Farinaeditore: I grani
Diario filosofico
Marco Aurelio
Libro: Libro in brossura
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2025
pagine: 64
«In tutto questo, che cosa è in grado di difenderci? Una cosa sola: la filosofia. Questa infatti protegge l’integrità e la purezza della nostra coscienza, domina i piaceri e i dolori, non fa nulla a caso ed agisce senza falsità e ipocrisia, indipendentemente dal comportamento degli altri.» Sostanzialmente eclettico, come già Seneca prima di lui, Marco Aurelio usa tutta la filosofia possibile contro la marea montante dell’assurdo, che ci sovrasta e ci condanna all’angoscia. Per questo motivo le righe fitte del suo diario filosofico non hanno mai smesso di appassionarci. L’imperatore Marco Aurelio, seduto sul trono augusto di Roma, con il mondo intero ai propri piedi - oppure correndo al galoppo sul cavallo che ci è ancora tanto familiare - nonostante la corte, la ricchezza, la fama - trovava l’unica felicità possibile nella filosofia. Oggi più che mai un’umanità distratta, che sembra cercare ristoro solo nell’evasione - da sé, dal tempo, dal pianeta - dovrebbe davvero ricordarsi di lui.
Apologia dei nativi americani
Henry David Thoreau
Libro: Libro in brossura
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2025
pagine: 60
«L’Indiano, forse, non ha prestato attenzione ad alcune cose alle quali invece l’uomo bianco si è consacrato; da tutti i punti di vista non si è mai abbassato così tanto; e quindi, sebbene anche l’Indiano ami cibo e calore, lui si accontenta di avvolgersi nella sua coperta stracciata e segue i costumi dei suoi padri, piuttosto che svendere i suoi diritti di nascita.» Henry David Thoreau, prezioso filosofo politico e uomo sensibile, è anche uno dei pochissimi pensatori occidentali ad essersi accorto del valore assoluto della cultura dei nativi americani, chiamati altrimenti Indiani d’America; è quasi l’unico a difenderla, a valorizzarla e a protestare contro la prassi barbarica che l’ha ridotta al rango di una entità fantasmatica. Gli Indiani d’America sono le vittime più evidenti della dittatura dello spirito del commercio che ammorba i suoi - come i nostri - tempi. Privati di tutto e costretti alla resa, umiliati quando non uccisi, i nativi nordamericani avrebbero invece moltissimo da insegnarci e pochissimo da apprendere.
Scritti sul colonialismo
Simone Weil
Libro: Libro in brossura
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2024
pagine: 60
«Gli oltraggi disonorano coloro che li infliggono ben più di coloro che li subiscono. Tutte le volte in cui un arabo, o un indocinese, viene insultato senza che possa rispondere, che viene colpito senza potersi difendere, ridotto alla fame senza poter protestare, ucciso impunemente, allora è la Francia ad essere disonorata. E, per di più, la Francia viene disonorata in questo modo tutti i giorni.»
Riflessioni sul tempo, lo spazio, la vita
Henri Bergson
Libro: Libro in brossura
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2024
pagine: 80
«La nostra esistenza si svolge nello spazio piuttosto che nel tempo; viviamo più per il mondo esterno che per noi stessi; parliamo più di quanto pensiamo; mettiamo in atto scelte altrui più di quanto agiamo in prima persona. Agire liberamente significa riprendere il possesso di sé, quindi collocarsi nel flusso della pura durata.» Henri Bergson - filosofo perfetto della belle époque - spiega ai suoi contemporanei come il tramonto del positivismo lasci spazio a speranze tutte nuove, che si tratta solo di imparare a vedere. Se il metodo scientifico promette e non mantiene, bisogna soltanto imparare dai suoi errori, senza perdere l’ottimismo. Come abbiamo visto, l’uomo è il figlio prediletto dell’élan vital, l’evoluzione intera raggiunge il suo scopo proprio grazie a lui e alla sua straordinaria mobilità: l’attuale ostacolo, domani, sarà un nuovo traguardo, forse persino la morte.
Vita cinica
Diogene di Sinope
Libro: Libro in brossura
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2023
pagine: 74
«Entrava a teatro dall’uscita; gli chiesero il perché. Rispose: “Mi esercito a fare questo da tutta la vita”.» Andare contro corrente, per Diogene, significava insistere su un modo differente di immaginare il ruolo e il compito del filosofo, rispetto a quanto la recente tradizione aveva stabilito come consuetudine. Egli non fondò una scuola, non scese a compromessi con il potere, non immaginò mai un’alleanza fra filosofia e classe dominante, reagì sempre con fastidio al perbenismo. Andare contro corrente, per Diogene, dovette significare battersi perché la ragione dei filosofi non tradisse la vita, non la barattasse con i sogni della metafisica, non pretendesse che la perfezione della logica si tramutasse in protesta contro il disordine del mondo. Per Diogene di Sinope l’ambiguità dell’esistenza - la sua spigolosità irriducibile - merita infinitamente più attenzione rispetto al pallore anonimo della verità del sillogismo.
Sulla guerra
Simone Weil
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2022
pagine: 60
«Il grande errore di quasi tutti gli studi sulla guerra è quello di considerare la guerra come un episodio di politica estera, mentre essa costituisce in primo luogo un fatto di politica interna, il più atroce di tutti. Qui non si tratta di considerazioni sentimentali, o di un rispetto superstizioso della vita umana; si tratta invece di una osservazione molto semplice, ovvero che il massacro è la forma più radicale dell'oppressione e che i soldati non sono semplicemente esposti al rischio di morire, ma sono inviati al massacro.»
Le contraddizioni del marxismo
Simone Weil
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2022
pagine: 54
Parola proteiforme - divinità dalle mille facce - la rivoluzione assume, nelle analisi della Weil, la forma del più atroce degli equivoci. Il suo spettro - continuamente evocato da Marx e dai suoi - illude il proletariato di essere destinato a una missione storica, dialetticamente necessaria, ovvero quella di superare il capitalismo e il suo assurdo cumulo di inganni; illude la classe operaia di avere il vento nelle vele, la scienza dalla propria parte, dunque un futuro felice a portata di mano. Così facendo si lascia intendere ai proletari che le cose saranno facili, mentre si prepara per loro il più deludente dei risvegli.
Pensieri sulla proprietà
Henry David Thoreau
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2021
pagine: 78
Henry David Thoreau ritiene che gli uomini si siano fabbricati da millenni una falsa idea del piacere, che viene erroneamente immaginato come coestensivo all'abbondanza, consustanziale rispetto al lucore ambrato della moneta. Le società occidentali sono vittime di una svista macroscopica: accumulano denaro, beni, proprietà di ogni tipo come se fossero questi stessi dei fini, mentre - ovviamente - la loro funzione dovrebbe essere quella di rendere possibile una vita felice, allontanando lo spettro del bisogno; la moneta dovrebbe essere sempre un mezzo e mai il fine ultimo dell'umano operare. Thoreau, nel pieno del diciannovesimo secolo, osa l'impensabile e mette in questione il dogma del capitalismo occidentale, ovvero l'equivalenza e la costante implicazione reciproca di felicità e possesso.
Sull'Iliade
Rachel Bespaloff
Libro: Libro in brossura
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2021
pagine: 106
«La forza non conosce se stessa e non gioisce di sé se non nell’abuso entro il quale abusa di se stessa, nell’eccesso entro il quale si prodiga. Questo impeto sovrano, questa folgorazione omicida, ove il calcolo, l’opportunità e la potenza diventano una cosa sola nel tentativo di forzare la condizione umana - in una sola espressione la bellezza della forza - ebbene nessuno (salvo la Bibbia che la canta e la loda solo in Dio) ce la rende più chiaramente percepibile di Omero.»
Per la soppressione dei partiti politici
Simone Weil
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2021
Se la macchina del partito appare alla nostra pensatrice come una formidabile trappola per la libertà di pensiero, la consegna alla volontà dello Stato le appare invece un errore madornale. L'unica strada possibile è allora quella rappresentata dal gesto anarchico dell'uomo che pensa, che ha il coraggio di alzare la voce e dire no. Simone Weil, che nella vita amava l'incendio, dimostra che la via del pensiero è spesso traversa, ellittica, divergente. Ai più può sembrare indugio indebito o addirittura perdita di tempo, ma nel futuro immancabilmente ci si avvede di come portasse dritta al traguardo.
Libertà, obbedienza, rivoluzione
Simone Weil
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2021
pagine: 52
Uno degli enigmi più apparentemente impenetrabili della storia è quello rappresentato dall'obbedienza della massa ad un piccolo numero di potenti. L'occhio critico di Simone Weil indaga in questa direzione con la consueta lucidità e mette capo ad una fenomenologia dell'obbedienza in grado di disarmare permanentemente qualsiasi pulsione rivoluzionaria. La maggioranza - numericamente traboccante - viene additata dalla storia come in una condizione di scacco perpetuo, tenuta sempre in ostaggio da una esigua minoranza. La prima lezione derivante dalla lettura critica del nostro passato è, dunque, che il numero, di per sé, non costituisca un fattore decisivo entro la dinamica del potere.
Piccola antologia filosofica
Giuliano l'Apostata
Libro: Copertina morbida
editore: Farinaeditore
anno edizione: 2020
pagine: 60
«È necessario convincere e formare gli uomini con la ragione e non a suon di frusta, né con umiliazioni, né con torture fisiche. Una volta di più esorto i seguaci del culto degli dei a non commettere alcuna ingiustizia nei confronti delle folle cristiane, a non offenderle e a non maltrattarle. Bisogna avere pietà e non odio nei confronti di quanti sbagliano così tanto nelle cose più importanti.» Come si osserva con assoluta facilità, lo sguardo dell'imperatore coincide pienamente con la sua prospettiva filosofica, splendente di tolleranza, relativismo, curiosità verso il diverso e di un eclettismo inteso in primo luogo come rispetto verso una tradizione ancora splendida. Nel pieno del quarto secolo dopo Cristo, a due passi dalla dissoluzione dell'autorità imperiale in Occidente, Giuliano dà corpo ad una propria rivisitazione dell'utopia del filosofo-re, con minor disincanto di quanto se ne trovi nel pur splendido Marco Aurelio.