Fallone Editore: Il fiore del deserto
Il Golem. L'interruzione
June Scialpi
Libro: Copertina morbida
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2022
pagine: 104
Il Golem. L'interruzione è poema che riesce a risignificare lingua e corpo, l'eccedenza impraticabile dalla parola ordinaria. Infatti, se il linguaggio è l'inattendibile per ciò che promette, il luogo del frammento, il linguaggio poetico, anche nel suo punto sublime, spesso corrisponde all'umiliazione della lingua. E invece stare nella lingua della poesia significa stare nell'eccesso, superare lo scoglio delle forme date, della sintassi preordinata, della rigidità delle norme comunicative. Ed è quello che fa June Scialpi, nonostante la giovane età, riuscendo a ricomporre un tessuto metaforico e ondivago, riassumendolo in un mosaico equilibrato. Il Golem sfiora le avanguardie novecentesche, superandole, finendo in una koinè smossa e drammatica: uno squarcio, non solo linguistico, doloroso e composto.
Cartoline degli addii
Alessandro Cartoni
Libro: Copertina rigida
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2022
pagine: 104
"C'è uno spazio a cui la poesia riesce a tendere, fitto di mistero e di silenzio; conduce alle terre di un certo tipo di memoria, chiusa e immota sullo specchio di ogni rifrazione del presente. Una memoria cristallizzata e quasi inagente, non per questo priva di un suo riscontro. Anzi, essa prende le forme opache di più strati che la vestono di un tempo diluito nel tempo, una sorta di sconfinamento degli anni, da cui i sentimenti umani riaffiorano in fotogrammi essenziali, ineludibili, irrinunciabili. Cartoline degli addii, di Alessandro Cartoni, la descrive, centrandone il vitreo canto, rimodulandola a seconda della partitura del pensiero, che riannoda i ricordi e poi li frange come moto ondoso e ripetuto. Il luogo delle poesie di Cartoni è il congedo, inteso non solo come abbattimento del tempo irrecuperabile, ma pure come passaggio: sotterraneo, all'addiaccio delle illusioni e di tutto quel che resta sul fondo; un fondo abissale; una sorta di desolato compiacimento ad affermare che la vita, breve, rapida, è imminente a se stessa e non ammette rinascite dopo che tutto è già stato ed è finito di accadere", dalla prefazione di Carla Saracino.
Reliquiario carnale
Giancarmine Fiume
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2022
pagine: 112
Reliquiario carnale di Giancarmine Fiume è un’opera sull’irraggiungibilità della perfezione dell’amore, tra i fatti umani quello più prossimo agli stati divini, che si pone come epicentro in dissolvenza sullo sfondo del percorso dell’autore. Come scrive Maurizio Cucchi nella prefazione, ‘il meccanismo dell’intero poemetto si basa su una logica evidentemente ossimorica: netta e anche ruvida fisicità nel corpo delle immagini percepite e proposte e riscatto (o voluta ambiguità contraddittoria) attraverso frequenti venature lessicalmente ricercate, in preziosismi che al lettore non possono non apparire anche sorprendenti’.Non fa domande, non propone soluzioni, Reliquiario carnale è il fotogramma di ciò che non può fermarsi eppure è sempre identico a sé, alla condizione dell’aver amato e dell’aver sentito come stati primari dell’esserci, oltre la coscienza morale e ogni filtro culturale.
Breviario delle aberrazioni
Michele Paladino
Libro: Copertina morbida
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2021
pagine: 88
'Breviario delle aberrazioni', opera d'esordio di Michele Paladino, è un poema intriso di un Ontos epico, che attraversa l'irragionevolezza della morte e il suo superamento, che procede per paradigmi antitetici tra loro e li ricongiunge in ricerca del sacro. Ma la coscienza dell'essere eccellente e pagano, e anche senza morte, si ricompone in universo cristiano? Perché Paladino, con una scrittura irreparabilmente descrivibile, è tuttavia l'aggiornamento del primo Dylan Thomas, del Campana che perse la sua opera; egli, ancora discontinuo, contiene la potenza del predatore di conoscenze, l'ipotesi del conduttore di iniziali sapienze.
Qui non v'è vanità
Gino Giacomo Viti
Libro
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2021
pagine: 48
Se la poesia è un colpo d’azzardo, un esubero sul linguaggio, sulla percezione del reale, finanche su se stessi, "Qui non v’è vanità" di Gino Giacomo Viti è poema per definizione, seppur agli albori d’ogni nozione poematica. È un "rivoltare la terra" nella ricerca incessante di verità che non siano vane, di un tempo che torna senza spiegazioni, nei muri di pietra di una Venezia scarlatta. Un poema giovanile che è già maturo, considerando stile, consapevolezza metrica e condensazione immaginativa.
De la lang(ue)
Antonio Belfiore
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2020
pagine: 64
"De la lang(ue)" di Antonio Belfiore è un'opera dal confine mobile e sottratto sempre, anzi inconfinabile, e non solo col vantaggio spericolato di una giovane età. Perché il fluttuare del suo centro di emittenza è determinato da uno specialismo quasi impossibile da parte dell'autore: infatti i concetti di autorialità e de-autorialità, sottratti al punto giusto, ne fanno un testo di ottimo livello. Il plurilinguismo (di cui il testo è greve, tra lingue arcaiche e quasi sacre e moderne, dettate in forma postmoderna e indicizzate secondo un livello della non riepilogazione dei fatti) è solo la maschera (consapevole e voluta) di un atto da farsi e non da farsi che è la poesia, intesa come cosa che resta al fondo, ma non precipitata. Frammento e inferenza di un discorso più ampio, la poesia permane oltre tutto. Oltre anche la medesima coscienza d'azione del poeta, che ora è un poeta, altra un attore. È lo Stato delle cose, laddove muoiono i semantemi e permane il canto (impossibile) nella declinazione mirabile di un testo/atto ancora possibile, molto oltre gli svariati preziosismi scenici (endecasillabi frequentissimi, etc) di cui è capace questo autore.
Come una mezzaluna nel sole di maggio. Ricognizione della poesia pugliese 1975-1994
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2017
pagine: 128
Come una mezzaluna nel sole di maggio. Ricognizione della poesia pugliese 1975-1994 è volume antologico contenente i testi di diciotto poeti pugliesi nati tra il 1975 e il 1994, alcuni dei quali già consolidati a livello nazionale e altri ancora inediti, censiti per generazioni: Gianpaolo Altamura, Francesco Cagnetta, Attilio Cantore, Antonella Chionna, Giacomo Cucugliato, Michele de Virgilio, Andrea Donaera, Lidia Fraccari, Simone Giorgino, Angela Greco, Gianluca Maria Lacerenza, Gianpaolo G. Mastropasqua, Francesco Mola, Vito Russo, Carla Saracino, Vanni Schiavoni, Ilaria Seclì, Salvatore Tafuro.. Nell’immaginario collettivo, ma anche in qualche misura nella realtà effettiva delle cose, il poeta è notoriamente consacrato a una giovinezza prolungata, esente dalle ordinarie classificazioni, dalle categorie socio-demografiche, quasi un animale mitologico non trasmutativo, al punto da potersi consolidare ‘vecchio’ – e dunque con una sua rilevanza – solo post mortem.Una mitografia che questo lavoro tenta in parte di scardinare e lo fa iniziando da un territorio circoscritto, la Puglia, particolarmente pregno di talento.
Il bicchiere vuoto
Lidia Fraccari
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2017
pagine: 48
"Il bicchiere vuoto", opera prima di Lidia Fraccari, è specchio rifrangente la costante ricerca del limite e del suo superamento. Una messa a nudo senza fronzoli, che passa da un linguaggio crudo, tagliente come ‘la lama di coltello’, come lo sguardo disincantato e fiero con cui l’autrice osserva il mondo. Con questo poema d’esordio, la Fraccari, pur essendo assimilabile a certi filoni di poesia femmina, dimostra di essere propriamente somigliante solo a se stessa: sta nel centro di una parola che appartiene soltanto a lei, senza eco di risulta, segnando in tal modo un primo passo saldo nel suo percorso poetico.
The dust of the republics-Polvere delle repubbliche
Kevin Wren
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2023
pagine: 72
"The dust of the republics-Polvere delle repubbliche di Kevin Wren è pometto pervaso da un forte epos e da una stretta interconnessione tra bios e politica, tra biografia e storia. Le storie personali e la Storia collettiva, la pochezza dell’umano e l’altezza di un dio non riconosciuto ma presente, si mescolano in un flusso sintagmatico immerso in potenza metaforica. Wren raccoglie l’eredità poundiana, rielaborandola, in una sorta di flusso di coscienza versificato che polverizza lo stato temporale per giungere alla luce che filtra dalle macerie della storia e del linguaggio."
Dodici mesi senza agosto
Leo Learchi
Libro: Libro rilegato
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2023
pagine: 120
Addentrarsi nella poesia di Leo Learchi significa imbattersi in un’atmosfera lombarda e in una stratificazione anamnestico-geografica ben trafilata sulla conoscenza dell’atto poetico. Dodici mesi senza agosto è un percorso di riconoscimento esistenziale tracciato sulla memoria dei luoghi, degli oggetti fortemente simbolizzati e delle stagioni che si fanno contenitori di percezioni ulteriori, nel quale i ritratti familiari si alternano alla cosalizzazione del ricordo: gli oggetti, i paesaggi si fanno recettori del vissuto interiore dell’autore e si declinano in un tempo di mezzo tra passato remoto e futuro anteriore, a voler significare la capacità della memoria di annullare la dimensione temporale, nella fermezza dello spazio in cui ogni cosa accade simultaneamente.
Di solo pane
Piero Schiavo
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2023
pagine: 48
Esiste una poesia dell’ombra, a strapiombo sul dirupo dello sguardo, che non è negazione della luce ma sua esaltazione, giacché l’ombra, senza la luce, non saprebbe esistere. Di solo pane di Piero Schiavo ne è la perfetta espressione. Una poesia di stati e luoghi minimi, non certo minori, inerpicata sulla discrezione del dettaglio elusivo, del pudore non dismesso, degli abissi umani che combaciano con le altezze. Una scrittura asciutta, ferma, misurata, dritta al centro delle cose e permeata da una visione cristica e cristologica, che proprio tra gli ultimi riconosce il Dio degli stati eterni. Dal gesto, non solo simbolico, del pane che si spezza passa questo poemetto, che è resoconto di un viaggio fisico e spirituale, un attraversamento non metaforico di terre desolate dove Dio si prega soltanto / nel silenzio della sua assenza.

