le turbolenze in atto a Est, nei paesi postcomunisti, dalla Mitteleuropa fino ai confini dell'Asia. In questo panorama mobile, che si riflette in quello delle creatività più avvertite, alcune figure di prua della coreografia mondiale sono portatrici significative di un potenziale innovativo che nasce dalla fusione di più culture, tutte autenticamente possedute: Saburo Teshigawara, giapponese a Berlino, Shen Wei, cinese a New York, Akram Khan, indiano a Londra, Sidi Larbi Cherkaoui, marocchino fiammingo.