Franco Angeli: Pedagogia del lavoro
Leadership sensibile. Per una nuova cultura del lavoro e delle relazioni
Massimiliano Stramaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 114
L'alta sensibilità dell'elaborazione sensoriale è un tratto genetico che si riscontra nel 15-20 per cento della popolazione. Essa consiste nel processamento più profondo, rispetto alla media, degli stimoli sensoriali (informazioni provenienti dall'ambiente circostante). Di conseguenza, le Persone Altamente Sensibili (PAS) tendono a sentirsi sopraffatte con maggiore facilità rispetto a quelle normosensibili. Gli studi, tuttavia, hanno dimostrato che questa accentuata sensibilità si accompagna a una maggiore capacità empatica e alla frequente messa in atto di comportamenti pro-sociali. La ricerca condotta da Bales & Slater nel 1955 identifica nella leadership socio-emozionale l'attitudine ad agire, in piena coscienza e volontà, comportamenti empatici e pro-sociali nei riguardi dei componenti di un gruppo assegnato. Mentre questo stile di leadership è stato indagato sul piccolo gruppo, studi più recenti hanno colto l'importanza delle leadership emotiva (Goleman, 2013), di cura (Cantoni Mamiani, 2021), compassionevole (Tramuto, 2023) e gentile (Stratta & Brambilla, 2024) in riferimento ai grandi gruppi organizzati. Il fine di questo lavoro è dimostrare come il passaggio da una leadership compassionevole a una nuova Leadership Altamente Sensibile Consapevole non solo sia possibile, ma addirittura auspicabile.
Formazione e organizzazione. Uno sguardo pedagogico sull'esperienza formativa nelle organizzazioni
Manuela Palma
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 166
Questo testo nasce allo scopo di mettere a tema la questione della formazione leggendola all'interno dell'esperienza delle organizzazioni contemporanee. Mentre si assiste a un'enfasi diffusa e a un crescente interesse che, da più fronti, vengono posti sul tema formazione confermandone la centralità strategica, i dati su questo fenomeno in Italia non sembrano particolarmente incoraggianti. Nel paragone con gli altri Paesi europei, le organizzazioni italiane propongono minori azioni formative e non sempre efficacemente orientate. Nasce da queste considerazioni la proposta di proiettare sull'oggetto-organizzazione uno sguardo pedagogico che sappia riconoscerne e presidiarne, in modo critico ed esperto, la processualità formativa. La pedagogia e, in particolare lo studio dei dispositivi formativi, permetterà di attivare discorsi e pratiche capaci sia di riconoscere e valorizzare i processi di apprendimento e di soggettivazione che spontaneamente avvengono nell'operatività organizzativa, sia di promuovere percorsi di apprendimento degli adulti al lavoro consapevoli della molteplicità di dimensioni in essi presenti, aumentandone la significatività e l'impatto. Il testo si rivolge a studenti di formazione, studiosi di pedagogia del lavoro ma anche a formatori e professionisti delle Risorse Umane che vogliano aprirsi a un discorso sulle pratiche organizzative che non rinunci a riconoscerne la complessità, le strette e imprescindibili connessioni con le esperienze di apprendimento, gli aspetti di criticità assieme a quelli di potenzialità formativa.
Competenze trasversali e digitali per il futuro del lavoro. Il caso del progetto Engage
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 116
Il volume raccoglie contributi di ricercatori e professionisti del territorio e proprio in tal senso si presenta come valido esempio di buona prassi in cui la ricerca costruisce reti per lo sviluppo e la progettazione di comunità inclusive e generative. In particolare i saggi raccolti nel volume affrontano il tema dell'occupabilità dei giovani con particolare riferimento ad una esperienza di ricerca volta all'analisi di digital e soft skills che sono oggi ritenute vitali per il futuro del lavoro. La pubblicazione è infatti l'esito di un progetto complesso (Engage) che ha visto la collaborazione di imprese del territorio, enti del terzo settore e Università finalizzato a ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Il volume raccoglie i contributi di Miriam Bassi, Severo Cardone, Angela Daloia, Daniela Dato, Francesca Franceschelli, Francesco Mansolillo, Danila Paradiso, Fabio Quitadamo, Cristina Romano.
L'orientamento efficace. Per una pedagogia del lavoro e delle organizzazioni
Emiliana Mannese
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 168
Il libro, rivolgendosi a studiosi, ricercatori, professionisti del mondo del lavoro e della formazione, vuole offrire un’occasione di riflessione intorno alla Pedagogia del lavoro e delle Organizzazioni, muovendo da una breve ricostruzione dei processi di trasformazione che investono la società contemporanea, con una specifica riflessione sulla costruzione del pensiero generativo come chiave pedagogica per un ripensamento della flessibilità del lavoro/non-lavoro fino alla definizione del concetto di organizzazione come categoria pedagogica. In che modo oggi i percorsi di orientamento efficace possono diventare la struttura fondativa dei processi di apprendimento e di autoformazione? Come la centralità di questi percorsi riesce a delineare il paradigma della Pedagogia del lavoro e delle organizzazioni? E quale ruolo può avere rispetto a essa la Pedagogia intesa come scienza di confine? Muovendo da questi interrogativi il testo si propone di analizzare il confine secondo una duplice declinazione: il confine come luogo teorico-pratico-multidisciplinare del sapere pedagogico, e il confine dell’umano inteso come non luogo del pensiero, come periferia del vivere, il cui superamento è nella possibilità del soggetto di progettare la propria esistenza e di realizzare le proprie aspirazioni attraverso l’attività lavorativa. Nel primo caso si tratta di leggere la multidimensionalità della struttura epistemologica del sapere pedagogico; nel secondo, invece, di recuperare la cura come fondamento ontologico, quella cura che, heideggerianamente intesa, può definire un orizzonte esistenziale, metodo di costruzione per un percorso di senso, di rinascita, di dinamicità. Il libro, rivolto a studiosi, ricercatori, professionisti del mondo del lavoro e della formazione, muovendo da una breve ricostruzione dei processi di trasformazione che investono la società contemporanea con una specifica riflessione sulla costruzione del pensiero generativo come chiave pedagogica per un ripensamento della flessibilità del lavoro/non-lavoro, approda alla definizione del concetto di organizzazione come categoria pedagogica, nel tentativo di ridefinire il valore generativo e relazionale dell’agire lavorativo attraverso la capacità dell’azione pedagogica di ri-progettare un nuovo umanesimo.
Formatività e lavoro nella società delle macchine intelligenti. Il talento tra robot, I.A. ed ecosistemi digitali del lavoro
Massimiliano Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 182
Il volume analizza come la potenzialità tecnologica impatta oggi sul mondo del lavoro, facendo emergere per la società delle macchine intelligenti la necessità di un nuovo patto sociale tra sviluppo umano e formazione, capace di qualificare il legame tra formatività e lavoro come uno degli elementi portanti dei cambiamenti che caratterizzano la natura multi-referenziale del lavoro, immerso nella sfida della digitalizzazione, e la robotica. La società delle macchine intelligenti si caratterizza per una tecnologia abilitante e disegna un nuovo modello di lavoro in cui l’azione competente emerge dall’interazione con i robot e i sistemi dotati di intelligenza artificiale. Il volume intende analizzare la dimensione pedagogica dell’agire lavorativo, della formazione del talento e della promozione della capacità agentiva e creativa del lavoratore e approfondire le trasformazioni dei modelli e le dimensioni di competenza richiesti dalla quarta e quinta rivoluzione industriale. Il nuovo ecosistema digitale vede uniti agire e logos: muovendosi entro uno spazio connettivo che esprime infinite risorse, il lavoratore ha a disposizione sempre diverse e nuove opportunità e scelte per l’azione, che diventano sintesi generativa tra la razionalità teoretica e pratica. Rivolto a ricercatori, formatori e studiosi della formazione, il libro evidenzia il legame tra l’azione formativa e la capacità del soggetto coinvolto nei nuovi processi produttivi di generare scenari d’innovazione sfidanti e imprenditivi, coniugati con complesse e dinamiche ma ben radicate progettualità personali. Formare le nuove generazioni all’interno del nuovo ecosistema digitale sottolinea la necessità di un inedito patto sociale tra sviluppo umano e formazione, capace di far leva sulla capacità proattiva del soggetto, di comprendere su che cosa acquisire conoscenze, come trovarle, dove intrecciare relazioni fiduciarie per creare per se stesso e per la società nuovi obiettivi di sviluppo umano.
Sostenibilità e Capability Approach
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 280
Apprendere il futuro: l’Agenda Onu 2030 è stata definita un’utopia sostenibile. Quali sono i cardini della mappa per apprendere il futuro? La filosofia della sostenibilità racchiude tre dimensioni interrelate: lo sviluppo umano, la giustizia sociale e la cura per l’ambiente. Oltre alla lotta per il cambiamento climatico nell’Agenda, tra i 17 goals si auspica uno straordinario sforzo di investimento in educazione. Il volume - che prende le mosse da un seminario promosso dal Network di ricerca “Dimensioni pedagogiche e formative del Capability Approach”, costituito da diverse Università e dalla Scuola di dottorato di Teoria e ricerca educativa e sociale (Roma Tre) e già coordinato dalla curatrice - propone un confronto dialettico tra capability approach e tematica della sostenibilità. L’opera, alla quale hanno contributo ben 26 autrici ed autori, costituisce un punto di riferimento obbligato per tutti quegli studiosi che si sono confrontati negli ultimi anni sul tema del pensiero di Martha C. Nussbaum e di Amartya Sen e che sono interessati alla promozione della sostenibilità in campo educativo e formativo. Il volume contiene i contributi di F. Abbate, G. Aleandri, G. Alessandrini, F. Bocci, B. Briceag, S. Colazzo, M. Costa, F. d’Aniello, D. Dato, P. Di Rienzo, P. Ellerani, M. Fiorucci, A. Gargiulo Labriola, A. Giuliani, P. Malavasi, V.M. Marcone, U. Margiotta, P. Navarra, F. Olivieri, C. Pignalberi, A.L. Rizzo, F. Rossi, S. Sandrini, L. Stillo, C. Tognonato, M. Traversetti.
Welfare manager, benessere e cura. Impresa e pedagogia per un nuovo umanesimo del lavoro
Severo Cardone, Daniela Dato
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 124
Perché quando si parla di welfare aziendale si enfatizzano solo gli aspetti fiscali, giuridici, economici o legati al management? Perché le figure professionali che si occupano di “cura” e “benessere” nelle organizzazioni non possiedono una adeguata formazione umanistica? Su tali domande riflettono gli autori del volume che individuano una nuova sfida per la pedagogia nell’opportunità di ritagliarsi uno spazio d’azione ben definito all’interno dei confini organizzativi. Del resto il sapere pedagogico riconosce al lavoro una dimensione emancipativa e realizzativa indispensabile per la costruzione di identità “complesse”, ma anche la capacità di configurarsi come contesto di inclusione, partecipazione e cittadinanza in grado di valorizzare la soggettività, la diversità e il benessere. Il volume ha dunque il pregio di “tessere” insieme pedagogia e management, valore economico e valore sociale del lavoro, benessere individuale e benessere organizzativo, nella convinzione che la competitività delle moderne organizzazioni del lavoro dipenderà sempre più dalla capacità di valorizzare il capitale umano e relazionale a disposizione. Accogliendo questo nuovo paradigma, la pedagogia, in quanto scienza di confine, e allo stesso tempo critica e trasformativa, può davvero assumere un ruolo di supporto e di guida al cambiamento organizzativo. Ma in che modo? Trasformando l’impresa in una “comunità” dove, grazie ad una reciproca fiducia e comprensione tra dipendenti e management, sia possibile perseguire finalità non solo economiche ma anche etiche, sociali, educative.
Work-Based learning. Il valore generativo del lavoro
Valerio Massimo Marcone
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 242
La formazione duale è il focus delle attuali politiche europee come risposta all’esigenza di migliorare l’occupabilità dei giovani e come contrasto al deficit di competenze per la transizione nel mondo del lavoro. Il volume si interroga quindi su come le scuole e il mondo del lavoro possano creare le condizioni per un’alternanza di qualità: come considerare il rapporto tra formazione e sviluppo della persona grazie a una tutorship agentiva e a un contesto “abilitante”? Quale il ruolo dei tutor in azienda e degli insegnanti a scuola? Quali i processi cognitivi attivati nei giovani, quali le modificazioni del rapporto con i saperi e con la formazione delle competenze-chiave? La prima parte ricostruisce accuratamente il contesto europeo del Work-Based Learning in un’ottica comparata, il quadro giuridico-normativo in Italia e la dimensione storica dell’evoluzione del concetto pedagogico di lavoro. Nella seconda parte, grazie a una ricerca empirica su un campione di scuole, centrata su uno strumento tassonomico originale basato sulla categoria pedagogica della formatività, sono tracciate, insieme agli esiti dell’indagine, significative ipotesi progettuali e possibili linee di governance dell’Alternanza scuola-lavoro Il volume offre spunti di riflessione e indicazioni operative per chiunque operi nel settore della formazione duale. Il volume, introdotto dalla prefazione di Massimiliano Costa, è integrato da una postfazione di Umberto Margiotta sugli aspetti fondativi del paradigma della formatività.
Atlante di pedagogia del lavoro
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 496
Come leggere le nuove “geografie” del lavoro? Perché è fondamentale la dimensione pedagogica? Quali sono gli ambiti di ricerca più rilevanti? Quale il contributo alle politiche del lavoro e della formazione? Come e perché l'unico modo di incrementare innovazione e sviluppo include l'investimento in educazione e formazione anche verso gli scenari di Industry 4.0? L'Atlante di Pedagogia del lavoro disegna alcuni percorsi narrativi proposti da una rosa di Autori tra i più rappresentativi della disciplina a livello nazionale ed internazionale (OCSE, Cedefop, Vetnet, EERA). Le “narrazioni” si traducono in approcci di ricerca e raccomandazioni per le policies sociali. Il lettore può trovare risposte sulle questioni più rilevanti oggi e nel prossimo futuro sul rapporto tra formazione e lavoro. Il volume è destinato agli studenti e ai dottorandi dei Dipartimenti di Scienze dell'educazione, ai formatori, agli studiosi delle discipline relative al lavoro, agli insegnanti e ai dirigenti impegnati nell'innovazione scolastica e professionale. Il volume contiene scritti di G. Alessandrini, G. Bertagna, M. Costa, F. d'Aniello, D. Dato, P. Ellerani, M. Gessler, P. Malavasi, V.M. Marcone, U. Margiotta, E. Massagli, A. Mele, D. Morselli, M. Mulder, P. Nardi, C. Pignalberi, A. Potestio, K. Pouliakas, F. Roma, H. Salling Olesen, A. Vischi, G. Zago.
Capacitare l'innovazione. La formatività dell'agire lavorativo
Massimiliano Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 230
Il lavoro è un concetto cardine della modernità ed è attraversato nella contemporaneità da profonde trasformazioni in seguito al mutamento dei fattori demografici, dei sistemi produttivi e della digital trasformation. Questo libro vuole offrire al dibattito scientifico una prospettiva capace di ridefinire in chiave generativa la relazione tra formatività e innovazione. La personalizzazione del lavoro nel capitalismo cognitivo richiede una formazione capace di creare e generare nuove opportunità e ambienti di attivazione e senso che possano qualificare i processi ricorsivi di apprendimento e agency professionale. La capacità creativa e innovativa del lavoratore, unitamente ai nuovi processi tecnologici (smart economy, open innovation) e di produzione (shared economy), trasformano il valore performativo della competenza in "competenza ad agire" (agency): questo cambiamento rilancia un nuovo patto formativo e sociale (learnfare) in cui il sistema formativo ed educativo rappresentano la base per capacitare uno sviluppo basato sui talenti dell'uomo.