Giappichelli: Diritto tributario italiano ed europeo
Profili sistematici delle perdite sui crediti nel reddito d'impresa
Mauro Trivellin
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: XXXII-500
“Il lavoro è dedicato al regime tributario delle perdite su crediti, con specifico riguardo al settore dell'imposizione diretta. Dopo un periodo di relativa stabilità del quadro normativo, la disciplina è stata squassata da profondi interventi di modifica e sembra essere divenuta un "punto di impatto", nel sistema della tassazione dell'impresa, delle esigenze di internazionalizzazione delle attività economiche e, al tempo stesso, della crisi finanziaria globale. Pertanto, è stato necessario adeguare le regole del TUIR all'evoluzione del diritto contabile, alla progressiva diffusione degli lAS, alla graduale convergenza tra questi e gli stessi OIC e contemporaneamente fronteggiare le sempre più frequenti difficoltà di tradurre i ricavi in flussi monetari in entrata, anche a causa delle inadeguatezze della giurisdizione civile. In questo contesto, si sono generati" effetti a catena" che hanno imposto di armonizzare più compiutamente le disposizioni fiscali con gli istituti del diritto della crisi d'impresa e di operare specificamente sul settore bancario, sia per esigenze di competitività, sia per alleggerire la pressione generata sui bilanci dai "non performing loans", sia per ricostituire gli equilibri patrimoniali necessari per l'erogazione dei finanziamenti. La sensazione complessiva è che la materia sia ancora adesso un "cantiere aperto", perché ci sembra che molti degli interventi legislativi si qualifichino come "norme di reazione" (miranti, cioè, a risolvere problemi specifici piuttosto che a fissare i contorni di uno stabile disegno dogmatico) e perché è ancora in evoluzione lo scenario di fondo in cui si collocano le regole fiscali (si pensi al prossimo avvento dell'IFRS 9, con il passaggio al metodo delle expected credit losses, ed al tormentato cammino comunitario della CCTB che si occupa analiticamente delle sofferenze creditizie).”
Abuso del diritto ed elusione fiscale
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: XV-332
L'innesto dell'art. 10 bis nel corpo della 1. n. 212 del 2000 apre una stagione nuova per l'elusione e l'abuso del diritto in ambito tributario e sollecita, al contempo, uno sforzo ricostruttivo volto ad individuare una solida cornice di sistema entro cui ricondurre i diversi profili sostanziali, procedimentali e processuali che caratterizzano il mutato assetto legislativo. Lungo questa direttrice, la scelta di definire una fattispecie normativa nuova (l'abuso) eliminando la norma (l'art. 37 bis del D.P.R. n. 600/1973) su cui si fondava quella tradizionalmente nota come elusione tributaria e di collocare tale innovazione nel ed. Statuto del contribuente, espressione di principi nazionali e comunitari, non può che essere considerata positiva; resta, invece, da stabilire come tale collocazione sistematica sarà riconosciuta alla stregua di un valore e limite fondamentale, peraltro non priva di possibile valenza interpretativa per casi dubbi già noti all'esperienza passata. Ai profili sostanziali molto opportunamente si affiancano, nella sistematica normativa e nella conseguente analisi, quelli procedimentali e processuali; mentre con apprezzabile sforzo sono state risolte le questioni annose sul riparto dell'onere della prova e sul ruolo del giudice tributario spesso, in passato, superate dalla giurisprudenza con approdi ora non più corrispondenti alla ratio legis della disciplina. Chiudono il cerchio le disposizioni dedicate a temi di grande interesse per il contribuente quali la riscossione e la sanzionabilità amministrativa e penale della condotta abusiva, temi fino a poco tempo fa caratterizzati da uno stato di incertezza e confusione. Ne deriva un quadro di insieme oggettivamente complesso e denso di spunti di interesse per gli operatori che quotidianamente saranno chiamati ad applicare le nuove disposizioni.
Interventi finanziari e tributari per le aree colpite da calamità fra norme interne e principi europei
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: XV-499
Il volume "Interventi finanziari e tributari per le aree colpite da calamità naturali tra norme interne e principi europei" racchiude gli atti di un importante convegno internazionale "Public finance and tax incentives for areas struck by natural disasters and pollution Italian legal system, national experiences and European policies" svoltosi il 24 e 25 ottobre 2013 a Teramo e Pescara. Si è trattato dell'evento conclusivo di un programma di ricerca di rilievo nazionale che i due atenei (quello di Teramo e quello di Chieti-Pescara) hanno condiviso. Prendendo spunto dall'evento occorso il 9 aprile 2009 a L'Aquila e dalle vicende che ne sono seguite, i contributi presenti nel volume "Interventi finanziari e tributari per le aree colpite da calamità naturali tra norme interne e principi europei" approfondiscono le tematiche della fiscalità di vantaggio nelle aree colpite dalle calamità e dai disastri in genere. Il nostro sistema è stato specificamente ed approfonditamente indagato in tutti i suoi risvolti teorici ed applicativi offrendo una panoramica completa ed esaustiva delle misure fiscali e finanziarie che il legislatore adotta in tali occasioni e degli insopprimibili risvolti europei.
La tassazione consolidata nell'IRES
Concetta Ricci
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: XXIII-482
Lo studio analizza la normativa italiana sulla tassazione consolidata del gruppo, al fine di identificarne, attraverso l'esame dei profili soggettivi, oggettivi e procedimentali, la ratio e le linee evolutive. Si cerca di articolare il rapporto tra capacità giuridica e soggettività, capacità contributiva ed imposizione, per poi inquadrare il regime della responsabilità nelle fasi di attuazione. Chiarito che il gruppo di società non è soggetto di diritto comune nell'ordinamento italiano, si pone il problema di stabilire se, in relazione alle caratteristiche del vigente sistema tributario, ad una simile aggregazione di imprese societarie possa essere attribuita autonoma soggettività tributaria. La capacità contributiva colpita dal prelievo assume rilevanza prioritaria nell'indagine tesa ad accertare la legittimità costituzionale della disciplina del consolidato fiscale, al fine di verificare se i rapporti intercorrenti tra i soggetti componenti il gruppo sono idonei a configurare una situazione unitaria e se la base imponibile consolidata è espressiva di una capacità contributiva di gruppo, ovvero se la disciplina del consolidato possa, al contrario, dirsi confermativa del modello d'imposizione sui risultati singolarmente determinati dalle singole società entrate (in virtù dell'opzione) nell'area di consolidamento.
L'accertamento sintetico e il nuovo redditometro
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: XX-220
Il volume si propone di fornire una ricostruzione delle questioni maggiormente rilevanti che caratterizzano l'accertamento sintetico. L'analisi svolta verte sull'esame delle rimodulazioni più significative della disciplina dell'accertamento basato sulla spesa, indagando la compatibilità dell'attuale accertamento redditometrico e degli indici di spesa basati sulle medie ISTAT, con alcuni fondamentali principi generali del nostro ordinamento tributario quali la ragionevolezza, la proporzionalità, la riservatezza, il diritto di difesa e l'effettività della capacità contributiva. Come è noto, il D.L. n. 78/2010 ha introdotto modifiche rilevanti all'art. 38, D.P.R. n. 600/1973 che riguardano in particolare i commi da IV a VII. Tali modifiche, oltre a stabilire nuove e diverse condizioni per poter accertare sinteticamente il reddito riducendo i vincoli per l'A.F. determinano un vero e proprio snaturamento di una delle principali modalità di accertamento, che non si basa più soltanto su alcune spese certe, ma su spese di qualsiasi genere, potendo tener conto dell'analisi di campioni significativi di contribuenti, differenziati anche in funzione del nucleo familiare e dell'area territoriale di appartenenza. L'analisi redditometrica è la parte più innovativa del nuovo accertamento sintetico che estende la sua portata, rendendo necessario un maggiore coinvolgimento del contribuente attraverso l'obbligatorietà del contraddittorio.
La tassazione del reddito delle società in Austria e in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: XV-168
Il presente volume rappresenta il completamento di un progetto di collaborazione avviato alcuni anni or sono e che si è articolato in un'ampia attività di ricerca ed in due convegni, tenutisi presso le Università di Venezia e di Klagenfurt. La ricerca - che ha dato vita ad un interessante scambio culturale e di esperienze in ambito scientifico, al quale hanno partecipato, a vario titolo, diversi studiosi e professionisti italiani ed austriaci - si è focalizzata sulla comparazione dei regimi italiano ed austriaco di tassazione del reddito delle società di capitali. Si è affrontato, dunque, uno dei temi di centrale importanza per l'ordinamento tributario, non solo per ragioni sistematiche ed in considerazione dell'entità del gettito prodotto, ma soprattutto perché, nell'ambito di un'economia sempre più globalizzata, la configurazione del prelievo sulle società di capitali rappresenta un fattore chiave per la scelta dell'allocazione territoriale delle attività produttive e, conseguentemente, per lo sviluppo economico nazionale.
Commento al decreto sulle semplificazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: 240
La frammentazione dell'attività accertativa ed i principi di unicità e globalità dell'accertamento
Ernesto M. Bagarotto
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2014
pagine: 384
Il lavoro affronta i cd. principi di unicità e globalità dell'accertamento ed il fenomeno della progressiva frammentazione dell'attività accertativa. La effettiva portata di tali principi è stata da tempo fortemente messa in discussione, da un lato, dalle previsioni normative che attribuiscono all'amministrazione finanziaria il potere di reiterare l'attività accertativa (sia pure condizionatamente alla sopravvenuta conoscenza di nuovi elementi) e, dall'altro lato, dall'evoluzione della funzione accertativa. Detti principi, pertanto, sono stati tendenzialmente ridefiniti in modo indistinto come regola che impone agli uffici finanziari di riversare in un unico provvedimento impositivo tutti gli elementi acquisiti nella fase istruttoria e che possono portare alla rettifica dei dati eventualmente dichiarati dal contribuente. In tale quadro sono stati approfonditi gli effetti derivanti dall'introduzione ed ampliamento dell'accertamento parziale, strumento originariamente adottato per operare rettifiche mirate e delimitate della base imponibile eventualmente dichiarata dal contribuente e che - unitamente all'accertamento integrativo ed ai controlli "automatizzati" e "formali" - rappresenta lo strumento attraverso il quale può essere realizzata la frammentazione dell'attività accertativa.
Convenzione europea dei diritti dell'uomo e giustizia tributaria italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2014
pagine: XXII-540
Come è noto l'art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU) stabilisce, per ogni individuo, il diritto ad un processo equo, entro un termine ragionevole e davanti ad un tribunale indipendente e imparziale costituito per legge ogni qual volta sia in questione uno dei suoi "diritti e dei suoi doveri di carattere civile" oppure "la fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta". La tutela si estende, quindi, alle modalità di svolgimento della pubblica udienza, oltre alle specifiche garanzie previste dalle disposizioni contenute nei commi successivi del citato art. 6 con riferimento al processo penale. Nei diversi contributi contenuti nel presente volume si dà ampliamente conto di quanto difficoltosa sia tuttora l'estensione delle garanzie del giusto processo, da parte della giurisprudenza della Corte EDU, al processo tributario, in virtù dell'ampio margine di discrezionalità riconosciuto agli Stati membri nel definire i confini materiali della nozione di "diritti e doveri di carattere civile". La qualificazione della situazione soggettiva tutelata da parte del legislatore nazionale come non avente tale "carattere civile" esclude infatti, di norma, i relativi diritti individuali dalla copertura della protezione assicurata dall'art. 6 della CEDU al sistema processuale tributario, salve rare puntuali eccezioni.