Franco Angeli: Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea
Un paese che valga la pena. «Il Pioniere» e la Resistenza nelle Valli valdesi e nel Pinerolese (1944-1945)
Jacopo Calzi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 300
Tra l'estate 1944 e il 25 aprile 1945 le formazioni Giustizia e Libertà delle Valli valdesi, un piccolo angolo delle Alpi occidentali in Piemonte, si dotano di uno strumento di propaganda e riflessione politica, la cui analisi è al centro di questo studio. "Il Pioniere - Giornale di azione partigiana e progressista" è il risultato di aspirazioni e progetti di rinnovamento sociale di un gruppo di giovani che ha in mente una rivoluzione necessaria per uscire dal baratro della guerra mondiale. Il periodico, di cui questo libro analizza il sistema di produzione e di realizzazione nel più ampio quadro della guerra partigiana, informa combattenti e popolazione dell'andamento del conflitto tra Stati, dei successi e dei fallimenti della Resistenza, così come delle sue sperimentazioni politiche, proponendo ampie riflessioni sulla rivoluzione democratica teorizzata dal Partito d'azione, sulla necessità di un regime politico compiutamente democratico e decentralizzato rispetto allo Stato unitario e sull'urgenza di dare vita a un progetto federale a livello europeo.
Faustino Dalmazzo. Avvocato, partigiano e storico della Resistenza
Chiara Colombini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 180
La memoria visuale associa i ricordi personali e collettivi a precise immagini di eventi periodizzanti della storia degli individui e delle comunità e può esprimersi attraverso forme, linguaggi e dispositivi differenti, con fisionomie narrative profondamente difformi. Il libro parla della memoria fotografica della Resistenza italiana: alla sua formazione hanno concorso i numerosi scatti realizzati durante il secondo conflitto mondiale e nell’immediato dopoguerra, le cui storie devono però essere in gran parte scritte. Esso si concentra in particolare sull’uso delle riprese fotografiche dopo il 25 aprile, quando mostre, archivi, album e raccolte personali iniziarono a produrre vari racconti del passato, che gli storici di solito analizzano separatamente. Soffermandosi sullo studio di un caso – l’attuale Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea Giorgio Agosti – la ricerca ha provato a esaminare insieme le rappresentazioni pubbliche, i ricordi collettivi e le varie forme di auto-narrazione, con l’obiettivo di ricostruire i piani di scambio, di intersezione e di coesistenza tra la funzione pubblica e la destinazione privata del ricordo per immagini della lotta di Liberazione.
Le reti di Danilo Dolci. Sviluppo di comunità e nonviolenza in Sicilia occidentale
Marco Grifo
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Il volume ricostruisce l'attivismo di Danilo Dolci in Sicilia, dal suo arrivo a Trappeto nel 1952 ai primi anni Settanta, quando le trasformazioni innescate dal movimento del Sessantotto e dal terremoto del Belice lo condussero a dedicarsi principalmente all'impegno educativo. L'energica personalità di Dolci, la sua innovativa pratica nonviolenta e i progetti di sviluppo socio-economico della Sicilia occidentale ai quali volle dedicarsi esercitarono una singolare attrazione su ambienti politici e culturali molto diversi, in Italia e all'estero. Socialisti, anarchici, valdesi, cattolici eterodossi, olivettiani, liberalsocialisti, azionisti di tradizione meridionalista costituirono altrettanti nodi delle reti che si formarono intorno all'esperienza di Dolci. Riconoscendosi in un retroterra comune ispirato al lavoro di base, queste personalità cercarono una difficile convivenza tra istanze tipicamente riformiste e modelli di intervento radicali. È appunto esplorando questa dimensione di rete che possiamo sondare la reale profondità dell'esperienza di Dolci, scoprendo nel contempo i contorni di una nuova immagine dell'attivismo civile degli anni Cinquanta e Sessanta: una sorta di fotogramma di una pellicola, ancora non del tutto restaurata, che è la storia del consolidamento della democrazia nell'Italia repubblicana.
Il paese dimenticato. Nuto Revelli e la crisi dell'Italia contadina
Gianluca Cinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 138
Analizzando le opere pubblicate, le interviste e numerosi materiali inediti, questo libro ricostruisce il modo in cui Nuto Revelli condusse una battaglia culturale e politica contro l’indifferenza e il cinismo con cui veniva dimenticata una parte del paese, incapace di tenere il passo di uno sviluppo economico troppo rapido e poco attento all’individuo. Le riflessioni di Revelli ritornano oggi come un monito a non sacrificare il rispetto per l’essere umano in nome dello sviluppo economico, foriero di contraddizioni e disuguaglianze e, sulla lunga distanza, insostenibile. Quando, negli anni Sessanta, la società italiana inseguiva il sogno del benessere, Nuto Revelli iniziava a tessere il suo lungo dialogo con i reduci di guerra e i contadini della sua provincia, il Cuneese, raccogliendo storie di emarginazione e miseria. Scopriva così l’indifferenza e il cinismo con cui gli agricoltori poveri, spesso anziani e malati, che non potevano tenere il passo di una modernizzazione economica troppo rapida e poco attenta all’individuo, venivano abbandonati a se stessi. Questo libro ricostruisce, analizzando le opere pubblicate, le interviste e numerosi materiali d’archivio inediti, il modo in cui Nuto Revelli condusse una battaglia culturale e civile ispirata ai valori etico-politici dell’azionismo, appresi durante la Resistenza come comandante partigiano GL. Una battaglia che, con i suoi insegnamenti di metodo, rappresenta ancora oggi un monito a non sacrificare il rispetto per l’essere umano in nome dello sviluppo economico.
Tra amicizia e solidarietà antifranchista. Giorgio Agosti, Franzo Grande Stevens e José Martínez
Alessio Bottai
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 262
Quella tra José Martínez, Giorgio Agosti e Franzo Grande Stevens è la storia di un’amicizia all’insegna dell’antifascismo e della solidarietà. Martínez, giovanissimo combattente nella guerra civile spagnola, è il direttore di Ruedo Ibérico, una delle case editrici più significative dell’esilio antifranchista a Parigi. Negli anni Sessanta conosce Giorgio Agosti - commissario politico regionale delle formazioni partigiane Giustizia e Libertà durante la Resistenza e questore di Torino alla Liberazione - che in quegli anni anima la rivista “Resistenza”, capace di attrarre nella sua orbita anche generazioni più giovani, come quella rappresentata dal poco più che trentenne Franzo Grande Stevens, arrivato a Torino da Napoli. Il gruppo intesse con gli esuli spagnoli, sostenendoli anche finanziariamente, un legame di collaborazione e affetto, che emerge da una ricca scelta delle lettere scambiate per più di due decenni tra i tre protagonisti.
Le due Italie. Azionismo e qualunquismo (1943-1948)
Alberto Guasco
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 116
Nell'ambito della storiografia italiana, non esiste probabilmente arco temporale più studiato del 1943-1948, quinquennio fondativo della Repubblica e delle sue culture politiche e partitiche di riferimento. All'interno di queste ultime – ma al di sotto della crosta delle passioni bipolari, bianche e rosse – di particolare interesse si rivela il rapporto, intessuto tanto di una opposizione furente quanto di un destino comune, tra il Partito d'azione e il Fronte dell'Uomo qualunque di Guglielmo Giannini. Mentre l'Italia pone le basi del miracolo della propria rinascita, mentre il paese vira dall'opzione antifascista a quella anticomunista, si snoda la vicenda di questi due “calabroni” politici, destinati a breve vita ma a ben più lunga posterità. Ed è una vicenda capace di restituire non solo il cammino di due terze forze finite schiantate entro le elezioni del 18 aprile 1948, non solo i tratti dei loro progetti politico-culturali e del loro immaginario, ma anche in grado di consegnare alla storia “di casa” – al di là di ogni processo di beatificazione o di damnatio memoriae – un patrimonio di elementi che ne avrebbero segnato, e forse ancora ne segnano, il corso.
Una memoria per immagini. Guerra e Resistenza nelle fotografie di Ettore Serafino
Alessandra Giovannini Luca, Davide Tabor
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 204
Le fotografie della resistenza italiana accumulate nel corso dei decenni sono migliaia: le hanno raccolte anzitutto gli ex partigiani, nel tentativo di tenere vivo, anche con le immagini, il ricordo della guerra di liberazione. Il libro parla di questi scatti e affronta il problema della memoria visuale della resistenza indagandone i meccanismi di costruzione, la fisionomia e i caratteri di diffusione. Nel novero delle raccolte fotografiche dedicate alla guerra e alla resistenza in Italia, i tre album del comandante partigiano Ettore Serafino costituiscono in questo senso una fonte straordinaria: accompagnati da una ricca documentazione personale e creati unendo le riprese eseguite da lui stesso a quelle effettuate da altri autori, essi sono in grado di testimoniare il lungo processo di formazione della memoria visuale di quella importante stagione. La prima parte del libro si sofferma sulla produzione degli scatti ripercorrendo le vicende che anticipano la composizione dei tre volumi. La seconda si concentra sul loro montaggio e ordinamento da parte di Serafino nell’immediato dopoguerra, e rivolge particolare attenzione alle diverse funzioni e modalità di impiego delle fotografie nel corso del tempo, in bilico tra fruizione privata e uso pubblico.
Alla ricerca della libertà. Vita di Aldo Garosci
Daniele Pipitone
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 374
Storico, uomo politico, giornalista, Aldo Garosci è una figura per molti versi emblematica del Novecento italiano. Nella sua lunga vita (1907-2000), fu protagonista e testimone di alcune delle esperienze più drammatiche del secolo: dalla cospirazione antifascista all'esilio francese, dalla guerra di Spagna alla Resistenza, dalla breve parabola del Partito d’azione alla guerra fredda, fino al boom economico, al Sessantotto e agli anni di piombo. Tipico intellettuale engagé del secolo breve, intransigente antifascista, si mosse fra il liberalismo “rivoluzionario” di Gobetti, il magistero crociano e le variegate correnti del socialismo non comunista. Legato da profonda amicizia e ammirazione a Carlo Rosselli, ne fu il primo biografo e ne diffuse la memoria nei decenni del dopoguerra. Ripercorrere le vicende di Garosci significa seguire da un punto di vista inedito la formazione di una generazione che fu protagonista della lotta antifascista, della fondazione della democrazia e della costruzione politica e culturale dell’Italia repubblicana. E anche indagare sulle ragioni per cui, al tornante degli anni Settanta, tale costruzione entrò in una fase di crisi e profondo mutamento.
Partigiani in borghese. Unità popolare nell'Italia del dopoguerra
Roberto Colozza
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 244
Nato nel 1953 come coalizione elettorale contro la cosiddetta "legge truffa" con la quale la DC e alleati puntavano ad accaparrarsi un ampio premio di maggioranza -, il movimento Unità Popolare si tradusse in strumento atipico di militanza politica. Nel raccogliere quanti si riconoscevano nell'eredità dell'antifascismo di matrice giellista e azionista, esso costituì un esperimento - limitato nella portata, ma non per questo meno vivace - di "terza forza", inserendosi in modo originale nell'affollato scenario delle alternative di sinistra all'imperante bipolarismo ideologico del dopoguerra. Ingabbiati nella prosa delle schermaglie politiche dell'Italia repubblicana, eppure costantemente ispirati dalla poesia della Resistenza, questi "partigiani in borghese" presero posizione non soltanto sulle questioni che man mano si presentarono all'attenzione di un'agenda politica nazionale e internazionale dominata dalla Guerra fredda, ma anche sulla cultura, l'economia e la società del tempo. Il libro di Roberto Colozza diventa dunque l'occasione per un viaggio nell'Italia degli anni Cinquanta, vissuto attraverso gli occhi di attivisti e simpatizzanti del movimento, intellettuali allora tra i più acuti e aperti al futuro, fautori di un "riformismo radicale e ragionevole" che ha rappresentato una rilevante corrente di pensiero e di azione nel dopoguerra.
Partigiani in Val di Susa. I novi diari di Aldo Laghi
Giulio Bolaffi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 496
Durante la lotta partigiana, Aldo Laghi - al secolo il filatelico Giulio Bolaffi -, comandante della IV Divisione GL, tenne un diario nel quale registrò quotidianamente e puntualmente - nonostante i rischi che ciò comportava - la sua attività di organizzazione militare e di gestione della vita di banda. I nove taccuini che si sono conservati - il primo è andato smarrito - coprono 14 mesi, dalla primavera del 1944 all'estate del 1945, a Liberazione ormai avvenuta. Sono pagine scritte di getto, spesso nei rifugi più precari, nelle pause dalla concitazione di quell'esperienza incalzante. Laghi scrive per se stesso, per aiutarsi a ricordare persone, luoghi, cifre, incontri e avvenimenti importanti, tutte informazioni utili nella lotta e per la lotta, senza alcun intento narrativo. Una fonte coeva, mai rimaneggiata e così onesta nella sua laconicità, riesce a restituire con tutta la vivacità di una "presa diretta" il dispiegarsi della Resistenza nei suoi aspetti più concreti e materiali, eppure mai privi del senso profondo di quello che in quei venti mesi si andava costruendo. Grazie all'accurato lavoro di scavo archivistico e di incrocio con altre fonti compiuto da Chiara Colombini i Diari possono riprendere vita e disvelare al lettore di oggi l'avventura partigiana di Laghi, dalla Valle di Viù alla Valle di Susa, dalla guerra in montagna al rientro nei ranghi della vita civile.
Migrazioni femminili attraverso le Alpi. Lavoro, famiglia, trasformazioni culturali nel secondo dopoguerra
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 144
Quello delle migrazioni storiche è uno dei campi di studio in cui la prospettiva di genere stenta ad affermarsi in modo stabile. Ancora oggi, molte analisi non considerano rilevante l'osservazione delle differenze tra l'esperienza maschile e quella femminile nei fenomeni di mobilità geografica e le donne risultano spesso invisibili nelle ricostruzioni delle varie vicende migratorie che hanno riguardato il nostro Paese. Questo volume raccoglie la sfida di mettere al centro la differenza di genere e l'esperienza femminile nei processi migratori attraverso le Alpi occidentali che hanno coinvolto centinaia di migliaia italiani nei primi due decenni successivi al secondo dopoguerra. Scritti di: Ersilia Alessandrone Perona, Anna Badino, Paolo Barcella, Aline Burki, Sonia Castro, Michele Colucci, Claire Courtecuisse, Silvia Inaudi, Nora Natchkova, Sandro Rinauro, Saffia Elisa Shaukat, Francesca Sirna.
Empirico e Pantagruel. Per un'Europa diversa. Carteggio 1943-1945
Ernesto Rossi, Altiero Spinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 336
Ricostruire l'Italia, immaginare un'Europa diversa. Sono queste le due ideali parole d'ordine che guidano gli autori di questo carteggio, Ernesto Rossi e Altiero Spinelli, negli anni 1943-1945. Raccolte qui troviamo le circa cento lettere che i due si scambiarono mentre svolgevano attività clandestina in Svizzera e, per il solo Spinelli, anche in Italia e in Francia. Un'attività che i due autori del Manifesto di Ventotene (1941) e fondatori del Movimento federalista europeo (agosto 1943) intrapresero nel tentativo di far sorgere in Svizzera un attivo centro di propaganda politica a favore dell'unificazione federale dell'Europa, coinvolgendo nel loro progetto resistenti provenienti da Olanda, Jugoslavia, Francia, Norvegia e Germania e anche alcune delle forze antifasciste italiane risorgenti o di nuova formazione, come il Partito socialista e il Partito d'azione. Un carteggio ricco, conflittuale, fonte di preziose informazioni sul dibattito che animò la Resistenza italiana, sui problemi della ricostruzione dello Stato e sull'unificazione politica dell'Europa, e che comprende anche lettere di protagonisti della nuova Italia: Leo Valiani, Manlio Rossi-Doria, Aldo Garosci. Un dibattito che presentava ancora zone d'ombra che queste lettere contribuiscono a chiarire, restituendo tutto il valore di una grande lezione di coerenza e passione politica.