Franco Angeli: Produrre cultura/creare comunicazione
Coltivare nuovi significati. La produzione culturale nell'Italia contadina
Eleonora Noia
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 208
Il cibo è molto più che semplice nutrimento: è un elemento fondamentale della nostra cultura materiale e del nostro immaginario collettivo. Attraverso il cibo raccontiamo storie, condividiamo esperienze, costruiamo identità e legami. Con il cibo creiamo isole e ponti. Il consumo del cibo ha costituito, negli ultimi decenni, un campo di studi che è andato via via mappando nuove sensibilità, nuovi bisogni, nuove identità costruite intorno alla ricerca e alla valorizzazione della dimensione locale. Km0, biologico, sostenibile, sano, fresco, genuino, sono diventati termini e concetti diffusi e introiettati dai consumatori, non solo trend di consumo ma anche scelte che vedono sottesi significati e valori. Ma cosa possiamo dire della produzione di questo cibo, Km0, biologico, sostenibile, sano? Quali significati crea e mette in circolo la scelta della produzione biologica, sostenibile, organica? Attraverso quali reti? Quanto le scelte di produzione e quelle di consumo si influenzano? E in che modo queste scelte trovano continuità o risposta nelle reti di mercato, nel territorio, nei rapporti con le istituzioni, con il vicinato? Il libro si concentra sulla piccola produzione contadina e su protagonisti e protagoniste di questa fetta del nostro sistema-cibo, tanto diffusa in tutte le sue forme praticate quanto difficilmente quantificabile nel nostro Paese, che si muove tra cultura ed economia, tra produzione per autoconsumo e produzione per il mercato. Attraverso il cibo il volume racconta un segmento del sistema alimentare indispensabile per preservare il territorio dall'abbandono e dalle minacce della crisi climatica, ma anche per conservare e diffondere saperi e conoscenze con le pratiche quotidiane. E, contemporaneamente, rivela l'importanza delle reti formali e informali nella vita, nel lavoro, nella produzione e nel consumo di cibo, contribuendo a una comprensione più profonda del nostro legame con il cibo e con il territorio.
Fashion Tales. Come è cambiato l'immaginario della moda
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 240
Il volume nasce dalla seconda edizione della conferenza internazionale Fashion Tales, organizzata da ModaCult, centro studi dell'Università Cattolica di Milano, nel giugno del 2015. Allora l'attenzione verso la sostenibilità e il consolidarsi della svolta digitale imponevano di pensare al futuro della moda in modo nuovo, come espressione di un agire responsabile dove far convergere interessi dei consumatori, dei produttori e dei comunicatori della moda. Ma oggi? Quali sono gli scenari per il futuro della moda? La domanda è ancora più rilevante, se consideriamo che nel frattempo abbiamo anche attraversato gli anni della pandemia che hanno accelerato i processi e forse modificato le aspettative di molti attori sociali. Il libro consente di ragionare su ciò che si è stabilizzato, nel complesso mondo che ruota intorno alla moda, di quei cambiamenti che nel 2015 apparivano come frontiere ancora in larga parte da esplorare. Come un fermo immagine, i contributi qui raccolti offrono l'opportunità di fare un bilancio provvisorio della moda nei primi vent'anni del XXI secolo. Dieci saggi, organizzati intorno a tre aree, Identità, Media e comunicazione, Tecnologia e sostenibilità, che espongono dieci punti di vista su oggetti e temi che nel 2015 stavano cambiando l'immaginario della moda. Soggetti radicati in territori fino a poco prima assenti dalle narrazioni giornalistiche e dalle collezioni dei brand, modelli di comunicazione inediti che intrecciano fisico e virtuale, immagini e testi. Rileggere oggi questi saggi permette di fare il punto su ciò che di quei cambiamenti annunciati si è consolidato. Il volume può dunque essere un utile strumento per interpretare alcune tendenze odierne disponendo di una lunghezza focale maggiore e di qualche punto di ancoraggio.
Coolhunting. Genesi di una pratica professionale eretica
Marco Pedroni
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 192
Coolhunting: una parola misteriosa per molti, già desueta per gli addetti ai lavori. Una pratica professionale dai confini incerti, esercitata in modo multiforme da ricercatori di mercato, antropologi, sociologi, architetti, designer, stilisti, buyer, ma anche psicologi, giornalisti, consulenti moda, blogger e fotografi, una schiera di "cacciatori di tendenze" accomunati dall'abitudine a usare lo sguardo per mestiere. L'immagine del coolhunter si è sedimentata nel senso comune in due opposti stereotipi: quello "romantico" e di contro, la versione "apocalittica". Tra queste alternative manichee si apre uno spazio vuoto che il volume cerca di esplorare, analizzando il coolhunting come "campo" di peculiari relazioni sociali e professionali nato dentro il mondo della moda come erede del fashion forecasting, ma emancipatosi ampiamente dal fashion system fino a diventare una "pratica eretica" capace di estendere a numerosi settori dell'industria culturale la nevrotica esigenza di leggere i trend socio-culturali. Attraverso le interviste a oltre 40 professionisti del settore, emerge un quadro del coolhunting come attività di intermediazione culturale, nell'accezione del sociologo francese P. Bourdieu, specializzata nell'intercettare la distinzione, vale a dire osservare le pratiche esperienziali di consumatori sempre più sofisticati e dei loro immaginari per coglierne gli aspetti distintivi e innovativi.
Arte pubblica. Artisti e spazio urbano in Italia e Stati Uniti
Silvia Mazzucotelli Salice
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 176
Dagli anni Sessanta, dentro e fuori il sistema dell'arte contemporanea, hanno preso corpo forme di arte partecipativa e di attivismo politico: un esito di tale percorso è stato l'arte pubblica. Performance e installazioni, realizzate fuori dai luoghi deputati ufficialmente all'arte - in spazi pubblici come strade, piazze e giardini - e che agiscono come strumenti di rivendicazione spaziale, mettendo in comunicazione le aree urbane con le persone che le abitano. Il volume riflette su tale fenomeno avendo come punti di osservazione le città di Torino, Bologna e Trieste, in Italia, di Seattle e Chicago, negli Stati Uniti, ed espone i risultati di una ricerca realizzata con tecniche qualitative. I casi presentati mostrano come l'arte pubblica tenda a far affiorare nello spazio condiviso la trama sottile di una comunità, intessendone gli elementi di senso, la storia, la memoria, le contraddizioni e i conflitti con l'obiettivo di verificare se l'arte pubblica, proprio per la sua capacità di intessere relazioni e dare valore al capitale sociale di un territorio, può stimolare la partecipazione a forme più ampie di vita urbana e di governance.
Vestirsi di sogni. Moda e modernità
Elizabeth Wilson
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 320
La decisione di pubblicare il testo di Elizabeth Wilson, ormai considerato un classico degli studi sulla moda, risponde ad un crescente interesse per questo fenomeno che, anche nel nostro Paese, si sta velocemente affermando grazie al contributo di studiosi provenienti da varie discipline: sociologia, semiotica, storia, critica d'arte e psicanalisi. In quest'ottica, il volume di Wilson è un punto di riferimento poiché, da un lato, trascende i confini disciplinari, dall'altro esprime la consapevolezza che la moda è un fenomeno così complesso da non poter essere esaminato in un'unica prospettiva. Lo sguardo di Wilson sulla moda è infatti a tutto tondo: spazia dai dati storici al commento su fatti di costume di varie epoche, dai richiami artistici all'indagine dei legami tra la moda e alcune categorie classiche della sociologia come il genere, l'identità e la classe sociale. Pur costituendo un testo fondamentale per tutti gli studiosi di moda, "Vestirsi di sogni" non è un libro per addetti ai lavori; la prosa di Wilson, scrittrice oltre che studiosa, ricca di riferimenti dotti ma nutrita anche di cultura popolare, fa di questo testo una lettura interessante e utile per tutti quelli che si interrogano sui significati nascosti e spesso inconsci dell'abito e sul ruolo che la moda, dalla più tradizionale alla più bizzarra, svolge nella vita sociale.
Rappresentarsi nel mondo. Comunicazione, identità, moda
Laura Bovone
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 144
Se siamo esseri sociali, ci dobbiamo relazionare con gli altri: si entra cioè in comunicazione con l'altro, con chi è diverso da noi, per fare qualcosa insieme. Confrontiamo con l'altro i significati che diamo alle cose e alle persone intorno a noi; offriamo agli altri un'idea di noi attraverso le nostre parole, i nostri gesti e le cose di cui scegliamo di servirci. Dei tanti oggetti che ci circondano, l'abito è sicuramente il più importante, una seconda pelle con cui ci dobbiamo rivestire per comparire in pubblico: è indispensabile alla nostra rappresentazione. Il volume affronta il nesso comunicazione-identità-moda, attingendo prima di tutto dalle categorie di alcuni fra i più importanti autori della svolta comunicativa che ha interessato la sociologia nella seconda metà del Novecento, e poi dal dibattito interno ai più specifici cultural e fashion studies e dalla cospicua ricerca empirica che negli ultimi decenni si è andata accumulando anche in Italia. Tale ricognizione permette di andare al di là degli stereotipi della modernità e della postmodernità, confermando l'importanza dello studio della moda per comprendere le dinamiche sociali e la nostra possibilità di influire su di esse.
La moda della responsabilità
Carla Lunghi, Eugenia Montagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 192
Può la moda, fenomeno effimero per eccellenza, rappresentare una forma di agire economicamente responsabile? Ciò che indossiamo è in grado di segnalare, oltre ai gusti e alle inclinazioni personali, anche le idee e i valori di riferimento della nostra vita? L'emergenza del consumo responsabile mostra come oggi i beni presenti sul mercato abbiano sempre più un valore simbolico. Partendo da tale considerazione, il volume vuole interrogarsi sull'esistenza di forme di responsabilità proprio nel settore del tessile-abbigliamento, all'apparenza poco attento ai valori della solidarietà. Le due autrici, durante la loro indagine qualitativa, si sono imbattute in un universo molto variegato, in cui la solidarietà assume forme diversificate che vanno dal destinare a progetti sociali parte dei profitti, a joint-venture fra cooperative del Sud e stilisti del Nord del mondo; da produzioni frutto del lavoro e della creatività di persone socialmente svantaggiate a capi fatti con materiali organici. Pur con la consapevolezza che ancora molto resta da studiare, il testo traccia una nuova pista nel mondo dei consumi responsabili. Si descrivono, in particolare, i fenomeni della moda biologica come forma di rispetto dell'ambiente e di attenzione alla salute personale, della moda solidale come sensibilità verso i diritti dei lavoratori e solidarietà verso differenti categorie di persone, della moda dell'usato come scelta di sobrietà e di anti-consumismo.
Moda e arte
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 224
Abiti considerati vere e proprie opere d'arte. Stilisti che assumo pose e comportamenti da avanguardisti. Retrospettive di designer che invadono le sale dei musei. Moda e arte sono ancora due mondi distinti o sono diventate la stessa cosa? Se è vero che, a partire da Charles Frederick Worth, i couturier si sono lasciati contagiare dai linguaggi dell'arte, oggi si può ancora parlare di un confine netto tra questi due mondi? Collaborazioni e reciproche contaminazioni tra designer e artisti, fin dalle esperienze del futurismo e del surrealismo, sembrano certificare un processo di ibridazione tra i due campi. Al tempo stesso la moda si presenta come un'arte sui generis che, caratterizzata da tratti tipici dell.artigianato e legata a doppio filo all'industria, appare molto lontana dall'ideale dell'art pour l'art e mantiene una sua identità ben definita. Attraverso il contributo di sociologi, storici dell'arte, antropologi e studiosi di moda il volume esplora i margini di contaminazione, sovrapposizione e collaborazione tra moda e arte, senza fermarsi alla semplice domanda La moda è arte? ma interrogandosi su cause ed effetti dell'interazione tra le due sfere, il cui confronto avviene su svariati terreni: dal fashion design alla sperimentazione artistica, dalle riviste di settore alle manifestazioni espositive. Contribuendo a ridefinire le pratiche e le identità di chi opera in ciascuno dei due settori dell.industria culturale contemporanea.
Overfashion. Nuove prospettive per la moda nella società che ingrassa
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 192
Mentre in tutto il mondo il fenomeno dell'obesità cresce, il sistema della moda continua a mantenere come immagine ideale il corpo magro, a volte anoressico, delle modelle. Non c'è una contraddizione palese in questo? La moda non sta forse rinunciando a una fascia ormai prevalente del mercato? E così facendo non sta privando del piacere e dell'utilità di un'offerta d'abbigliamento ad alto contenuto simbolico una parte consistente della popolazione mondiale? Socialmente e culturalmente si sta consolidando l'idea che il corpo umano sia mutevole e costantemente in cambiamento. Sembra quindi arrivato il momento in cui non è più necessario delegare a un canale comunicativo e produttivo differente la moda plus-size e il suo immaginario. Questo libro è il primo sforzo sistematico nel campo dei fashion studies di affrontare tali tematiche proponendo percorsi di ricerca e riflessione, avanzando ipotesi di soluzione, in alcuni casi volutamente provocatorie. Attraverso le competenze multidisciplinari degli autori, ricercatori del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, la problematica viene affrontata sotto le prospettive delle scienze sociali, della storia della moda, della progettazione, della tecnologia e dell'economia. Ne emerge l'idea che i tempi siano maturi per una metamorfosi del sistema della moda verso modelli e produzioni più flessibili e adeguate alla variabilità delle forme del corpo umano.
Creative evasioni. Manifatture di moda in carcere
Carla Lunghi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 160
Negli ultimi anni la ricerca di prodotti e di materiali attenti all'ambiente e ai diritti dei lavoratori, la valorizzazione e il recupero di tradizioni autoctone artigianali, l'interesse verso tipologie variegate di savoir-faire hanno imposto, anche nel campo della moda, interessi e stili di comportamento riconducibili ai principi della sostenibilità e della responsabilità. Made in carcere e Sartoria San Vittore sono i due marchi di moda di cui si occupa il volume, che riporta i risultati di una ricerca sociologica condotta attraverso interviste in profondità ai responsabili e alle lavoratrici delle cooperative sociali di Officina creativa (carcere di Borgo San Nicola a Lecce e carcere di Trani) e di Alice (carcere di San Vittore a Milano e casa di reclusione di Bollate). Si tratta di realtà imprenditoriali spesso alle prese con problemi di sostenibilità economica e in difficile equilibrio in un mercato molto competitivo, ma anche depositarie di singolari istanze sociali combinate con interessanti innovazioni di prodotto. In tali esperienze, eredi di una tradizione italiana che promuove il senso del bello e del ben fatto, il lavoro creativo sembra esplicarsi non solo come ricerca estetica e progettuale ma anche come forma d'inclusione e di riscatto umano e culturale.